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Allegato B
Seduta n. 92 del 16/1/2007
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della pubblica istruzione, per sapere - premesso che:
la Repubblica individua come obiettivo prioritario l'espansione dell'offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall'infanzia lungo tutto l'arco della vita;
le scuole paritarie non statali di ogni ordine e grado, ivi comprese quelle dell'infanzia, al pari di quelle statali concorrono a costituire il sistema nazionale d'istruzione, svolgono un pubblico servizio e quindi devono accogliere chiunque, accettandone il progetto educativo, richieda di iscriversi, compresi gli alunni con problemi di handicap;
ad esse è assicurata piena libertà per quanto concerne l'orientamento culturale e l'indirizzo pedagogico-didattico;
nell'ambito dei compiti loro riconosciuti dall'ordinamento, ed in specie dalla legge n. 62 del 2000, vi è quello di poter rappresentare puntualmente alle famiglie potenzialmente interessate la loro offerta educativa;
per il raggiungimento di tali obiettivi le scuole medesime necessitano della collaborazione delle amministrazioni interessate, ivi compresi gli enti territoriali in possesso degli elenchi anagrafici -:
quali iniziative - anche normative - il Ministero intenda promuovere affinché le suddette amministrazioni collaborino con le scuole paritarie in modo da porre queste ultime nelle condizioni di svolgere adeguatamente la loro azione educativa che è volta anche al perseguimento dell'obiettivo della generalizzazione dell'offerta formativa.
(2-00303)
«Rusconi, Ghizzoni, Volpini, Bianco, Fadda, Farinone, Ruggeri, Duilio, Piro, Villari, Calgaro, Codurelli, Mosella, Ruta, Sanga, Servodio, Ossorio, Carra, Vichi, De Mita, Iannuzzi, Cesario, Burtone, Monaco, Adenti, Affronti, Oliverio, Suppa, Strizzolo, Squeglia, Delbono, Garofani, Ricardo Antonio Merlo, Tuccillo».
Interrogazione a risposta scritta:
FABRIS. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 8 della legge 3 maggio 1999, n. 124 garantiva, nel passaggio dagli Enti locali allo Stato dei lavoratori ATA (Ausiliari Tecnici Amministrativi) e ITP (Insegnanti Tecnico Pratici), la conservazione giuridica ed economica dell'anzianità maturata nell'Ente locale di provenienza;
il 20 luglio 2000 i sindacati maggiormente rappresentativi siglarono un accordo che di fatto comportò per i suddetti lavoratori una pesante decurtazione dell'anzianità di servizio e della retribuzione;
alcune sentenze della Corte di Cassazione (15 marzo 2005 e 25 gennaio 2005) hanno chiarito che l'accordo sindacale di cui sopra è privo di natura normativa e che ai lavoratori devono essere applicati tutti i trattamenti economici e normativi stabiliti dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) comparto scuola;
in buona sostanza, con l'articolo 1, comma 218 della legge finanziaria 2006 è stato riprodotto il testo dell'accordo sindacale con l'intento di bloccare la retribuzione dei lavoratori che non avevano ancora fatto in tempo a concludere la causa di lavoro;
ciò costituisce uno stravolgimento dell'impianto originario dell'articolo 8 della legge del 1999, in quanto mira a disconoscere i diritti dei lavoratori e a cancellare tutti i procedimenti pendenti;
la Corte di Cassazione ha riconosciuto a molti lavoratori il diritto ad una giusta retribuzione per il servizio prestato, mentre tanti altri, pur trovandosi nella stessa situazione giuridica ma con un procedimento giudiziario ancora pendente, non hanno ancora visto riconosciuto tale diritto -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere, alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione, al fine di ripristinare il diritto al riconoscimento del servizio prestato e adottare i provvedimenti necessari per evitare situazioni di disparità tra i lavoratori, in applicazione di quanto originariamente previsto all'articolo 8 della legge 3 maggio 1999 n. 124.
(4-02125)