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Allegato B
Seduta n. 82 del 5/12/2006
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UNIVERSITÀ E RICERCA
Interrogazione a risposta immediata:
DE SIMONE. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
le formule organizzative che molte università italiane stanno adottando nell'erogazione dei corsi abilitanti ex legge n. 143 del 2004 (decreto ministeriale n. 85/del 2005) violano - secondo l'interrogante - la normativa di riferimento per quanto riguarda i tempi;
il rispetto dei tempi è fondamentale per non compromettere un futuro lavorativo di tutti i corsisti ex decreto ministeriale n. 85 del 2005;
infatti, la legge n. 143 del 2004 impone l'aggiornamento biennale delle graduatorie permanenti e l'inclusione con riserva nelle medesime; la riserva non dà alcun diritto di accedere alle supplenze annuali conferite dai centri servizi amministrativi e tanto meno dà diritto a concorrere al ruolo, dato che le graduatorie permanenti si aggiorneranno nel 2007 (maggio);
risulta fondamentale poter sciogliere la riserva contestualmente, al fine di non compromettere ogni speranza lavorativa futura;
la sintesi dei bandi che, secondo l'interrogante, violano la normativa, relativamente ai tempi, è la seguente:
a) primaria (corsi articolo 2, comma 1, lettera c/bis, della legge n. 143 del 2004): a.1) Emilia Romagna: termine aprile 2008; a.2) Liguria: termine settembre 2007; a.3) Lombardia: termine giugno 2008; a.4) Marche. termine aprile 2008; a.5) Veneto: termine luglio 2008; Sardegna (Sassari non attivato nessun corso);
b) secondaria (corsi articolo 2, comma 1-ter della legge n. 143 del 2004): b.1) Lombardia: sessione invernale 2006/07;
b.2) Marche: termine febbraio 2008; b.3) Molise: marzo 2008; b.4) Toscana: dicembre 2007; b.5) Veneto: novembre 2007 -:
se sia a conoscenza del fatto che le università non hanno rispettato i tempi dettati dalla normativa (decreto ministeriale n. 85 del 2005) e quali iniziative intenda intraprendere per far sì che i corsi abbiano fine entro e non oltre maggio 2007 su tutto il territorio nazionale, al fine di poter sciogliere la riserva in tempo utile per accedere alle supplenze annuali fin dall'anno scolastico 2007-2008.
(3-00463)
Interrogazione a risposta scritta:
PORFIDIA. - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
migliaia di studenti iscritti presso le facoltà d'ingegneria italiane e che conseguiranno la laurea secondo l'ordinamento previgente alla riforma universitaria (ante decreto ministeriale 509/1999) e tutti quei laureati che non sosterranno l'esame di Stato prima della scadenza del periodo transitorio dettato dalla legge n. 170 dell'11 luglio 2003 (conversione in legge del decreto-legge n. 105 del 9 maggio 2003) rischiano di subire una inaccettabile discriminazione, vedendo vanificati e deprezzati anni di studi e sacrifici, qualora non venisse prevista una misura che li tuteli in ottemperanza alla scelta fatta inizialmente in merito alla propria carriera universitaria;
a giudizio dell'interrogante, tale situazione lascerebbe prefigurare una palese violazione al diritto all'equità del trattamento, più volte richiamato come fondamento della azione legislativa ed amministrativa del nostro ordinamento;
con il decreto legge n. 107 del 2002 convertito in legge dalla legge n. 173 del 2002, laddove durante l'iter parlamentare era stata riconosciuta la necessità di garantire a tutti coloro che si sono laureati e che si devono laureare con il vecchio ordinamento il diritto di svolgere il relativo esame di Stato secondo l'ordinamento previgente al decreto del Presidente della Repubblica n. 328 del 2001, il periodo transitorio è stato inspiegabilmente prorogato solo a tutto il 2003;
successivamente, con il decreto-legge n. 105 del 2003 convertito in legge dalla legge n. 170 del 2003, è stato esteso il suddetto periodo transitorio fino a tutto il 2006;
al 31 gennaio 2006, secondo i dati forniti dal MIUR-URST «Ufficio Statistica», vi sono ancora ben 33.377 iscritti al Corso di laurea quinquennale in ingegneria secondo l'ordinamento previgente alla riforma universitaria;
appare pertanto evidentemente improbabile che tutti concludano il loro percorso di studi entro il 31 dicembre 2006;
l'eventuale estensione dell'obbligo di sostenere il tirocinio di un anno per poter accedere alla prova di abilitazione alla professione anche agli studenti e ai laureati in ingegneria secondo le modalità di cui al vecchio ordinamento sarebbe una clamorosa ingiustizia -:
se non ritenga opportuno adottare iniziative normative volte ad estendere nel tempo e a tutti gli studenti che conseguiranno una laurea in ingegneria secondo la previgente riforma universitaria (ex decreto ministeriale 509/1999), la possibilità di sostenere l'esame di Stato secondo l'ordinamento previgente al decreto del Presidente della Repubblica n. 328 del 2001, superato il quale sia garantito l'accesso, simultaneo e non ulteriormente condizionato, a tutti i settori in cui è stato diviso l'albo professionale.
(4-01850)