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Allegato B
Seduta n. 39 del 21/9/2006
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta scritta:
BOATO. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
in data 5 settembre 2006 si sono svolti i test di ammissione per l'immatricolazione alla facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Parma;
in relazione alla sezione di biologia del test in questione, la domanda relativa alla genetica della brachidattilia deve ritenersi mal posta e soggetta a più risposte. Infatti, poiché la brachidattilia è una malattia autosomica dominante, il genotipo di un maschio ammalato può essere sia omozigote che eterozigote;
si conclude, quindi, che la prole derivante da un maschio ammalato sposato con una femmina sana può risultare totalmente ammalata nel caso il maschio sia omozigote e, ammalata al 50 per cento, nel caso l'individuo maschio abbia genotipo eterozigote. Le risposte esatte sono pertanto 2 (50 per cento e 100 per cento dei figli);
la risposta corretta fornita dal ministero è relativa all'opzione: «50 per cento dei figli». La risposta data da diversi candidati è relativa all'opzione: «100 per cento dei figli». La formulazione poco chiara del quiz consente di ritenere valide ambedue le risposte;
tali rilievi sono stati sollevati da alcuni dei candidati i quali, secondo quanto risulta all'interrogante, hanno informato il Ministro dell'università e della ricerca Fabio Mussi, il rettore dell'Università degli studi di Parma e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia;
il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Parma ha considerato meritevoli di attenzione le osservazioni ricevute, al punto da coinvolgere il Presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, professor Maurizio Vanelli, e il genetista professor Mario Savi. Il professor Maurizio Vanelli ha portato a conoscenza il ministero competente della segnalazione ricevuta -:
se il Ministro sia o meno informato dei fatti esposti in premessa;
in caso affermativo, poiché l'attribuzione del punteggio risulta, in diversi casi, determinante per l'ammissione al corso di laurea, quali misure urgenti intenda adottare per risolvere la questione ed, eventualmente, per una revisione della graduatoria;
se non ritenga, alla luce dei fatti sopra esposti, di promuovere un ripensamento dei metodi di selezione per l'accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso che tenga conto di criteri più equi e, il più possibile, obiettivi e trasparenti.
(4-01015)