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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 101 di mercoledì 31 gennaio 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 9,35.
MARCO BOATO (Verdi), Segretario. Legge il processo verbale della seduta di ieri.
Sul processo verbale.
Dopo un intervento del deputato GIORGIO LA MALFA (Misto), al quale il PRESIDENTE rende precisazioni, il processo verbale è approvato.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantanove.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 300 del 2006: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative (A.C. 2114).
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
MAURIZIO RONCONI (UDC). Nel ribadire il giudizio critico sul provvedimento d'urgenza in esame, il quale appare connotato da disposizioni eterogenee che in taluni casi incidono su fonti normative di rango non legislativo e presentano profili di illegittimità, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Pur manifestando apprezzamento per talune modifiche apportate al testo originario del provvedimento d'urgenza in esame, ribadisce il carattere eterogeneo delle disposizioni da esso recate, che non appaiono ispirate ad una corretta tecnica legislativa. Dichiara, pertanto, il voto contrario del suo gruppo.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando l'imparzialità che ha connotato le determinazioni assunte dal Presidente della Camera in merito al vaglio di ammissibilità delle proposte emendative presentate: al riguardo, auspica peraltro che si proceda ad un'armonizzazione dei regolamenti dei due rami del Parlamento.
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno). Pur dichiarando il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, lamenta il ricorso alla decretazione d'urgenza per prorogare termini previsti da disposizioni legislative ed auspica un maggior raccordo tra Governo e Parlamento per scongiurare il rischio di ingenerare incertezza nei cittadini.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Sottolinea che l'attuazione della disposizione recata dal comma 3 dell'articolo 3 del decreto-legge non determinerà una riduzione di oneri a carico di Stato e comuni, come sostenuto dal Governo, bensì benefici in favore di talune società cooperative contigue a forze politiche della sinistra, in danno di piccoli proprietari che, ingiustamente espropriati, hanno affrontato lunghi e onerosi procedimenti giudiziari, che si avviano ormai alla giusta e definitiva conclusione.
Pag. VIMARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza significativamente migliorato nel corso dell'iter parlamentare, pur rilevando che sono state dichiarate inammissibili proposte emendative che avrebbero contribuito ad un suo ulteriore miglioramento. Sottolinea tuttavia l'inopportunità di ricorrere reiteratamente alla decretazione d'urgenza per prorogare termini previsti da disposizioni legislative, mettendo a rischio l'efficacia della legge e la certezza del diritto, nonché il corretto rapporto fra Stato e cittadini.
LUCIO BARANI (DC-PS). Osservato che il ricorso del Governo ad un decreto-legge volto a prorogare termini previsti da disposizioni legislative ne denota l'incapacità di adottare i necessari provvedimenti, lamenta la concessione di ingiustificati benefici in favore del mondo cooperativo; dichiara quindi che il suo gruppo non voterà il disegno di legge di conversione in esame.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che denota l'assenza di una chiara linea politica del Governo, come peraltro si evince dall'atteggiamento che l'Esecutivo assume su qualsiasi argomento di interesse generale. Lamenta quindi il fatto che l'ampia declaratoria di inammissibilità abbia precluso alla Camera la possibilità di svolgere un più approfondito dibattito, interrompendo, tra l'altro, il procedimento relativo all'istituzione di nuove province, segnatamente di quella di Monza.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, giudica opportuna la declaratoria di inammissibilità di numerose proposte emendative, alcune delle quali, a suo giudizio, erano state surrettiziamente presentate per tutelare interessi particolari.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Pur manifestando condivisione sulle modifiche apportate al testo del provvedimento d'urgenza, anche attraverso l'accoglimento delle istanze rappresentate dal suo gruppo, sottolinea che permangono taluni elementi di criticità, segnatamente rispetto a disposizioni di natura sostanziale che incidono in maniera inappropriata dal punto di vista della tecnica legislativa su distinti settori dell'ordinamento. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
PIERANGELO FERRARI (Ulivo). Espresso apprezzamento per la correttezza giuridica del provvedimento d'urgenza, in cui si è opportunamente evitato di inserire proroghe di termini previsti da deleghe legislative, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Lamenta il fatto che, ancora una volta, il Governo ha perso un'occasione per fornire adeguate risposte alle esigenze del comparto dell'agricoltura e della pesca.
SESA AMICI (Ulivo), Relatore. Nel ringraziare i colleghi e gli Uffici per il proficuo lavoro svolto su un provvedimento atteso da numerosi cittadini, auspica che il Parlamento torni ad essere luogo privilegiato del dialogo e del confronto politico.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
Pag. VIILa Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2114.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 297 del 2006: Disposizioni urgenti per il recepimento delle direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE e per l'adeguamento a decisioni in ambito comunitario (A.C. 2112).
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge, avvertendo che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Lega Nord Padania è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Comunica quindi le proposte emendative dichiarate inammissibili, precisando altresì i criteri a cui si è attenuta la Presidenza nell'effettuazione del relativo vaglio (vedi resoconto stenografico pag. 21).
ANGELO BONELLI (Verdi). Chiede alla Presidenza di riconsiderare la declaratoria di inammissibilità dei suoi articoli aggiuntivi 3.010, 3.01 e 3.011, eventualmente sottoponendo la questione al voto dell'Assemblea.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nell'esprimere soddisfazione per la declaratoria di inammissibilità dell'emendamento 3.100 del Governo, stigmatizza tuttavia il tentativo dell'Esecutivo di stravolgere surrettiziamente la vigente normativa in materia di immigrazione.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta al fine di consentire al Comitato dei nove di riunirsi.
GIANFRANCO CONTE (FI). Condivide pienamente le valutazioni della Presidenza in materia di inammissibilità delle proposte emendative.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Manifesta apprezzamento per la declaratoria di inammissibilità dell'emendamento 3.100 del Governo.
PRESIDENTE. Nel ritenere di non poter accedere alla richiesta di sottoporre al voto dell'Assemblea la declaratoria di inammissibilità delle proposte emendative, ribadisce la correttezza della valutazione effettuata dalla Presidenza.
Ritenendo di poter accedere altresì alla richiesta del relatore, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 11,30, è ripresa alle 12,15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli ulteriori emendamenti 5.100 e Dis. 1.1: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 14.
Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati GAETANO FASOLINO (FI), REMIGIO CERONI (FI), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), STEFANO ALLASIA (LNP), ANTONIO PEPE (AN), PAOLA GOISIS (LNP), GIUSEPPE ROMELE (FI), MARIA GRAZIA SILIQUINI (AN), LUIGI D'AGRÒ (UDC), BRUNO MELLANO (RosanelPugno) e GRAZIA FRANCESCATO (Verdi).
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.100 e 1.101 della Commissione; esprime parere favorevole sugli emendamenti Fugatti 1.34, 1.36, 1.41, Gioacchino Alfano 1.16, Fugatti 1.52, 1.60, 2.7, purché riformulato, e 2.9; invita al ritiro degli emendamenti Galletti 1.26, Pag. VIIIGioacchino Alfano 1.18 e Fugatti 1.48; esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative riferite agli articoli 1 e 2 del decreto-legge, ove non assorbite o formali.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta, che sospende fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15.
Svolgimento di interrogazioni
a risposta immediata.
CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Illustra l'interrogazione Oliva n. 3-00571, concernente la dislocazione delle Forze armate sul territorio nazionale, con particolare riferimento alla riapertura di reparti scuola in Sicilia.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 37).
CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Si dichiara insoddisfatto della risposta, giudicata di stampo burocratico, lamentando la scarsa attenzione prestata dal Governo alla esigenze del Mezzogiorno.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Illustra l'interrogazione Zanella n. 3-00572, sull'ampliamento della base militare statunitense di Vicenza e realizzazione della Conferenza nazionale sulle servitù militari.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 39).
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel ringraziare il ministro per gli elementi forniti nella risposta, ritiene che la questione evocata nel suo atto ispettivo avrebbe dovuto essere affrontata nel più ampio quadro delle scelte da compiere in tema di servitù militari; invita, quindi, l'Esecutivo ad un più diretto confronto con la popolazione interessata.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Illustra la sua interrogazione n. 3-00573, sulle misure per la prevenzione delle truffe telematiche.
PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro delle comunicazioni. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 40).
MASSIMO NARDI (DC-PS). Nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto, lamenta che il Governo non ha destinato risorse al finanziamento della necessaria attività di contrasto delle truffe telematiche.
ELIAS VACCA (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-00574, sulle presunte irregolarità nell'esercizio dell'attività televisiva da parte dell'emittente Catalan TV, con sede ad Alghero.
PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro delle comunicazioni. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42).
ELIAS VACCA (Com.It). Nel dichiararsi soddisfatto per le tempestive iniziative promosse dal ministro delle comunicazioni, auspica che l'Autorità di settore assuma le determinazioni di sua competenza.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Illustra la sua interrogazione n. 3-00575, sui limiti in materia di pubblicità nei programmi televisivi e di telepromozioni.
PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro delle comunicazioni. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43).
Pag. IXFABRIZIO MORRI (Ulivo). Giudicata soddisfacente la risposta, evidenzia l'anomalia della situazione italiana in relazione alle interruzioni pubblicitarie nel corso dei programmi televisivi, che appare peraltro lesiva dei diritti dei minori e degli utenti non abbonati ad emittenti televisive a pagamento.
MAURIZIO ZIPPONI (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00576, sulle scelte aziendali delle Poste italiane Spa in relazione all'utilizzo di lavoratori precari.
PAOLO GENTILONI SILVERI, Ministro delle comunicazioni. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45).
MAURIZIO ZIPPONI (RC-SE). Preso atto dell'impegno del Governo nella lotta alla precarizzazione dei rapporti di lavoro, lo invita a verificare se nel comportamento della società Poste italiane siano ravvisabili responsabilità sanzionabili, oggettive o soggettive.
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-00577, sull'attuazione della normativa in materia di acquisto di manufatti e beni prodotti con materiale riciclato da parte degli uffici e degli enti pubblici.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47).
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno). Manifesta apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo per favorire l'attuazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di beni prodotti con materiale riciclato.
STEFANIA PRESTIGIACOMO (FI). Illustra la sua interrogazione n. 3-00578, sulle intenzioni del Governo in merito all'attuazione dell'accordo di programma per la riqualificazione o la deindustrializzazione del polo chimico di Priolo-Siracusa.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 48).
STEFANIA PRESTIGIACOMO (FI). Rilevato preliminarmente che il ministro Chiti, non essendo competente per materia, non ha potuto che fornire una risposta di stampo burocratico, osserva che non sono state fugate le preoccupazioni espresse nell'interrogazione alimentando in tal modo la situazione di tensione presente nell'area di Priolo-Siracusa.
STEFANO PEDICA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00579, sulle iniziative a favore degli acquirenti delle case INPDAP del complesso immobiliare sito in Roma, via Montecassiano n. 78.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50).
STEFANO PEDICA (IdV). Ritiene particolarmente grave il comportamento omissivo dell'INPDAP relativamente alla questione richiamata nell'atto ispettivo.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-00580, sulle iniziative per realizzare condizioni di lavoro più flessibili al fine di conciliare il lavoro con la cura e l'educazione dei figli.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51).
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di non potersi ritenere soddisfatta per la risposta, della quale sottolinea il carattere generico.
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-00581, sulla sospensione del progetto di costruzione dell'acquedotto denominato «Galleria Pavoncelli-bis» tra la Campania e la Puglia.
Pag. XANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53).
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Dichiara di non potersi ritenere soddisfatto per la risposta, lamentando l'incompletezza e l'inesattezza delle informazioni fornite dal Governo.
ANDREA GIBELLI (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-00582, sulle iniziative per garantire la centralità dell'aeroporto di Malpensa nel quadro delle reti infrastrutturali europee.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54).
ANDREA GIBELLI (LNP). Sottolinea la necessità che il Governo adotti, senza alcun pregiudizio e con la massima trasparenza, opportune iniziative al fine di garantire la centralità dell'infrastruttura aeroportuale di Malpensa.
MANLIO CONTENTO (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-00583, sulle recenti misure in materia di liberalizzazioni e revoca di concessioni della TAV Spa relative a tratte ad «alta velocità».
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56).
MANLIO CONTENTO (AN). Paventa le deleterie conseguenze che potranno derivare dalla revoca delle concessioni della TAV Spa, sia sotto il profilo degli oneri risarcitori sia dal punto di vista della improcrastinabile realizzazione del sistema di alta velocità.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,30, è ripresa alle 16,45.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantanove.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni I e V hanno espresso gli ulteriori prescritti pareri.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede di rinviare ad altra seduta il seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 2112, in modo che l'Assemblea possa immediatamente procedere alla trattazione del successivo punto all'ordine del giorno relativo al seguito della discussione delle mozioni in tema di famiglia, argomento peraltro in quota all'opposizione.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo), Relatore. Non solleva obiezioni in merito al rinvio alla seduta di domani del seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 2112.
Dopo un intervento del deputato ROBERTO GIACHETTI (Ulivo), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di rinviare alla seduta di domani il seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 2112.
Seguito della discussione delle mozioni Volonté n. 1-00071 (Nuova formulazione), Bertolini n. 1-00073, Fabris n. 1-00075, Maroni n. 1-00077, Villetti n. 1-00078, Bonelli n. 1-00080, Migliore n. 1-00081, Del Bue n. 1-00082, La Russa n. 1-00084 e Franceschini n. 1-00087 in tema di famiglia.
PRESIDENTE. Avverte che le mozioni Bertolini n. 1-00073, Bonelli n. 1-00080 e Migliore n. 1-00081 sono state ritirate dai Pag. XIrispettivi presentatori e che i deputati Bonelli e Migliore hanno sottoscritto la mozione Franceschini n. 1-00087.
Avverte altresì che sono state presentate le risoluzioni Della Vedova n. 6-00014 e Turco n. 6-00015.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Rilevato che sul tema della famiglia e della convivenza di fatto il Parlamento dovrebbe impegnarsi per costruire percorsi condivisi, sottolinea la necessità di perseguire significative politiche a sostegno della famiglia. Osservato inoltre che le convivenze di fatto sono formazioni sociali richiamate, sia pure indirettamente, dall'articolo 2 della Costituzione, sottolinea che il programma dell'Unione prevede il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà delle persone che ne fanno parte, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Rileva tuttavia che, tenendo conto del preminente interesse dei diritti dei minori, non sarà consentito alle coppie omosessuali di ottenere l'affido o l'adozione di bambini ovvero di ricorrere a tecniche di fecondazione assistita. Esprime, infine, parere favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087 e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Manifestato un orientamento contrario all'equiparazione delle unioni di fatto alle famiglie fondate sul matrimonio, ritiene peraltro che sulla questione dovrebbe essere avviata un'ampia consultazione con le formazioni rappresentative della società civile.
SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Sottolineato che la famiglia fondata sul matrimonio rappresenta il vero e proprio pilastro della società, ritiene che le convivenze di fatto possano essere adeguatamente tutelate con modifiche alla normativa vigente che, tuttavia, non prevedano la possibilità di adozione per le coppie omosessuali.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Giudica incomprensibili le ragioni per le quali il Governo ha espresso parere contrario sulla mozione n. 1-00082, le cui linee ispiratrici si differenziano da quelle dei documenti di indirizzo presentati dagli altri gruppi di opposizione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
CARLO LEONI
MAURO DEL BUE (DC-PS). Lamentato altresì l'intendimento dell'Esecutivo di promuovere l'adozione di un provvedimento riconducibile alle sole forze politiche della maggioranza, ritiene essenziale che la nuova disciplina della materia rispetti pienamente le libertà personali.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Ritiene che la materia in esame non possa essere soggetta a vincoli di coalizione o di partito, ma debba essere lasciata ad un'assunzione personale di responsabilità da parte dei parlamentari. Nel preannunziare, quindi, che il suo gruppo esprimerà un orientamento favorevole alla mozione Volonté n. 1-00071 (Nuova formulazione) ed al documento di indirizzo presentato dal gruppo di Forza Italia, osserva che l'opportuno riconoscimento dei diritti individuali non deve tradursi nella creazione di un nuovo soggetto giuridico da tutelare diverso dalla famiglia riconosciuta dalla Costituzione. Auspica, infine, l'approvazione della sua mozione n. 1-00075.
ANGELO BONELLI (Verdi). Manifestato un orientamento favorevole al riconoscimento delle unioni civili, a suo avviso non penalizzante per la famiglia tradizionale, ritiene necessario ed improcrastinabile procedere ad una regolamentazione legislativa della materia; nell'invitare quindi i presentatori a ritirare la mozione Villetti n. 1-00078, alla cui eventuale votazione non prenderebbe parte, dichiara voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087.
KATIA BELLILLO (Com.It). Nel ritenere necessaria la piena attuazione dell'articolo 3 Pag. XIIdella Costituzione attraverso il superamento delle molteplici forme di discriminazione tuttora presenti nel Paese nei confronti delle persone omosessuali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Franceschini n. 1-00087, che giudica coerente con il programma elettorale dell'Unione.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Giudicato ipocrita l'atteggiamento di taluni dei parlamentari che manifestano un orientamento contrario alle unioni di fatto, pur ricorrendovi nella vita privata, dichiara con convinzione voto contrario sulle mozioni Volonté n. 1-00071 (Nuova formulazione) e Fabris n. 1-00075; raccomanda, quindi, l'approvazione della sua mozione n. 1-00078 e dichiara voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087, pur non condividendone l'intero contenuto.
MASSIMO DONADI (IdV). Nel ritenere che su materie etiche il Governo ed il Parlamento abbiano il compito di prendere atto delle istanze presenti nella società, riconoscendo e regolamentando i diritti che conseguono alle nuove e diverse forme di rapporti affettivi tra le persone, dichiara voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087 ed invita i presentatori a ritirare la mozione Fabris n. 1-00075.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Osservato che il dibattito in corso sta evidenziando palesi divergenze all'interno della maggioranza, ritiene che un'eventuale disciplina delle unioni civili, oltre a delegittimare l'istituto della famiglia, rischi di determinare il riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali; riterrebbe quindi opportuno, semmai, che il Governo assumesse adeguate e concrete iniziative sul piano dei diritti individuali con provvedimenti legislativi ad hoc, che non comportino un riconoscimento giuridico di diritto pubblico.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolinea la necessità che il Governo attribuisca assoluta priorità all'adozione di iniziative di promozione della famiglia fondata sul matrimonio e della natalità, piuttosto che dare rilievo pubblico alle unioni di fatto, comprese quelle tra persone dello stesso sesso. Reputa infatti inaccettabile l'attribuzione ai conviventi dei medesimi diritti che vengono acquisiti - contestualmente a conseguenti doveri - a seguito del matrimonio, che dà vita alla famiglia oggetto di esplicito riconoscimento nell'articolo 29 della Costituzione. Ritiene, infatti, che l'ordinamento già tuteli i diritti individuali della persona.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nel ritenere opportuno il riconoscimento delle unioni civili come valore fondante di una società democratica, osserva che l'opportuna disciplina della pluralità delle varie forme affettive presenti nella nostra società non rischia di delegittimare l'istituto familiare, ma comporta la mera estensione a tutti i cittadini, anche omosessuali, di una serie di diritti. Dichiara quindi che i deputati del suo gruppo non parteciperanno al voto sulla mozione Villetti n. 1-00078 e voteranno contro i documenti di indirizzo da loro non sottoscritti.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Sottolineato che la materia in discussione dovrebbe essere regolata da una legge di iniziativa parlamentare, richiama il dispositivo della sua mozione n. 1-00084, evidenziando la fondamentale differenza tra convivenze omosessuali ed eterosessuali. Pur confermando, inoltre, l'assoluto rispetto dei diritti dell'individuo, indipendentemente dal suo orientamento sessuale, ritiene che non si debba assumere alcuna iniziativa legislativa che comporti l'equiparazione delle unioni di fatto alla famiglia naturale fondata sul matrimonio.
Dichiara infine di voler sottoscrivere la risoluzione Della Vedova n. 6-00014.
SANDRO BONDI (FI). Osservato che la pratica del rinvio di decisioni importanti viene troppo spesso utilizzata dalla maggioranza per evitare laceranti divisioni interne, ritiene che le questioni attinenti alle unioni di fatto debbano essere demandate Pag. XIIIalla discussione parlamentare ed alla libera determinazione dei singoli. Pur dichiarandosi, inoltre, contrario ad equiparare la famiglia alle unioni di fatto, ritiene si debbano comunque disciplinare situazioni rispetto alle quali il vigente ordinamento non dà risposte efficaci e concrete.
MIMMO LUCÀ (Ulivo). Nel dichiarare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00087 e voto contrario sui restanti documenti di indirizzo presentati, ricorda che la sua parte politica ha chiesto al Governo di presentare con sollecitudine un disegno di legge per il riconoscimento giuridico delle unioni di fatto, in una visione laica dei diritti e delle libertà individuali.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Nel ritenere che l'attività legislativa debba essere volta a garantire le più ampie forme di tutela delle libertà personali, dichiara voto favorevole sulle mozioni Villetti n. 1-00078 e Del Bue n. 1-00082.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione per parti separate della mozione Fabris n. 1-00075, nel senso di votare il secondo capoverso del dispositivo distintamente dalle restanti parti.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Volontè n. 1-00071 (Nuova formulazione), nonché la mozione Fabris n. 1-00075, ad eccezione del secondo capoverso del dispositivo, che è respinto con successiva votazione; respinge altresì le mozioni Maroni n. 1-00077, Villetti n. 1-00078, Del Bue n. 1-00082 e La Russa n. 1-00084; approva quindi la mozione Franceschini n. 1-00087 e respinge le risoluzioni Della Vedova n. 6-00014 e Turco n. 6-00015.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Rileva che taluni deputati del suo gruppo hanno erroneamente votato a favore della mozione Del Bue n. 1-00082.
Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 1179: Convenzione sulla protezione e la promozione delle diversità delle espressioni culturali (approvato dal Senato) (A.C. 2081).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 22 gennaio scorso si è svolta la discussione sulle linee generali.
Passa quindi all'esame degli articoli del disegno di legge, ai quali non sono riferiti emendamenti.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accetta l'ordine del giorno Marinello n. 1, nonché l'ordine del giorno Bono n. 2, purché riformulato.
NICOLA BONO (AN). Richiamate le ragioni per le quali riterrebbe essenziale procedere entro il prossimo mese di aprile alla ratifica della Convenzione UNESCO sul patrimonio intangibile, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 2 ove il Governo non ritenesse poterlo accogliere nel testo originario.
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Conferma il parere precedentemente espresso, precisando le ragioni della riformulazione proposta.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
NICOLA BONO (AN). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, sollecita il Pag. XIVGoverno ad accogliere le procedute per la ratifica della Convenzione UNESCO sul patrimonio culturale intangibile.
PIETRO FOLENA (RC-SE). Sottolineata l'importanza della Convenzione in esame, alla quale non hanno purtroppo aderito paesi quale ad esempio gli Stati Uniti d'America, auspica anch'egli la sollecita ratifica della Convenzione UNESCO sul patrimonio intangibile; dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
GIACOMO MANCINI (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2081.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 1o febbraio 2007, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 96).
La seduta termina alle 19,35.