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Allegato B
Seduta n. 220 del 9/10/2007
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RAPPORTI CON IL PARLAMENTO E RIFORME ISTITUZIONALI
Interrogazioni a risposta immediata:
VOLONTÈ, RONCONI, DRAGO, D'AGRÒ, MEREU, COMPAGNON, LUCCHESE, FORMISANO, ADOLFO, BARBIERI e PERETTI. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che:
in un articolo-inchiesta del quotidiano la Repubblica di martedì 9 ottobre 2007 è stato fornito il censimento delle consulenze presso ogni dicastero dell'attuale Governo;
il numero totale dei consulenti sarebbe pari a 1253;
a guidare la classifica è il ministero per i beni e le attività culturali con 436 consulenze, anche se bisogna tenere conto che vengono conteggiate anche quelle di tutte le sovrintendenze italiane, ma se 120 risultano presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e 85 sono quelli del ministero dell'economia delle finanze, è da rilevare che un quarto del totale dei consulenti lavora presso il ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
in particolare, risulterebbero ingaggiati al ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare cinque consulenti per il gabinetto del Ministro, a 100 mila euro l'anno, otto per i Sottosegretari e sette per la direzione generale «qualità della vita»;
a questi andrebbero aggiunti 54 consulenti per il servizio «protezione della natura», ben 107 per il servizio «ricerca ambientale», più 138 per la «difesa del suolo» e 14 per la «salvaguardia ambientale»;
infine, si aspetta una nuova infornata di consulenti, i cui decreti, secondo il quotidiano, non sono stati ancora firmati;
gran parte di questi consulenti apparterrebbero proprio al partito dei Verdi, il cui leader è appunto il Ministro Pecoraro Scanio -:
se tali notizie corrispondano al vero e quali iniziative intenda assumere il Governo a tale riguardo.
(3-01318)
FABRIS, SATTA, DEL MESE, GIUDITTA, ROCCO PIGNATARO, D'ELPIDIO, PICANO, AFFRONTI, CAPOTOSTI, ADENTI, MORRONE, LI CAUSI, CIOFFI e ROSSI GASPARRINI. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che:
con l'interrogazione a risposta immediata n. 3-01282, illustrata durante lo
svolgimento della
seduta n. 216 del 10 ottobre 2007, gli interroganti avevano chiesto al Governo di fornire l'elenco dei Ministri, di altri membri del Governo e dei loro eventuali accompagnatori che, durante le ultime tre legislature, hanno usufruito del servizio del volo di Stato, al fine di ristabilire la verità sul numero e sulla frequenza d'uso di voli di Stato da parte di membri del presente Governo e dei precedenti;
su questo punto, la risposta fornita dal Governo non può essere considerata soddisfacente, poiché, come si evince dai resoconti stenografici della sopra citata seduta, in tale occasione il Vice Presidente del Consiglio dei ministri, l'onorevole Francesco Rutelli, ha solo fornito i dati che riguardano il costo sostenuto dalla collettività per i voli di Stato, nelle ultime tre legislature, senza indicare l'elenco di coloro che hanno usufruito di tali voli;
non accenna a smorzarsi la campagna di disinformazione condotta specialmente da ben individuati personaggi del servizio pubblico radiotelevisivo, che, ad avviso degli interroganti, usano faziosamente la televisione di Stato per colpire il Ministro della giustizia, il senatore Mario Clemente Mastella -:
quale sia, sulla base degli atti in possesso del Governo, l'elenco dei Ministri, di altri membri del Governo e dei loro accompagnatori che abbiano usufruito e per quante volte di tali voli durante le ultime tre legislature.
(3-01319)
ZACCARIA, VENTURA, SERENI, BRESSA, QUARTIANI, GIACHETTI, ALLAM, AMICI, BUCCHINO, DE MITA, FERRARI, GIOVANELLI, GOZI, INCOSTANTE, LA FORGIA, MARONE, NACCARATO, BORDO, CRISAFULLI, CRISCI, LEDDI MAIOLA, MARCHI, MILANA, MISIANI, OSSORIO, PIRO, RAITI, NICOLA ROSSI, VANNUCCI, GAMBESCIA, GIULIETTI e CARRA. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che:
la Commissione affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni della Camera dei deputati è impegnata nell'esame della riforma della II parte della Costituzione. È stata già votata la riduzione dei deputati da 630 a 500, l'istituzione del Senato federale della Repubblica con 184 senatori (rispetto ai 315 attuali) eletti dai consigli regionali. La riforma prevede, inoltre, un procedimento legislativo semplificato, nella maggior parte dei casi monocamerale, e l'assegnazione al Presidente del Consiglio dei ministri dei poteri di nomina e revoca dei ministri. Si tratta di una riforma che, con il contributo di una parte dell'opposizione, affronta la crisi dell'efficienza e della funzionalità delle istituzioni;
mentre il Parlamento è impegnato nel lungo procedimento di riforma della Costituzione, il Governo, nel rispetto del programma presentato agli elettori e al Parlamento, sta affrontando, per quanto di propria competenza, lo stesso tema dell'efficienza e funzionalità delle istituzioni. Dopo le misure già approvate nella legge finanziaria per il 2007 (razionalizzazione dell'organizzazione e del personale dei ministeri, soppressione di enti inutili, riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate dagli enti locali), il Consiglio dei ministri per rispondere alla crisi di funzionalità istituzionale ha approvato il disegno di legge sulla riduzione dei costi della politica ed il disegno di legge finanziaria per il 2008. In questi disegni di legge sono previsti, tra l'altro: la soppressione, il riordino o la trasformazione in enti privati degli enti pubblici statali; la riduzione del numero dei membri dei consigli di amministrazione delle società controllate dalle amministrazioni pubbliche; una norma di indirizzo alle regioni per l'eliminazione delle duplicazioni di enti infraregionali; una stretta su incarichi e consulenze; scioglimento consigli comunali in caso di mancata approvazione del bilancio; l'eliminazione dell'istituzione obbligatoria dei
consigli circoscrizionali nei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti; la riduzione del numero dei consiglieri comunali e provinciali; la riduzione del numero degli assessori comunali e provinciali; la razionalizzazione e il contenimento dei costi delle comunità montane -:
se il Governo possa indicare quale sia la misura della riduzione dei costi finanziari e amministrativi derivanti dalla auspicata approvazione e attuazione di queste norme.
(3-01320)