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Allegato B
Seduta n. 64 del 7/11/2006
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta orale:
GASPARRI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
da diversi mesi l'Osapp (organizzazione sindacale nazionale del corpo di polizia penitenziaria) lamenta gravi disagi
del personale di polizia penitenziaria e numerose disfunzioni negli istituti penitenziari del Piemonte-Valle d'Aosta, della Lombardia e del Triveneto;
il personale di tali istituti denuncia trattamenti diversi rispetto al personale della altre regioni in particolare in materia di turnazioni, servizi notturni, festività e risorse economiche quali straordinari, buoni pasto e servizi di missione;
i procedimenti disciplinari, invece di costituire l'estrema ratio nella gestione del personale di polizia penitenziaria, divengono la modalità esclusiva nel governo del personale del corpo;
si registra il totale mancato rispetto del contratto nazionale di lavoro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 164 del 2002 e dell'Accordo quadro del 24 marzo 2006;
i Dirigenti generali degli istituti del Piemonte-Valle d'Aosta, Lombardia e Triveneto preposti a tali circoscrizioni in qualità di Provveditori regionali non sono mai intervenuti su tali disparità di trattamento, né hanno mai adottato correttivi;
il recente provvedimento di indulto non ha consentito di ristabilire in favore del personale la dovuta serenità, ma non ha influito neanche in termini di migliore organizzazione e trasparenza-:
se il ministro intenda adottare immediate misure risolutive in termini di vivibilità e di equità nel trattamento economico del personale, anche in seguito alle numerose sollecitazioni del personale stesso.
(3-00378)
Interrogazione a risposta scritta:
BENEDETTI VALENTINI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
si è diffuso alto e comprensibile allarme in tutta l'area di Città di Castello e dell'Alta Valle del Tevere per la ventilata ipotesi di chiusura della Sezione distaccata del Tribunale di Perugia, presente ed operante in Città di Castello ed anzi in attesa di rientrare nella sua prestigiosa sede del Palazzo del Podestà sul quale sono stati effettuati cospicui investimenti;
le preoccupazioni, avvalorate da non ignorabili affermazioni circa la sorte delle Sezioni distaccate di Tribunale risuonate in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario, si aggravano in coincidenza con l'imminente trasferimento del giudice togato, senza che sia annunciata la contestuale sostituzione, nonché con il permanere di una insufficiente dotazione di giudici onorari, ridotti attualmente soltanto a due;
si profilano comunque grosse difficoltà nel fronteggiare la pendenza giudiziaria, se è vero che già ora alcune cause vengono chiamate a non più di un'udienza l'anno o sono oggetto di rinvio addirittura al 2008, mentre analoga situazione nel settore civile si sta determinando presso il locale Ufficio del Giudice di Pace;
la Sezione di Tribunale di Città di Castello invero, rappresenta uno dei maggiori poli giudiziari dell'Umbria, erogatore di un servizio irrinunciabile per un territorio vasto, popoloso e caratterizzato da un rilevante tessuto economico, ed aziendale, con una incidenza del numero e della qualità dei procedimenti giudiziari assolutamente rimarchevole e tale da imporre piuttosto un potenziamento degli organici e della struttura -:
se il Governo non ritenga di doversi subito ufficialmente pronunciare, smentendo ogni e qualsiasi ipotesi di chiusura o disattivazione della Sezione distaccata di Città di Castello del Tribunale di Perugia;
se il Ministero non intenda intervenire prontamente per assicurare, intanto, che il magistrato togato adibito alla Sezione e in via di trasferimento venga contestualmente sostituito da altro magistrato
di carriera operante a tempo pieno, mentre venga ampliato il numero dei giudici onorari operanti presso la Sezione;
se e quali ulteriori provvedimenti, al di là dell'emergenza incombente, intenda il Governo adottare perché la Sezione tifernate del Tribunale e analogamente il locale Ufficio del Giudice di Pace siano durevolmente e in prospettiva messi in condizioni, quanto a giudici, personale ausiliario e mezzi, di garantire un servizio commisurato all'importanza e al ruolo della città, del suo comprensorio, delle sue realtà economiche, professionali e produttive.
(4-01508)