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Allegato A
Seduta n. 32 del 26/7/2006
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(Sezione 5 - Richieste di autonomia provenienti dalle regioni settentrionali)
MARONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, COTA, DOZZO, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che:
l'esito del referendum del 25-26 giugno 2006, relativo alla proposta di modifica della seconda parte della Costituzione, ad avviso degli interroganti, ha definito in termini inequivocabili che esiste una «questione settentrionale»;
il Nord è oggi una realtà economico-sociale che ha chiesto con grande forza di risolvere la grande questione che lo riguarda, cioè fermare l'enorme drenaggio di risorse che attraverso i bilanci dello Stato centrale passano senza controllo e vantaggio da Nord a Sud del Paese;
tutto questo, ricevendo un ritorno quasi nullo in termini di infrastrutture e sviluppo economico-sociale coerente con il suo prodotto interno lordo, che, ad oggi, prevede addirittura, per quanto riguarda ad esempio il solo Lombardo-Veneto, un saldo attivo di 55 miliardi di euro;
il precedente Governo, in primo luogo la Lega Nord, hanno dato risposta concreta alla «questione settentrionale», proponendo al Paese una riforma costituzionale che avrebbe reso le istituzioni moderne e al passo con le più avanzate democrazie occidentali;
secondo gli interroganti, tutto questo è stato compromesso da una falsa propaganda da parte dell'attuale maggioranza, finalizzata a mantenere uno Stato centralizzato e assistenziale -:
quali siano gli intendimenti del Governo al fine di accogliere queste richieste di autonomia, ad esempio attraverso forme previste costituzionalmente, quali regioni a statuto speciale.(3-00157)
(25 luglio 2006)