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Allegato B
Seduta n. 53 del 17/10/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
ALESSANDRI, FAVA e PINI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
è ormai imminente l'istituzione in Italia dell'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare visto che il nostro paese è ormai l'unico in Europa a non avere tale organismo;
da notizie di stampa risulta che l'attuale Governo abbia già deciso l'ubicazione della costituenda Autorità, dimenticandosi della città di Parma;
nella città di Parma già è presente il massimo organismo europeo in materia denominato EFSA cioè l'Authority per la sicurezza alimentare;
l'ubicazione a Parma dell'autorità nazionale sarebbe molto vantaggiosa anche nell'ottica, sempre più stringente per il governo del Paese, di risparmiare importanti risorse in quanto città e territorio circostante si stanno già rendendo funzionali per ospitare l'organismo europeo e quindi non occorrerebbe investire ulteriormente in altre sedi;
tale vantaggio deriverebbe anche dal fatto che è già funzionante a Parma l'Ufficio periferico del Ministero della Salute deputato a supportare l'attività di ESFA e coordinarla con le istituzioni nazionali e locali;
se a Parma avranno sede sia l'autorità europea sia quella nazionale per la sicurezza alimentare saranno sicuramente grandi possibilità che possano utilmente lavorare in sinergia;
Parma ha tutte le caratteristiche per poter ospitare questo organismo in virtù della sua grande cultura nel settore agroalimentare testimoniata dalla presenza di due grandi consorzi di produzione, formaggio Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, e di tante altre produzioni alimentari di elevata qualità, dal suo grande background di industrie fortemente legate all'agrindustria ed all'alimentazione, oltre che da enti particolarmente all'avanguardia nel controllo e nell'analisi della qualità dei cibi come la Stazione Sperimentale dell'industria delle Conserve Alimentari e l'istituto Parma Qualità e da una prestigiosa sede universitaria e che tale sua propensione è stata riconosciuta a livello internazionale con l'insediamento dell'analogo organismo europeo denominato EFSA -:
se il Governo, in un ottica di razionalizzazione delle risorse disponibili e valorizzazione
delle sinergie che sicuramente andrebbero a crearsi con le istituzioni europee, non intenda adoperarsi per l'assegnazione alla città di Parma dell'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare.
(5-00306)
SALERNO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 6 dello statuto dell'Ente Nazionale Risi di Milano approvato con decreto del Ministro delle Politiche Agricole regola e stabilisce la composizione e le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione;
lo stesso articolo 6, al punto b) prevede la designazione da parte del Ministro delle Attività Produttive (oggi dello Sviluppo Economico) di 2 rappresentanti della trasformazione e di 1 della commercializzazione;
tale designazione, di cui al punto b), è regolarmente avvenuta vista la lettera di comunicazione del Ministro delle attività produttive giunta al Ministero delle politiche agricole in data 5 aprile 2006;
tutto ciò indica che si è compiuta giuridicamente e formalmente la procedura di designazione come prevista dal regolamento e sollecitata anche dal Ministero politiche agricole con lettera del 3 febbraio 2006;
si è perfezionata giuridicamente la procedura propedeutica alle nomine di cui all'articolo 6 punto b) del regolamento dell'Ente Risi;
appare ormai eccessivamente lungo il tempo intercorso dalla designazione alla nomina -:
quando verrà nominato il consiglio di Amministrazione dell'Ente in premessa;
se vi siano ulteriori designazioni che non sono state ancora perfezionate.
(5-00307)
Interrogazione a risposta scritta:
CIRO ALFANO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
il Corpo Forestale dello Stato ha indetto nel 2004 un concorso pubblico, pubblicato nella Serie Speciale della G.U. n. 54 del 9 luglio 2004, per ricoprire complessivamente 119 posti da Commissario Forestale, suddivisi in 4 distinti profili professionali:
a) Agrario-forestale n. 33 posti;
b) Giuridico-economicon. 65 posti;
c) Ingegnere n. 18 posti;
d) Informatico n. 3 posti.
nel 2005 sono state nominate le Commissioni esaminatrici, ciascuna per ogni profilo concorsuale, presiedute da magistrati e composte da dirigenti e da professori esterni esperti nelle diverse discipline;
sono state espletate le prove pre-selettive e per un profilo concorsuale sono state svolte anche le prove scritte;
le conseguenze che potrebbe portare l'annullamento delle prove concorsuali sin qui svolte, sono di natura non solo economica per l'Amministrazione, ma anche ripercussioni per una migliore funzionalità del Corpo, causata dal ritardo nell'assunzione dei Commissari;
il danno che si arrecherebbe ai tanti concorrenti che hanno investito tempo e denaro per prepararsi adeguatamente alle prove, rinunciando magari ad altre possibilità lavorative, potrebbe portare a produrre una serie di ricorsi, con ulteriore inasprimento dei rapporti ed ulteriori ritardi nell'inserimento in ruolo dei nuovi Commissari;
risulta all'interrogante che in data 28 settembre 2006 è stato ufficialmente comunicato dall'Amministrazione alle Commissioni ed ai concorrenti la sospensione «sine die» delle prove scritte, già calendarizzate,
a seguito di iniziativa dell'On. Ministro, per presunta illegittimità del bando concorsuale -:
quali siano le ragioni che hanno spinto il Capo del Corpo Forestale a sospendere le fasi concorsuali di cui in narrativa;
le ragioni che hanno spinto il Ministro a sovrapporsi e ad interferire in atti di esclusiva gestione amministrativa come sono i concorsi, secondo l'interrogante invadendo l'autonomia delle singole Commissioni esaminatrici, andando a ledere il principio essenziale e fondamentale della separatezza delle funzioni di indirizzo politico da quelle gestionali;
se, in ragione di quanto sopra ed in assenza di impugnative amministrative e ricorsi in atto non si ritenga doveroso, urgente e necessario far riprendere immediatamente le prove concorsuali.
(4-01301)