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Allegato A
Seduta n. 242 del 14/11/2007
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
(Sezione 1 - Misure per il risanamento e il rilancio della compagnia di bandiera Alitalia)
NUCARA. - Al Ministro dei trasporti. - per sapere - premesso che:
la vicenda Alitalia si trascina ormai da un tempo immemorabile, senza possibilità di soluzioni, non tanto da un punto di vista finanziario, quanto da quello che riguarda i suoi assetti produttivi: premessa indispensabile per giungere ad una cessione degli asset, nella ricerca di un partner, che non portino alla svendita della compagnia di bandiera;
i conti economici della compagnia sono ormai in caduta libera, a causa di una continua crescita dell'indebitamento e dell'erosione del residuo di liquidità derivante dall'ultimo aumento di capitale. Il miliardo di euro sottoscritto, nel 2005, è servito soltanto alla società per sopravvivere, mentre la sua crisi strutturale continuava inesorabilmente ad aggravarsi;
la perdita operativa nel primo semestre del 2007 è stata pari a 127 milioni di euro ed il risultato netto, sempre al 30 giugno 2007, è risultato negativo per 211 milioni. Dati che, seppur mostrano un leggero miglioramento rispetto ai corrispondenti periodi del 2006, dimostrano, tuttavia, il perdurare di una crisi profonda, dalla quale è possibile uscire solo con un'adeguata strategia di rilancio. Non si dimentichi, infatti, che nel 2006 le perdite sono state pari a 626 milioni di euro ed hanno quasi annullato l'aumento di capitale deliberato nel 2005;
dalla fine del 2005, quando è stato deciso l'aumento di capitale, sono passati quasi due anni durante i quali si è fatto ben poco per affrontare i problemi di fondo della società, a partire dagli squilibri del conto economico causati da oneri non sostenibili. Oneri che ora rischiano di aumentare ulteriormente - si parla di 4 o 5 milioni di euro - dopo la richiesta di assunzione dei lavoratori precari avanzata dal ministero del lavoro e della previdenza sociale;
queste ulteriori incertezze nel quadro economico rendono poco propensi i partecipanti alla gara ad impegnarsi nell'opera di acquisizione della compagnia di bandiera in un'ottica che non sia solo di natura finanziaria, ma che punti ad un rilancio industriale della compagnia: unica strada praticabile, se si vuole venire incontro alle legittime aspettative delle migliaia di persone che lavorano in Alitalia e che, altrimenti, - è inutile nasconderlo - rischiano di perdere la loro fonte di sussistenza -:
cosa intenda fare il Ministro interrogato, per la parte di sua competenza, per accelerare le procedure di gara e, al tempo stesso, individuare quegli elementi del piano industriale che consentano alla società di bandiera, seppure in partnership con i nuovi azionisti, il suo risanamento, quale premessa indispensabile per ritrovare la via di un rinnovato sviluppo.
(3-01423)
(13 novembre 2007)