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Allegato B
Seduta n. 230 del 24/10/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta orale:
GASPARRI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
si apprende dal quotidiano Il Tempo del 21 ottobre 2007 che il debito accumulato dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che la Corte dei conti aveva pochi mesi fa certificato a 80 milioni di euro, è arrivato a 130 milioni tanto che «stanno crescendo a dismisura le richieste ai tribunali di decreti ingiuntivi e di pignoramento nei confronti dei comandi provinciali» da parte dei creditori;
i sindacati Confsal, Sindir e Usppi hanno scritto in merito una lettera al Presidente della Repubblica, sottolineando che dal Governo sono arrivate «soltanto promesse, rimaste inevase»;
nella legge finanziaria 2008 sono previste risorse ancora minori rispetto al passato da destinare al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, cosicchè il Corpo è moroso «per le spese relative alla manutenzione dei mezzi e per il carburante, per le pulizie delle caserme, per le utenze dell'energia elettrica, per le bollette telefoniche, per le tasse dei rifiuti urbani, per i riscaldamenti, per l'acqua, e gli affitti delle caserme»;
neanche la Protezione Civile ha erogato i contributi promessi per l'attività svolta durante l'emergenza rifiuti in Campania e la copertura delle emergenze incendi boschivi;
sono ventidue mesi che i vigili del fuoco attendono la definizione del nuovo contratto di lavoro;
infine, è previsto dall'articolo 79 della legge finanziaria 2008 un taglio di ulteriori sei milioni di euro dalle risorse destinate all'opera nazionale di assistenza dei vigili del fuoco ed i sindacati lamentano che «con tali decurtazioni non sarà possibile adottare quelle forme di sostentamento e assistenza nei confronti di quei colleghi, o delle famiglie, feriti gravemente o deceduti in servizio» -:
quali iniziative il Governo intenda adottare per destinare maggiori risorse finanziarie a sostegno dell'attività svolta dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
se il Ministro dell'interno, in particolare, non intenda chiedere con forza che la legge finanziaria 2008 destini maggiori fondi al dicastero, già penalizzato dalla legge finanziaria 2007.
(3-01381)
Interrogazione a risposta in Commissione:
CONTENTO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 47 del decreto legislativo n. 267 del 2000 prevede che gli assessori comunali siano nominati fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere comunale;
in alcuni casi, di fronte all'esercizio dell'azione popolare prevista dall'articolo 70 del decreto legislativo n. 267 del 2000, il ricorso promosso da qualche cittadino elettore per fare accertare la incompatibilità di un assessore comunale, è stato dichiarato inammissibile dal tribunale competente, sulla base della considerazione che l'articolo 70 ricordato non annovera espressamente la decadenza dalla carica di assessore tra quelle per cui è consentito il ricorso alla medesima azione popolare -:
se ritenga coerente con il sistema delle disposizioni che disciplinano gli enti locali tale conclusione e, comunque, quali opportune iniziative intenda adottare con urgenza per permettere di ricorrere all'azione popolare anche per i casi di decadenza alla carica di assessore comunale.
(5-01660)
Interrogazioni a risposta scritta:
FABRIS. - Al Ministro dell'interno, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
con l'interrogazione n. 4-02373 presentata in data 30 gennaio 2007, l'interrogante segnalava al Ministro dell'interno e al Ministro dei trasporti la situazione estremamente anomala verificatasi ad Altavilla Vicentina, ove in soli 3 mesi erano state elevate ben 15 mila multe per passaggio con semaforo rosso a seguito di rilevazioni effettuate mediante apparecchi automatici installati a partire dal mese di maggio 2006 senza alcuna campagna pubblicitaria di informazione pubblica e che solo a ben otto mesi di distanza l'Amministrazione di Altavilla Vicentina ha deciso di segnalare attraverso dei pannelli luminosi, in luogo di quelli esistenti e da sempre ritenuti poco visibili e confusi tra le altre inserzioni pubblicitarie;
nella predetta interrogazione si evidenziava, altresì, come i soggetti multati avessero costituito un comitato spontaneo per la mobilità al fine di ottenere chiarimenti circa l'effettiva utilità e legittimità di tali apparecchiature, nutrendo il sospetto che il tratto di strada interessato non fosse annoverabile tra quelli ad alto rischio di incidentalità stradale, e che l'unico scopo del Comune di Altavilla Vicentina fosse quello di approntare un sistema che consentisse di infliggere il maggior numero possibile di sanzioni al solo fine di rimpinguare le casse comunali;
ciò premesso, si chiedevano al Governo dei chiarimenti sia sul ritardo nell'adeguata segnalazione dei rilevatori automatici, sia sulle iniziative che si intendessero intraprendere per rispondere alle richieste provenienti dalle migliaia di automobilisti multati, eventualmente procedendo all'annullamento di tutte le multe al fine di estinguere le migliaia di ricorsi pendenti ed evitarne di nuovi, a tutto risparmio sia del cittadino che dell'Amministrazione;
il Governo, con risposta pervenuta in data 13 settembre 2007, ha affermato che il codice della strada non prevede alcun obbligo di informare gli utenti della strada che l'intersezione stradale regolata da impianto semaforico è dotata di apparecchiature debitamente omologate per la rilevazione a distanza di eventuali infrazioni, né che l'impiego di tali strumenti di controllo debba essere correlato alle situazioni di traffico o di incidentalità registrate in corrispondenza o in prossimità del luogo di installazione;
detta risposta è del tutto insoddisfacente, in quanto l'obbligo di un'adeguata segnalazione, benché attualmente limitato ai dispositivi di controllo del traffico relativi ai limiti di velocità, al sorpasso e ai comportamenti durante la circolazione sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali, risponde alla specifica esigenza di incentivare il rispetto del codice della strada, prevenendo eventuali infrazioni e promuovendo il rispetto delle regole piuttosto che la repressione delle violazioni, con una finalità che è, quindi, deterrente, prima ancora che punitiva;
tale esigenza è senz'altro ravvisabile anche in relazione ai rilevatori automatici di infrazioni semaforiche, come evidenziato dalla stessa risposta governativa (in cui si afferma che «Le finalità perseguite dall'amministrazione comunale con l'installazione dei dispositivi di rilevamento delle infrazioni semaforiche sono essenzialmente quelle della prevenzione e del contenimento dell'incidentalità, da perseguire scoraggiando i comportamenti di guida a rischio»), e come d'altronde dimostrato dall'intervento, benché tardivo, dell'amministrazione di Altavilla Vicentina, che se pur con ben otto mesi di ritardo ha provveduto ad installare appositi pannelli luminosi per segnalare la presenza di detti rilevatori, e in relazione ai quali il Governo non ha affatto chiarito i motivi di detto ritardo, né in base a quali criteri di opportunità si ritenga che le infrazioni semaforiche accertate con rilevatori automatici non debbano essere disciplinate alla stessa stregua del superamento dei limiti di velocità o di analoghi comportamenti pericolosi per la sicurezza stradale;
inoltre, i dati forniti dal Governo circa le infrazioni contestate nell'ultimo trimestre dello scorso anno (3788 secondo il Governo) non corrispondono a quelli denunciati all'interrogante dagli stessi automobilisti interessati, attraverso il succitato comitato spontaneo per la mobilità, che rilevano l'elevazione di ben 15 mila multe in soli tre mesi;
neppure appaiono convincenti le rassicurazioni fornite dal Governo circa la destinazione delle somme introitate dai comuni mediante i proventi delle sanzioni per violazioni al codice della strada, dal momento che mancano controlli specifici sul rispetto della normativa in materia ed è ben noto che nel bilancio di numerosi comuni tali proventi superano di gran lunga le entrate fiscali -:
quali iniziative urgenti il Governo, e segnatamente i Ministri interrogati, intendano assumere al fine di garantire che anche in relazione ai rilevatori automatici di infrazioni semaforiche sia assicurato il principio di un'adeguata e tempestiva informazione degli utenti della strada al fine di attuare una seria politica di prevenzione delle infrazioni, anziché la loro mera repressione;
se il Governo non reputi gravissima la discrasia riscontrabile tra i dati forniti dal Ministero e quelli provenienti dagli stessi automobilisti interessati circa il reale ammontare delle sanzioni elevate per
passaggio con semaforo rosso rilevato con apparecchiature automatiche, e come intenda attivarsi al fine di chiarire al più presto tale incongruenza;
quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare, alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione, per rispondere alle richieste provenienti dalle migliaia di automobilisti multati;
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di assicurare una maggiore trasparenza circa l'effettiva destinazione data dai comuni ai proventi delle sanzioni per violazioni al codice della strada.
(4-05354)
PELLEGRINO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
il «bagarinaggio» è il fenomeno per cui i biglietti di un evento, in particolare quelli delle partite di calcio, sono acquistati in blocco da un «bagarino» e poi rivenduti all'esaurimento dei posti disponibili a prezzo maggiorato, fruttando così un grosso guadagno allo stesso;
nella città di Napoli, questo fenomeno, rappresenta una fonte di guadagno per la criminalità organizzata, la quale è inserita stabilmente nel tessuto produttivo di tale attività;
in particolare, risulta all'interrogante che in occasione della partita di calcio Napoli-Juventus, che si disputerà sabato 27 ottobre 2007 allo stadio San Paolo di Napoli, il fenomeno è dilagato in maniera esorbitante;
infatti, dal giorno sabato 20 ottobre 2007, i tagliandi d'ingresso del diversi settori che risultano già non disponibili presso i punti vendita ufficiali della S.S.C. Napoli, sono invece reperibili a prezzi notevolmente maggiorati presso i cosiddetti «bagarini» presenti nelle vicinanze dell'Azzurro Service (punto vendita ufficiale S.S.C. Napoli) e nello spazio antistante lo stadio San Paolo;
nello specifico, i prezzi ufficiali dei tagliandi sono di 22,00 euro per accedere al settore curva, 30,00 euro per i distinti e tribuna nisida e 80,00 euro per la tribuna posillipo. Questi tagliandi, che allo stato attuale (quattro giorni precedenti l'evento calcistico) risultano esauriti presso i rivenditori ufficiali, sono acquistabili presso i bagarini con un rincaro del trecento per cento circa (60,00 euro curva, 120,00 euro distinti e tribuna nisida e 200,00 euro tribuna posillipo);
inoltre, ad incentivare questo fenomeno, concorre la possibilità che viene concessa agli acquirenti del tagliandi di poter cambiare il nominativo intestatario del biglietto attraverso una semplice procedura da svolgere on-line sul sito internet www.sscnapoli.it (sito ufficiale della Società Sportiva Calcio Napoli) alla voce «cambio utilizzatore»;
tale procedura, consente a coloro che acquistano i tagliandi dai cosiddetti «bagarini» di poter modificare l'intestatario del biglietto con il proprio nominativo. Pertanto, l'acquirente, esibendo la stampa dell'avvenuta modifica all'ingresso dello stadio può tranquillamente accedere ad esso eludendo i punti cardini del decreto Amato;
oltre a ciò, un ulteriore elemento che tende a favorire questo fenomeno è rappresentato dall'inefficienza dei controlli effettuati ai varchi d'ingresso dello stadio San Paolo. Infatti, gli steward della Società Sportiva Calcio Napoli addetti a svolgere il controllo dei tagliandi, subiscono continue intimidazioni che non consentono una regolare attività di verifica -:
se il Governo intenda assumere provvedimenti per verificare la sussistenza di quanto anzi premesso e se confermato, ritenga opportuno disporre quanto necessario alla risoluzione del problema.
(4-05360)
ZACCHERA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
vengono sequestrati in Piemonte numerosi documenti falsi da parte delle
Forze dell'Ordine, soprattutto passaporti emessi da nazioni dell'Est europeo recentemente facenti parti dell'Unione europea ed utilizzati da persone non in regola con le leggi relative al soggiorno degli stranieri in Italia -:
se quanto sopra corrisponda a verità, quanti siano i documenti contraffatti oggetto di sequestro e di quali paesi, se il fenomeno sia effettivamente in aumento e in questo caso quali provvedimenti siano stati intrapresi per ridurre od eliminare il fenomeno o quali iniziative si ritengano opportune.
(4-05362)
ASCIERTO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
Numerosi appartenenti alle Forze di Polizia ed alle Forze Armate sono eletti nei consigli municipali e comunali;
capita frequentemente però che la sede di servizio non corrisponda con la sede ove il militare o l'appartenente alle Forze Armate svolge il proprio incarico di amministratore locale;
in determinati casi, le distanze tra la sede dell'Ente Locale e la sede di servizio sono notevoli;
la funzione di amministratore locale non può considerarsi limitata alla mera partecipazione ai lavori delle commissioni o allo svolgimento dei consigli municipali o comunali, bensì deve essere garantita all'amministratore stesso la possibilità di mantenere un costante rapporto con gli elettori affinché possano essere adeguatamente rappresentati;
l'articolo 78, comma 6, del decreto legislativo n. 267 del 2000 prevede la possibilità per il militare o l'appartenente alle Forze di Polizia, di essere avvicinati al luogo in cui viene svolto il mandato amministrativo e la domanda di trasferimento deve essere esaminata dal rispettivo Comando con criteri di priorità;
i Comandi Generali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare, gli Stati maggiori delle Forze Armate e il Ministero dell'interno spesso non considerano questo disposto normativo causando non solo un danno al proprio dipendente eletto, ma anche a quegli elettori che si vedono così privare di un punto di riferimento nell'amministrazione locale -:
se intendano disporre affinché i Comandi Generali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare, gli Stati maggiori delle Forze Armate e le strutture dipendenti dai ministeri interrogati considerino il mandato elettorale prevalente sulle esigenze di servizio, concedendo quindi con tempestività, al proprio dipendente, di essere trasferito temporaneamente, per tutta la durata del mandato elettorale, nella sede di servizio più vicina a quella ove lo stesso è stato eletto, ponendolo nella condizione di adempiere al meglio al proprio mandato.
(4-05367)
SMERIGLIO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 30 giugno 2003 è stato emanato il decreto legislativo n. 196 (codice in materia di trattamento dei dati personali) mentre il regolamento di servizio dell'amministrazione di pubblica sicurezza è stato approvato con il decreto del Presidente della Repubblica del 28 ottobre 1985 n. 782;
successivamente la Direzione Centrale per le Risorse Umane a firma del Capo della Polizia, Prefetto dottor Di Gennaro, ha emanato la Circolare n. 333-A/9806.B.1.1 del 27 gennaio 2007 per la corretta applicazione del suddetto decreto legislativo n. 196 da parte dell'Amministrazione al fine di tutelare il personale della Polizia di Stato;
presso la Questura di Roma ancora non sono state designate le persone abilitate alle operazioni di trattamento dei dati sulla salute del personale dipendente
della Questura di Roma e tali dati vengono visionati da più persone non abilitate al trattamento dei medesimi;
sempre presso la Questura di Roma non si è ancora provveduto alla gestione separata dei dati sulla salute e all'utilizzo di idonee tecniche di cifratura come previsto dall'articolo 22 del decreto legislativo n. 196 del 2003. Inoltre non è stata ancora adottata alcuna misura di sicurezza minima prevista dagli articoli 31-36 del codice e del disciplinare tecnico e non si è data applicazione all'articolo 8 della legge 675 del 1996;
il SILP per la CGIL di Roma, ha segnalato al Questore di Roma tali inadempienze -:
se non ritenga necessario attivarsi tempestivamente affinché la Questura di Roma rispetti quanto stabilito dalle Leggi e dalle Circolari interne a tutela della sicurezza del personale della Polizia di Stato operante nell'ambito territoriale di competenza.
(4-05369)
FUGATTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel Comune di Merano è stata istituita fin dal 2004 una consulta degli stranieri in rappresentanza degli immigrati residenti nel Comune;
gli eletti in tale Consulta hanno avanzato, in sede di revisione dello Statuto della Consulta, la richiesta di partecipare con un loro rappresentante alle sedute del Consiglio comunale, e di poter presentare interrogazioni, emendamenti ed altri atti tipici della funzione del Consigliere comunale;
a queste richieste si associa altresì quella di ricevere per la partecipazione alle sedute del Consiglio comunale e delle Commissioni il gettone di presenza alla stregua dei Consiglieri comunali;
le richieste sopra illustrate stanno prendendo corpo in vere e proprie iniziative di revisione dello Statuto della Consulta alle quali stanno lavorando i membri della Consulta medesima in occasione di riunioni settimanali con alcuni Consiglieri comunali referenti della Giunta per le problematiche dell'integrazione;
ove si realizzasse, nella revisione in itinere, una vera e propria equiparazione dei membri della Consulta allo status dei Consiglieri comunali si determinerebbe ad avviso dell'interrogante, un grave vulnus costituzionale, in considerazione del fatto che, ferma restando la competenza primaria della Provincia autonoma quanto all'ordinamento comunale; va ricordato che, secondo un'opinione largamente diffusa, sulla scorta della giurisprudenza costituzionale e del Consiglio di Stato, l'attribuzione dell'elettorato attivo e passivo agli stranieri extracomunitari nelle elezioni amministrative richiede un intervento di revisione costituzionale;
la problematica descritta sembra peraltro riguardare varie amministrazioni locali, assumendo ormai una portata generale -:
se non intenda chiarire l'orientamento del Governo sulla problematica segnalata in premessa, anche considerato che le iniziative in questione potrebbero riguardare l'esercizio di funzioni fondamentali degli organi di governo degli enti locali, nonché alla luce dell'esigenza di tutelare l'unità dell'ordinamento.
(4-05370)
BERTOLINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, nell'arco di 24 ore, nel Centro di Permanenza Temporanea (Cpt) di Modena due magrebini rispettivamente di 23 e di 25 anni si sono suicidati impiccandosi. Entrambi erano già stati segnalati e condannati per diversi reati quali molestie sessuali, spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale;
dopo tali avvenimenti, all'interno del centro, è scoppiata una rivolta degli altri
clandestini, che hanno distrutto gli arredi della struttura, incendiato i materassi e devastato le loro stanze;
dopo il secondo suicidio, alcuni immigrati islamici hanno sequestrato il cadavere del giovane e uno di loro, il presunto «capo» del gruppo magrebino, invocando il nome di «Allah» e definendosi «martire nel suo nome» ha istigato i suoi connazionali a ribellarsi alle forze dell'ordine;
dopo questi accadimenti, la direzione del Cpt modenese si è vista costretta a far trasferire i soggetti più problematici in altri centri a Roma, Torino e Bologna. Questa misura è stata necessaria per evitare altri possibili scontri e per ristrutturare i locali gravemente danneggiati -:
se sia a conoscenza di questi gravissimi fatti;
se sia consapevole del fatto che chiudere questi centri, come è stato frettolosamente proposto da numerosi esponenti politici del centro sinistra, sia una soluzione assolutamente sbagliata per risolvere il problema;
se non ritenga necessario implementare le misure di sicurezza all'interno dei Cpt per evitare ulteriori tragedie e rivolte da parte dei clandestini;
come intenda aumentare il livello di sicurezza per le forze dell'ordine e gli operatori che lavorano in queste strutture e spesso sono bersaglio di episodi violenti da parte degli ospiti;
come intenda rispettare gli impegni assunti di recente dal vice ministro degli interni, in occasione della sottoscrizione del «Patto per la sicurezza» di Modena, riguardo all'assegnazione di 25 nuovi agenti, necessari anche per le esigenze del Cpt, visto che il sottosegretario Lucidi, in occasione dell'informativa del Governo, non ha garantito tali rinforzi;
come pensa di far fronte a tutti i problemi di sicurezza, visti i gravissimi tagli effettuati l'anno scorso, come riconosciuto dallo stesso Ministro in una audizione presso la Commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati;
se non ritenga una grave contraddizione, nonostante gli allarmi in tema di immigrazione e criminalità, nonostante le richieste di aiuto da parte dei sindaci e degli enti locali, nonostante le proteste dei cittadini, che il Governo non trovi una linea comune su queste materie, che oggi rappresentano la vera emergenza del Paese.
(4-05380)
SCOTTO e AURISICCHIO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -Per sapere - premesso che:
la presenza di fluoro e nitrati oltre i limiti di legge nell'acqua della zona vesuviana costiera (Torre del Greco, Ercolano, Portici, San Giorgio a Cremano), registrata nei giorni scorsi, è un fatto grave perché l'acqua è un bene pubblico essenziale;
la presenza oltre i limiti consentiti delle predette sostanze è stata spiegata con la rottura (avvenuta il 16 ottobre 2007) di una condotta principale (la DN 1300 Santa Maria la foce - Boscotrecase) che ha costretto la società di gestione della risorsa idrica (GORI) a far ricorso alle acque della falda endogena vesuviana che da tempo presenta valori abnormi di floruri e nitrati;
è, però, da rilevare che già il 21 settembre l'ASL competente (NA 5) aveva vanamente segnalato ai Comuni la presenza delle sostanza oltre i limiti consentiti;
inoltre, la stessa Regione aveva innalzato per il 2007 la soglia massima consentita per le predette sostanze;
il tutto lascia presumere che la presenza delle sostanze al di là dei picchi registrati nei giorni scorsi, costituisca un dato permanente, con gravi preoccupazioni per la salute pubblica;
la stessa gestione dell'emergenza ha lasciato adito a proteste e perplessità per la scarsa tempestività e la parziale inefficacia delle modalità di avviso alla popolazione che ha fatto sì che per 24-48 ore parte della popolazione abbia usato acqua non potabile -:
se ci siano stati, ad un attento e approfondito esame delle cause della vicenda, errori nella gestione della risorsa idrica derivante da una insufficiente capacità di prevedere ciò che era prevedibile;
perché l'allarme alla popolazione è stato dato in modo intempestivo ed in alcuni casi inefficace;
se sulla base di dati disponibili presso il Ministero della salute la presenza di floruri e nitrati nell'acqua costituisca un dato sistematico e se tale persistenza possa causare un danno alla salute dei cittadini;
quali azioni gli organi pubblici intendano promuovere anche tramite la competente autorità di bacino al fine di cercare di evitare il ripetersi di eventi simili che destano allarme e disagio nella popolazione locale.
(4-05381)
D'AGRÒ. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 30 maggio 1989, recante il regolamento anagrafico della popolazione residente, impone all'Ufficiale di Anagrafe soltanto la verifica della sussistenza dei requisiti che danno diritto all'iscrizione e dell'effettiva dimora abituale delle persone;
si registrano casi di insediamenti di nomadi o giostrai che dopo aver acquistato terreni ad uso agricolo o comunque con diversa destinazione urbanistica, vi posizionano le loro «roulottes»;
dal punto di vista anagrafico, le amministrazioni comunali riconoscono una sorta di status alla residenza, ma dal punto di vista igienico sanitario e della tutela dell'ordine pubblico vengono a crearsi delle situazioni anomale che necessitano di un continuo monitoraggio e dell'adozione di provvedimenti in materia di tutela della salute e dell'ordine pubblico -:
se non ritenga opportuno adottare iniziative normative volte alla modifica della disciplina attualmente vigente in tema di iscrizione anagrafica in presenza di tali situazioni che determinano, oltre che disagi di natura igienico sanitaria e di ordine pubblico, un notevole malcontento tra la popolazione residente.
(4-05389)