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Allegato B
Seduta n. 237 del 7/11/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
in data 2 ottobre il quotidiano Libero ha pubblicato un articolo nel quale si denunciava il preoccupante contenuto di alcuni libri di testo in uso nella scuola dell'obbligo e molto diffusi nella zona della Brianza;
nel libro Scambi di civiltà, autrice Vittoria Calvani, edizione Mondatori, è scritto che la proliferazione militare dell'Islam è «prodigiosa» e ha una motivazione: «il fascino umano dei conquistatori. I non credenti (così sono qualificati cristiani ed ebrei) sotto il regime degli imam e dei sultani non hanno di che lamentarsi. Basta che paghino una tassa in più e la fanno franca». Il cristianesimo non viene neanche citato;
nello stesso testo, la trattazione dell'Impero Romano si svolge da pagina 62 fino a pagina 85, per un totale di 23 pagine, mentre la parte riservata all'impero islamico e alla «civiltà araba» si svolge da pagina 160 a pagina 197, per un totale di 37 pagine; al di là della quantità di spazio riservato ad un evento storico, è nei contenuti dei capitoli dedicati all'Islam che si ravvisano inesattezze storiche e discriminazioni nei confronti della religione cristiana: unico cenno al cristianesimo si trova infatti nel capitolo dal titolo «Il Corano su Gesù e il Jihad»;
riguardo il libro di geografia L'iper libro del mondo autore Giulio Mezzetti, edizioni Nuova Italia, mentre nei volumi dedicati all'Italia e all'Europa il cristianesimo è ignorato, in quello dedicato ai «Popoli della terra» cioè al resto del mondo, si trovano sezioni che trattano con grande rilievo l'islam e il buddismo, con tre capitoli dedicati al solo Maometto -:
quali iniziative il Ministro intenda assumere per verificare presso l'intera scuola dell'obbligo, mediante apposito monitoraggio circa i contenuti dei libri di testo, l'esistenza e la reale ampiezza di fenomeni di discriminazione rispetto alla componente storica e culturale del cristianesimo nella formazione della società moderna italiana ed europea, tenuto conto che il cristianesimo, sia inteso quale pensiero filosofico morale che come fede religiosa, ha oggettivamente svolto un ruolo non secondario nell'evoluzione storico culturale italiana ed europea.
(4-05539)