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Allegato B
Seduta n. 59 del 25/10/2006
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interrogazione a risposta in Commissione:
FLORESTA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle comunicazioni, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
è noto che Poste Italiane Spa ha in atto accordi di collaborazione con circa 70 agenzie recapito concessionarie del servizio postale con scadenza al 31 dicembre 2006;
la data di scadenza era subordinata di fatto alla liberalizzazione del mercato che, con successiva decisione della UE ha posticipato la liberalizzazione al 1o gennaio 2009;
Poste Italiane Spa ad oggi, anche se sollecitata, non ha dato luogo a nessun rinnovo contrattuale, e quindi gli accordi scadranno al 31 dicembre 2006 ponendo così in essere l'invitabile licenziamento di circa 2500 dipendenti su tutto il territorio nazionale e la conseguente chiusura delle attuali agenzie di recapito, con chiare ripercussioni socio-economiche nelle aree svantaggiate del meridione d'Italia;
fatto ancor più grave è - secondo l'interrogante - che Poste Italiane Spa ha indetto gare europee per l'assegnazione del servizio recapito su scala nazionale a nuove aziende che risulteranno vincitrici, dimostrando di fatto che non intende nel futuro effettuare «in house» tali servizi;
vale la pena inoltre ricordare che il Parlamento con decreto legislativo n. 261 del 22 luglio 1999 aveva rilasciato la concessione unica a Poste Spa, ma contemporaneamente chiedeva impegno sostanziale nel continuare la collaborazione con le 70 agenzie di recapito cittadino, già titolari di concessione onerosa (50 per cento del fatturato) per salvaguardare la funzionalità e l'occupazione in vista della liberalizzazione che viceversa continua ad essere rinviata;
ad aggravare tale situazione risulta all'interrogante che Poste Italiane Spa abbia inviato alle agenzie di recapito proposte di collaborazione ridotte del 50 per cento e limitatamente al solo anno 2007, mentre in alcune città quali Palermo, Catania, Bologna, Milano la collaborazione è stata da subito azzerata con conseguenti immediate ripercussione per l'occupazione di 2500 unità lavorative;
secondo l'interrogante, questo dimostra che il vero obiettivo di Poste Spa è di attaccare pesantemente la funzionalità operativa delle attuali aziende, che al momento della liberalizzazione potrebbero
essere dei competitori reali alla liberalizzazione del servizio di recapito; ciò definitivamente porterebbe l'Italia fuori dai livelli europei del mercato del recapito postale -:
come intenda il Governo intervenire urgentemente per sanare tale grave situazione che si è venuta a creare, ricordando al Presidente del Consiglio dei ministri che ha affermato in seno all'Assemblea di Confindustria la necessità di far ripartire la liberalizzazione dei servizi postali.
(5-00342)