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Allegato A
Seduta n. 262 del 20/12/2007
...
(Sezione 2 - Iniziative con riguardo alla situazione dell'organico del tribunale di Parma, in vista dello svolgimento del processo sul caso Parmalat)
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
nel dicembre 2003, nel nostro Paese si è verificato uno scandalo economico senza precedenti che ha visto coinvolta la Parmalat, gigante italiano di latticini e alimentari a proprietà familiare con affari commerciali e manifatturieri che nel 2002 si estendevano in oltre cento Paesi;
la vicenda ha rivelato come la rapida ascesa della Parmalat fu facilitata da prestiti enormi concessi da banche e istituzioni finanziarie, da una complessa struttura organizzativa internazionale e da trucchi finanziari messi in atto per coprire evasioni fiscali e perdite economiche ingenti;
il collasso della Parmalat è stato il più grande scandalo finanziario in Europa, provocato da oscure e spregiudicate transazioni finanziarie finalizzate alla appropriazione indebita di fondi, tramite l'utilizzo di complessi strumenti finanziari e la deviazione di fondi tramite consociate, il tutto con il benestare di revisori dei conti, banche, istituzioni finanziarie e società di valutazione;
è noto come la Parmalt sia stata travolta alla fine da oltre 14 miliardi di euro di debiti e che tale scandalo finanziario sia stato provocato da ben quindici anni di bilanci falsi approvati con il silenzio colpevole di chi doveva controllarli;
nel mese di luglio 2007 sono stati rinviati a giudizio 56 imputati e il dibattimento
per la storica bancarotta del dicembre 2003 dovrebbe aprirsi il 14 marzo 2008, con oltre trentacinquemila parti civili ammesse in aula e ben duecentocinquanta testate giornalistiche accreditate a conferma che l'attenzione sul processo raggiunge i massimi livelli;
il dibattimento unificato raccoglie i cinque tronconi principali dell'inchiesta, quello sul crack di 14 miliardi di euro dell'azienda alimentare, con imputati principali l'ex patron Callisto Tanzi e il direttore finanziario Fausto Tonna accusati di bancarotta fraudolenta, il fallimento di Parmatour, e infine il cosiddetto filone Ciappazzi, ovvero la controversa vendita dell'omonima azienda di acque minerali per cui è rinviato a giudizio l'ex presidente di Capitalia Cesare Geronzi;
tanto per non dimenticare che siamo in un Paese dove il ritardo della giustizia rappresenta un problema insoluto da decenni e dove il rischio prescrizione incombe sulla conclusione dei processi, un noto quotidiano (Il Corriere della Sera del 6 dicembre 2007) ha richiamato l'attenzione su «una carenza di giudici che affligge il palazzo di giustizia parmigiano in vista del processo del secolo», tanto che a meno di quattro mesi dall'inizio del processo non risulta ancora costituito il collegio giudicante che dovrà studiare una mole di 6 milioni di pagine;
secondo quanto riportato dal quotidiano le cause dello stallo sono molteplici, legate al fatto che la maggior parte dei magistrati giudicanti del tribunale penale di Parma risulta incompatibile con il processo per aver già trattato il caso in sede di indagini o udienza preliminari, che molti magistrati civili si rifiutano di passare alla sezione penale e che fino ad ora è mancata una applicazione delle tabelle;
in data 25 ottobre 2007 anche il Consiglio superiore della magistratura ha sottolineato come «gli uffici giudiziari di Parma siano sottoposti ad impegni e tensioni incompatibili con le dimensioni e le risorse degli uffici stessi» come il processo Parmalat costituisca una «straordinaria emergenza»;
sembrerebbe, tuttavia, prossima una decisione per la copertura di due posti vacanti scoperti nell'organico, come richiesto tempestivamente dal presidente del tribunale di Parma dottor Stellario Bruno, affinché siano destinati in applicazione tre magistrati esperti nel settore penale di cui al richiesta dello stesso presidente dottor Bruno;
va tuttavia considerato che il tempo che intercorre tra il bando per il trasferimento temporaneo e l'arrivo del magistrato nella sede prescelta può arrivare a diciotto mesi, risulta inoltre che manchino i magistrati necessari a comporre il collegio penale dell'udienza fissata il 14 marzo 2008 e che il presidente della sezione penale si rifiuterebbe di presiedere l'udienza del 14 marzo 2008, vanificando così ogni sforzo per comporre il collegio ancora mancante;
infine, il presidente della sezione penale avrebbe chiesto la composizione del collegio penale prelevando gli stessi magistrati dal settore civile, con ciò vanificando l'attività delle sezioni civili ed influendo negativamente sulle qualità professionali dei componenti del collegio di estrazione diversa da quella per la quale verrebbero ora destinati -:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza delle recenti notizie di stampa riguardanti la grave situazione creatasi presso il tribunale di Parma e quali iniziative di sua competenza, ferma restando l'autonomia del Consiglio superiore della magistratura, intenda adottare per garantire lo svolgimento di un processo che interessa ben trentacinquemila parti civili.
(2-00902)
«Alessandri, Fava, Barbieri, Fugatti, Fabbri, Gibelli, Filippi, Marcazzan, Pini, Bernardo, Brigandì, Goisis, Bezzi, Buontempo, Allasia, Bricolo, Dussin, Bodega, Pottino, Cota, Caparini, Grimoldi, Garavaglia, Costa, Poretti, Paroli, Lussana, Montani, Beltrandi, Misiti, Barbieri».