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Allegato B
Seduta n. 262 del 20/12/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta orale:
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
appena insediatosi, anche il nuovo Amministratore delegato delle FS SpA ha imposto una cura dimagrante iniziando dalla riduzione delle auto di servizio e, così facendo, si è dato origine al parcheggio in rimessa sia degli autisti che delle auto in dotazione alle FS anche se poi, in spregio delle norme varate dal Governo, l'Ingegner Moretti ha portato il numero dei Componenti il C.d.A. di Trenitalia da tre a cinque consiglieri;
ciò nonostante, pare che il Presidente di FS SpA, Innocenzo Cipolletta, faccia uso, come auto di servizio, di una Lancia Thesis, tra l'altro in N.C.C. (Noleggio con conducente), macchina di servizio, questa, richiesta all'autonoleggio New Service la cui licenza è stata rilasciata dal Comune di Capitignano (Aquila);
da indagini di mercato, in base al valore dell'auto, sembrerebbe che sarebbe stato economicamente più conveniente ricorrere alla forma del leasing, anche considerando che, per quanto consta agli interroganti, l'autonoleggio in questione risulterebbe essere una sorta di cooperativa con Amministratore unico e con capitale sociale estremamente ridotto, il che potrebbe dare adito all'intervento dell'Antitrust -:
se risultino gli elementi indicati in premessa e se non si intendano adottare iniziative in relazione a quello che gli interroganti ritengono uno sperpero di denaro pubblico.
(3-01513)
Interrogazioni a risposta scritta:
MANCINI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
i gravi problemi che da tempo si verificano sul trasporto ferroviario nella provincia di Cosenza non hanno ancora trovato una soluzione adeguata;
la provincia di Cosenza, ove ricadono importanti aree urbane (la stessa città di Cosenza e Corigliano-Rossano) nonché comuni di grande consistenza demografica e con una forte domanda di mobilità, risulta di fatto essere abbandonata al trasporto su gomma;
invece è risaputo che l'intermodalità e, in generale, una mobilità razionale ed efficiente dovrebbe rappresentare un elemento fondamentale al fine di ridurre i tempi di percorrenza ed il ricorso agli autoveicoli privati;
la perdurante carenza ed inconsistenza dei servizi ferroviari nella predetta provincia rischia di compromettere in modo irrimediabile ogni tentativo di realizzare sul territorio un sistema di trasporto pubblico locale efficace, efficiente, moderno e sostenibile;
è ormai evidente il progressivo smantellamento della stazione di Vaglio Lise, stazione ferroviaria della città di Cosenza: Trenitalia ha, infatti, deciso, in base a quanto sostenuto dalle organizzazioni sindacali e reso noto dalla stampa locale, di adottare una programmazione «incompatibile con le esigenze delle utenze al fine di svuotare il servizio di contenuti» mentre chiuderà il prossimo primo gennaio l'ultima officina rimasta per la manutenzione dei treni;
eppure la dislocazione della rete ferroviaria nella provincia di Cosenza, così come ideata all'inizio del Novecento, avrebbe rappresentato un dato esemplare, allorché la rete costituisce di per sé una doppia «T» con confluenza ordinata sull'area urbana cosentina, ove sono localizzati i maggiori poli attrattori;
infatti il tracciato ferroviario da Rocca Imperiale a Cariati attraverso il nodo di Sibari e dalla stessa Sibari a Cosenza, così come la diramazione tirrenica da Tortora ad Amantea, attraverso il nodo nazionale di Paola con il collegamento per Cosenza e Sibari, disegnano sul territorio un sistema attraverso il quale, con una razionale utilizzazione del trasporto su gomma, sarebbe possibile organizzare una rete intermodale di tipo metropolitano al servizio dell'intero territorio provinciale. Il tratto Paola Cosenza, ad oggi, è l'unica trasversale ferroviaria operante in Calabria. L'adeguamento della rete ferroviaria tirrenica deve necessariamente trovare continuità nel completamento del corridoio adriatico-ionico. Alla dorsale stradale Taranto-Sibari-Cosenza-Paola, in completamento, deve affiancarsi l'analogo collegamento ferroviario. Ciò consentirebbe la movimentazioni delle merci e delle persone di aree importanti della provincia cosentina, offrendo una alternativa al percorso tirrenico;
tutto questo, però, non è reso possibile dalle scelte attuate da Trenitalia S.p.A;
la società, infatti, porta avanti da tempo un progetto di sviluppo avulso dal contesto territoriale come sopra descritto, peraltro privo del preventivo confronto con le istituzioni locali; arrivando fino a sopprimere quei servizi ritenuti dal management aziendale antieconomici, anche se essenziali per la mobilità di rilevanti bacini di utenza insistenti in aree periferiche e marginali;
la regione Calabria è, inoltre, una delle poche regioni che non ha il collegamento ferroviario tra i Capoluoghi di Provincia. Anche in questa prospettiva l'unica dorsale trasversale ferroviaria Paola-Cosenza rappresenta un punto fondamentale di riferimento per consentire il collegamento intermodale ferrovia-aeroporti e legare l'area dell'alto jonio cosentino, attraverso Cosenza, con Paola, il Tirreno e l'area di Reggio Calabria, l'area di Lamezia con l'area catanzarese di Germaneto. Potrebbero, quindi, essere agevolmente realizzati i collegamenti metropolitani lungo tutto il tirreno e, attraverso la Paola Cosenza, con tutto lo Jonio cosentino. Trenitalia e R.F.I. (Rete Ferroviaria italiana) hanno, invece, smantellato un ingente patrimonio ferroviario, omettendo di manutenere la rete e di adeguarla alle nuove tecnologie, chiudendo le stazioni
ferroviarie, ovvero lasciando che le stesse fossero trasformate in bar, pizzerie, ristoranti, nonché trasferendo i servizi di biglettazione in siti a volte lontani dalle stazioni medesime. A tutto questo va, inoltre, aggiunto che i vettori risultano essere vetusti ed insicuri, con motrici lente ed inaffidabili;
tale situazione provoca, inevitabilmente, la progressiva emigrazione dell'utenza ferroviaria verso il trasporto privato, aggravando ulteriormente lo stato già problematico della viabilità stradale, tanto sul versante della sicurezza, quanto su quello dell'inquinamento ambientale ed acustico, quanto, infine, sul versante economico di numerose famiglie -:
se il Ministro, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga opportuno adottare i necessari provvedimenti volti a programmare tempestivamente degli interventi migliorativi del servizio di trasporto su ferro, nonché individuare strategie al fine di corrispondere adeguatamente alle esigenze dell'utenza;
se non ritenga, altresì, opportuno coinvolgere gli enti locali nell'ambito della definizione di nuovi e moderni programmi strategici per il trasporto locale.
(4-05977)
MARIO RICCI, OLIVIERI e LOCATELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'alta velocità ha sempre avuto criticità nei costi e quindi negli appalti;
recentemente sono stati inaugurati i lavori della stazione Tiburtina, lavori progettati da tempo che già manifestano le seguenti anomalie:
a) controllo giornaliero sulla sicurezza e sull'igiene sul posto di lavoro, di cui è responsabile la Direzione dei lavori indicata dall'Azienda appare agli interroganti non adeguato;
b) l'azienda paga alle ditte appaltanti gli oneri della sicurezza, per garantire il regolare svolgimento del lavoro degli operai in cantiere ma, secondo gli interroganti sono riscontrabili criticità;
c) l'affidamento esterno delle progettazioni comporta, a quanto consta agli interroganti per vizi di forma emblematici ed errori tecnici, il ricorso continuo a varianti, con conseguente perdita di tempo e denaro, oltre che di risorse umane utilizzabili per altre priorità all'interno dell'ufficio;
d) il ritardo dell'affidamento dei lavori della nuova stazione AV di Roma Tiburtina, dovuta alle ben note vicende relative alla aggiudicazione dell'appalto, che vede coinvolto il referente di progetto già oggetto di una interrogazione parlamentare atto n. 4-10268
seduta n. 965, pubblicato il 14 marzo 2006;
e) esistono criticità all'interno dei suddetti cantieri, per l'inadeguatezza del cosiddetto controllo contraddittorio da parte della direzione dei lavori, curata dalla Direzione investimenti di RFI e con il rischio che le ditte appaltanti possano fornire materiali più scadenti rispetto a quelli da capitolato d'appalto;
f) della direzione lavori della N.C.I. è stato incaricato addirittura un ingegnere di RFI del compartimento di Napoli, con tutta l'onerosità che ne comporta, e che a sua volta a quanto consta agli interroganti avrebbe fatto nominare collaudatore statico dell'opera n. 06 un architetto esterno all'azienda con ulteriori aggravi di spesa -:
se non ritenga il Ministro dover verificare la sussistenza dei fatti sopra esposti.
(4-05992)