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Allegato B
Seduta n. 92 del 16/1/2007
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INFRASTRUTTURE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture, per sapere - premesso che:
in data 20 dicembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di ANAS SpA ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di ammodernamento della statale 36, Superstrada Monza Cinisello, dal km 8+555 al km 10+400, stabilendo l'immediata pubblicazione del bando di gara, come da promesse diffuse dallo stesso Ministro delle infrastrutture;
il primo lotto dell'opera comprende lo Svincolo Cinisello con la A4, la Tangenzialina Muggiò e lo svincolo con la A52, per un importo pari a 61,7 milioni di euro, e dovrebbe essere immediatamente realizzabile come da impegni assunti tra ANAS e le autorità locali all'atto della firma della Convenzione integrativa del 27 novembre 2006;
il bando di gara pubblicato da ANAS riguarda, invece, soltanto lo svincolo di Cinisello per un importo complessivo dell'appalto pari a 35.195.881,33 euro, lasciando indefinite le restanti opere del primo lotto;
il secondo lotto dell'opera riguarda la realizzazione di una galleria di quasi due Km in Viale Lombardia, nella città di Monza, che dovrebbe risolvere i problemi viabilistici dell'ultimo tratto della SS 36, per un importo pari a circa 161 milioni di euro;
la realizzazione della galleria è attesa da circa 10 anni dai cittadini di Monza, sottoposti giornalmente ad una vera e propria emergenza ambientale con altissimi valori di inquinamento atmosferico e acustico, a causa delle lunghe code di auto di Viale Lombardia che mettono in crisi non solo la città di Monza ma tutta la rete infrastrutturale della Brianza. Infatti, viale Lombardia rappresenta l'unica strada di passaggio per Desio, Seregno, Lissone e l'unico collegamento locale per la parte est della provincia di Como e per le province di Lecco e Sondrio;
i ritardi verificatisi nella realizzazione dell'opera in aggiunta alle lunghe vicende legate all'annullamento della gara del 2003 e alla temporanea decisione dell'ANAS in ordine all'annullamento dell'appalto dei lavori nel 2006, oltre a provocare lo sgomento dei cittadini mettono in crisi irreparabilmente la normale conduzione delle attività produttive della zona e la competitività di un territorio che ha dimostrato di essere un indispensabile motore dell'economia locale e nazionale;
la suddivisione del primo lotto in due gare d'appalto, come sembrerebbe dal sopraccitato bando di gara dell'ANAS, inevitabilmente potrebbe allungare i tempi della realizzazione anche del secondo lotto relativo alla galleria di viale Lombardia -:
quali siano i motivi della mancata pubblicazione di un bando di gara unico per l'intero primo lotto dei lavori di ammodernamento della statale 36, come già annunciato dal Ministro delle infrastrutture alle autorità locali e ai cittadini di Monza;
se la suddivisione del primo lotto in due bandi di gara possa provocare irreparabili ritardi anche per la pubblicazione del bando di gara del secondo lotto dei lavori, relativo alla realizzazione della galleria di viale Lombardia.
(2-00310)«Grimoldi, Maroni».
Interrogazione a risposta orale:
FORMISANO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la lettera c) del comma 85 dell'articolo 2 del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, prevede l'obbligo per le società concessionarie autostradali di «agire a tutti gli effetti come amministrazione aggiudicatrice negli affidamenti di lavori, forniture servizi e in tale veste attuare gli affidamenti nel rispetto del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni»;
fino all'entrata in vigore della succitata legge la normativa europea, ripresa e coordinata con la legge Merloni, prevedeva la possibilità di affidamento interno senza gara a società controllate per un massimo del 60 per cento per lavori inerenti l'oggetto della concessione;
venendo a mancare questa possibilità, le società concessionarie ed il nostro Paese si troveranno di fatto in una situazione di forte penalizzazione nei confronti degli altri stati comunitari con il rischio che attraverso la totale messa in gara dei lavori di manutenzione venga resa ad alto rischio la sicurezza degli utenti della rete autostradale;
il sistema del massimo ribasso, infatti, mette a rischio la qualità delle opere con pesanti ricadute occupazionali;
alcune aziende del settore hanno o stanno manifestando il loro dissenso rispetto a tale norma che mette a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia;
particolarmente grave la situazione della società Pavimental, che opera nella città di Anagni in provincia di Frosinone, che per effetto della norma citata rischia di non poter difendere il posto di lavoro di circa 35 operai -:
quali iniziative intendano adottare al fine di evitare che dall'applicazione della norma citata possano derivare seri pericoli per la sicurezza degli utenti della rete autostradale e se non abbiano tenuto conto delle pesanti ricadute occupazionali che la stessa sta determinando in tutta Italia in generale e nella provincia di Frosinone in particolare.
(3-00508)
Interrogazioni a risposta scritta:
MINARDO. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
si sono registrati gravi danni all'agricoltura e alle infrastrutture viarie in provincia di Ragusa causati dal maltempo che in questi giorni ha messo in ginocchio tutta la Sicilia;
la situazione è particolarmente grave e preoccupante in quanto si registra una mera e propria devastazione in cui serre e colture risultano completamente azzerate, distrutte dal forte vento, dall'abbondante pioggia e dai fiumi in piena che hanno anche compromesso strade e fatto crollare muri di contenimento e che le strade provinciali e comunali abbisognano ora più che mai di una manutenzione straordinaria e di una pavimentazione tecnicamente idonea;
le continue calamità che hanno investito il comparto agricolo, hanno pregiudicato seriamente l'economia di tutto il territorio ibleo -:
se il Governo intenda intervenire urgentemente dichiarando lo stato di calamità naturale;
se intenda non appena completata da parte degli uffici competenti la ricognizione dei danni, dare seguito tempestivamente a tutte le procedure necessarie per il ristoro dei gravi danni provocati al
settore agricolo, in quanto oramai la crisi in generale che continua a colpire il comparto è divenuta insostenibile e ha messo sul lastrico intere famiglie e operatori agricoli.
(4-02107)
BIANCHI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la SS 106 Jonica costituisce lo snodo fondamentale per le comunicazioni, anche intercomunali, in Calabria, Puglia e Basilicata;
le cattive condizioni in cui versa l'arteria nel versante calabrese hanno subito un sostanziale peggioramento a causa dell'ondata di maltempo verificatasi in occasione delle festività natalizie, momento in cui al consistente volume di traffico che regolarmente circola sul percorso si aggiunge quello derivante dai turisti e dagli spostamenti occasionati dal periodo di vacanza;
alle già precarie condizioni del manto stradale, che in molti punti mette in serio pericolo l'incolumità degli automobilisti, si sono aggiunti, a causa degli ultimi eventi atmosferici, frane ed interruzioni in alcuni tratti in Provincia di Crotone e di Reggio Calabria che hanno costretto all'isolamento interi comuni;
pericolosi rallentamenti causati delle buche presenti sulla carreggiata nel tratto tra Rossano, Corigliano, Sibari e Nova Siri hanno indotto la polizia stradale a imporre il limite di velocità di 40 chilometri orari;
secondo fonti stampa la pericolosità della SS 106 Jonica, meglio conosciuta come «strada della morte», sarebbe al centro anche di una inchiesta della Procura della Repubblica di Rossano disposta per accertare eventuali cause e responsabilità dei continui incidenti;
il Piano delle Infrastrutture Prioritarie pubblicato dal ministero delle infrastrutture il 16 novembre 2006 indica tra le opere di particolare rilevanza strategica l'intera tratta della SS 106 Jonica;
il drammatico costo di perdite umane che segna la storia della SS 106 e l'importanza strategica di tale arteria, quale indispensabile volano di crescita economica e sociale della Calabria, richiedono una puntuale riflessione -:
quali iniziative intenda intraprendere al fine di verificare lo stato di avanzamento dei progetti per l'ammodernamento della SS 106 Jonica e se del caso, anche con le procedure della indifferibilità e della urgenza, programmare le misure destinate a realizzare il completo adeguamento in linea con le esigenze degli accresciuti traffici civili e commerciali che insistono nell'area calabrese e nel Mezzogiorno più in generale.
(4-02109)
CAPOTOSTI. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
è da ritenere oramai storica, nonché cronica, la carenza di reti infrastrutturali della Regione Umbria, con particolare riguardo all'aggancio dell'Umbria ai grandi corridoi internazionali, quindi in particolare al corridoio l, al corridoio 5, al corridoio 8, e alle cosiddette «Autostrade del Mare»;
si verificano difficoltà di movimentazione da e per l'Umbria, nonché internamente alla stessa, sia per quanto concerne le merci sia per quanto attiene alle persone;
lo status quo di tutte le arterie presenta gravi carenze, dovute anche alle complessità del sistema, senza esclusione di sorta; dette difficoltà manutentive interessano sia le reti di interesse internazionale, sia quelle di rilievo locale, a tutti i livelli;
senza infrastrutture efficienti e trasporti adeguati ai bisogni dei cittadini e delle imprese, non ci può essere un vero futuro di modernità e sviluppo per la Regione Umbria;
è stata presentata all'ANAS una proposta di project financing per la realizzazione in modo unitario dell'intero corridoio di viabilità autostradale e dorsale centrale Mestre-Orte-Civitavecchia, relativa all'ex Strada Statale 55, la ex Strada Statale 45 e la Strada Statale 675;
il potenziamento del corridoio di viabilità autostradale, dorsale e centrale, Mestre, Orte e Civitavecchia, è teso a rappresentare non solo un'arteria di attraversamento, ma anche un'occasione per dare un nuovo impulso alla competitività delle tradizionali così come delle nuove attività economiche, ponendosi quale spina dorsale del nuovo sistema infrastrutturale della Regione;
diversi soggetti anche istituzionali hanno richiesto la creazione di una bretella veloce di collegamento con Roma, attraverso il tratto Terni-Fiano, via Passo Corese, per consentire un rapido accesso a Roma nord;
il consiglio di amministrazione dell'ANAS ha approvato il progetto preliminare predisposto dal promotore ai sensi dell'articolo 37-bis, della legge n. 109 del 1994, costituito dal raggruppamento di imprese, composte da Società Gefip Holding, Banca Carige, Egis Project, Efitbanca, Mec S.r.l., Technip Italy, Transrot International;
tale collegamento si rende sempre più necessario non solo al fine di incentivare ed intensificare il turismo ma anche semplificare i collegamenti con Roma, a quanti si recano nella Capitale per motivi di studio e di lavoro -:
se e quali iniziative, il Ministro interrogato intenda porre in essere al fine di consentire un rapido ammodernamento delle infrastrutture umbre, con particolare riferimento all'asse di collegamento con Roma, attraverso il tratto Terni-Fiano, via Passo Corese, come sopra menzionato, anche in considerazione del fatto che tale rinnovamento infrastrutturale si pone quale elemento strategico per il vero rilancio dello sviluppo dell'Umbria.
(4-02114)
FABRIS. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
Centostazioni S.p.a. è una società creata nel finire 2001 con sede a Roma e nata dalla partnership con la società privata Archimede 1 (società controllante al 40 per cento) e il gruppo Ferrovie dello Stato (società controllante al 60 per cento);
tale società è stata creata da Ferrovie dello Stato per la valorizzazione commerciale, la gestione dei servizi e l'organizzazione amministrativa delle stazioni di media grandezza;
negli ultimi mesi sono state sollevate moltissime perplessità circa le modalità di gestione della società, soprattutto in relazione alle assegnazioni degli incarichi direttivi, alla distribuzione degli appalti e all'efficienza della azione manageriale;
in particolare, con delibere del Consiglio di Amministrazione di Centostazioni S.p.a del 6 giugno 2002, 8 marzo 2004 e 26 maggio 2005 sono state assegnate alla Società Airport Elite (proprietà del Gruppo SAVE S.p.a azionista al 60 per cento di Archimende 1) la gestione del Food and Beverage a trattativa privata;
le spese legali e/o il risarcimento nei confronti di terzi affittuari di esercizi di Food and Beverage assegnati alla Società Airport Elite sono state sostenute esclusivamente da Centostazioni S.p.a, ovverosia da una società partecipata al 60 per cento dallo Stato;
sono stati affidati una serie di incarichi professionali nel settore della progettazione e della direzione dei lavori alla Save Engineering S.p.a (detenuta da SAVE S.p.a);
ciò appare quanto mai singolare considerato che dal punto di vista degli incarichi direttivi va sottolineato come sia stato nominato amministratore delegato di Centostazioni S.p.a. l'ingegner Paolo Simioni, che è al tempo stesso responsabile
Infrastrutture di mobilità della società privata Save che, come si è detto, detiene il 60 per cento di Save S.p.a;
ad aggravare tale situazione contribuirebbe anche la notizia dell'avvenuta nomina lo scorso anno a capo del personale della società Centostazioni del medesimo ingegner Paolo Simioni;
dal punto di vista dell'efficienza dell'azione manageriale va altresì sottolineato come Centostazioni S.p.a. pare abbia accumulato notevoli ritardi nella realizzazione di molti lavori che le erano stati assegnati e tale affermazione è documentata in numerosissimi articoli pubblicati dagli organi di informazione -:
se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta dalla presente interrogazione e che giudizio ne dia;
se e quali iniziative ritenga opportuno adottare al fine di risolvere in via definitiva una tale situazione di palese contrasto sia con i principi di legalità ed efficienza sia con la finalità di perseguimento dell'interesse pubblico.
(4-02140)