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Allegato A
Seduta n. 179 del 28/6/2007
INTERPELLANZE URGENTI
(Sezione 1 - Iniziative per garantire la possibilità per i consumatori di cambiare operatore di telefonia mobile nel caso di aumenti tariffari)
A)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dello sviluppo economico e delle comunicazioni, per sapere - premesso che:
l'articolo 1 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, (il cosiddetto «pacchetto liberalizzazioni»), convertito dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, ha disposto la cosiddetta «abolizione dei costi di ricarica», al fine di consentire una maggiore trasparenza tariffaria e al fine di consentire al cittadino-consumatore la conoscenza dell'effettivo costo del servizio;
il costo di ricarica incideva sull'importo ricaricato con un'incidenza inversamente proporzionale al taglio scelto (20 per cento per i tagli da 10, 20 e 25 euro, 10 per cento per i tagli da 50 euro, 5 per cento per i tagli da 100 euro);
precedentemente Wind, operatore di telefonia mobile, ha provveduto ad aumentare le proprie tariffe, modificando anche quelle dei vecchi clienti. In particolare:
a) con decorrenza 1o maggio 2007, il piano telefonico «Wind10» è stato rimodulato per tutti i vecchi clienti, divenendo «Wind12». Oltre all'aumento dello scatto alla risposta, si è registrato un aumento del costo delle chiamate voce nazionali (+20 per cento) e degli sms (+50 per cento);
b) con decorrenza 15 maggio 2007, il piano telefonico «sempre light» è stato trasformato d'ufficio nel nuovo profilo «senza scatto new», con un deciso aumento (+40 per cento) della tariffa per le telefonate con durata superiore ai 3 minuti;
in data 31 maggio 2007, si è appreso da più fonti che anche l'operatore 3-H3G ha informato la propria rete commerciale che, con decorrenza 1o agosto 2007, avrebbe effettuato una modifica peggiorativa di tutti gli impianti telefonici prepagati in commercio. In particolare, il rincaro medio riguarda sia lo scatto alla risposta, sia la tariffa al minuto (+20 per cento), sia il costo degli sms (+20 per cento). Oltre a questo sarebbe stata introdotta un'ulteriore modifica peggiorativa in riferimento alla riduzione dell'importo corrisposto come «autoricarica» (-50 per cento), oltre all'introduzione di limiti alla fruizione del credito derivante da «autoricarica». Anche in questo caso, pertanto, gli aumenti introdotti paiono superare di gran lunga i mancati introiti dovuti all'abolizione dei costi di ricarica;
il codice delle comunicazioni elettroniche, all'articolo 70, comma 4, prevede la possibilità del cliente di recedere dal contratto in caso di modifiche peggiorative della propria tariffa;
nel caso della rimodulazione annunciata dall'operatore 3-H3G, tuttavia, la possibilità di recedere tramite richiesta di
mnp (ossia di cambio operatore con mantenimento del numero) è fortemente limitata per due differenti motivi:
a) il credito presente sulla scheda, derivante da ricarica o da «autoricarica», andrebbe perso;
b) i telefonini cosiddetti sim-lock, acquistati da larga parte dei clienti di 3-H3G, insieme alla scheda telefonica diverrebbero inutilizzabili -:
come valutino il comportamento che i gestori di telefonia mobile hanno assunto a seguito della nuova normativa proposta dal Governo, con atti che solo formalmente possono essere giustificati da un intervento normativo che aveva come finalità quella di introdurre maggiore trasparenza sul mercato;
se intendano intervenire al fine di ottenere un intervento normativo volto a garantire più concretamente la libera possibilità per i cittadini-consumatori di cambiare operatore, qualora il proprio gestore di telefonia mobile proceda ad arbitrari aumenti tariffari, in particolare, al fine di ottenere la previsione di un possibile cambiamento di operatore, mantenendo il credito residuo e/o prevedendo la possibilità di monetizzarlo, e al fine di ottenere la previsione di un'assoluta equiparazione tra il credito derivante da ricarica e il credito derivante da autoricarica, nonché al fine di poter richiedere gratuitamente la rimozione del sim-lock, nel caso in cui il proprio gestore introduca modifiche tariffarie peggiorative.
(2-00607)
«Fogliardi, Cinzia Maria Fontana, Leddi Maiola, Franci, Fiorio, Gambescia, Garofani, Allam, Froner, Bellanova, Grillini, Carra, Fluvi, Zucchi, Pettinari, Grassi, Bressa, Filippeschi, Sanga, Tolotti, Testa, Tomaselli, Ruggeri, Burchiellaro, Fincato, Farinone, Carbonella, Calgaro, Bonelli, Nannicini, Del Mese, Viola, Ventura, Strizzolo, Naccarato, Martella, Bianco, Baratella, Vichi, Brandolini, Oliverio».
(14 giugno 2007).