Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 270 del 21/1/2008
...
BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazioni a risposta scritta:
ZANELLA. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
anche quest'anno, in autunno si svolgerà la Festa del cinema di Roma, per la precisione dal 2 all'11 ottobre 2008, come riportato dal sito ufficiale della manifestazione;
anche la mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia si svolgerà, come sempre, tra fine agosto e inizio settembre (27 agosto-6 settembre);
si rinnova dunque, per il terzo anno, il problema di una eccessiva vicinanza tra due eventi che si occupano della stessa materia: il cinema;
secondo il consigliere della Biennale Miracco, l'eccessiva vicinanza temporale tra le due manifestazioni è quantomeno inopportuna, causando un danno all'immagine di tutto il paese e della cultura cinematografica;
secondo la giornalista Daria Bignardi, la conseguenza di questa sovrapposizione è nettamente negativa: «Ogni anno esistono, diciamo, 100 buoni film? È chiaro che se li dividi per dieci ne toccano dieci a testa, se li dividi per undici, ne toccano di meno. [...] Venezia avrà i giorni contati» (intervista di Massimo Bran http://www.meetingvenice.it/cultura-e-attualita/interviste/intervista-a-irene-bignardi.html) -:
quali iniziative intenda intraprendere il Governo per evitare la vicinanza delle date delle due rassegne cinematografiche, in relazione alle garanzie promesse a suo tempo per salvaguardare la migliore riuscita di entrambe le kermesse.
(4-06145)
GRIMOLDI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
l'Orchestra sinfonica e il Coro sinfonico Giuseppe Verdi hanno una valenza artistica, culturale e sociale di indiscussa notorietà e rappresentano l'unica vera formazione sinfonica della città di Milano;
l'orchestra Verdi, dall'anno della sua fondazione nel 1992 ad oggi, ha partecipato a tournée internazionali, ha collaborato con molti teatri del territorio lombardo, ha portato avanti progetti di educazione musicale che hanno coinvolto più di 40.000 ragazzi e si è impegnata in attività sociali all'interno degli ospedali e delle carceri;
l'apporto economico da parte di enti privati, cittadini associati e contributi pubblici non si è dimostrato sufficiente a coprire l'ampiezza delle attività e i programmi promossi a livello nazionale e internazionale dalla fondazione Giuseppe Verdi, che ora rischia di chiudere a causa dell'insufficienza di fondi;
presso la fondazione sono impiegati circa 130 lavoratori in modo stabile e 120 collaboratori che esprimono giustificata preoccupazione sulla loro sorte lavorativa;
la condizione professionale dei musicisti è a dir poco preoccupante data la chiusura a Milano, negli ultimi 15 anni, di due importanti orchestre e data la mancanza di sbocchi professionali per i giovani diplomati presso i conservatori;
l'Orchestra Verdi mette in scena 200 spettacoli all'anno, tutti seguiti da un numeroso pubblico, tanto da vendere circa 5 mila abbonamenti a stagione e incassare un milione cinquecento settantatremila euro;
la quota incassata dall'Orchestra Verdi nell'anno 2006 è paragonabile a quella incassata complessivamente da tutte le 13 orchestre appartenenti all'ICO (istituzioni concertistico orchestrali) italiane;
la Verdi, che ha un pubblico pari a circa il 95 per cento del pubblico di tutte le ICO italiane, riceve 340.000 euro dallo Stato a fronte dei quasi 12 milioni di euro dati alle ICO;
per l'anno 2006, la fondazione Verdi ha ricevuto 90mila euro dalla Regione, 200mila euro dal Comune di Milano e 50mila euro dalla Provincia, per un totale di 340mila euro e cioè il 6 per cento del bilancio dell'Orchestra;
i contributi da parte di enti locali e da parte dello Stato, non superano il 17 per cento dei ricavati propri dell'orchestra;
nel 2006 sono state raccolte quote sociali pari a un milione e 88mila euro, a fronte di 340mila euro di contributi pubblici;
nei 14 anni di vita della fondazione, i soci e gli appassionati hanno contribuito alle
casse della fondazione con 10 milioni di euro, a fronte degli 8 milioni e mezzo ricevuti negli stessi anni dallo Stato;
il rapporto fra pubblico e privato sembra quasi paradossale nel caso della fondazione Verdi se si calcola che nel 2006, lo Stato italiano ha contribuito con 340mila euro ai lavori dell'Orchestra, ma l'Orchestra ha versato allo Stato oneri fiscali per 950mila euro, da aggiungere ai 1.600 mila euro versati a Enpals, Inps e Inail;
il ministero per i beni e le attività culturali ha stanziato dei fondi a favore della fondazione, ma essi non sono stati tuttora erogati, in attesa del risanamento dei debiti che la fondazione ha;
i debiti della fondazione, accumulati in 14 anni di attività, ammontano a circa 20 milioni di euro e, secondo indiscrezioni, potrebbero anche superare di molto questa cifra;
il segretario generale Fistel-Cisl, in una recente conferenza stampa ha denunciato la mancanza di impegno da parte delle istituzioni locali, che di fatto impedisce la concretizzazione delle risorse ministeriali formalizzate alla fondazione;
gli orchestrali sono rimasti senza stipendio per diversi mesi e hanno portato la questione all'attenzione delle più alte autorità dello Stato;
sul sito www.laverdi.org si chiede ai sostenitori di sottoscrivere una petizione contro la chiusura della fondazione, indirizzata al Ministro per le attività culturali -:
se il Ministro sia a conoscenza della preoccupante vicenda che coinvolge la fondazione Giuseppe Verdi e se abbia valutato i gravi danni che potrebbero sorgere a causa dell'insufficienza di fondi;
come intenda intervenire per porre rimedio alla situazione e sbloccare i fondi già formalizzati dal Ministero;
quali azioni intenda intraprendere per garantire la sopravvivenza anche per il futuro del grande patrimonio artistico rappresentato dall'Orchestra e dal Coro Giuseppe Verdi.
(4-06151)