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Allegato A
Seduta n. 162 del 31/5/2007
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
(Sezione 1 - Attuazione della normativa che ha previsto la trasformazione degli istituti per i minori in case famiglia)
CANCRINI. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
dal 31 dicembre 2006 si è provveduto sulla base di una legge dello Stato alla chiusura su tutto il territorio nazionale degli istituti per i minori;
in molte regioni l'attuazione di questo provvedimento è avvenuta in modo improvvisato e al di fuori di un progetto organico;
alcuni istituti hanno in effetti semplicemente riorganizzato la loro attività, organizzando al loro interno le case famiglia;
in alcune regioni, in particolare in Sicilia, è stata denunciata la nascita di case famiglia che ospitano i minori usufruendo di rette fornite dai comuni, senza avere un quantità e una qualità di personale tale da garantire la necessaria assistenza ai bambini, e, come denunciato da alcune emittenti televisive, in alcuni casi ci si è trovati di fronte a case famiglia in cui i bambini erano affidati ad una sola persona non dotata dei necessari requisiti professionali e con un contratto di lavoro irregolare;
i comuni che hanno autorizzato l'ammissione dei minori in queste case famiglia sembrano non avere elementi utili per valutare l'idoneità al compito loro affidato -:
se il Governo abbia già provveduto o stia per provvedere ad una norma che permetta di indicare, d'intesa con le regioni, i requisiti minimi di strutture e di personale per accogliere minori in difficoltà e quali provvedimenti intenda adottare per verificare che la trasformazione degli ex istituti per minori in case famiglia abbia davvero determinato le modificazioni auspicate dalla legge, in ordine alla qualità dell'assistenza e per favorire politiche di affido familiare ed eterofamiliare tali da consentire un più appropriato intervento a favore dei minori in difficoltà.
(3-00908)
(30 maggio 2007)