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Allegato B
Seduta n. 162 del 31/5/2007
TESTO AGGIORNATO ALL'11 GIUGNO 2007
INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
OLIVIERI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
dopo le elezioni europee del 2004 il Partitito della Rifondazione Comunista, per evitare confusione con simboli concorrenti, aveva modificato il proprio simbolo;
nelle recenti elezioni amministrative del 27 e 28 maggio 2007 sulle schede elettorali della Liguria è comparso il vecchio simbolo del Prc utilizzato fino alle elezioni europee del 2004. In particolare la scritta Rifondazione figura in basso anziché in alto con caratteri più grossi come invece risulta nel nuovo simbolo utilizzato dalle regionali del 2005 in poi;
tale errore è stato commesso nonostante che al momento della presentazione delle candidature i dirigenti del Prc abbiano depositato il simbolo utilizzato in tutte le recenti tornate elettorali;
tale vicenda ha determinato un sicuro indebolimento delle potenzialità elettorali del Prc, dal momento che il cambiamento del simbolo si era reso necessario in virtù del fatto che numerosi elettori avevano fatto confusione votando un simbolo assai simile;
le autorità competenti all'indomani della scoperta dell'errore hanno in tutti i modi cercato di minimizzare l'accaduto, come si evince dalle dichiarazioni del Prefetto di Genova, che invece, a giudizio dell'interrogante, lede gli interessi del Partito della Rifondazione Comunista -:
se il Ministro interrogato sia in grado di chiarire i contorni della vicenda e le eventuali responsabilità;
quali siano i provvedimenti che il Ministro intende adottare al fine di evitare che in futuro possano essere commessi errori di questo genere.
(3-00927)
Interrogazioni a risposta in Commissione:
MANCUSO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso:
i ricoveri sanitari di stranieri in Italia sono stati 401.069 nell'anno 2004, con un incremento del 41,2 per cento rispetto al 2000;
i ricoveri di italiani residenti temporaneamente all'estero nello stesso anno è stato di circa 3-4000;
la nostra sanità versa in condizioni di grave deficit, al punto che il Governo ha recentemente portato in Parlamento un provvedimento volto a risanare il debito di alcune regioni particolarmente dissestate economicamente (Lazio, Campania, Molise e Liguria);
i cittadini italiani con il pagamento delle tasse, sempre più onerose, provvedono al mantenimento del S.S.N e, contemporaneamente, il Governo è prodigo nei confronti degli immigrati clandestini;
la normativa vigente consente allo straniero senza permesso di soggiorno di accedere alle prestazioni del S.S.N. senza rischiare in alcun modo di essere denunciato all'Autorità Giudiziaria;
questa dinamica perversa è costata al contribuente 55 milioni di euro per l'anno 2004 per gli irregolari e 660 milioni di euro per l'anno 2004 per gli immigrati regolari;
le cifre riportate non tengono conto di tutte le erogazioni economiche dello Stato in favore di organizzazioni come Emergency, Caritas, Medici senza Frontiere eccetera -:
se il Governo intenda invertire la tendenza di questa dinamica perversa e troppo onerosa per i cittadini contribuenti adottando idonei provvedimenti.
(5-01088)
ATTILI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
con più atti successivi, a partire dal 10 luglio 1991, dall'allora Ministero dei trasporti e della navigazione, sono state affidate in concessione alla Società «Sinergest Olbia Spa», le aree facenti parte del terminale marittimo in località Isola Bianca del porto di Olbia, nonché la gestione di una vasta gamma di servizi;
in data 9 febbraio 2006 è intervenuto un aumento del capitale sociale della «Sinergest Olbia Spa», società partecipata dal Comune di Olbia in dualità di azionista di riferimento, da euro 516.460,00 a euro 780,000,00;
il Comune di Olbia non ha partecipato alla sottoscrizione dell'aumento di capitale (diritto di opzione), rinunciando nel contempo al diritto di prelazione su quote di azioni trasferite successivamente ad altri soggetti esterni alla società;
la mancata sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale, ha determinato la perdita del ruolo di socio di riferimento del Comune di Olbia che è passato dal 30 per cento al 19,8 per cento del capitale sociale;
la quota attuale del Comune di Olbia del 19,80 per cento risulta al di sotto del 20 per cento stabilito come minimo dal comma 3 dell'articolo 1, del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1996, n. 533;
i soci privati della Sinergest raggruppati nella società «General Port Service Srl» sono passati dal 4 per cento al 39,70 per cento del capitale sociale;
i soci privati hanno in pochi mesi alienato il 51 per cento del capitale sociale della Sinergest all'armatore Vincenzo Onorato che, già titolare del servizio rimorchiatori e del servizio antincendio divenuto azionista di riferimento della Sinergest, gestisce a livello monopolistico i servizi a terra del Porto di Olbia;
l'alienazione è avvenuta senza bando pubblico, mediante trattativa privata;
consta all'interrogante che i soci privati hanno lucrato con queste operazioni macroscopiche plusvalenze e che, al contrario, il Comune di Olbia, senza incassare un euro di plusvalenza ha perso il suo ruolo di socio di riferimento con riduzione altresì dei suoi diritti di natura patrimoniale e reddituale -:
in data 15 maggio 2007, il Governo ha risposto all'interrogazione n. 5-00609, del medesimo sottoscritto interrogante, con la quale venivano sollevate queste questioni e si richiedeva al Ministero dei trasporti, nella sua veste di ente concedente, se non intendesse fornire valutazioni o esercitare interventi ed assumere iniziative;
l'interrogante si è dichiarato profondamente insoddisfatto della risposta del Governo, la quale ha - fra l'altro - rinviato alla competenza di altri dicasteri ritenendo che «trattandosi di iniziative assunte da un ente locale, queste attengano più strettamente alla competenza di altri ministeri»;
il riferimento è probabilmente da intendersi a competenze da esercitarsi a cura del ministero ora interrogato-:
se, anche alla luce delle indicazioni sulla competenza fornite in risposta all'interrogazione n. 5-00609, il ministero interrogato valuti legittime e corrette le operazioni svolte dal Comune di Olbia (che hanno portato plusvalenze esclusivamente al socio privato della Sinergest SpA a scapito del ruolo del Comune), mediante trattativa privata anziché mediante una gara ad evidenza pubblica.
(5-01090)
Interrogazioni a risposta scritta:
FRIAS, CACCIARI, SINISCALCHI, SPERANDIO e ZANELLA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in un comunicato ufficiale del 24 aprile 2007 (reperibile sul sito www.interno.it), il Ministero dell'interno dichiara che «Il Ministro dell'interno, Giuliano
Amato, ha disposto oggi la soppressione dei Centri di permanenza temporanea ed assistenza (CPTA) di Brindisi, Crotone e Ragusa e ha avviato un approfondito studio sulle altre strutture, in vista di ulteriori, eventuali, soppressioni o della riqualificazione, anche in funzione di una diversa missione istituzionale.» e che «Con una seconda direttiva il ministro ha inoltre invitato i Prefetti ad assumere nuovi criteri per l'accesso ai Centri, garantendo la più ampia trasparenza e conoscenza dell'attività e dei servizi resi agli ospiti;
sarà consentito l'accesso in tutti i Centri di accoglienza, identificazione e permanenza temporanea ai rappresentanti delle organizzazioni umanitarie internazionali e nazionali, come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e la Croce Rossa Italiana. Saranno anche accolte le richieste di accesso provenienti da Sindaci, Presidenti di Provincia e Presidenti di Giunta e di Consiglio Regionale. I soggetti del privato sociale, in relazione alle proprie finalità, saranno ammessi a svolgere specifiche attività di assistenza sulla base di convenzioni con gli enti locali o con i Prefetti;
i giornalisti, con i fotocineoperatori che li accompagnano, potranno accedere ai Centri sulla base di un'autorizzazione che sarà rilasciata dai Prefetti, sentiti gli enti gestori delle strutture interessate. Nel determinare le modalità e i tempi delle visite, si dovrà tener conto delle esigenze di tutela della privacy di coloro che sono ospitati nei Centri e della necessità di non creare intralcio alle attività svolte all'interno delle strutture.»;
da un secondo comunicato ufficiale del medesimo Ministero (sempre reperibile presso il sito istituzionale www.interno.it) datato quest'ultimo 3 maggio 2007, apprendiamo che «Con la decisione del ministro dell'Interno di permettere l'accesso dei giornalisti ai Cpta, sulla base di autorizzazioni via via concesse dai Prefetti, stanno cominciando a pervenire numerose domande alle varie Prefetture interessate. Per evitare discriminazioni tra le singole testate, il Viminale ha quindi chiesto all'Ordine dei giornalisti di collaborare a organizzare una prima visita al Centro di Lampedusa, che in questi anni è diventato un po' il simbolo in Italia di questi Centri.» e che «Resterà, evidentemente, la possibilità per tutti i giornalisti interessati di accedere nei giorni e nelle settimane successive al centro di Lampedusa, e ad ogni altro Centro in Italia, secondo le modalità stabilite dalle direttive ministeriali già rese note nei giorni scorsi.»;
dopo il comunicato emanato dal Ministero dell'interno, lo scorso 24 aprile, il Progetto Melting Pot Europa ha promosso un appello per costruire una visita al Cpt di Gradisca d'Isonzo. Alcuni operatori dell'informazione hanno inviato, il 7 maggio, alla Prefettura di Gorizia, la richiesta di autorizzazione per entrare a far visita alla struttura in data 23 maggio 2007;
ad oggi nessuna risposta scritta è loro pervenuta, ma la Prefettura ha informalmente fatto sapere che il Progetto Melting Pot Europa ed i suoi operatori non avranno accesso al Cpt, essendo le visite riservate, come era previsto dalla Legge Turco-Napolitano, ai soli organi di stampa, gli operatori dell'informazione invece, potranno accedervi solo quando la Prefettura di Gorizia avrà organizzato una visita nella struttura che accorpi tutte le testate (a tal proposito l'audio della telefonata tra una giornalista e un operatore della Prefettura competente è ascoltabile sul sito web www.meltingpot.org);
se la direttiva, secondo quanto dichiarato dal Ministero stesso, avrebbe dovuto aprire le porte ai cpt rispondendo ad una domanda di maggior trasparenza, perché tale direttiva non è stata resa pubblica e ampiamente diffusa per far conoscere ai cittadini i criteri e le modalità di apertura dei Cpta? E perché un Progetto qualificato come Melting Pot Europa, che fornisce un servizio legale ed informativo sul mondo migrante, anche per conto della Regione Friuli Venezia Giulia, non ha titolo per entrare nel centro di
permanenza temporanea? Perché l'accesso ai Cpta, malgrado la direttiva, resta così farraginoso -:
se il Ministro non ritenga opportuno intervenire con una nuova direttiva, questa volta da promuovere diffusamente, che semplifichi le procedure e le modalità di accesso da parte del pubblico ai Cpta.
(4-03818)
D'ALIA e TASSONE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il bilancio di previsione dell'esercizio 2007 del Comune di Tursi, di cui alla deliberazione consiliare n. 5 del 18 aprile 2007, non può ritenersi approvato, e quindi efficace, poiché non ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti prevista dall'articolo 84 dello Statuto comunale (nove voti favorevoli su diciassette consiglieri in carica);
con nota del 3 maggio 2007 la Prefettura di Matera ha comunicato di aver accertato la mancata approvazione del bilancio per mancato raggiungimento del quorum necessario ed ha invitato il Sindaco a riconvocare entro dieci giorni il Consiglio comunale per l'approvazione dello stesso, al fine di evitare, in caso di inadempienza, la procedura di scioglimento di cui all'articolo 141, comma 1, lettera c), del decreto legislativo n. 267 del 2000;
con nota dell'8 maggio 2007, diffusa a mezzo stampa, il Sindaco del Comune di Tursi, ha rilevato che la prefettura non è titolare di funzioni di controllo e di poteri caducatori sui provvedimenti consiliari, includendo tra questi l'intimata adozione delle procedure di cui al citato articolo 141;
risulta agli interroganti che entro il termine del 14 maggio 2007 i consiglieri non hanno ricevuto, nelle forme di rito, la prescritta convocazione per l'approvazione del bilancio -:
se, preso atto della situazione sopra esposta, intenda vigilare sulla corretta e tempestiva adozione degli atti necessari alla immediata attivazione della procedura di scioglimento del Consiglio comunale di Tursi.
(4-03832)
TURCO, BELTRANDI, D'ELIA, MELLANO e PORETTI. - Al Ministro dell'interno - Per sapere - premesso che:
è a tutt'oggi presente sul sito della Polizia di Stato il seguente comunicato stampa:
«15 settembre 2004 - Accordo tra Ministero dell'interno - Dipartimento di P.S. e il Gruppo Telecom Italia per la protezione da attacchi informatici dei sistemi informativi che gestiscono l'infrastruttura nazionale di telecomunicazione.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni, insieme con Telecom Italia, svilupperà un apposito piano di prevenzione.
Il Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Prefetto Giovanni De Gennaro e il Presidente del Gruppo Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, hanno sottoscritto oggi, presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, un accordo per migliorare la prevenzione dei crimini informatici a danno delle infrastrutture tecnologiche di telecomunicazione.
Alla firma erano presenti: il Prefetto Antonio Manganelli, Vice Direttore Generale della P.S. con funzioni Vicarie, il Prefetto Pasquale Piscitelli, Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, il Direttore del Servizio Polizia Postale delle Comunicazioni dottor Domenico Vulpiani; per Telecom Italia, il dottor Giuliano Tavaroli, Security - Group Senior Vice President.
L'intesa, di durata triennale, si pone l'obiettivo di sviluppare tutte le forme di collaborazione utili a prevenire attacchi contro i sistemi informatici e telematici delle telecomunicazioni di rete fissa gestiti da Telecom Italia.
La gestione delle telecomunicazioni di rete fissa operative sul territorio nazionale, infatti, avviene soprattutto mediante il supporto dei sistemi informatici di Telecom
Italia, che pertanto sono da ritenersi strategici per la tutela del traffico telematico, sviluppato dalle più importanti aziende nazionali e dalle istituzioni pubbliche attraverso le infrastrutture di telecomunicazioni del Paese.
Per questo motivo è stato deciso di realizzare, attraverso adeguati canali di collaborazione, coordinamento e comunicazione, un sistema di protezione finalizzato all'individuazione delle minacce nei confronti di queste infrastrutture.
L'obiettivo è quello di elevare i livelli di protezione e rendere più facilmente identificabili le cause di eventuali attacchi.
In questa ottica, il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e Telecom Italia hanno anche previsto la possibilità di sviluppare insieme attività di formazione e addestramento sulle nuove tipologie di attacchi e sulle nuove tecnologie a difesa delle infrastrutture informatiche.
L'accordo - che si aggiunge a quelli già sottoscritti con Ferrovie dello Stato S.p.A., con l'ACI (Automobile Club Italia), con GRTN (Gestore Rete Trasmissione Nazionale), con la RAI (Radio Televisione Italiana), con SNAM Rete Gas e con A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana) - rappresenta un ulteriore ed importante passo in avanti del Dipartimento di P.S. nella costruzione di un progetto globale di protezione delle infrastrutture informatiche critiche per la sicurezza e la prosperità del Paese. Tale progetto è parte integrante delle strategie del Ministro dell'Interno in difesa della sicurezza nazionale.
In questo contesto, nuovi analoghi accordi bilaterali saranno presto stipulati tra il Dipartimento della P.S. e gli altri enti istituzionali o aziende che gestiscono infrastrutture critiche.
Presso la Polizia Postale e delle Comunicazioni è ormai in fase avanzata la realizzazione del "Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche", che sarà in collegamento costante con analoghi organismi di altri Paesi, con provider e gestori nazionali ed internazionali di internet. Il centro fungerà, inoltre, da centrale di coordinamento informativo e investigativo per gli operatori delle strutture territoriali della Polizia Postale e delle Comunicazioni addetti alla prevenzione e alla repressione dei crimini informatici» -:
se il testo dell'accordo sia pubblico e dove sia reperibile e, in caso contrario, per quale motivo non lo sia;
se abbia comportato oneri per lo Stato e, in caso affermativo, quale l'ammontare e da quale fondo siano stati impegnati;
se detta intesa sia tuttora valida e cosa intenda fare alla scadenza della stessa prevista per il settembre prossimo;
se abbia rilevato da parte di Telecom Italia SpA, suoi dirigenti o dipendenti, l'utilizzo fraudolento di dati sensibili degli utenti privati e istituzionali, quali il traffico, i testi delle mail, le conversazioni telefoniche;
se e quali iniziative la Polizia di Stato e le altre istituzioni preposte alla difesa dello Stato abbiano messo in atto per prevenire, controllare e contrastare eventuali abusi da parte di Telecom Italia SpA, suoi dirigenti o dipendenti, nell'utilizzare illegalmente o impropriamente dati sensibili degli utenti privati e istituzionali, quali il traffico, i testi delle mail, le conversazioni telefoniche;
chi siano attualmente gli interlocutori della Polizia di Stato al posto dei signori Marco Tronchetti Provera e Giuliano Tavaroli.
(4-03833)
PIRO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in coincidenza del XV anniversario della strage di Capaci, uno degli eventi più emblematici e al contempo inquietanti nella storia del nostro Paese, si è appreso che nei confronti del cronista dell'ANSA Lirio Abbate erano state rivolte specifiche e pesanti minacce da parte della mafia, segnatamente da appartenenti alla cosca mafiosa di Brancaccio a Palermo;
il progetto criminale venuto alla luce, sul quale sta indagando la Direzione distrettuale antimafia di Palermo, intendeva colpire, in maniera violenta, il lavoro di informazione svolto da Abbate sulle cosche mafiose di Brancaccio e di Bagheria-Villabate, come accuratamente documentato nel suo ultimo libro, scritto insieme a Peter Gomez, «I complici - Tutti gli uomini di Provenzano da Corleone al Parlamento»;
tali fatti rievocano un possibile ritorno a forme cruente e a preoccupanti scenari di «guerra di mafia», confermando la pericolosità di minacce e intimidazioni nei confronti di coloro che svolgono un'importante attività di informazione e denuncia, in particolare intorno a responsabilità delle cosche mafiose siciliane e alle collusioni che rendono possibile lo sviluppo indisturbato delle attività criminali -:
quali misure siano state intraprese e quali ulteriori iniziative ritenga di dover assumere per assicurare una adeguata protezione di Lirio Abbate, ma anche per garantire piena agibilità democratica e il normale esercizio del diritto di cronaca e di informazione.
(4-03835)
CARUSO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
in data 23 aprile 2007, l'università della Calabria ha vissuto un vero e proprio stato d'assedio: sin dalla mattina pattuglie di carabinieri circolavano nel Campus per studiare il territorio, organizzare i posti di blocco e le strategie repressive da mettere in atto al tramonto;
la sera è scattata la grande operazione «stop the music», decine di agenti presidiavano gli ingressi dell'ateneo, cani drogati al guinzaglio, divise antisommossa, telecamere;
in mano un'ordinanza firmata dal magnifico rettore Giovanni Latorre. Obiettivo dell'operazione, impedire il concerto dei «Tre Allegri Ragazzi Morti» organizzato dallo spazio sociale Filo Rosso;
dalla ricostruzione comparsa sui giornali locali il giorno seguente, si evidenziava come al suddetto concerto partecipavano centinaia di ragazzi e ragazze, coppiette, oltre che mamme e papà con figli al seguito, ricercatori universitari, giornalisti. Malgrado il clima di intimidazione, la maturità dei presenti ha fatto in modo che tutto si risolvesse in maniera pacifica;
dopo un'ora di esibizione di forza, di intimidazione, di telecamera puntata, di controllo documenti, le forze dell'ordine si sono allontanate, senza niente in mano, non un latitante, non uno spacciatore, non uno spinello;
niente e nessuno ieri sera rispondeva alla tipologia di persone o reati da perseguire: solo studenti, giovani tranquilli e desiderosi di passare una serata insieme in allegria, senza insultarsi. Giovani che si rimboccano le maniche per creare alternative concrete alla noia, alla solitudine e al disagio;
in quasi dodici anni di vita alle iniziative autogestite dallo spazio sociale Filo Rosso non è mai successo nulla, non uno schiaffo, non una ragazza importunata, non un danno;
è opinione dell'interrogante che iniziative di autogestione culturale all'interno del campus universitario siano da valorizzare;
al contrario sono spesso oggetto di autorizzazione o finanziamento feste da discoteca che puntualmente finiscono in risse o ingenti danni al patrimonio dell'università -:
quali ragioni di ordine pubblico abbiano giustificato un tale spiegamento di forze che, alla prova dei fatti, si è rilevato inutile;
se sia stato previsto un identico spiegamento di forze nelle ipotesi di cui all'ultimo punto della premessa.
(4-03839)