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Allegato B
Seduta n. 82 del 5/12/2006
TESTO AGGIORNATO AL 24 GENNAIO 2007
...
INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
domenica 26 novembre 2006, il quotidiano La Stampa ha pubblicato una inchiesta giornalistica condotta dalla signora Francesca Paci dal titolo: «Invisibile per un giorno nascosta dal niqab. Coperta da capo a piedi, all'aereoporto nessun controllo»;
l'articolo racconta l'esperienza, documentata anche da numerose fotografie,
vissuta dalla cronista che ha trascorso un'intera giornata in giro per Roma vestita con il velo islamico integrale;
l'interessante racconto rivela la grande civiltà ed il profondo rispetto che gli italiani hanno nei confronti delle libertà positive, frutto della millenaria cultura cristiana di cui è intriso il nostro paese;
tale brillante ed eccezionale racconto ha rivelato, però, inquietanti inefficienze nei nostri apparati di sicurezza e di amministrazione locale;
infatti, nell'articolo in questione la giornalista afferma, allegando più fotografie che lo confermano, di essere passata velata e inosservata ai controlli aeroportuali, in circoscrizione, dai carabinieri, senza che nessuno le chiedesse mai di essere identificata e di mostrare il volto secondo quanto stabilito non dal pregiudizio islamofobico ma dall'articolo 5 della legge n. 152 del 1975;
i fatti indicati dalla giornalista appaiono gravi e necessitano di una verifica immediata da parte del Ministero dell'interno ove si consideri che la signora Paci sarebbe passata senza essere identificata al controllo aeroportuale dell'Alitalia, sia al check-in che al varco dei controlli di accesso ai voli, nonostante indossasse il velo islamico integrale e avesse dentro la borsa da viaggio tutta una serie di prodotti che le nuove disposizioni antiterrorismo proibiscono di portare nel bagaglio a mano;
avrebbe, inoltre, ottenuto il rilascio, da parte di una circoscrizione romana, di un certificato di nascita e di residenza solo sulla scorta della esibizione del documento di identità ma senza essere stata preventivamente identificata così come prevede la legge;
avrebbe, infine, passeggiato indisturbata in Piazza Colonna a Roma davanti a poliziotti, carabinieri e vigili urbani senza che gli stessi abbiano proceduto, così come prevede la normativa vigente, alla identificazione del soggetto che si muove a volto coperto;
tali fatti evidenziano palesi violazioni della normativa in materia di sicurezza e di ordine pubblico e, più in particolare, delle norme che disciplinano le procedure di sicurezza antiterrorismo negli aeroporti di cui si sarebbero resi responsabili alcuni addetti dell'Alitalia e coloro i quali sono preposti ai controlli di sicurezza nell'aereoporto in questione, uno o più impiegati di una circoscrizione romana, alcuni addetti alle forze dell'ordine presenti in Piazza Colonna -:
quali provvedimenti il Ministro dell'interno intende adottare per accertare la veridicità dei fatti narrati nell'articolo;
in caso di riscontro, quali interventi il Ministro dell'interno intende effettuare per sanzionare coloro che si sono resi responsabili di tali omissioni;
quali iniziative il Ministro dell'interno intende adottare per evitare che analoghi fatti possano verificarsi in futuro.
(2-00263)«D'Alia, Volontè».
Interrogazione a risposta immediata:
MARONI, COTA, GIBELLI, DOZZO, ALESSANDRI, ALLASIA, BODEGA, BRICOLO, BRIGANDÌ, CAPARINI, DUSSIN, FAVA, FILIPPI, FUGATTI, GARAVAGLIA, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LUSSANA, MONTANI, PINI, POTTINO e STUCCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'intero territorio dello Stato è interessato da un significativo incremento della criminalità;
l'aumento dei reati ha assunto dimensioni rilevanti anche nelle regioni settentrionali e nelle grandi aree metropolitane del Nord, al punto che la scorsa settimana al ministero dell'interno si è ritenuto opportuno organizzare un vertice
al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e quello di Torino, Sergio Chiamparino;
specialmente nel capoluogo piemontese, la situazione sembra ormai fuori controllo sotto numerosi punti di vista, come lo stesso sindaco Chiamparino ha ammesso, rilevando come di notte a Torino si svolga ogni genere di traffico illecito, dallo spaccio di droga alla prostituzione, mentre infuria la criminalità da strada;
al termine del predetto vertice svoltosi al ministero dell'interno il 30 novembre 2006, il sindaco di Torino ha definito le misure del disegno di legge finanziaria relative al comparto sicurezza inadeguate «alle esigenze di potenziamento di mezzi ed uomini delle forze dell'ordine», rilevando come siano insufficienti persino a fronteggiare il normale turn-over;
sempre nel corso del vertice del 30 novembre 2006, il sindaco di Torino avrebbe addirittura proposto uno scambio di organici, offrendo personale del municipio alla questura per permettere l'impiego di un numero superiore di agenti sul terreno -:
quale sia l'opinione del Governo relativamente alla situazione generalizzata nella premessa e come intenda ovviarvi e se non ritenga opportuno mettere allo studio la possibilità di richiedere al sindaco di Torino di disporre l'impiego sul territorio degli uomini della polizia municipale, congiuntamente al personale della polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e della guardia di finanza.
(3-00457)
Interrogazione a risposta orale:
BUONTEMPO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 2 dicembre 2006, al termine della manifestazione della Cdl in piazza San Giovanni a Roma, un gruppo di circa venti giovani, militanti di Alleanza nazionale, stava raggiungendo, a piedi, la stazione dei pullman per fare ritorno a L'Aquila;
nel transitare su via Tiburtina, il gruppo si è fermato davanti ad una pizzeria a taglio per consumare un pasto veloce;
alcuni di loro, in attesa degli altri, sono rimasti fuori dall'esercizio commerciale, quando una ragazza, C.P. e due ragazzi, F.B. e D.F., venivano proditoriamente aggrediti alle spalle da un gruppo appartenente a gruppi di estrema sinistra o centri sociali che, immediatamente dopo, si dava alla fuga;
i giovani abruzzesi sono stati fatti oggetto di percosse e colpi sferrati con catene e corpi contundenti;
i tre feriti sono stati assistiti da una ambulanza del 118 e, successivamente, si sono recati al Commissariato P.S. di San Lorenzo, dove hanno sporto regolare denuncia;
giunti a L'Aquila, i tre sono stati oggetti delle cure dei sanitari dell'ospedale cittadino che hanno riscontrato, alla ragazza, la distorsione del rachide cervicale, guaribile in trenta giorni; ad un ragazzo si sono resi necessari cinque punti di sutura sul cuoio capelluto, all'altro sono state riscontrate escoriazioni e contusioni sul torace e sul dorso -:
se siano state avviate indagini per individuare i responsabili della vile aggressione;
cosa s'intenda fare per evitare che la zona di San Lorenzo continui ad essere incubatrice di gravi episodi d'intolleranza politica, legati a frange dell'estrema sinistra che in quell'area trovano ospitalità e connivenza.
(3-00449)
Interrogazione a risposta in Commissione:
MARGIOTTA e ZACCARIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
una efficace politica per la sicurezza è forse la richiesta principale che la società italiana rivolge alle istituzioni;
nessun importante progresso potrà essere ottenuto in tal senso in presenza di forze di polizia demotivate, demoralizzate, deluse;
l'Associazione nazionale funzionari di polizia, attraverso avviso a pagamento pubblicato sulle principali testate nazionali in data 4 dicembre 2006, nel manifestare rilievi critici sulla legge finanziaria, ha, più in generale, evidenziato la necessità di importanti azioni correttive in materia di organizzazione della pubblica sicurezza: corretto impiego dei poliziotti, troppo spesso destinati a ruoli di portieri, autisti, centralinisti; migliore gestione del personale; razionalizzazione di mezzi e di servizi di scorta; riduzione dell'outsorcing; valorizzazione e accrescimento delle professionalità interne; controllo della spesa immobiliare; motivazione al risparmio di Dirigenti e poliziotti -:
quali misure intenda adottare il Governo in relazione ai suddetti rilievi e, in particolare, quali azioni intenda intraprendere per il riconoscimento, ai funzionari di Polizia, del ruolo di qualificata forza dirigenziale nella Polizia di Stato.
(5-00473)
Interrogazioni a risposta scritta:
CAPARINI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il comma 494 dell'articolo 2 della legge n. 266 del 2005 prevede che «A decorrere dal 1o gennaio 2006 sono sospesi i trasferimenti erariali per le funzioni amministrative trasferite in attuazione della legge 15 marzo 1997, n. 59, con riferimento a quegli enti che già fruiscono dell'integrale finanziamento a carico del bilancio dello Stato per le medesime funzioni. A valere sulle risorse derivanti dall'attuazione del presente comma, i trasferimenti erariali in favore dei comuni delle province confinanti con quelle di Trento e di Bolzano sono incrementati di 10 milioni di euro»;
sembra che il Ministero dell'interno, ricevute le risorse dal Ministero del tesoro, debba decidere come ripartire fra i comuni delle Province di Brescia, Belluno, Vicenza, Verona e Sondrio utilizzando un criterio che non terrebbe minimamente conto del volere del legislatore che intendeva creare un ammortizzatore economico per quei comuni di confine con la Provincia di Trento che sono per questo penalizzati dalle differenti condizioni dovute alle maggiori risorse che l'autonomia speciale consente -:
quando, a quali comuni e con quali criteri saranno ripartite le risorse previste dal comma 494 dell'articolo 1 della legge 266 del 2005.
(4-01845)
STUCCHI e TREMAGLIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
da fonti giornalistiche si apprende la notizia che sabato sera (2 dicembre), al termine della partita di calcio Roma-Atalanta, tenutasi presso lo Stadio Olimpico, si siano verificati dei fatti incresciosi che hanno coinvolto i circa 1.100 tifosi bergamaschi che si erano recati nella capitale per assistere all'evento;
risulta all'interrogante che i tifosi, diretti alla stazione ferroviaria di Ostiense, ospitati su 9 pullman, siano stati costretti, dalla Polizia in tenuta antisommossa, a scendere dai rispettivi autobus e siano stati malmenati con manganelli sembra, apparentemente, senza alcun motivo e senza che questi avessero in alcun modo provocato la reazione degli agenti delle forze dell'ordine;
dal racconto di alcuni tifosi, testimoni dei fatti (come riportato sul quotidiano Eco di Bergamo del 4 dicembre - pagina 9), sembra che questi, dopo essere stati fatti scendere dai pullman per raggiungere i binari, sarebbero stati costretti
a passare in mezzo a due file di agenti che avrebbero sferrato numerosi colpi di manganello prima di farli entrare in stazione;
tra i tifosi erano presenti anche tre agenti della Digos di Bergamo che, a quanto si apprende, avrebbero cercato di impedire l'azione dei colleghi di Roma, visto il clima di tensione già alto a causa, anche, dell'accoltellamento, avvenuto prima dell'avvio della partita, ai danni di 3 supporter orobici, per mano di ultras romanisti -:
se il ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali interventi urgenti intenda adottare nei confronti degli agenti che si sono resi responsabili di queste aggressioni, al fine di fare chiarezza sulla questione e far in modo che fatti di questo tipo non si verifichino ancora nel futuro, nei confronti di persone che nulla hanno fatto per innescare una simile reazione.
(4-01854)
CARUSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
in data 26 novembre 2006, in occasione della partita di calcio Pescara-Napoli, all'esterno dello stadio Adriatico del capoluogo abruzzese si sono verificati gravi scontri tra tifosi del Napoli e forze dell'ordine;
il bilancio finale parla di nove contusi, sei dei quali tra le forze dell'ordine, tre i fermi e quattro le auto incendiate, tra cui una volante della polizia;
durante gli incidenti veniva ferito in modo grave Gianluca Chiagas, un giovane di 25 anni di Brusciano, tuttora ricoverato in coma farmacologico all'ospedale di Pescara;
sul ferimento del giovane tifoso le versioni ufficiali sono state fin dal primo momento frammentarie e contrastanti: le agenzie di stampa, infatti, battevano poche ore dopo l'accaduto che «è ancora incerta la dinamica dell'accaduto... gli inquirenti stanno cercando di capire se il giovane sia caduto dalla gradinata battendo la testa o se la ferita gli sia stata procurata dallo scoppio di un petardo lanciato da altri tifosi partenopei nella concitazione degli incidenti che hanno preceduto l'inizio della gara»;
dal referto e dalle successive perizie mediche si evince invece che i danni non potevano essere provocati né da una bomba carta, né da un razzo ma da un corpo contundente di forma tonda; lo stesso primario dell'ospedale di Pescara dove il Chiagas è ricoverato afferma che l'ipotesi più plausibile è che il giovane tifoso sia stato colpito da un lacrimogeno sparato ad altezza d'uomo e a distanza ravvicinata;
appare purtroppo sempre più diffuso in situazioni d'ordine pubblico, l'utilizzo del lanciagranate come arma da fuoco, violando le disposizioni che impongono il lancio a parabola, come testimoniano anche le ultime dichiarazioni dell'ex carabiniere Placanica, rilasciate in data 30 novembre 2006 al quotidiano Calabria Ora, il quale afferma che durante gli scontri di piazza a Genova «...il maggiore Cappello mi ha preso il lanciagranate perché diceva che non ero capace. Io stavo sparando a "parabola", così come mi è stato insegnato, e invece lui ha iniziato a sparare ad altezza d'uomo, colpendo in faccia le persone», dichiarazione sufficiente, ad avviso dell'interrogante, ad avviare un procedimento disciplinare nei confronti dell'autore di questo deprecabile gesto -:
di quali informazioni disponga il ministro in merito ai fatti sopracitati;
se non ritenga opportuno avviare un'indagine interna per appurare eventuali responsabilità da parte di appartenenti alle forze di polizia, in ordine al ferimento del Chiagas;
se non ritenga opportuno contrastare la deplorevole usanza esposta in premessa.
(4-01860)