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Allegato B
Seduta n. 219 dell'8/10/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazione a risposta scritta:
BONELLI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che.
in data 1o febbraio 2006 è stata presentata al Comune di Perugia una richiesta per l'ampliamento della Cava di Monte Petroso che prevede una quantità di materiale estratto di 2.800.000 metri cubi che si aggiungono ai 2.000.000 metri cubi ancora da estrarre;
la cava di cui si chiede richiederà una specifica variante urbanistica per i vincoli e destinazioni d'uso alle quali l'area sottende per motivi paesaggistici-ambientali ed idrogeologici nel PRG vigente del Comune di Perugia;
la cava è adiacente alla Villa Colle del Cardinale, bene dello Stato sottoposto a vincolo ed attualmente in fase di restauro con fondi pubblici;
nel mese di novembre 2006 la Fassa Bortolo S.p.a. di Treviso ha presentato al Comune di Corciano un progetto per un insediamento industriale da realizzarsi su un terreno classificato negli strumenti urbanistici come area produttiva di completamento ed integrazione pur essendo situato nella piana del torrente Caina ed in piena visibilità territoriale, essendo la piana di Mantignana circondata da un sistema collinare dove, tra l'altro, insistono castelli, borghi e pievi, come il Castello di Pieve del Vescovo ed il borgo di Migiana che si trovano a distanza di poche centinaia di metri;
il Comune di Corciano ha negato l'autorizzazione a insediare lo stabilimento unitamente alla sopraintendenza ai beni artistici e ambientali con l'applicazione del vincolo indiretto;
dopo l'impossibilità di realizzare lo stabilimento nell'area industriale nella piana di Mantignana di Corciano, La Fassa Bortolo sembra voler progettare lo stesso insediamento in un lembo di confine (con Perugia, Corciano e Umbertide) del territorio comunale di Magione in una zona posta nelle immediate vicinanze della Cava di Montepetroso;
il territorio in oggetto ha vocazione agricola, turistica e ricettiva: uliveti per la produzione di olio DOP, due frantoi, vigneti di pregi (disciplinare «Colli del Trasimeno» D.O.C) impianti di agricoltura biologica, aziende che allevano ovini e bovini (e conferiscono il latte al Consorzio Produttori Latte Regionale»), due aziende che posseggono un impianto di caseificazione, la filiera Turismo/Ambiente/Cultura;
il pregio paesaggistico è notevole, caratterizzato com'è da una omogenea identità arricchita da importanti elementi architettonici, artistici ed archeologici quali la Villa Colle del Cardinale e la Tomba Etrusca del Faggeto;
lo stabilimento in oggetto prevede l'edificazione di tre torri di enormi proporzioni (7000, 8000, 20.000 metri cubi) e prospetta una occupazione esigua (40-50 posti di lavoro e di bassa qualificazione) a fronte di un tale impatto sull'ambiente e sul paesaggio, oltre la perdita in posti di lavoro a causa della crisi che si genererà nel comparto turistico;
l'attività industriale legata all'estrazione degli inerti della cava di Monte Petroso prevede una necessità trasportistica di circa 300 viaggi giornalieri di camion (che calcolato in base ai dati forniti dalle aziende interessate) sarà pari ad un autoarticolato da 62 Tonnellate ogni 2 o 3 minuti per vent'anni, corrispondenti alla durata della richiesta di concessione per l'ampliamento della cava;
in base alla capacità produttiva dell'impianto di lavorazione degli inerti dichiarata dalla stessa Fassa Bortolo equivalente a 30.000 q.li al giorno la frequenza dei viaggi dei camion dovrebbe essere di uno ogni 97 secondi;
il traffico generato dall'attività industriale provocherebbe, oltre ad evidenti disagi per la mobilità locale, anche un significativo e profondo impatto di inquinamento atmosferico ed acustico, con gravi ed irreversibili ripercussioni sull'eventuale potenzialità di turismo dell'intera area dove si stanno realizzando progetti finanziati con fondi comunitari (Docup ob.2; Por 3) ed investimenti pubblici e privati, con la finalità della completa valorizzazione di un'area orientata ad un turismo ambientale e culturale di eccellenza;
la viabilità locale che dovrebbe sopportare il traffico pesante generato dall'attività industriale, risente di numerose criticità come riscontrabile nel caso della
strada «Colle del cardinale» attualmente in condizioni strutturali precarie, come dichiarato dalla IV Circoscrizione del Comune di Perugia, e nel caso della strada provinciale Taverne-Pierantonio (S.P.160-170-172, classificata strada secondaria extraurbana di categoria C) non a norma per la tipologia di traffico pesante prevista, perché priva delle prescritte banchine laterali di 150 cm (centocinquanta) per parte e per la larghezza stessa delle due carreggiate che non sempre raggiunge i prescritti mt. 7.50 (sette metri e cinquanta centimetri);
il traffico pesante per il trasporto del materiale finito dalla fabbrica verso i depositi ed i punti vendita nazionali si convoglierebbe in direzione nord per raggiungere la E45 ed in direzione sud-ovest per raggiungere il raccordo Perugia-Bettolle e l'Autostrada A1, impegnando quindi l'intera tratta provinciale Taverne-Pierantonio;
il Piano Strategico Perugia Europa 2003-2013 (Obiettivo 6.2, Azione 6.2.3) prevede un abbattimento del traffico industriale pesante più che un così considerevole aumento;
con due interrogazioni al consiglio regionale dell'Umbria è stato richiesto l'intervento della regione per impedire che venisse concesso rispetto l'ampliamento della cava di Monte Petroso e della realizzazione di un impianto industriale per la lavorazione di inerti prima nella piana di Mantignana ed ora in Comune di Magione, al fine di garantire le migliori opportunità di sviluppo sostenibile per l'area territoriale in oggetto dell'interrogazione;
appare evidente che l'eventuale realizzazione della cava e della localizzazione dell'impianto industriale comprometterebbe gravemente l'equilibrio ambientale della zona, con inevitabili danni per tutta la popolazione;
molti dubbi sorgono anche sul fabbisogno idrico che le attività di estrazione e di lavorazione comporterebbero e con quali conseguenze sul territorio;
la presenza di importanti elementi artistici ed archeologici quali il Castello di Antognolla (1174), Il Castello di Pieve del Vescovo (1394), La Villa del Colle del Cardinale (1575) e la Tomba etrusca del Faggeto, rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione in merito a detta eventualità -:
se il Ministro per i beni e le attività culturali non intenda assumere le iniziative di competenza per tutelare il paesaggio dell'area in oggetto, che potrebbe essere compromesso della realizzazione della cava;
se, qualora ne sussistano i presupposti non intenda intervenire ai sensi dell'articolo 150 del decreto legislativo n. 42 del 2004.
(4-05154)