Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato A
Seduta n. 222 dell'11/10/2007
...
(Sezione 4 - Trasmissione di notizie riguardanti Thomas Kram, in relazione al suo presunto coinvolgimento nella strage di Bologna)
D)
I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'interno e della giustizia, per sapere - premesso che:
in data 25 gennaio 2007, il sottosegretario alla giustizia Luigi Scotti, nel rispondere all'interpellanza urgente 2-00324, dichiarava testualmente: «in una nota trasmessa dalla polizia di frontiera di Chiasso, si segnala che Kram, partito da Karlsruhe alle ore 10,30 del 1o agosto 1980, con treno numero 201, risulta essere entrato in Italia alle 12,08, diretto a Milano, dal valico di frontiera di Chiasso»;
la risposta del Governo suscita forti e motivate perplessità, poiché è inverosimile che il treno espresso internazionale (a lunga percorrenza) 201 con a bordo il terrorista tedesco Thomas Kram abbia coperto la distanza che separa Karlsruhe da Chiasso (cioè 480 chilometri) in poco più di un'ora e mezza;
l'elemento di falsità trova riscontro dal confronto tra le dichiarazioni rese in Aula dal delegato del Governo in data 25 gennaio 2007 e le tabelle riportate nell'orario ufficiale delle Ferrovie italiane dello Stato (in vigore dal 1o giugno al 27 settembre 1980), così come conservato presso la direzione centrale delle Ferrovie dello Stato, da cui si evince che il treno 201 (holland italien express) - citato nella risposta fornita dal sottosegretario Scotti - partiva da Karlsruhe alle ore 3,41 e arrivava a Chiasso alle ore 10,21;
il 201 risulta essere l'unico treno che, partendo da Amsterdam e fermandosi alle stazioni di Karlsruhe, Basilea e Lucerna, giungeva a Chiasso alle ore 10,21. Per altro verso, non vi è, alcun treno 201 che perveniva a Chiasso alle ore 12,08, come invece sostenuto dal delegato del Governo nella sua risposta all'interpellanza urgente numero 2-00324 del 23 gennaio 2007;
dall'esame del citato orario ufficiale dei treni delle Ferrovie italiane dello Stato, in vigore dal 1o giugno al 27 settembre 1980, il treno espresso internazionale 201 holland italien express per andare da Karlsruhe a Chiasso ci impiegava non meno di 6 ore e 50. E non un'ora e mezza così come sostenuto dal sottosegretario Scotti;
in data 1o agosto 2007, il quotidiano comunista Il Manifesto pubblicava un articolo-intervista al noto terrorista tedesco
Thomas Kram dal suggestivo titolo «Bologna, l'ultimo depistaggio» a firma Guido Ambrosino;
l'autore del citato articolo, fra l'altro, scrive: «agosto, tempo di vacanze. Kram voleva rivedere amici conosciuti a Perugia dove aveva frequentato due corsi d'italiano, dal settembre al dicembre 1979, e dal gennaio al marzo 1980»;
proprio Kram afferma: «a Milano mi aveva invitato un'austriaca, che lì insegnava tedesco. Avrei pernottato da lei e il giorno dopo avrei proseguito per Firenze»;
sempre Kram aggiunge: «arrivato a Chiasso il primo agosto »alle ore 12,08 legali«, secondo le note della polizia riportate dalla relazione di minoranza della Mitrokhin, mi fecero scendere dal treno. Dovevano avere avuto una segnalazione dalla Germania»;
sempre dalla medesima intervista, Kram afferma: «mi trattennero per ore. Mi sequestrarono una lettera dell'amica, che spiega il motivo del viaggio. L'appuntamento con lei a Milano saltò. Non riuscii a rintracciarla. Ripresi il treno per Firenze, ma sarei arrivato troppo tardi per trovare un albergo. Decisi di fermarmi a Bologna»;
raccontando cosa fece a Bologna la mattina del 2 agosto 1980, Kram afferma: «mi svegliai tardi, feci colazione in qualche caffè vicino piazza Maggiore. Poi mi incamminai verso la stazione su una grande strada, forse via dell'Indipendenza. Le sirene tranciavano l'aria. Da lontano vidi sul piazzale della stazione il lampeggiante di ambulanze e mezzi dei pompieri. Si capiva che era successo qualcosa di grave. Non mi avvicinai - prosegue Kram nell'intervista a Il Manifesto -. Dopo l'esperienza del giorno prima a Chiasso non volevo incappare in nuovi controlli di polizia. Un taxi mi portò alla stazione delle autocorriere. A Firenze arrivai in pullman. Rimasi forse quattro, cinque giorni. Poi tornai in Germania»;
il tedesco, commentando quanto dichiarato dal noto terrorista venezuelano Carlos in due interviste (la prima rilasciata a Il Messaggero il 1o marzo del 2000 e la seconda al Corriere della Sera il 23 novembre 2005), secondo il quale Kram sarebbe saltato giù dal treno pochi minuti prima che scoppiasse la bomba (al Corriere della Sera Carlos aveva specificato che quel «compagno» presente alla stazione di Bologna la mattina della strage era in effetti proprio Thomas Kram, del quale ricordava il nome), e che - come risulterebbe da un rapporto scritto dell'organizzazione dei rivoluzionari internazionalisti, della quale Carlos era a capo - costui («il compagno tedesco» era uscito dalla stazione pochi istanti prima dell'esplosione), replicava testuale: «non arrivai a Bologna «pochi minuti prima dell'esplosione». Avevo non so se una borsa o una valigia, perquisita a Chiasso. Né potevo essere una vittima «predestinata» (come ha ipotizzato Carlos, aggiungendo che Kram sarebbe stato pedinato da agenti dei nostri servizi segreti, nda): nemmeno io sapevo, fino alla sera del primo agosto, che mi sarei fermato a Bologna, e non a Milano» -:
su quali elementi e informazioni il sottosegretario Scotti abbia basato la sua risposta all'interpellanza urgente numero 2-00324 resa durante la seduta della Camera dei deputati del 25 gennaio 2007;
a che ora Kram Thomas Michael, cittadino tedesco, nato a Berlino il 18 luglio 1948, risulta - sulla base delle informazioni agli atti della pubblica sicurezza - aver varcato il confine italiano a Chiasso, la mattina del 1o agosto 1980, proveniente da Karlsruhe con treno 201;
se risulta - agli atti della pubblica sicurezza - che Kram, così come da esito della perquisizione subita la mattina del 1o agosto 1980, avesse al seguito uno o più bagagli (borse, valigie, eccetera);
a che ora Thomas Kram risulta aver preso il treno diretto 307 Chiasso-Milano, sempre il 1o agosto 1980, secondo gli atti della pubblica sicurezza (polizia di frontiera di ponte Chiasso);
a che ora del 1o agosto 1980 venne inoltrato alle competenti articolazioni del ministero dell'interno il telex predisposto dal dirigente dell'ufficio sicurezza di Chiasso Frontiera, dottor Emanuele Marotta in ordine all'arrivo di Thomas Kram in territorio italiano;
se, risulti al Governo che all'epoca delle indagini sulla strage di Bologna, gli organi inquirenti ebbero modo di raccogliere le testimonianze scritte dei tassisti in servizio nei pressi della stazione ferroviaria la mattina del 2 agosto 1980 e se fra queste testimonianze vi sia qualcuno che abbia riferito, a verbale, di aver preso a bordo, quella mattina, un turista tedesco diretto al terminal delle autocorriere;
se agli atti della pubblica sicurezza risulti che Thomas Kram abbia soggiornato a Firenze il 2 agosto 1980 e i giorni seguenti;
se, più in generale, vi siano tracce di Thomas Kram a Firenze, prima e dopo la strage di Bologna;
se risultino, agli atti della pubblica sicurezza, eventuali tracce di Thomas Kram (ingressi, soggiorni, pernotti, domicilio, residenza, segnalazioni, permanenza o transito a vario titolo nei nostro territorio) in Italia tra il 2 agosto 1980 e il 4 dicembre 2006, giorno della sua costituzione alle autorità tedesche, così come riportato dalle agenzie di stampa l'11 gennaio 2007.
(2-00766)
«Raisi, Lamorte, Ulivi, Lo Presti, Mazzocchi, Mancuso, Alberto Giorgetti, Perina, Contento, Pedrizzi, De Corato, Martinelli, Frassinetti, Angela Napoli, Gamba, Moffa, Holzmann, Cirielli, Bocchino, Proietti Cosimi, Benedetti Valentini, Amoruso, Airaghi, Zacchera, Cosenza, Ciccioli, Patarino, Leo, Giorgio Conte, Consolo, Foti, Filipponio Tatarella, Garnero Santanché, Angeli, Germontani, Migliori».
(2 ottobre 2007)