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Allegato B
Seduta n. 176 del 25/6/2007
...
ERRATA CORRIGE
Nell'allegato B al resoconto della
seduta n. 175 del 22 giugno 2007, alla pagina 6647, dopo le parole «Atti di indirizzo», sono inserite le seguenti: «Mozione:
La Camera,
premesso che:
il 12 febbraio 1994 è stato dichiarato lo stato di emergenza rifiuti nella regione Campania;
nonostante l'impegno profuso dai funzionari e dai dirigenti della Campania, i dibattiti politici e istituzionali non hanno portato la regione, le province, i grandi comuni e in primis la città di Napoli a decidere su un piano regionale dei rifiuti, che affrontasse il problema e lo risolvesse con i sistemi integrati previsti dalle normative comunitarie e recepiti dalle leggi italiane;
il prolungamento dell'emergenza per tredici anni ha comportato anche una certa deresponsabilizzazione della classe dirigente politica della Campania;
va considerata la chiusura anticipata delle discariche rispetto ai tempi previsti dal cosiddetto «decreto Ronchi», forse dettata dal prevalere di una velleitaria cultura politica in regione, insieme a scelte poco realistiche di raccolta differenziata e di stoccaggio delle cosiddette ecoballe, senza prevedere uno sbocco di mercato e rifiutando a priori un piano che prevedesse impegnate tutte le tecnologie disponibili, compresa quella dei termovalorizzatori;
va considerata la sottovalutazione del degrado a cui si andava incontro nella regione a causa della mancata attuazione del principio che ogni territorio (ambito territoriale ottimale o provincia) è obbligato a smaltire i propri rifiuti;
va considerata la sottovalutazione della possibilità di infiltrazione della camorra nella gestione caotica dello smaltimento dei rifiuti, che richiede, invece, una razionale organizzazione societaria, fondata su professionalità del settore, che in Campania non mancano;
va considerata la diffusione conseguente della sottocultura di demonizzare la termovalorizzazione dei rifiuti, in controtendenza con quanto avviene nelle regioni più avanzate d'Italia e di Europa;
va considerato il fallimento delle classi dirigenti regionali di ogni colore politico, che non sono state in grado di affrontare e risolvere queste problematiche con la cultura tecnico-scientifica disponibile in Campania, avendo preferito la speculazione partitica al posto della necessaria convinzione di affrontare tutti insieme, maggioranza e opposizione, l'attuazione del ciclo integrato dei rifiuti (raccolta differenziata, separazione in stabilimento, termovalorizzazione del combustibile derivato da rifiuti, valorizzazione agraria della parte umida, collocamento in discarica controllata dei residui di lavorazione) con aziende pubbliche o pubblico-private altamente specializzate in ogni provincia;
stante la situazione di crisi, urge superare l'emergenza attraverso l'attuazione di un crono programma che veda il Commissario, appoggiato dal Governo, dalla regione e dagli enti locali, attuare un piano emergenziale condiviso, in modo da rientrare nella normalità il 1o gennaio 2008,
impegna il Governo:
a sostenere il difficile lavoro del Commissario straordinario, fornendogli tutti gli strumenti indispensabili per completare senza intralci la sua opera;
a sostenere il piano del Commissario (da predisporre con il concorso della regione) che dovrà prevedere il ciclo integrato in ogni ambito territoriale ottimale; a unificare la gestione dell'emergenza rifiuti con le emergenze della bonifica e dell'acqua;
ad attuare quanto previsto nel documento approvato il 13 giugno 2007 dalla Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti e delle attività illecite ad esso connesse, compresa l'attuazione di un accordo di programma quadro, che accompagni l'uscita dall'emergenza con un rientro morbido nell'ordinaria amministrazione il 1o gennaio 2008.
(1-00192) "Misiti, Evangelisti".
(22 giugno 2007)»