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Allegato B
Seduta n. 226 del 18/10/2007
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
MARINELLO, MISURACA e GERMANÀ. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
in data 2 luglio 2007, presso l'Area Generale di Coordinamento della Giunta regionale della Campania, si è tenuta una riunione per definire le osservazioni, da formulare da parte delle Regioni di convergenza a proposito del Piano Operativo relativo alla Programmazione FEP (Fondo europeo per la pesca) 2007-2013;
nel corso della riunione, alla quale ha partecipato un funzionario del Dipartimento Pesca, si è ritenuto necessario riaffrontare la questione, non ancora definita, relativa alla ripartizione dei fondi FEP, apprendendo con rammarico che da parte delle altre quattro Regioni di convergenza: Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, l'argomento si riteneva concluso in considerazione di un accordo politico, siglato soltanto qualche giorno prima della suddetta data a Lamezia/Terme, in occasione di un incontro tra gli Assessori all'agricoltura delle Regioni di convergenza e in assenza del rappresentante istituzionale della Regione Sicilia;
appare intollerabile il comportamento tenuto successivamente dalle altre Regioni di convergenza nel definire metodi ed indicatori di calcolo, artatamente individuati per ridurre la quota di assegnazione spettante alla Regione siciliana;
è stato infatti ricondotto il calcolo della ripartizione assegnando un indice numerico agli assi del FEP assolutamente scompensato, equiparando misure rivolte al sostegno dell'acquacoltura e della commercializzazione, con altre più importanti riconducibili alla flotta e quindi alla formulazione dei previsti piani di gestione;
appare inoltre evidente, un diffuso atteggiamento di repulsione nei confronti dei piani di gestione, in quanto colpevoli della riaffermazione di un centralismo gestionale riferito al Ministero interpellato e più precisamente alla Direzione generale della pesca marittima;
in considerazione di quanto suesposto, emerge con evidenza il tentativo di isolare le legittime aspettative della Regione Sicilia, mortificandola attraverso scelte discutibili e penalizzanti facendo posto ad altre realtà che per tradizione, per multispecificità di sistemi, numero di addetti, lunghezza delle coste, nonché per il numero di flotte di pescherecci, non possono certamente competere con la Sicilia -:
se non ritenga opportuno ed urgente, prevedere un tavolo di confronto con tutte le Regioni interessate dal FEP, al fine di ridefinire in maniera univoca, i criteri cui tutte le Regioni devono uniformarsi per addivenire ad un'unica metodologia di riparto;
se non ritenga altresì necessario riaffermare il ruolo di coordinamento della Direzione generale della Pesca, nonché chiarire ulteriormente come e quando ricorrere ai Piani di gestione nazionali e locali per consentire l'accesso ai finanziamenti relativi soprattutto all'Asse 1 del FEP.
(5-01632)
ADENTI e AFFRONTI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
da tempo la provincia di Pavia è stata interessata dal progetto di dismissione dello zuccherificio di Casei Gerola, che occupa 300 lavoratori e al quale si appoggiano 3.500 aziende agricole del territorio pavese e alessandrino, oltre a un migliaio di lavoratori dell'indotto;
tale dismissione è legata alle direttive comunitarie che prevedono un dimezzamento della produzione di zucchero in Italia e alla successiva decisione delle quattro società industriali operanti nel settore che hanno stabilito la chiusura di 13 impianti, ivi compreso quello di Casei Gerola;
il 3 luglio 2007 nel corso di un incontro convocato a Milano dal Ministero delle politiche agricole, alla presenza dei rappresentanti delle regioni Lombardia e Piemonte e degli enti locali dei territori interessati, oltre alle organizzazioni sindacali, Italia Zuccheri, proprietaria dello stabilimento di Casei Gerola, ha dichiarato di voler investire in un nuovo impianto produttivo di etanolo da cereali nell'area del comune di Zinasco;
il 10 agosto 2007 è stato siglato un accordo di filiera tra Italia Zuccheri e associazioni agricole, utile anche al fine di poter beneficiare delle sovvenzioni europee garantite per la riconversione degli zuccherifici in impianti per la produzione del bioetanolo;
con grande interesse il mondo agricolo del pavese e dell'alessandrino guarda alla realizzazione di tale impianto che darebbe una definitiva risposta al problema della dismissione dello zuccherificio di Casei Gerola conducendo a una naturale e auspicata trasformazione della produzione agricola del bacino oltrepadano dalla barbabietola al sorgo, mais e grano -:
quale sia lo stato di attuazione di tale progetto, tenuto in considerazione il ruolo di mediazione e di garanzia per il mondo agricolo di questo territorio svolto finora dal Ministero per le politiche agricole.
(5-01633)
Interrogazione a risposta scritta:
MIGLIORI e ULIVI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
appare probabile, secondo ricerche i cui esiti sono stati pubblicati sulla stampa recentemente, la riduzione drastica degli incentivi comunitari alla produzione del tabacco;
in particolare il primo anno applicativo della nuova direttiva comunitaria in materia ha provocato una diminuzione del 18 per cento nella coltivazione di varietà Kentucky tanto che la produzione è scesa a 3.453 tonnellate mentre le superfici a tabacco coltivate in Italia sono ulteriormente calate tanto che la produzione generale è oggi di 96.000 tonnellate inferiore del 41 per cento a quella registrata nel 1997;
risulta probabile, a partire dai prossimi anni, l'abbandono progressivo in misura sempre maggiore della produzione di tabacco ed in particolare risulterebbe non remunerativa la produzione di tabacco Kentucky, la cui presenza è particolarmente significativa in Toscana;
le manifatture per la realizzazione del celebre sigaro toscano, che rappresentano una tradizione economica e culturale della Regione toscana sarebbero poste in una situazione di grave crisi -:
quali iniziative urgenti in merito, anche a fini occupazionali, si intendano assumere nei confronti dell'Unione europea.
(4-05296)