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Allegato B
Seduta n. 50 del 10/10/2006
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SOLIDARIETÀ SOCIALE
Interrogazione a risposta immediata:
PERUGIA. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
il diritto alla casa è un diritto primario, che deve essere garantito a tutti i cittadini e a tutte le cittadine, sottraendolo alle mere leggi del mercato;
l'emergenza abitativa, cresciuta a dismisura nell'ultimo ventennio, in Italia ed in Europa, è parte integrante di quella precarietà sociale, diventata cifra distintiva della nostra epoca, ed è effetto devastante delle politiche neoliberiste;
la crescita della rendita fondiaria e della speculazione edilizia, unite all'impoverimento della società, colpisce fasce crescenti della popolazione, aggiungendo alle vecchie povertà le nuove emergenze abitative;
intorno a questa emergenza, con particolare attenzione al problema degli sfratti, sono nati movimenti ed associazioni, tra le quali Action di Roma, che si sono mobilitati insieme ai sindacati degli inquilini, costituendo un grande movimento di partecipazione sociale e civile;
fino ad oggi questa emergenza e le citate mobilitazioni sono state affrontate come un problema di ordine pubblico e non sociale;
lo stesso programma dell'Unione a fronte degli sfratti prevede il passaggio da casa a casa;
la situazione del mercato immobiliare oggi in Italia è tale da avere ripercussioni non solo sulle fasce più deboli, ma anche sulla classe media, incidendo profondamente sulla possibilità di accedere al mercato immobiliare, sia attraverso l'acquisto che mediante la stipula di contratti di locazione;
il decreto approvato venerdì 22 settembre 2006 dal Consiglio dei ministri rappresenta un primo atto concreto di inversione di tendenza e un segnale di cambiamento delle scelte operate a livello governativo in materia di politiche abitative e risponde all'esigenza di circa 100 mila famiglie direttamente interessate al problema -:
quali iniziative il Governo intenda adottare in materia di tutela abitativa e di
diritto alla casa per le fasce sociali più deboli, tra le quali oramai rientrano anche i ceti medi, e per i settori più emarginati del Paese.
(3-00314)
Interrogazione a risposta in Commissione:
ZANOTTI, FORLANI, MORONI, GARAVAGLIA, DIOGUARDI, CANCRINI, PORETTI, RAMPI, TRUPIA, CESINI, BURTONE, GIULIO CONTI, GALEAZZI, MADERLONI, LION, GIOVANELLI e VANNUCCI. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
in data 12 aprile 2004 è stata approvata dal Parlamento europeo una Dichiarazione per il riconoscimento della sordocecità come disabilità specifica, unica, distinta dalla somma delle disabilità sordità e cecità che la compongono;
l'invito del Parlamento europeo affinché ogni stato membro riconosca tale disabilità come specifica ed approvi un'adeguata legislazione che garantisca gli stessi diritti di cui godono tutti i cittadini europei;
in Italia è riconosciuta come Ente morale, con decreto del Presidente della Repubblica n. 516/67, la Lega del Filo d'Oro avente come finalità l'assistenza, la cura e la riabilitazione di persone sordocieche;
già nel Codice della strada (decreto legislativo del 15 gennaio 2002 e successive modificazioni) all'articolo 191 punto 3 viene riconosciuto il bastone bianco e rosso usato da persona sordocieca nell'attraversare la carreggiata -:
quali siano le iniziative del Governo per conformarsi agli indirizzi contenuti nella dichiarazione del Parlamento europeo.
(5-00283)