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Allegato B
Seduta n. 237 del 7/11/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
BARBI e LOVELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
dal 1o novembre per i viaggi fra più regioni si applicano, in proporzione per le tratte di competenza, le tariffe previste dalle Regioni interessate e pertanto, a partire da tale data, biglietti e abbonamenti dei treni Espresso non sono più validi per i viaggi da una Regione all'altra sui treni regionali;
in tal modo si determina la sparizione della tariffa nazionale 21/A e viene introdotta la 40/AS, sovraregionale, con la conseguenza che risultano penalizzati i pendolari che potevano fino ad oggi avvalersi di tariffe più favorevoli, come emerge dalle denunce formulate dalle Associazioni dei pendolari di alcune Regioni, e in particolare quelle della Provincia di Alessandria e di Piacenza che rappresentano il disagio quotidiano di molti passeggeri che devono recarsi da una Regione all'altra (Piemonte-Liguria, Liguria-Lombardia, Emilia Romagna-Lombardia);
gli aggravi tariffari sono in alcuni casi considerevoli, perché, ad esempio sulla tratta Piacenza-Milano si passa da tariffe per gli abbonamenti mensili di 56,50 a 72,50 euro (+ 28 per cento); sulla tratta Ovada-Genova da 46,00 a 55,50 (+ 10 per cento); sulla tratta Acqui Terme-Genova Brignole da 51 a 56,10 (+ 10 per cento); da Rossiglione a Torino Porta Nuova si passa a 95 euro (+ 40 per cento), mentre per i pendolari novesi il costo dell'abbonamento annuale Novi Ligure-Genova Brignole è lievitato da novembre 2006 ad oggi da 454 euro a 526 (+ 15,8 per cento);
benché nel comunicato di Trenitalia si affermi che l'innovazione tariffaria è stata concordata nella Conferenza Stato-Regioni e che «il maggior ricavo generato con questo provvedimento sarà impegnato per il miglioramento del servizio», le Associazioni dei pendolari rilevano nei loro comunicati il livello sempre inadeguato del servizio in termini di puntualità, efficienza e pulizia, segnalando casi specifici di disservizio in parecchie linee -:
se non ritenga che questa innovazione tariffaria contraddica l'indirizzo contenuto nel piano industriale delle ferrovie e approvato dal Governo di non aumentare le tariffe per i pendolari;
come pensa di intervenire per ovviare ai disagi e agli inconvenienti segnalati, garantendo che il maggior ricavo generato dal provvedimento venga impiegato effettivamente per il miglioramento del servizio, come affermato da Trenitalia e che le misure di defiscalizzazione dei costi dell'abbonamento già previsti nel DDL sulla finanziaria 2008 vengano rafforzate e stabilizzate per il futuro.
(5-01716)
FASCIANI, CRISCI, ATTILI e ACERBO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la tratta ferroviaria Pescara-Roma risulta essere inadeguata e obsoleta tanto che si rende necessario e non più rinviabile un forte adeguamento strutturale così come previsto nella Finanziaria 2008;
la stampa locale ha più volte riportato situazioni di forte disagio subito dagli studenti e dai lavoratori pendolari in particolare nella tratta Avezzano-Roma dovute a ritardi, rotture, inadeguatezze nei collegamenti;
tali disagi sono stati espressi in varie manifestazioni di protesta, comitati spontanei, pubbliche iniziative di denuncia;
la Presidente della Provincia dell'Aquila ha annunciato la volontà di avviare un'azione legale nei confronti delle Ferrovie dello Stato e Trenitalia per risarcire i danni causati ai cittadini e agli utenti -:
quali iniziative intenda assumere il Ministro nei confronti delle Ferrovie dello Stato e Trenitalia per sollecitare interventi urgenti al fine di evitare i disagi subiti quotidianamente dagli utenti, nelle more dell'adeguamento strutturale della tratta Avezzano-Roma.
(5-01717)
RUGGHIA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
dal 20 settembre 2007 Trenitalia ha eliminato 4 fermate (Casabianca-Cancelliera-San Gennaro e S. Eurosia) sulla linea Roma Velletri;
per effetto di questa decisione i pendolari, che tutte le mattine si recano a Roma per lavoro partendo da quelle stazioni, devono necessariamente scendere a Ciampino per effettuare la coincidenza con un'altra navetta, sia all'andata per Roma che al ritorno, per tornare alla loro destinazione;
è evidente come tali pendolari siano stati fortemente penalizzati. Ad esempio: un pendolare che abita a Casabianca prima partiva da Roma Termini alle 18,35 e arrivava a destinazione alle 18,53, mentre oggi, con la nuova disposizione, partendo alla stessa ora arriva a Casabianca alle 19,19: ben 45 minuti per percorrere solo 16 chilometri!;
il treno navetta che effettua il percorso Ciampino-Velletri, e viceversa, è del tipo «minuetto» e, pur essendo più veloce delle vecchie elettromotrici, non è in grado di contenere tutti i pendolari, compresi quelli che hanno bisogno di effettuare lo «scambio» a Ciampino;
molti cittadini, che prima utilizzavano il treno, sono oggi costretti di nuovo a prendere l'automobile per averla a disposizione al ritorno, col risultato che si sono svuotati i parcheggi delle stazioni soppresse e che scoppiano soprattutto quelli in prossimità della stazione di Ciampino;
tale situazione ha determinato l'aumento del traffico veicolare sul comune di Ciampino, già particolarmente congestionato, e quello su arterie viarie intasate come la S.S. Appia e la Via dei Laghi;
la scelta di eliminare le 4 fermate sulla Roma-Velletri è stata assunta allo scopo dichiarato di diminuire i ritardi di esercizio del servizio. Tale possibilità però è rimasta solo sulla carta mentre i disagi procurati ai pendolari, che utilizzavano le stazioni soppresse, sono enormi;
in realtà sarebbe necessario procedere proprio in senso opposto alle ultime modifiche apportate, consentendo a tutti i treni (Roma-Velletri e Ciampino-Velletri) di effettuare tutte le fermate, valorizzando il trasporto pubblico su ferro come unica valida alternativa al traffico veicolare e al conseguente inquinamento prodotto;
per migliorare l'efficienza del servizio non occorrono palliativi, che penalizzano ingiustamente molti pendolari, bensì interventi adeguati sulle infrastrutture;
appare a tale fine necessario l'ammodernamento della tratta Roma-Velletri con la realizzazione di punti di scambio che migliorino l'efficienza di una linea a binario unico e con il miglior funzionamento del Controllo Centralizzato del Traffico e degli apparati comandati in telecomando (segnali, scambi, passaggi a livello), che presentano notevoli problemi di funzionamento -:
quali iniziative intenda assumere per ripristinare le fermate soppresse sulla linea Roma-Velletri (Casabianca, Cancelliera, S. Gennaro, S. Eurosia) e alleviare, conseguentemente, le sofferenze quotidiane di tanti pendolari ulteriormente penalizzati dalla scelta di Trenitalia.
(5-01720)
GALEAZZI, GIOVANELLI, LUSETTI, MERLONI, MORRI e VANNUCCI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nella regione Marche si è venuta a creare una situazione di grave disagio nel settore dei trasporti;
nei giorni scorsi si è appresa la notizia della soppressione delle fermate ad Ancona degli Eurostar 9327 e 9332 per Roma, con orario 7,05 in andata e 20,55 al ritorno;
questi servizi sono strategici per le Marche, in quanto garantiscono la mobilità veloce tra il capoluogo di regione e la capitale sia in andata che al ritorno nelle ore di maggiore traffico passeggeri;
il danno arrecato dalla soppressione di tali fermate Eurostar con Roma è stato deciso senza alcun coinvolgimento degli enti locali;
tale soppressione di servizi provocherebbe disagi ancora maggiori in considerazione delle frequentissime cancellazioni dei voli Alitalia dell'Aeroporto Falconara-Ancona, con destinazione Roma -:
quali iniziative intenda porre in essere nei confronti di Trenitalia al fine di revocare, nel più breve tempo possibile, le scelte di soppressione delle fermate Eurostar sopra indicate, ed evitare una ingiusta penalizzazione per Ancona e per l'intera regione Marche.
(5-01721)