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Allegato B
Seduta n. 276 del 20/2/2008
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COMUNICAZIONI
Interrogazione a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
le tonnellate dl posta arretrata giacenti in Lombardia tra Dicembre e Gennaio e Febbraio hanno intasato diversi centri e uffici postali rallentando le operazioni di smaltimento del prodotto «fresco», con il risultato che migliaia di cittadini hanno atteso invano la corrispondenza che avrebbero dovuto ricevere un mese prima, oppure l'hanno trovata nella cassetta della posta ormai fuori tempo massimo;
alcune procure, tra cui quella di Bergamo, hanno aperto un fascicolo ipotizzando il reato di interruzione di pubblico servizio;
tra i cumuli di carta giacente nei depositi dei centri meccanizzati (Milano Roserio, Peschiera Borromeo, Brescia) e di smistamento, sono finite anche lettere, raccomandate, bollette e atti giudiziari;
dalle immagini di un servizio giornalistico del programma televisivo «Striscia la notizia», andato in onda il 13 febbraio 2008, nel centro smistamento poste di Roserio, 200 tonnellate di posta vengono inserite ogni giorno in sacchi della spazzatura, caricate su container e trasportate in una vicina azienda addetta al macero della carta;
durante la registrazione del servizio, sono arrivati decine di tir carichi di sacchi contenenti posta, per la maggior parte affrancata;
dalla lettura documentata dei registri carico e scarico risulta che, dal momento in cui l'amministratore delegato dl Poste Italiane ha promesso di smaltire le 200 tonnellate di posta inevasa, i camion diretti al macero sono quadruplicati;
la paralisi delle poste à costata cara non solo a cittadini e aziende, ma anche a diverse onlus e sigle no profit che hanno denunciato una perdita di 3 milioni di euro dovuta alla mancata raccolta di fondi -:
se non intenda introdurre attività di controllo ispettivo presso i centri di smistamento di Poste Italiane affinché non si ripeta più la spiacevole situazione in cui si sono trovati centinaia di cittadini e utenti a cui sono stati staccati il telefono, la luce e il gas perché «morosi» nel pagamento di bollette arrivate in ritardo o non ancora giunte a destinazione;
quali azioni siano allo studio affinché la situazione si normalizzi in tempi brevi e venga restituito ai cittadini un servizio di Poste Italiane in linea con le necessità degli utenti e con gli obblighi normativi connessi ad un servizio delicato, irrinunciabile e gestito in sostanziale regime di monopolio.
(4-06338)