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Allegato B
Seduta n. 192 del 19/7/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta in Commissione:
D'AGRÒ. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
fino ad agosto 2005 tra le voci della bolletta dell'energia elettrica compariva la A5 dedicata al finanziamento per la ricerca, in particolare per l'ammodernamento della rete elettrica;
per oltre cinque anni i consumatori hanno pagato in bolletta una quota pari a 0,05 euro per Kw, equivalente a circa dodici euro all'anno in base ai consumi di una famiglia media;
nel 2005 le ricerche tecnologiche si sono interrotte e parte dei fondi raccolti presso i risparmiatori nell'ultimo anno, pari a centocinquanta milioni di euro, è rimasta inutilizzata, tanto che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha decretato la sospensione del prelievo forzoso da parte delle aziende elettriche;
il motivo del fallimento del prelievo A5 è legato alle complesse trasformazioni subite negli ultimi anni dall'Enel e alle nuove norme introdotte dalle autorità di controllo;
inizialmente l'Enel disponeva dei Centri di ricerca con personale qualificato, successivamente, nel 2000, questi sono stati smantellati e parte delle competenze è confluita al Cesi, un istituto dell'Enel, che ha cominciato a svolgere il suo ruolo di ricerca finalizzato all'ammodernamento della rete;
il Cesi, però, in quanto soggetto privato, non poteva continuare a gestire i fondi della voce A5 e quindi l'Autorità per l'energia e il gas ha imposto la sospensione del prelievo, in attesa della riorganizzazione del sistema ricerca;
pare che sia stato già approntato un piano triennale per impiegare al meglio i centocinquanta milioni di euro non spesi, di cui ottantanove milioni dovrebbero essere assegnati attraverso bandi pubblici a ricercatori e circa sessantuno milioni a vari enti di ricerca, come l'Enea e il nuovo Cesi ricerca, ora reso pubblico -:
quali iniziative di competenza intenda adottare affinché i fondi in premessa siano realmente utilizzati per ammodernare una rete di trasporto di energia elettrica vecchia e palesemente vulnerabile.
(5-01316)
Interrogazione a risposta scritta:
MAZZOCCHI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
risulterebbe che l'Enea, ente pubblico a supporto delle politiche di competitività
e di sviluppo sostenibile in campo energetico-ambientale, stia vivendo un forte stato di confusione e di paralisi sia sotto il profilo gestionale sia sotto il profilo programmatico;
la legge di riforma, decreto legislativo n. 257 del 3 settembre 2003, sulla base della quale è stato nominato l'attuale vertice dell'ente risulterebbe in gran parte disattesa ove si consideri che, ai sensi dell'articolo 18 dello stesso, l'ente avrebbe dovuto costituire una società di gestione nella quale far confluire tutte le società partecipate dell'Enea al fine di razionalizzare e limitare i costi;
ad oggi risulterebbe disatteso non solo tale articolo, stante la mancata costituzione della società, ma risulterebbero esser stati introdotti alcuni regolamenti di funzionamento tra loro contrastanti;
il Presidente e il Cda Enea avrebbero non solo consentito l'acquisizione del 51 per cento della società Cesi Ricerca Spa nonostante quest'ultima presentasse una forte situazione debitoria ma, ancor più grave, sembrerebbero aver provveduto a designare propri rappresentanti negli stessi consigli della società partecipata;
un ulteriore aggravio risulterebbe, ad avviso dell'interrogante, derivare dall'attivazione di procedure di nomine di responsabili di Dipartimenti e Direzioni centrali, Presidenti, Amministratori delegati e Consiglieri di amministrazione delle società partecipate che presenterebbero elementi di illegittimità sotto il profilo dell'accesso poiché sembrerebbero non garantire quelle qualità e professionalità necessarie ad un ente di tale rilievo ma, soprattutto, sembrerebbero aver omesso di fornire le medesime possibilità all'intero comparto del personale stesso;
a tal proposito, sempre in tema di fondatezza delle nomine, risulterebbe che l'Enea avrebbe emanato un avviso pubblico concernente la procedura per il conferimento dell'incarico di Direttore della Direzione centrale risorse umane contraria non solo alle norme di legge ma anche all'articolo 105 del regolamento di funzionamento adottato dalla medesima stante il fatto che nessuna procedura selettiva e/o concorsuale sarebbe stata attivata ma, al contrario, la nomina risulterebbe conseguire da una decisione autonoma dell'Ente sulla base di una delibera del Cda citata sul bando ma mai resa pubblica -:
se i fatti corrispondano al vero, se sia al corrente circa lo stato di confusione e di paralisi che l'Ente sta attraversando dovuto ad una gestione da parte del Cda poco trasparente;
se non ritenga opportuno intervenire affinché il Cda dell'ente adotti iniziative volte a garantire non solo quei criteri professionali e attitudinali necessari allo svolgimento di funzioni rilevanti stante il ruolo ricoperto dall'Ente ma, soprattutto, a soddisfare l'interesse legittimo di tutti i soggetti interessati alle nomine;
se, ancora, sia al corrente dell'acquisizione e del deficit economico che l'attuale gestione Cesi Ricerca S.p.A. presenta e, quali soluzioni intenda attuare considerato che il bilancio dell'Enea non detiene la solidità per poter fronteggiare autonomamente tale situazione;
se, da ultimo, non ritenga opportuno attivare in tempi rapidi idonei strumenti affinché l'ente abbia piani programmatici pluriennali certi e finanziamenti adeguati.
(4-04443)