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Allegato A
Seduta n. 162 del 31/5/2007
(Sezione 3 - Qualità della normativa relativa alle dichiarazioni dei redditi)
C)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
sulle pagine dei principali quotidiani nazionali del 24 maggio 2007, quali Il Sole 24 Ore, il Corriere della Sera ed Italia Oggi, è stato pubblicato un allarmante comunicato stampa con cui il consiglio nazionale dei ragionieri commercialisti ed il consiglio nazionale dei dottori commercialisti lamentano il crescente malcontento che pervade la società italiana, facendo eco alle rimostranze dei tanti contribuenti, operatori economici, professionisti di ogni orientamento politico «tutti d'accordo» - si legge nel comunicato - «nel denunciare uno stato di cose che non appare più sopportabile»;
le proteste traggono origine essenzialmente dalla «bulimica» ed indisciplinata produzione normativa degli ultimi periodi, i cui provvedimenti sono definiti dal suddetto comunicato «frettolosi e demagogici, tecnicamente sbagliati e controproducenti», rendendo necessari «correttivi su correttivi», con il risultato di creare una confusione normativa ed applicativa che non ha precedenti nel passato, né eguali in alcun altro Paese civile: iva sugli immobili, nuove norme sulle società di comodo, rimborsi iva sulle auto aziendali, elenchi clienti e fornitori, nuove disposizioni in tema di studi di settore ed altro ancora;
la situazione appare quanto mai grave anche alla luce degli intendimenti delle categorie interessate, che minacciano di astenersi da qualsiasi ulteriore collaborazione «declinando, se del caso, incarichi per la trasmissione di dati e comunicazioni connesse alla presentazione delle dichiarazioni dei redditi» (si veda il comunicato apparso su il Sole 24 Ore del 24 maggio 2007 a pagina 29);
le circostanze testé riportate si presentano particolarmente gravi, posto che i ragionieri e dottori commercialisti svolgono, per conto dello Stato, funzioni essenziali nella fase di trasmissione della dichiarazione e di pagamento delle imposte. Proprio alla luce di queste brevi considerazioni, si rileva come una prolungata, quanto ingiustificata inattività dell'Esecutivo, potrebbe avere effetti deleteri sulla possibilità da parte dello Stato di raccogliere risorse, con conseguenti notevoli perdite di gettito -:
quali siano gli intendimenti del Governo al fine di risolvere tale incresciosa situazione;
se non si ritenga opportuno stabilire, quale primo necessario intervento volto a rasserenare gli animi di intermediari e contribuenti, un differimento, al 31 ottobre 2007, dei termini per presentare la dichiarazione riferita al periodo d'imposta 2006, anche in considerazione del fatto che le categorie interessate, avvertono che si asterranno «dall'effettuare impossibili tour de force nell'imminenza delle scadenze fiscali».
(2-00556) «La Russa, Leo, Lamorte, Menia, Gasparri, Gianfranco Fini, Migliori, Moffa, Angela Napoli, Pedrizzi, Ronchi, Urso, Consolo».
(29 maggio 2007)