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Allegato B
Seduta n. 233 del 29/10/2007
TESTO AGGIORNATO AL 5 NOVEMBRE 2007
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta orale:
REALACCI e BONELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
alla Pineta Coccia di Morto, all'interno della Riserva Statale del Litorale Romano, è stato coattivamente dato avvio all'abbattimento di 770 alberi, soprattutto pini, piantati da Giovanni Torlonia negli anni Trenta, per il prolungamento di una pista dell'aeroporto di Fiumicino, contro la volontà della proprietà (soc. Micenus), le perplessità e le obiezioni espresse dal Corpo Forestale dello Stato, da Legambiente Lazio e sembra anche con il mancato pronunciamento della Regione;
nel 1999 l'ENAC presenta il primo progetto di abbattimento. Sempre nel 1999 è stata convocata una Conferenza dei Servizi in cui fu presentato un progetto di massima (i pini da tagliare erano 425). Conferenza alla quale non era presente la Regione Lazio, e che si concluse con un'approvazione all'unanimità;
nel 2005 l'ENAC emise un'ordinanza di abbattimento degli ostacoli, in quanto «pericolosi per la navigazione aerea»; il proprietario avrebbe dovuto abbattere a sue spese. In caso di inadempimento sarebbe intervenuta ADR - società Aeroporti di Roma. Il provvedimento è stato oggetto di ricorso al TAR e al Consiglio di Stato da parte della proprietà; ricorsi ai quali non è seguita la concessione della sospensiva dell'atto;
il Comune di Fiumicino nel 2005 ha dichiarato le opere in questione «urgenti ed indifferibili»;
la Commissione di Riserva, insediata presso il ministero dell'ambiente, si è pronunciata nel 2005 circa l'abbattimento di 425 alberature affermando che «secondo la normativa vigente (...) nelle zone come sopra citate è vietato ogni qualsivoglia taglio di alberi salvo nei casi in cui viene accertata una condizione pericolosa per la salvaguardia della pubblica incolumità (...). La commissione, che non è competente ad esprimersi sull'inderogabilità del citato abbattimento, è a disposizione delle Amministrazioni interessate per tutte le valutazioni e indicazioni necessarie, per un progetto di riqualificazione della pineta che possa compensare al meglio un intervento radicale e traumatico come quello previsto»;
in data 28 giugno 2007 con Ordinanza n.11/2007 l'ENAC, Direzione Aeroportuale di Fiumicino dichiara l'urgenza e l'indifferibilità dell'esecuzione delle opere ed ordina al proprietario del fondo - entro 20 giorni dalla ricezione della stessa ordinanza - di dare avvio all'abbattimento degli stessi in quanto pericolosi per la sicurezza della navigazione aerea, da completarsi entro e non oltre 180 giorni dalla stessa data di notifica;
in data 19 ottobre 2007 l'ENAC diffida la società Micenus Srl, proprietaria della pineta, ad ottemperare all'ordine impartitole e di procedere all'abbattimento delle piante che costituiscono ostacolo per la sicurezza pubblica della navigazione aerea, entro 5 giorni dal ricevimento della diffida, comunicando che in caso contrario si sarebbe proceduto all'esecuzione coattiva dell'ordine;
il 18 ottobre il Prefetto ha convocato una riunione con tutti i soggetti interessati. Dopo una lunga discussione ha affermato di non avere motivi per non concedere l'uso della forza pubblica -:
se non intendano effettuare una seria verifica delle motivazioni che hanno condotto alla decisione dell'uso della forza per l'abbattimento dei 770 pini, sospendendo almeno provvisoriamente i lavori, in modo, qualora esistessero esigenze di sicurezza legate all'intervento, di poter conciliare le stesse con le esigenze ambientali proprie della Riserva Naturale dello Stato;
quale sia la reale entità dell'intervento poichè dai diversi progetti presentati emergono numeri diversi di essenze arboree da abbattere e a tutt'oggi non è chiaro quale debba essere;
per quale motivo non siano state date prescrizioni e non sono state previste - a quanto sembra - delle misure di compensazione ambientale.
(3-01386)