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Allegato B
Seduta n. 226 del 18/10/2007
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
VIOLA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
in data 21 aprile 2007 su importante organo di stampa è apparso un articolo che riportava notizie allarmanti sui disservizi registrati nell'ufficio postale di San Donà di Piave (Venezia) circa il non puntuale recapito della corrispondenza in vaste aree della città in argomento;
tali disservizi hanno riguardato sia l'utenza civile che quella di numerose imprese operanti nel territorio di questo importante comune del Veneto orientale (40.000 abitanti circa);
detti ritardi nella consegna della corrispondenza in passato sono già stati lamentati dalla cittadinanza;
da una prima verifica delle possibili cause, viene citata una carenza di personale adibito alla consegna della corrispondenza oltre che ad un recente cambiamento organizzativo e territoriale dei centri di smistamento, con aggravio di lavoro a carico dell'ufficio di San Donà di Piave (Venezia) su cui sono state dirottate le lettere dei comuni limitrofi -:
se intenda verificare le ragioni di detto disservizio e quali iniziative intende intraprendere nei confronti di Poste Italiane affinché il concessionario del Servizio ponga in essere tutte le azioni atte ad eliminare i disagi per l'utenza;
se intenda verificare, qualora tali ragioni fossero relative ad una carenza di personale di verificare le reali condizioni di operatività del personale di questo importante ufficio postale e le condizioni di lavoro dello stesso.
(5-01635)
Interrogazioni a risposta scritta:
CATONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
al pari di quanto sta accadendo in numerose altre località del nostro Paese,
da più di cinque mesi gli abitanti di Monte Valenza, frazione del comune di Valenza in provincia di Alessandria, soffrono di gravi disservizi legati al parziale malfunzionamento della rete fissa telefonica Telecom;
riferiscono gli abitanti che alle ripetute segnalazioni dei guasti effettuate attraverso il 187 non è stata data risposta e che solo grazie all'intervento della polizia municipale di Valenza, la Telecom Piemonte ha interessato un tecnico, non sortendo comunque risultati tangibili;
al malfunzionamento della rete fissa si aggiunge anche quello della rete Internet, i cui tempi di accesso possono arrivare anche a 20 minuti;
considerato che l'età media della popolazione di Monte Valenza è alta, il peso del disservizio ha conseguenze spiacevoli;
è anche accaduto che l'ufficio postale non abbia potuto effettuare i pagamenti delle pensioni proprio per l'impossibilità di connettersi alla rete ADSL, con i disagi che è facile immaginare;
appare poi seriamente preoccupante che in caso di emergenze non ci sia la garanzia di poter richiedere in tempo reale l'intervento dei mezzi di soccorso -:
quali iniziative intenda intraprendere per una positiva e rapida soluzione della vicenda.
(4-05298)
MOTTA. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
l'azienda Poste Italiane Spa, in previsione della completa liberalizzazione del mercato a partire dal 2009, ha avviato un processo di riorganizzazione del servizio postale;
l'accordo sindacale del 15 settembre 2006 sottoscritto a livello nazionale da Poste Spa e Organizzazioni Sindacali prevede una diminuzione delle zone di recapito di un numero pari a 2250;
per quanto riguarda la regione Emilia Romagna lo schema di Poste Spa prevede una riduzione complessiva di 199 zone di recapito;
tale diminuzione non risulta equamente distribuita sul territorio regionale tra le nove province emiliano-romagnole;
la provincia di Parma risulta infatti particolarmente colpita dalla riduzione in quanto è prevista la soppressione di 55 zone di recapito, pari al 30 per cento dei tagli assegnati alla regione Emilia Romagna;
la trasformazione in atto rischia di compromettere l'efficienza del servizio postale in diverse parti del territorio provinciale parmense in quanto i tagli incidono in modo considerevole sul comune capoluogo e, in modo particolare, vanno a colpire i piccoli Comuni e soprattutto i Comuni montani, in cui si sommano difficoltà logistiche, infrastrutturali e di trasporto, rischiando di causare notevoli disagi alle popolazioni per le quali la presenza di un servizio fondamentale come quello postale assume il ruolo di esigenza primaria;
la riorganizzazione aziendale di Poste Spa che non sembrerebbe prevedere, ad una prima verifica, licenziamenti di personale dipendente, comporterà, ad avviso dell'interrogante, un inevitabile aumento dei carichi di lavoro e continue necessità di prestazioni straordinarie per i lavoratori dipendenti, la inevitabile soppressione di posti di lavoro attuali ed, ovviamente, futuri nelle zone interessate;
secondo l'interrogante, la riorganizzazione comporterà inoltre la cessazione degli appalti in vigore da diversi anni con imprese private per la raccolta e la consegna agli uffici della posta e quindi causerà la probabile perdita del lavoro per i dipendenti delle aziende stesse;
l'attuale politica di riorganizzazione aziendale ha sollevato forti critiche da parte delle istituzioni locali (Provincia di Parma, Comunità Montane, Comuni) e delle organizzazioni sindacali di categoria -:
se il Governo sia a conoscenza della situazione sopra descritta;
quali azioni il Governo intenda avviare, con le modalità che gli sono proprie, affinché sia garantita l'efficienza, la sicurezza e la qualità del servizio postale, nel pieno rispetto delle esigenze del territorio della provincia di Parma, in termini di servizi offerti al cittadino, di condizioni di lavoro e di livelli occupazionali.
(4-05305)
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la Società «Poste Vita», primaria compagnia d'assicurazioni presente sul mercato italiano, risulta essere interamente controllata da «Poste Italiane SpA»;
nel corso degli ultimi mesi Poste Vita pare abbia assunto un considerevole numero di personale tra impiegati e funzionari attingendo quasi esclusivamente da risorse precedentemente impiegate presso la Compagnia di Assicurazioni INA del Gruppo Generali -:
quali siano stati i criteri che hanno indotto a tale scelta e quale organismo dirigenziale del Gruppo Poste Italiane SpA abbia deliberato in proposito;
se i criteri adottati abbiano seguito presupposti meritocratici e per quale ragione non si sia optato anche per l'approvvigionamento di tali risorse umane dal vasto bacino di personale comunque qualificato ma attualmente in stato di disoccupazione.
(4-05306)