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Allegato B
Seduta n. 45 del 2/10/2006
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DIFESA
Interrogazione a risposta scritta:
FALOMI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
le recenti vicende giudiziarie, che hanno coinvolto il Servizio Sanitario della Regione Lazio, hanno evidenziato un sistema
basato sulle false fatturazioni con il coinvolgimento del sistema pubblico e privato;
tale coinvolgimento risulta confermato dalle sentenze di custodia detentiva che hanno riguardato alcuni Direttori ed ex Direttori di Aziende Sanitarie pubbliche, nominati dalla precedente Giunta Regionale e confermati da quella attuale;
uno specifico filone dell'inchiesta, si apprende da indiscrezioni giornalistiche, è ancora aperto nell'intento di verificare specifiche corresponsabilità di alcuni consiglieri o ex consiglieri della Regione Lazio, uno dei quali, l'Onorevole Giulio Gargano, è attualmente sottoposto a misura cautelare di restrizione in carcere in attesa di giudizio e nei confronti del quale si ipotizza il reato di corruzione;
le truffe in questione hanno ulteriormente aggravato il deficit di bilancio ereditato dalla Regione Lazio per la soluzione del quale l'attuale Giunta si appresta a varare un piano di rientro che comporterà la modulata chiusura/riconversione di 5.000 posti letto nei prossimi tre anni;
una recentissima truffa risulta addirittura imputabile ad una ONLUS, Anni Verdi, famosa nella Regione Lazio per aver gestito, per conto del servizio sanitario pubblico, l'assistenza a soggetti a vario titolo diversamente abili o portatori di handicap;
le citate vicende hanno tutte avuto origine da indagini delle forze dell'ordine, ed in particolare del Nucleo Operativo dell'Arma dei Carabinieri di Roma, comandato dal Tenente Colonnello Arcangioli;
da una sommaria ricostruzione cronologica dei fatti si evince inoltre che un ruolo importante sia stato svolto dai Carabinieri della II Sezione del citato Nucleo, comandati dal Maggiore Auricchio;
in data 9 e 10 settembre alcuni giornali hanno riportato notizie apprese da fonti imprecisate secondo le quali i citati ufficiali dei Carabinieri siano stati disposti «ad altro incarico» e più precisamente il Tenente Colonnello Arcangioli presso il Battaglione Allievi Carabinieri ed il Maggiore Auricchio presso la Scuola Allievi Ufficiali -:
se il trasferimento degli Ufficiali in questione rientri, in un normale e legittimo programma di avvicendamento degli incarichi e se tale procedimento non sarebbe risultato più opportuno a conclusione delle indagini ancora in corso volte ad individuare oggettive responsabilità di alcuni esponenti politici locali.
(4-01124)