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Allegato B
Seduta n. 59 del 25/10/2006
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AFFARI ESTERI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
nel rapporto annuale 2006 di Amnesty International, riguardante la Federazione Russa, si denuncia: «Gravi abusi dei diritti umani, comprese "sparizioni" e rapimenti, tortura, uccisioni e arresti arbitrari sono continuati nel contesto del conflitto in Cecenia. L'impunità è rimasta la norma per i responsabili di violazioni dei diritti umani. Coloro che cercavano di ottenere giustizia hanno dovuto affrontare intimidazioni e minacce di morte; alcuni sono stati uccisi o sono "scomparsi"»;
all'indomani del brutale omicidio della giornalista Anna Politkovskaja, avvenuto a Mosca lo scorso 9 ottobre a causa della sua attività di giornalista e, in particolare, per i suoi reportage sulle violazioni dei diritti umani in Cecenia, il Ministro degli affari esteri Massimo D'Alema ha dichiarato in un'intervista a La Stampa (11 ottobre 2006) che «l'Occidente è penalizzato a parlare di diritti umani, ha perso in parte la legittimità per farlo», citando, ad esempio, l'episodio accaduto durante la riunione del G8 in Russia la scorsa estate quando, a chi gli fece notare la gravità della situazione in Cecenia, il Ministro russo Serghey Lavrov replicò con toni molto duri: «Pensate a Guantanamo»;
in occasione del vertice UE sull'energia, tenutosi in Finlandia il 22 ottobre 2006, incalzato dalle affermazioni preoccupate del Presidente del Parlamento Europeo Josep Borrell per «la svalutazione dei diritti umani in Russia» e dalle conseguenti richieste di «esigenza di condivisione di valori comuni», il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha reagito contrapponendo, a tali ferme sollecitazioni, accuse di corruzione alla Spagna e affermando che «"la parola mafia" è nata in Italia e non in Russia»;
in relazione a queste affermazioni del Presidente Putin, il Ministro D'Alema ha dichiarato ai giornalisti, in data 23 ottobre 2006, a margine delle celebrazioni a Budapest per il 50o anniversario della rivoluzione ungherese del 1956, che: «Non cesseremo per questo episodio, con tutto il rispetto per la Russia, di porre a Mosca i problemi che riterremo giusto porre per quel che riguarda la Cecenia e la libertà di stampa»;
in generale, nel corso di questi anni, ad essere messa in discussione è stata, in linea di principio, la legittimità della comunità internazionale ad intervenire contro le violazioni dei diritti umani così come riconosciuti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo, sottoscritta da tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite -:
quali iniziative il Ministro intenda assumere, in ragione anche del nuovo status del nostro Paese di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, affinché sia pienamente riconosciuto e condiviso il ruolo delle Organizzazioni internazionali nella difesa dei diritti umani;
coerentemente con gli indirizzi di politica estera che il Governo ha assunto in ordine all'unità europea e, in particolare, al fine di definire il progetto costituzionale
per l'Europa, quali priorità ritenga essenziale sostenere nel confronto internazionale.
(2-00209)«Boato».
Interrogazione a risposta scritta:
MIGLIORI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
ricorre in questi giorni l'anniversario della repressione del movimento democratico laotiano «26 ottobre 1999» -:
quali iniziative di sostegno al dramma della opposizione in Laos, a tutela di elementari diritti per la società laotiana, le minoranze etniche ed i cristiani si intendano assumere in sede europea ed internazionale.
(4-01412)