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Allegato A
Seduta n. 162 del 31/5/2007
(Sezione 11 - Sospensione della procedura di espulsione di tre cittadini marocchini per motivi di prevenzione del terrorismo ai sensi della legge n. 155 del 2005)
MARONI, COTA, DOZZO, GIBELLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI e STUCCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 24 maggio 2007 i giudici della prima corte d'assise di Milano hanno assolto «perché il fatto non sussiste» l'ex imam di Varese, Abdelmajid Zergout, e i suoi due collaboratori, Abdelillah El Kaflaoui e Mohammed Raouiane, accusati di associazione per delinquere finalizzata al terrorismo internazionale;
i tre cittadini marocchini erano accusati di associazione per delinquere finalizzata al terrorismo internazionale (articolo 270-bis del codice penale), perché sospettati di avere dato vita a una cellula italiana del Gruppo islamico marocchino combattente, l'organizzazione che nel 2003 firmò gli attentati di Casablanca, in cui morirono 45 persone;
nonostante gli indizi raccolti a loro carico dal pubblico ministero Elio Ramondini, l'assoluzione è giunta principalmente a seguito dell'annullamento da parte dei giudici di due rogatorie, in Marocco e in Francia, che avrebbero consentito l'acquisizione di testimonianze decisive secondo l'accusa, ma che, secondo i giudici, avrebbero richiesto tempi incompatibili con la prosecuzione della carcerazione preventiva;
benché l'assoluzione dei tre imputati, formulata, peraltro, sulla base di ragioni procedurali, non costituisca ostacolo all'espulsione in base alle previsioni del cosiddetto «decreto Pisanu» (legge n. 155 del 2005), che prevede l'espulsione dal territorio italiano, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, il Governo italiano ha sospeso tale procedura a seguito dell'intervento della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo;
la sospensione dell'espulsione appare una condotta irresponsabile da parte del Governo italiano, in quanto consente che tre pericolosi terroristi, alcuni dei quali già condannati per terrorismo in Marocco, possano rimanere in Italia, magari proseguendo l'opera di reclutamento, di raccolta di finanziamenti a favore di cellule terroristiche, di falsificazione di documenti;
appare paradossale che mentre dal Paese sale forte la domanda di maggiore sicurezza, come dimostrato dal recente responso elettorale, il Governo italiano receda di fronte ad un'assoluzione per motivi formali e ad un'intromissione della Corte di giustizia europea, che in nessun modo può prevalere sulle esigenze di sicurezza nazionale che l'Esecutivo italiano dovrebbe garantire -:
se sia intenzione del Governo dare seguito all'espulsione dei tre terroristi Abdelmajid Zergout, Abdelillah El Raflaoui e Mobammed Raouiane, in forza del cosiddetto «decreto Pisanu», evitando che possano porre in essere ulteriori attentati alla sicurezza nazionale e consentendo nello stesso tempo l'espiazione delle condanne pronunciate nei loro confronti dalle autorità marocchine.
(3-00918)
(30 maggio 2007)