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Allegato B
Seduta n. 28 del 19/7/2006
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AFFARI ESTERI
Interrogazioni a risposta scritta:
NARDUCCI, FEDI, BUCCHINO, GIANNI FARINA e BAFILE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la rete diplomatico-consolare è stata sistematicamente sottoposta a drastiche riduzioni dei capitoli di bilancio relativi al suo funzionamento sia nelle ultime finanziarie che nelle manovre aggiuntive e/o di assestamento di bilancio;
la rete diplomatico-consolare è oggi dotata di organici che sono inferiori al minimo previsto e non consentono un'adeguata azione di servizio e tutela;
la rete diplomatico-consolare rappresenta il punto di contatto tra i cittadini italiani all'estero e lo Stato italiano, sia per quanto attiene alla rappresentanza che ai servizi ed alla tutela internazionale;
la rete diplomatico-consolare è stata chiamata ad una mole di lavoro straordinaria in occasione delle consultazioni politiche e referendarie e non è stata ancora in grado di realizzare un serio aggiornamento dell'elenco elettorale degli italiani
all'estero ed in alcuni Consolati, a causa della carenza di fondi e personale, le operazioni di aggiornamento sono state sospese dopo l'ultimo referendum;
la rete diplomatico-consolare adotta prassi amministrative, con una rigida gestione di competenza e per singoli capitoli di spesa, che a giudizio dell'interrogante limitano una razionale gestione della spesa;
la situazione ha raggiunto i livelli dell'emergenza ed in alcune circoscrizioni i Consolati ed i Consolati Generali non saranno neanche in grado di pagare le bollette dell'energia elettrica;
questa situazione si traduce in lunghe attese per i servizi alle comunità italiane nel mondo, oltre a dare una pessima immagine dell'Italia all'estero;
ogni ipotesi di rafforzamento e potenziamento della rete consolare non deve tradursi in chiusura di Consolati o riduzione di personale o meno diritti per il personale e le soluzioni devono comunque essere individuate con il metodo della concertazione;
questa generale precarietà e queste carenze strutturali della rete diplomatico-consolare sono fonte di grande preoccupazione -:
se intenda procedere ad un'analisi della rete diplomatico-consolare italiana nel mondo al fine di un impegno nell'opera di potenziamento e riorganizzazione delle Sedi estere;
se intenda attivare un tavolo di concertazione tra sindacati e MAE per studiare insieme possibili soluzioni ai problemi relativi alla rete consolare;
se intenda dotare la rete diplomatico-consolare di adeguate risorse per far fronte al bisogno crescente di efficienza nell'erogazione di servizi, nel mantenimento delle sedi e nella loro operatività;
se intenda promuovere azioni tese a completare, anche con soluzioni innovative ed assunzioni in loco, gli organici di molti Consolati ed Ambasciate che soffrono di carenze croniche;
se intenda procedere alla sostituzione del personale in fase di rientro a Roma.
(4-00597)
AMORUSO. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
dal 1989, anno in cui un governo militare prese il potere ribattezzandola Myanmar, la Birmania vive una profonda crisi democratica ed economica che si concretizza da una parte nella repressione di ogni forma di dissenso, come insegna per tutti il caso del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi oggi costretta agli arresti domiciliari, dall'altra in un isolamento internazionale che costringe la popolazione in condizioni di vita estreme;
in un intervista su La Stampa del 13 luglio 2006 uno dei leader della resistenza al regime birmano, Sein Win, che vive in esilio negli Stati Uniti, oltre a sottolineare gli aspetti politici ed economici sopra richiamati, ha evidenziato che il Paese asiatico sta assistendo anche a una violenta repressione delle minoranze etniche e a gravi episodi di deforestazione selvaggia nel nord che mette in pericolo l'ecosistema -:
quale sia la posizione del Governo nei confronti del Myanmar e se ritenga, di concerto con gli altri Stati membri dell'Unione Europea, di intraprendere iniziative politiche, anche attraverso la cooperazione con l'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean) di cui il Myanmar è membro, per aiutare la democrazia in Birmania;
di quali informazioni, attraverso la rappresentanza diplomatica italiana a Yangoon, sia in possesso sugli episodi di repressione politica ed etnica e di deturpamento dell'ambiente che i movimenti di resistenza al regime birmano denunciano da anni sia sulla stampa che in sede Onu.
(4-00603)