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Allegato B
Seduta n. 92 del 16/1/2007
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DIFESA
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la soluzione del problema dell'Archivio dei partigiani, situato in via Sforza a Roma, è ormai divenuta di assoluta urgenza, in quanto esso rappresenta l'unico vero tesoro storico del mondo della Resistenza, costituito da 25 enormi armadi metallici che si spostano su rotaie e perciò dichiarati inamovibili dalla loro sede attuale;
in quelle migliaia di faldoni, alcuni dei quali in condizioni disastrose per la incuria dei responsabili, ci sono tutta la storia dei partigiani, i loro fascicoli personali, le loro dettagliate relazioni, le loro ricompense al valore;
da mesi il Presidente del Comitato Consultivo per il riconoscimento delle Qualifiche partigiane e delle proposte al Valor Militare, si batte per la salvaguardia dell'Archivio, attualmente gestito secondo l'interrogante con scarso interesse dal responsabile della ottava divisione della Direzione generale del Personale delle quattro Forze Armate (PERSOMIL);
tali sforzi non sono bastati ad impedire il trasferimento dalla Cecchignola, palazzo Muscoloni, nuova sede di PERSOMIL, dei preziosi schedari dell'Archivio, contenenti le schede personali e necessario punto di partenza per ogni ricercatore che voglia approfondire la storia dei partigiani;
la precarietà dell'attuale ubicazione degli schedari, posti a distanza di chilometri dal corpo centrale dell'Archivio
stesso, non più agevolmente raggiungibili da Roma, finirà per scoraggiare ogni intento di ricerca;
ben due capi di Stato Maggiore dell'Esercito, rispondendo ad una precisa richiesta del senatore a vita Oscar Luigi Scalfaro, hanno per iscritto dichiarato la loro disponibilità a prendersi in carico, per debito di custodia, l'Archivio in parola, conservando così la Memoria storica della Resistenza e salvandola dal degrado, morale e storico, cui altrimenti sarebbe con il tempo condannata;
risulta improrogabile la necessità di provvedere, con modesta spesa, alla sostituzione di moltissimi faldoni porta documenti, ormai macerati dall'umidità, alla risistemazione organica del carteggio che, per miopia amministrativa, non è stato convenientemente computerizzato, malgrado esistessero a suo tempo le disponibilità finanziarie per farlo -:
quali iniziative, con urgenza, intenda intraprendere al fine di assicurare sia la prosecuzione della custodia, sia la conservazione e la valorizzazione dell'Archivio storico dei partigiani, che rischia la chiusura a causa del distacco in altra sede dei suoi schedari, determinando così la dispersione di un patrimonio di memoria civile, storico e culturale di immenso valore, che va assolutamente salvaguardato per impedire che prevalga la volontà di chi vorrebbe volentieri vederlo distrutto.
(4-02113)
DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il decreto ministeriale della difesa del 19 ottobre 1999, n. 459, reca il Regolamento concernente i principi fondamentali per l'organizzazione di bordo delle navi della marina militare;
l'articolo 10 al comma 3 dispone che: «I sottufficiali, per tener conto delle particolari esigenze dell'ambiente di vita e di lavoro a bordo delle unità navali, sono tenuti a fornire prestazioni di natura manuale oltre a quelle proprie della professionalità posseduta. Le modalità d'impiego in tali mansioni sono definite con apposite istruzioni aventi a riferimento l'organizzazione di bordo»;
la norma introdotta con il decreto ministeriale è, secondo l'interrogante, illegittima in quanto le funzioni del personale non direttivo e non dirigente sono espressamente esplicitate dal decreto legislativo del 12 maggio 1995, n. 196, nell'articolo 5 per il ruolo sergenti e nell'articolo 6 per il ruolo marescialli -:
se non ritenga opportuno modificare il decreto ministeriale al fine di renderlo conforme al decreto legislativo.
(4-02121)