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Allegato B
Seduta n. 88 del 19/12/2006
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POLITICHE GIOVANILI E ATTIVITÀ SPORTIVE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, per sapere - premesso che:
l'interpellante, intervenendo in aula il 26 ottobre 2006 sull'ordine dei lavori, ha sollevato il problema relativo al divieto di esposizione di uno striscione di solidarietà per «Titti libero» nello stadio dell'Atalanta;
tutta la Sardegna, che in questo momento sta vivendo il dramma del sequestro del giovane allevatore di un paese in provincia di Sassari, Bonorva, si sta mobilitando a tutti i livelli per fare in modo che l'ostaggio venga restituito alla famiglia. Da ultimo, vi è stato anche l'appello del Papa;
mercoledì 25 a Bergamo, si è svolta la partita di calcio di serie A, Atalanta-Cagliari, un anticipo del massimo campionato;
i tifosi sardi del Cagliari, che abitano a Torino, avevano predisposto uno striscione per «Titti libero», da esporre allo stadio bergamasco, dopo aver ottenuto il benestare delle autorità di pubblica sicurezza
e della società dell'Atalanta. Purtroppo, questo non è stato possibile per l'improvvisa e incomprensibile decisione della Lega Nazionale Calcio, che ha vietato l'esposizione dello striscione;
in tutti gli incontri dei campionati di calcio di serie A e B, svoltesi sabato e domenica scorsa, i giocatori sono scesi in campo indossando una maglietta che invitava alla liberazione del giornalista, Gabriele Torsello. Una decisione che va fortemente condivisa e sostenuta;
per contro, durante la partita di calcio Milan-Inter, giocatasi sabato, 28 ottobre, ai tifosi rossoneri arrivati dalla Sardegna, in particolare da Bonorva, è stato vietato di tenere esposto in curva lo striscione con la scritta «Ridateci Titti», per l'inammissibile e inqualificabile divieto, ancora una volta, della Lega Nazionale Calcio -:
è urgente e doveroso chiarire quanto accaduto in ordine al divieto di mobilitazione per la liberazione del giovane allevatore sardo, Titti Pinna, in mano ai banditi da oltre un mese;
se non intenda assumere iniziative normative allo scopo di disciplinare queste fattispecie secondo criteri di maggiore logica ed equità.
(2-00292) «Satta».
Interrogazione a risposta scritta:
PALOMBA. - Al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
il signor Giovanni Battista Pinna è stato sequestrato oltre un mese fa in Sardegna;
nello stadio di Bergamo la sera di mercoledì 25 ottobre ed in quello di Milano domenica 29 ottobre è stato impedito ad un gruppo di tifosi di esporre degli striscioni per chiederne la liberazione;
non si spiega perché questo sia potuto accadere mentre i calciatori scendevano in campo, su disposizione della Lega, con le magliette (giustamente) dedicate alla liberazione del giornalista Torsello e mentre, per converso, sugli spalti continuava ad essere consentita l'esposizione di una varietà di striscioni con slogan spesso discutibili e di cattivo gusto, e comunque di portata sociale assai irrilevante;
nella stessa giornata di domenica 29 il sommo Pontefice, papa Benedetto XVI, ha invocato la liberazione di tutti i sequestrati, con particolare riferimento a Titti Pinna, di cui ha chiesto la restituzione alla famiglia, facendo così capire quanto sia grande il valore della libertà;
al contrario dell'ingiustificato veto all'interno degli stadi è stata registrata una forte risposta dei Sindaci e dell'ANCI della Sardegna, ai balconi di migliaia di finestre sono stati esposti dei drappi bianchi in segno di solidarietà, dal mondo del volontariato sono pervenute quotidianamente adesioni alle iniziative lodevolmente intraprese dal Comitato Spontaneo per Titti Pinna per evitare che una coltre di silenzio cada su questo odioso delitto;
il Comitato Spontaneo per la liberazione di Titti Pinna, che ha lanciato un appello per la mobilitazione delle istituzioni e della società civile contro i sequestri di persona e per la liberazione di Giovanni Battista, ha giustamente espresso sconcerto, stupore e indignazione per il veto di cui sopra. Tanto più perché dal mondo dello sport, mentre sono pervenuti ben diversi, importanti ed apprezzabili segnali dei tifosi e di dirigenti, che hanno manifestato la disponibilità a dare un segno simbolicamente forte dell'impegno contro ogni forma di violenza, contro la limitazione delle libertà di ciascuna persona e per la liberazione di Titti Pinna, nel contempo è stata segnalata anche la difficoltà di poter agire in assenza di specifiche autorizzazioni -:
con riferimento ai fatti esposti, quali siano gli strumenti a disposizione del Governo per rispondere ed intervenire nel merito;
in virtù di quali disposizioni è eventualmente definito il grado di autonomia del Coni e delle autorità sportive nazionali che a questo fanno riferimento;
se il Governo non ritenga di dover intervenire mediante iniziative normative per riportare, se così dovesse essere, sotto il proprio controllo e competenza una materia così delicata come quella sportiva e in particolare quella calcistica con aspetti collegati molto importanti come quelli della sicurezza.
(4-02022)