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Allegato B
Seduta n. 171 del 18/6/2007
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SOLIDARIETÀ SOCIALE
Interrogazioni a risposta scritta:
PELLEGRINO. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
durante la conferenza stampa sull'emergenza criminalità a Napoli, tenuta lo scorso 2 novembre 2006 nel capoluogo campano, il Presidente del Consiglio Romano Prodi, ha annunciato: «abbiamo deciso, assieme al Ministro della solidarietà Paolo Ferrero, un bando speciale, nell'ambito del servizio civile, per i giovani delle periferie del Mezzogiorno, in modo da aiutare anche le associazioni con una presenza del volontariato specifica per queste zone»;
nel numero del 1o giugno del settimanale Vita in un articolo di Stefano Arduini, intitolato «Bando Napoli ci si vede a settembre», il sottosegretario alla solidarietà sociale, con delega al servizio civile, Cristina De Luca, ha dichiarato: «Saremo pronti a settembre», mentre tre mesi prima, sempre allo stesso giornale aveva annunciato l'avvio del progetto entro quindici giorni. Lo stesso sottosegreterio afferma: «A causa di alcuni intoppi burocratici abbiamo dovuto modificare la natura dell'iniziativa, infatti, limitava le adesioni ai giovani residenti a Napoli. Il nuovo provvedimento, invece, apre le porte a tutti i cittadini italiani fra i 18 ed i 27 anni» -:
quando sia prevista la reale partenza del bando di servizio civile per Napoli, quali siano stati gli «intoppi burocratici» che ne hanno causato un così forte ritardo, tanto da rispondere ad una emergenza esattamente dopo un anno, e chi sia responsabile di tale ritardo che, considerate
le premesse, ha arrecato l'ennesimo, grave danno alla città di Napoli.
(4-04060)
PELLEGRINO. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno 2007, il Ministro interrogato si è recato in visita ad un oratorio salesiano nel Torinese, dove ha incontrato quattro giovani volontari in servizio civile;
in tale contesto ha dichiarato: «Abbiamo deciso di migliorare la qualità del servizio civile in Italia e abbiamo intensificato i controlli sulla regolarità dei progetti fino ad ora approvati»;
durante la presentazione del bando 2007 per il servizio civile il Direttore dell'Ufficio nazionale per il servizio civile, Diego Cipriani ha dichiarato: «È stata intensificata l'attività di controllo e monitoraggio, nel 2006, sono raddoppiate le verifiche effettuate rispetto all'anno precedente e, nei primi 5 mesi del 2007, abbiamo superato quelle effettuate l'anno scorso». Mentre il sottosegretario alla Solidarietà sociale, Cristina De Luca ha precisato che: «verifica e controllo sono eseguiti a campione e non più soltanto in base a segnalazioni che arrivano» -:
quante siano state le ispezioni avvenute nel 2006 e nei primi 5 mesi del 2007, verso quali enti siano state fatte, in quali regioni e in quali città siano ubicati, se siano scaturite da una segnalazione o se siano state fatte a campione, che cosa sia stato riscontrato e quale provvedimento abbia adottato l'Ufficio.
(4-04063)
PELLEGRINO. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
il Ministro interrogato, nel corso di un incontro avvenuto presso la redazione del settimanale Vita il 6 giugno 2006, riferendosi al bando del servizio civile dello scorso anno ha affermato: «Sul servizio civile stavo fermando il bando. Non ho una grande valutazione di come si sono stilate le graduatoria e vi assicuro che ho fatto io stesso delle verifiche a campione». Alcuni progetti approvati, ha spiegato il Ministro, erano forse ineccepibili nella forma, ma fatti con il ciclostile. Mentre sono stati bocciati per vizi di forma altri progetti, che però meritavano più attenzione. Il Ministro ha preso l'impegno di rimettere su binari corretti la questione;
lo stanziamento per il fondo nazionale del servizio civile deliberato in sede di legge finanziaria 2007 ammonta ad euro 256.128.000,00 con i residui dell'anno precedente, che ammontano a circa 93 milioni di euro, l'Ufficio nazionale per il servizio civile, ha a disposizione per il 2007 circa 350 milioni di euro, con i quali l'Ufficio ha programmato di far partire 47.000 volontari in Italia e 500 all'estero, con un calo dell'11 per cento rispetto ai 53.500 posti messi a bando nel 2006. Tolti i residui dei bandi 2006, bandi speciali (progetto Napoli), o straordinari (grandi invalidi), restano meno di 40.000 posti, dei quali il 35 per cento va su base regionale;
all'Ufficio nazionale per il servizio civile per il bando 2007 sono pervenuti circa 8.900 progetti rispetto agli 8.200 dell'anno precedente, che coinvolgono 120.000 volontari rispetto ai 108.000 dell'anno scorso;
il 29 maggio 2007 sono state pubblicate le graduatorie dei progetti di servizio civile nazionale 2007 da realizzarsi in Italia e all'estero presentati lo scorso 31 ottobre 2006;
i bandi nazionali e regionali per l'anno 2007 per le selezioni di volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale saranno pubblicati presumibilmente il 12 giugno 2007, quindi i relativi colloqui saranno possibili a luglio, con tutte le difficoltà di approccio che questo comporta;
le posizioni che andranno a bando sono 39.400 di cui il 65 per cento riservato ai progetti nazionali. Quindi dei 4.352
progetti presentati dagli enti nazionali, ne sono stati approvati 3.452, ma ne verranno finanziati solo 1.520, ossia il 44 per cento di quelli con un punteggio pari o superiore a 51. Il numero di giovani su cui potranno contare gli enti è di 24.429 sui 76.095 richiesti, quindi appena il 32 per cento;
i risultati di questo bando sono stati definiti da molti enti un «bagno di sangue», infatti sono in molti gli enti accreditati che si stanno organizzando per ricorsi legali, con il forte rischio di inceppare tutta la macchina del servizio civile;
nella graduatoria salta subito all'occhio, come realtà come l'UNPLI (Pro loco) abbiano avuti finanziati il 98,74 per cento dei progetti, mentre realtà come il WWF, Italia Nostra, CNCA (Comunità di accoglienza) abbiano avuto finanziati zero progetti, o ACLI e Confcooperative solo il 20 per cento, come se in questo paese ci fosse una «emergenza turismo»;
risulta addirittura che progetti uguali a quelli presentati l'anno precedente hanno avuto un punteggio differente, malgrado le regole di valutazione siano le stesse del 2006, progetti approvati lo scorso anno che quest'anno risultano non ammessi neanche a valutazione perché non rispondenti ai principi della legge n. 64 del 2001 -:
quali siano i motivi che hanno fatto slittare l'uscita del bando, portando l'offerta dei posti ai giovani in un periodo decisamente complesso;
se non abbia pensato anche quest'anno di «fermare il bando», visto che l'unica differenza rispetto allo scorso anno è il cambio di alcuni attori, ma che la sostanza rimane la stessa, anzi si aggrava per la mancanza di fondi;
se non ritenga opportuno attivare il Governo affinché il Fondo nazionale per il servizio civile venga finanziato con ulteriori 100 milioni di euro, come chiesto dalla campagna «Sbilanciamoci»;
quali provvedimenti intenda mettere in atto per «rimettere sui binari corretti» il servizio civile, prima che il treno deragli, infatti se i giovani, che nei primi 5 anni di sperimentazione si sono avvicinati con entusiasmo a questa esperienza, se trovano poi così tante difficoltà rischiano di allontanarsene, come per altro già rilevato dal forte calo del numero di domande pervenute agli enti lo scorso anno.
(4-04064)
PELLEGRINO. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno 2007 il Ministro interrogato si è recato in visita ad un oratorio salesiano nel Torinese, dove ha incontrato quattro giovani volontari in servizio civile;
in tale occasione ha dichiarato: «recentemente sono state scoperte irregolarità relative ad un grande ente, che coinvolge migliaia di persone, al quale per un anno abbiamo sottratto la possibilità di avviare progetti di servizio civile, non abbiamo fatto pubblicità a questo provvedimento, ma è bene che nell'ambiente si sappia e che sia chiaro che i controlli si fanno e si faranno sempre più»;
la circolare 2 febbraio 2006, relativa all'accreditamento degli enti, prevede espressamente che gli enti di prima classe per accreditarsi debbano dedicare «investimenti, competenze e risorse stabili» nonché «disporre di una struttura apposita»;
la circolare 8 settembre 2005, emanata dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, all'articolo 2 punto 7 prevede che «i provvedimenti con i quali vengono irrogate le sanzioni di cui ai commi 3.3., 3.4., 3.5., sono adottati nei confronti degli enti iscritti nell'albo provvisorio degli enti di servizio civile nazionale in quanto l'Ufficio si relaziona esclusivamente con questi ultimi; infatti tutti i provvedimenti in materia di servizio civile hanno quale destinatario l'ente accreditato che rappresenta l'unico interlocutore dell'amministrazione. Tuttavia sono fatti salvi i casi in cui gli enti accreditati dimostrino, con le modalità di
cui al successivo paragrafo, che le infrazioni siano imputabili esclusivamente all'ente associato (vale a dire legato da vincoli associativi, federativi o consortili o da accordi di partenariato con l'ente accreditato) o ad una delle sedi di attuazione del progetto dell'ente associato ovvero ad una responsabilità personale derivante da una violazione riconducibile ad una condotta individuale. In tali ipotesi resta comunque ferma l'eventuale responsabilità indiretta in vigilando dell'ente accreditato iscritto nell'albo provvisorio degli enti di servizio civile nazionale, tenuto ad assicurare il corretto svolgimento delle attività connesse all'attuazione del progetto»;
tale circolare, che sembra non tenere conto della diversificazione in classe degli enti mette sullo stesso livello un piccolo ente di quarta classe, con poche sedi, con un ente di prima classe, magari con migliaia di posizioni, sedi ed enti partner diversi, dove basta rilevare che in una sola sede vi siano problemi per inficiare l'intero lavoro di tale ente al quale si comminano sanzioni gravissime che possono portare all'interdizione di un anno dalla progettazione, se non anche alla cancellazione dall'albo nazionale degli enti di servizio civile -:
se non ritenga opportuno sollecitare che, in sede di revisione della circolare sul monitoraggio, l'Ufficio Nazionale individui con chiarezza i diversi livelli di responsabilità dell'ente accreditato, delle sedi periferiche, degli enti partner eventualmente coinvolti, se non anche delle singole figure coinvolte nella gestione del progetto che ad oggi risultano privi di ogni responsabilità, coniugando la fondamentale ed importantissima necessità dei controlli per verificare il reale raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto con la necessità di tutelare l'impegno di grandi organizzazioni che non possono vedersi annullare il lavoro correttamente svolto in centinaia, se non in migliaia di sedi, per una singola sede nella quale si sono evidenziati problemi;
quale sia l'ente avverso il quale è stato comminato il provvedimento sanzionatorio cui allude il Ministro nelle sue dichiarazioni e per quale specifica infrazione, atteso che se trattasi di ente di prima classe si sarebbe potuta rilevare una mera culpa in vigilando e non la totale interdizione dell'ente dalla progettazione.
(4-04068)