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Allegato B
Seduta n. 23 dell'11/7/2006
TESTO AGGIORNATO AL 13 LUGLIO 2006
GIUSTIZIA
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
risulta che il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria abbia istituito, in tutti i provveditorati regionali, articolazioni operative della Polizia penitenziaria espressione diretta dell'Ufficio Ispettivo del medesimo Dipartimento, preposte alla trattazione di non meglio indicate attività informative;
risulta, altresì, che il Direttore dell'Ufficio Ispettivo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria successivamente abbia, con almeno due ordini di servizio interni, unilateralmente regolato le attività delegate a quelle articolazioni imponendo l'assoluta riservatezza degli atti compiuti;
per quanto è dato sapere, allo stato attuale non risulta trattarsi di una struttura organizzativa predefinita, ovvero istituita secondo normativa vigente, ovvero ascrivibile alle normali attività istituzionali affidate al Corpo di Polizia penitenziaria;
quelle articolazioni sono sottratte alla catena di responsabilità gerarchiche delineate nei regolamenti di servizio e negli ordinamenti professionali della Polizia penitenziaria;
numerosi sarebbero gli appartenenti al Corpo di Polizia penitenziaria destinati ad espletare quelle attività sotto l'egida esclusiva dell'Ufficio Ispettivo, da una prima stima almeno 250, interamente sottratti agli organici già gravemente sottodimensionati degli istituti penitenziari italiani -:
se sia a conoscenza della situazione descritta e dell'attività paragiudiziaria presumibilmente assicurata, senza alcuna rete di garanzia, dal personale del Corpo di Polizia penitenziaria posto alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria e del Direttore dell'Ufficio Ispettivo;
se intenda chiarire le finalità di tale iniziativa, secondo l'interrogante, assunta in spregio alle regole vigenti e senza il coinvolgimento delle istituzioni preposte.
(2-00055) «Mascia, Migliore».
Interrogazioni a risposta immediata:
BUEMI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
in relazione alla copertura della pianta organica degli ufficiali giudiziari C1 e dei cancellieri C1 con idonei del concorso bandito nel novembre 2002 con decreto ministeriale per 443 posti di ufficiale giudiziario, nel novembre 2004 sono state pubblicate le graduatorie (443 vincitori e circa 750 idonei),
il comma 97 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria per il 2005), ha previsto l'assunzione e l'immissione in servizio dei vincitori e degli idonei al concorso;
in data 27 luglio 2005 il Governo, accettando l'ordine del giorno proposto in merito dalla Camera dei deputati, si è impegnato a reperire le risorse necessarie ad assumere i vincitori e gli idonei;
in data 3 agosto 2005 il Consiglio dei ministri ha autorizzato l'assunzione di 350 ufficiali giudiziari C1, proporzionandoli in tutte le regioni anche per il Sud;
in data l5 dicembre 2005 con diversi ordini del giorno presentati alla Camera dei deputati si è tornati a chiedere al Governo di assumere gli idonei e tali ordini del giorno sono stati accettati dal Governo;
a seguito di ciò, in data 29 marzo 2006 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto del Presidente della Repubblica relativo all'autorizzazione all'assunzione di personale a tempo indeterminato per le
amministrazioni dello Stato, enti pubblici non economici, agenzie ed enti di ricerca, che dispone l'autorizzazione a 100 assunzioni per la giustizia-organizzazione giudiziaria (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 117 del 22 maggio 2006);
attualmente restano da assumere circa 550 idonei, che si riducono a 450, considerando le assunzioni già autorizzate con decreto del Presidente della Repubblica del 28 aprile 2006;
lo stipendio degli ufficiali giudiziari è interamente finanziato dai diritti che vengono percepiti sugli atti e sulle commissioni inerenti il loro ufficio -:
se non sia doveroso intraprendere tutte le iniziative per ottenere l'assunzione dei rimanenti idonei al concorso in questione e, in particolare, se non si ritenga che le 100 assunzioni autorizzate con decreto del Presidente della Repubblica del 28 aprile 2006 riguardino solo idonei al concorso per ufficiali giudiziari, vista la tassatività delle deroghe al blocco delle assunzioni di cui alla legge 30 dicembre 2004, n. 311 (legge finanziaria per il 2005), che tali idonei vengano assunti in tutte le regioni interessate proporzionalmente ai posti messi in concorso e, infine, che si debba approntare un piano che porti all'assunzione di tutti i rimanenti 450 idonei entro il 2006, in considerazione della forte carenza degli organici sia degli ufficiali giudiziari che dei cancellieri C1.
(3-00112)
MARONI, COTA e LUSSANA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
dopo la vittoria dei campionati del mondo si è aperto un dibattito sulle conseguenze dello scandalo che ha colpito il mondo del calcio italiano;
alcuni esponenti politici, tra cui il Ministro interrogato, chiedono apertamente un'amnistia, altri lanciano segnali alla corte federale riunita in questi giorni in camera di consiglio, sperando nella clemenza della corte stessa;
la stessa vittoria della nazionale italiana appare da molti strumentalizzata per coprire diverse situazioni, compresa quella che riguarda lo «scandalo calcio»;
quanto è successo nel calcio è molto grave ed assolutamente inconciliabile con i valori che dovrebbero essere a fondamento della pratica sportiva -:
se non intenda chiarire il senso delle sue dichiarazioni sull'argomento e se queste rappresentano la posizione del Governo.
(3-00113)
CANCRINI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
esiste presso il ministero della giustizia un albo delle comunità terapeutiche;
risulta all'interrogante che alcune delle comunità inserite in questo albo, fra cui San Patrignano e la «Comunità Incontro», non hanno le convenzioni con il servizio sanitario nazionale, in quanto non hanno i requisiti richiesti -:
cosa intenda fare per superare questa incresciosa situazione e se non ritenga necessario attivarsi per definire una volta per tutte che l'iscrizione all'albo del ministero della giustizia possa essere concessa solo alle strutture accreditate dal servizio sanitario nazionale, in quanto in possesso dei requisiti richiesti.
(3-00114)
CATONE e FRANCESCO DE LUCA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il cosiddetto «decreto Bersani» muta radicalmente il ruolo della professione forense ed il rapporto con gli utenti;
i presidenti degli ordini forensi, in questi giorni, hanno dato tutti piena adesione ai deliberati degli organismi nazionali e, in particolare, alla preannunciata astensione dalle udienze civili, penali ed amministrative dal 10 al 21 luglio 2006;
questa protesta è sì a difesa del ruolo dell'avvocatura, ma, soprattutto, è a difesa del ruolo della funzione sociale dell'avvocato,
che non può essere assoggettato solo a logiche mercantili, dovendo prestare assistenza a chi chiede la tutela di diritti spesso fondamentali;
la liberalizzazione della concorrenza e la caduta di riferimenti certi sul piano deontologico e sul piano tariffario, lungi dal determinare vantaggi per gli utenti, causeranno un degrado dell'assistenza legale, impoverendone la qualità e minandone l'efficacia -:
se non ritenga di attivare una rapida concertazione, ascoltando così le proposte della categoria per un più moderno servizio-giustizia che tenga conto delle esigenze degli utenti, senza svilirne la professionalità.
(3-00115)
LA RUSSA, CONTENTO, AIRAGHI, ALEMANNO, AMORUSO, ANGELI, ARMANI, ASCIERTO, BELLOTTI, BENEDETTI VALENTINI, BOCCHINO, BONGIORNO, BONO, BRIGUGLIO, BUONFIGLIO, BUONTEMPO, CASTELLANI, CASTIELLO, CATANOSO, CICCIOLI, CIRIELLI, CONSOLO, GIORGIO CONTE, GIULIO CONTI, COSENZA, DE CORATO, FILIPPONIO TATARELLA, GIANFRANCO FINI, FOTI, FRASSINETTI, GAMBA, GASPARRI, GERMONTANI, ALBERTO GIORGETTI, HOLZMANN, LAMORTE, LANDOLFI, LEO, LISI, LO PRESTI, MANCUSO, MARTINELLI, MAZZOCCHI, MELONI, MENIA, MIGLIORI, MINASSO, MOFFA, MURGIA, ANGELA NAPOLI, NESPOLI, PATARINO, PEDRIZZI, ANTONIO PEPE, PERINA, PEZZELLA, PORCU, PROIETTI COSIMI, RAISI, RAMPELLI, RONCHI, ROSITANI, SAGLIA, SALERNO, GARNERO SANTANCHÈ, SCALIA, SILIQUINI, TAGLIALATELA, TREMAGLIA, ULIVI, URSO e ZACCHERA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
notizie di agenzia hanno riferito circa l'adozione di alcuni provvedimenti restrittivi della libertà personale in ordine alle indagini promosse dalla procura competente sul presunto «rapimento» dell'egiziano Hassam Mustafa Nasr, conosciuto come Abu Omar;
il predetto evento è pacificamente avvenuto nel febbraio del 2003 e, quindi, le misure cautelari disposte dai magistrati competenti, secondo gli interroganti, non si giustificano, data la distanza temporale tra la loro adozione e le circostanze suddette;
a quanto è dato sapere, i provvedimenti in questione avrebbero colpito, oltre ad agenti del Sismi, alcuni cittadini statunitensi e un militare già in servizio con incarichi di responsabilità presso l'aeroporto di Aviano;
con buona probabilità anche questi arresti, secondo gli interroganti ingiustificati, finiranno per essere strumentalizzati, in sede politica, persino per invocare atti di clemenza, come il provvedimento di amnistia, meglio noto come «svuota-carceri» -:
se non ritenga di dover urgentemente disporre un'ispezione ministeriale presso gli uffici giudiziari competenti, al fine di svolgere i necessari ed opportuni accertamenti.
(3-00116)
VOLONTÈ, GIOVANARDI, RONCONI, DRAGO, MAZZONI, D'AGRÒ, MEREU, PERETTI, FORMISANO, LUCCHESE e COMPAGNON. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
sul quotidiano la Repubblica di martedì 11 luglio 2006 sono stati pubblicati i riassunti dei verbali secretati dell'interrogatorio del giornalista Renato Farina, nell'ambito dell'inchiesta riguardante la vicenda Abu Omar;
la pubblicazione di queste informazioni, coperte dal segreto, cosi circostanziate, con tanto di nomi e cognomi, rischiano di compromettere la rete informativa
del nostro Paese, anche all'estero, e di mettere in grave pericolo la sicurezza di molte persone -:
quali iniziative intenda assumere rispetto a tale vicenda che risulta essere solo l'ultima, anche se più delicata per i rischi citati in premessa, di una lunga lista di casi analoghi già accaduti, come nel caso Parmalat, nella doppia scalata Bpi-Abn Ambro e Antonveneta e, più recentemente, nelle indagini Storace-Fitto.
(3-00117)
Interrogazione a risposta scritta:
HOLZMANN. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
le intercettazioni telefoniche costituiscono uno strumento importante nelle indagini;
intercettazioni telefoniche inserite negli atti processuali sono spesso soggette a divulgazione;
assai spesso le intercettazioni contengono informazioni non utili ai fini di giustizia che coinvolgono la sfera personale degli indagati o delle persone che, pur essendo estranee alle indagini, vengono a contatto con gli indagati;
la pubblicazione sulla stampa del contenuto delle intercettazioni costituisce una palese violazione del diritto alla riservatezza dei cittadini;
in mancanza di norme cogenti la stampa continuerà a pubblicare conversazioni private di cittadini, indagati o meno -:
quali iniziative il Governo intenda adottare per impedire che, attraverso la pubblicazione del contenuto delle intercettazioni che venga devastata la vita privata di persone indagate od in rapporto con esse, prevedendo adeguate sanzioni.
(4-00510)