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Allegato B
Seduta n. 160 del 29/5/2007
Apposizione di una firma ad una interpellanza.
L'interpellanza urgente Astore e Donadi n. 2-00535, pubblica nell'allegato B ai resoconti della seduta del 15 maggio 2007, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Raiti.
Apposizione di firme ad interrogazioni.
L'interrogazione a risposta scritta Beltrandi n. 4-00593, pubblica nell'allegato B ai resoconti della seduta del 18 luglio 2006, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Turco.
L'interrogazione a risposta in Commissione Volontè e Tassone n. 5-00552, pubblica nell'allegato B ai resoconti della seduta del 19 dicembre 2006, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Mereu.
L'interrogazione a risposta in Commissione Formisano n. 5-00990, pubblica nell'allegato B ai resoconti della seduta del 7 maggio 2007, deve intendersi sottoscritta anche dal deputato Mereu.
Pubblicazione di un testo riformulato.
Si pubblica il testo riformulato dell'interpellanza Garagnani n. 2-00544, già pubblicata nell'allegato B ai resoconti della
seduta n. 159 del 17 maggio 2007:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
nel recente incontro fra il Rettore dell'Università di Bologna e il ministro Mussi si è parlato della grave situazione finanziaria dell'Ateneo bolognese;
sono chiare le difficoltà, finanziarie dell'Università di Bologna, denunciate dallo stesso Rettore, il quale quotidianamente lamenta che il locale ateneo è sull'orlo del baratro dimenticandosi, peraltro, che è lui di fatto il garante del bilancio dal 2000, anno del suo insediamento, ad oggi;
in questo periodo si è assistito ad una pessima gestione delle risorse e ad una mancata razionalizzazione della spesa: sono aumentate le spese per il piano edilizio, per la ristrutturazione di edifici utilizzati solo dal Policlinico San Orsola, sono aumentate le spese per le indennità di carica del rettore, prorettore e direttori di dipartimento, i gettoni di presenza per organici accademici e inoltre sono più che triplicati i dirigenti senza che a tutto questo abbia fatto riscontro una migliore efficacia ed efficienza dei servizi;
risulta altresì agli interpellanti che nel 2006, per tenere in equilibrio il fragile bilancio fu tagliato il salario dei dipendenti tecnico amministrativi e che ad ogni risparmio accertato corrispondono nuovi posti per docenti; sulla base di documentate denunce di studenti e docenti, emergerebbe un'«allegra» gestione dei conti dell'ateneo bolognese, che ha di fatto dato, nel corso degli anni, sempre meno servizi agli studenti, mentre ha provocato l'aumento notevole delle tasse universitarie determinando pertanto, un continuo calo di iscrizioni e una disaffezione verso l'Ateneo stesso;
da anni si moltiplicano i centri di spesa autonomi, senza nessun controllo diretto sul rendimento degli stessi; un esempio può essere la vicenda della Fondazione Alma Mater alla quale, nel 2005, l'Ateneo ha garantito il ripianamento del bilancio - in deficit - con la concessione in comodato della Villa Gandolfi Pallavicini mentre l'Ateneo paga all'INAIL più di 180.000 euro annui per la stessa. Sempre alla Fondazione Alma Mater l'Ateneo ha ripianato dal bilancio della stessa le perdite economiche relative al centro di Buenos Aires, assumendosene il passivo e riportandolo sul bilancio di ateneo. L'ultimo «omaggio» alla Fondazione Alma Mater data dal 2006 ed è lo «storno» dall'Ateneo del 15 per cento del ricavato
del gettito del 5 per mille indirizzato all'Università;
ulteriori concessioni a favore della Fondazione riguardano il personale, i cui costi ovviamente sono a carico dell'Università; si ricorda in proposito che l'Ateneo ha nominato un dirigente e immediatamente lo ha distaccato alla Fondazione, mentre altro personale di ruolo dell'ateneo presta la sua attività per la stessa Fondazione. Infine, nel 2005 su circa 5 milioni di euro di entrate per iscrizioni ai master più di 4 milioni sono stati versati alla Fondazione Alma Mater;
il piano edilizio consiste in un continuo aggravio di spesa. La costruzione del complesso di Belmeloro è passato da una base di 10 milioni di euro a quasi 12,8 milioni a fine lavori. Risultano agli interpellanti notizie riguardo al fatto che a complesso terminato ci si è resi conto della mancanza del cablaggio: 12.000 metri di cavo ottico sono stati installati rompendo i muri finiti e richiudendoli, con un assurdo aggravio di spesa;
i progetti innovativi che dovevano portare agli accorpamenti di strutture al fine di razionalizzare la spesa hanno portato invece all'aumento delle strutture autonome;
sono stati accesi nel 2004 mutui faraonici, finanche trentennali, a tasso variabile senza dare ascolto ai lucidi avvertimenti dei consiglieri della Rappresentanza di base sui prevedibili immediati rialzi dei tassi di interesse allora al minimo storico;
le spese sostenute per la ristrutturazione di edifici utilizzati solo dal San Orsola, e non dall'Università, ammontano a circa 7 milioni di euro. Le indennità di carica per Rettore, prorettori, direttori di dipartimento e presidi sono state istituite nel 2005 dallo stesso Rettore, e ammontano circa 2,5 milioni di euro annui. I gettoni di presenza per gli organi accademici sono stati aumentati al suo insediamento;
sempre dal suo insediamento sono più che triplicati i dirigenti: erano cinque di ruolo nel 2000; oggi sono diciotto, di cui dieci a contratto. Risulta infatti che quando fu bandito un concorso per dirigente di ruolo, nessuno dei dirigenti a contratto si presentò al concorso, forse perchè conviene persino restar «precari» e strapagati (se la sola indennità di «risultato» vale quanto l'intero stipendio annuo di un impiegato di medio livello);
gli appalti di servizi, poco funzionali per le reali esigenze, sono sempre più costosi;
fra le varie questioni che a tal proposito emergono, da circa quattro anni, in particolare, l'Università dispone di un sistema di verbalizzazione elettronica degli esami di profitto sostenuti dagli studenti, gestito da una società di nome Unimatica s.r.l. il cui costo fisso per docente, a quanto consta agli interroganti, sarebbe pari a 70 euro annui;
a ben vedere, la responsabilità dei tagli della Finanziaria sulla situazione del bilancio di ateneo, che pure esiste e sulla quale è stata svolta, a giudizio degli interpellanti, un'informazione distorta, è veramente poca cosa rispetto alla pessima gestione locale; la politica finanziaria ed economica di questo ateneo ha portato a dare sempre meno servizi agli studenti e ad aumentare ogni anno di più le tasse studentesche, determinando tra l'altro, come si è già segnalato, un continuo calo di iscrizioni. In particolare, già nel 2005 le tasse universitarie superavano il 20 per cento del tetto definito dalla normativa nazionale arrivando al 23 per cento, mentre nel 2006, a fronte di un aumento ISTAT del 1,7 per cento l'Ateneo ha deciso di aumentare le tasse del 2 per cento -:
di quali elementi disponga in ordine alla grave situazione descritta in premessa, in particolare sulla base delle relazioni del nucleo di valutazione interna di cui alla legge n. 370 del 1999, e se non ritenga opportuno avviare una ispezione ministeriale ai fini dell'adozione di tutte le iniziative di sua competenza.
(2-00544)«Garagnani, Raisi».
Ritiro di documenti del sindacato ispettivo.
I seguenti documenti sono stati ritirati dai presentatori:
interrogazione a risposta in Commissione Caparini n. 5-00767 del 21 febbraio 2007;
interrogazione a risposta in Commissione D'Agrò n. 5-00986 del 3 maggio 2007;
interpellanza Lupi n. 2-00542 del 17 maggio 2007;
interrogazione a risposta scritta Trepiccione n. 4-03702 del 17 maggio 2007.
Trasformazione di un documento
del sindacato ispettivo.
Il seguente documento è stato così trasformato su richiesta del presentatore: interrogazione a risposta orale Tassone n. 3-00086 del 5 luglio 2006 in interrogazione a risposta scritta n. 4-03743.