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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 185 di lunedì 9 luglio 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
La seduta comincia alle 16.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 25 giugno 2007 ed il PRESIDENTE comunica che i deputati in missione sono cinquantacinque.
TITTI DE SIMONE (RC-SE), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Discussione del disegno di legge S. 1214: Riordino degli enti di ricerca (approvato dal Senato) (A.C. 2599).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
MANUELA GHIZZONI (Ulivo), Relatore. Osserva che il disegno di legge in discussione conferisce una delega al Governo finalizzata a promuovere, sostenere, rilanciare e razionalizzare le attività nel settore della ricerca ed a garantire l'autonomia e l'efficienza degli enti pubblici nazionali di ricerca, auspicando che i principi che lo ispirano possano essere quanto prima estesi anche agli enti pubblici di ricerca che fanno capo ad altri Ministeri; auspica altresì che nel corso del dibattito si riesca a trovare un'intesa che consenta di risolvere talune criticità del testo del provvedimento e ad approvare una riforma ampiamente condivisa.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
ALBA SASSO (SDpSE). Rilevato il carattere profondamente innovativo dei principi e criteri direttivi dettati dal disegno di legge delega in discussione, sottolinea la necessità di superare la condizione di precarietà che troppo spesso connota le attività di ricerca; osservato quindi che innovazione e ricerca costituiscono elementi importanti ai fini dello sviluppo complessivo del Paese, auspica che si provveda quanto prima al coordinamento dell'attività degli enti di ricerca che fanno capo ad amministrazioni diverse, assicurando che tale attività sia informata a principi di libertà, indipendenza e responsabilità.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Pur sottolineando le importanti modifiche apportate al disegno di legge in discussione nel corso dell'iter al Senato, anche grazie all'attività emendativa dell'opposizione, evidenziata la necessità che i criteri direttivi cui dovranno attenersi i conseguenti decreti legislativi garantiscano il rispetto dei principi costituzionali di libertà ed autonomia degli enti di ricerca, ritiene che le disposizioni del provvedimento siano contraddittorie e si pongano in contrasto con i suddetti principi costituzionali. Invita, dunque, tutte le forze politiche ad un ulteriore approfondimento sul tema del riordino degli enti di ricerca scevro da pregiudizi ideologici o di parte, perseguendo esclusivamente l'interesse del Paese.
Pag. IVFABIO GARAGNANI (FI). Nel preannunziare la netta contrarietà del suo gruppo al provvedimento in esame, che ritiene inutile e lesivo dell'autonomia e del ruolo fondamentale degli enti di ricerca, esprime rammarico per il mancato apprezzamento dei positivi effetti prodotti dagli interventi di riordino effettuati dal precedente Governo. Solleva altresì dubbi sulle norme introdotte al Senato riguardanti l'autonomia statutaria degli enti di ricerca ed il sistema di governance degli stessi, ritenendo inoltre scarsamente efficace il meccanismo di valutazione dell'attività di ricerca.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Nel rilevare che gli interventi di riforma del centrodestra, peraltro attuati senza il consenso del mondo scientifico, hanno penalizzato il settore della ricerca, sottolinea la necessità di perseguire una forte politica di stabilizzazione del precariato, destinando al predetto settore, già con la manovra economico-finanziaria per il 2008, adeguate risorse. Giudicato quindi positivo l'impianto del disegno di legge in discussione, preannunzia la presentazione di proposte emendative finalizzate a correggerne gli aspetti negativi, in particolare a scongiurare i rischi di frammentazione e disparità di trattamento tra i diversi enti la cui autonomia statutaria deve essere garantita.
Auspica infine il pieno coinvolgimento del personale nel processo di riorganizzazione e governo degli enti medesimi.
SIMONE BALDELLI (FI). Giudicati incongruenti ed eccessivamente ampi i tempi previsti per la discussione sulle linee generali rispetto a quelli destinati al seguito dell'esame del provvedimento, paventa il rischio di una blindatura del testo nel corso dell'iter alla Camera. Ritiene, inoltre, che le disposizioni in discussione evidenzino un'eccessiva commistione tra politica e ricerca, in palese contrasto con il principio di libertà sancito dall'articolo 33 della Costituzione. Esprime, infine, perplessità sul ricorso allo strumento della delega, che suscita dubbi in ordine ai reali obiettivi che il Governo intende perseguire con il disegno di legge in discussione.
PRESIDENTE. Osservato che la ripartizione dei tempi per l'esame del disegno di legge è stata disposta in modo conforme alla prassi applicativa, rileva che la particolare ampiezza della discussione sulle linee generali è dovuta alla necessità di garantire a ciascun gruppo parlamentare un tempo almeno pari a trenta minuti.
PAOLA GOISIS (LNP). Pur esprimendo soddisfazione per le modifiche apportate dal Senato al disegno di legge in discussione, osserva che permangono talune perplessità, segnatamente in relazione al mancato raccordo con l'autonomia regionale, alla scarsa attenzione mostrata al mondo imprenditoriale ed alla estrema vaghezza della copertura finanziaria: sottolinea quindi la necessità di favorire un più stretto raccordo tra università, mondo imprenditoriale e sistema degli enti di ricerca, auspicando altresì una migliore definizione dello status di ricercatore ed un assetto organizzativo più efficiente degli enti medesimi.
WALTER TOCCI (Ulivo). Auspica l'approvazione del disegno di legge in discussione nel testo approvato dal Senato, osservando che una sua sostanziale modifica rischierebbe di differirne sine die la conclusione dell'iter e di protrarre una situazione di paralisi dell'attività degli enti medesimi che ha già prodotto ingenti danni; riterrebbe opportuno, in caso contrario, garantire maggiore autonomia a tutti gli enti di ricerca, preannunziando al riguardo la presentazione di proposte emendative.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
MANUELA GHIZZONI (Ulivo), Relatore. Lamentata la scarsa partecipazione di alcune forze politiche al dibattito su un tema di grande rilevanza quale quello del riordino degli enti di ricerca, manifesta piena disponibilità a recepire propostePag. Vulteriormente migliorative del testo, con particolare riferimento alle disposizioni contenute nei commi 3 e 4 dell'articolo 1, che a suo avviso presentano elementi di criticità. Auspica, infine, la tempestiva approvazione di un provvedimento, che giudica complessivamente valido.
LUCIANO MODICA, Sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca. Nel condividere le considerazioni svolte dalla relatrice, auspica che anche alla Camera si possa registrare un'ampia intesa sul provvedimento in esame, che riguarda un tema di interesse generale, in quanto investe il futuro e l'innovazione del Paese.
Assicura quindi la disponibilità del Governo a recepire proposte emendative migliorative del testo, in particolare per quanto concerne le parti di esso in cui si ravvisano errori tecnici ed i commi 3 e 4 dell'articolo 1, nei quali sono presenti alcuni profili di contraddittorietà.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale Leone n. 1, che sarà discussa e votata in altra seduta, alla quale rinvia il seguito del dibattito.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 10 luglio 2007, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 40).
La seduta termina alle 19,15.