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Allegato B
Seduta n. 23 dell'11/7/2006
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
nei prossimi giorni la dottoressa Giuliana Giuliano sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Melfi dovrà decidere se rinviare a giudizio 18 operai e operaie del sito industriale di San Nicola di Melfi, indagati per violenza privata;
i 18 lavoratori e lavoratrici avrebbero commesso violenza privata nella primavera del 2004, mentre erano in corso gli ormai noti 21 giorni di lotta, vale a dire nei giorni in cui si svolgevano in tutta l'area industriale di San Nicola di Melfi presidi pacifici e non violenti, con astensione dal lavoro nel sito industriale della FIAT SATA e nelle aziende dell'indotto, per rivendicare un miglioramento delle condizioni di vita e lavoro;
in quei giorni l'unico atto violento secondo gli interpellanti, è stato commesso da chi ha ordinato il 26 aprile 2004 l'utilizzo della forza pubblica per rispondere ad una legittima richiesta di avanzamento dei diritti;
la FIAT e le altre aziende dell'indotto in quei giorni hanno chiesto la rimozione dei presidi delle lavoratrici e dei lavoratori;
detta richiesta è stata temporaneamente accolta dal giudice inaudita altera parte e mai attuata perché nel frattempo era intervenuto l'accordo tra le parti in cui l'azienda rinunciava ad ogni azione ritenendo irrilevanti penalmente i comportamenti dei lavoratori -:
quali iniziative intenda assumere per riportare l'azienda al rispetto degli accordi.
(2-00056) «Lombardi, Migliore».
Interrogazione a risposta scritta:
SGOBIO e DE ANGELIS. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
il 5 luglio scorso, a Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno a causa probabilmente di un corto circuito, ma non si esclude un gesto doloso, all'interno di una piccola fabbrica di materassi, è scoppiato un violento incendio;
al momento del violento incendio all'interno del laboratorio c'erano il titolare e quattro donne, due di loro, che da pochi mesi lavoravano in fabbrica, sono rimaste uccise, una delle quali aveva soltanto 15 anni;
a tutt'oggi, gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sulla posizione lavorativa delle quattro donne;
il giorno dopo la tragedia, il sindacato di categoria ha proclamato due ore di sciopero, per commemorare le due vittime e richiamare l'attenzione sulla necessità di un maggiore controllo in tema di sicurezza sul lavoro;
a parere dell'interrogante, il suddetto incidente mortale è la tragica conseguenza della mancanza di norme anche minime di sicurezza, di orari di lavoro senza nessun controllo e di utilizzo di manodopera in nero;
sempre a parere dell'interrogante è quanto mai opportuno che si metta a punto una strategia di contrasto, controllo e prevenzione del fenomeno delle morti sul lavoro che coinvolga le Regioni, gli enti locali e gli organi preposti dello Stato;
quanto è accaduto è l'ennesima, ulteriore e tragica conferma che il tema della sicurezza sul posto di lavoro, del diritto dei lavoratori a non dover mettere a rischio la propria vita per portare a casa un salario, troppo spesso misero, sia una grande priorità nazionale;
secondo i dati Inail, nella sola regione Campania, nel corso del 2005, hanno perso la vita sul lavoro 79 persone e 33.245 sono state le vittime di infortuni gravi e se si considerano i dati relativi al periodo compreso tra il 2002 ed il 2005, i morti sul lavoro nella stessa regione Campania sono stati 300, quelli colpiti da infortunio 137.152 -:
se e quali atti di sua competenza ritenga opportuno mettere in campo al fine di potenziare il numero degli ispettori preposti al controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedere maggiori finanziamenti, mettere mano alla legislazione in materia di politiche del lavoro, intervenendo radicalmente sulla precarietà e sui contratti atipici, tutelando a dovere i diritti e la sicurezza dei lavoratori, facendo emergere le sacche di lavoro nero presenti nel nostro Paese e intensificando energicamente la lotta al lavoro minorile.
(4-00513)