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Allegato B
Seduta n. 237 del 7/11/2007
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta scritta:
FITTO e LAZZARI. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il 10 settembre 2007 il Corpo accademico del conservatorio Tito Schipa di Lecce ha eletto direttore, con il 73 per cento dei consensi, il professor Antonio Farì;
su detta elezione, si attendeva il via libera e il parere di conformità del ministero dell'università, come da prassi, mentre il 19 ottobre 2007, il ministro interrogato ha inviato una nota al conservatorio di Lecce, contestando, a quanto è dato sapere dalla stampa, l'«opportunità» della elezione del professor Farì, indicando invece come futuro direttore del conservatorio di Lecce «per meriti» il professor Pierluigi Camicia;
l'intervento del ministro, con la decisione di nominare un direttore diverso da quello scelto dal corpo docente del conservatorio mediante una elezione quasi unanime, ha suscitato non poche polemiche all'interno del conservatorio, tanto da provocare anche le premature dimissioni dell'attuale direttore, il professor Donato Dipalma;
la decisione del ministro e il successivo insediamento del professor Camicia, la cui professionalità non è assolutamente in discussione, ha provocato ulteriori polemiche non solo tra i docenti del conservatorio che si sono sentiti quasi «commissariati» dal ministro, ma anche tra gli studenti e l'opinione pubblica;
la vicenda sta assumendo i caratteri di un aspro scontro istituzionale tra il Tito Schipa e il ministero, tanto da minare seriamente l'immagine e la credibilità del conservatorio di Lecce -:
quali siano le motivazioni che hanno indotto il ministro a contestare l'elezione del professor Farì e a nominare d'imperio un altro direttore;
se il ministro non ritenga che le modalità del suo intervento abbiano mortificato l'intero corpo docente che aveva scelto il proprio direttore con una elezione quasi unanime;
se il ministro non ritenga che il metodo e il merito del suo intervento stiano provocando uno scontro tanto aspro
da mettere a rischio la credibilità, la serenità e l'immagine del conservatorio di Lecce;
se il ministro non ritenga di dover tornare sui propri passi per ponderare serenamente qualsiasi eventuale decisione insieme con il corpo docente del conservatorio.
(4-05551)