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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 196 di venerdì 27 luglio 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 9,40.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono settanta.
Seguito della discussione del disegno di legge S. 1447: Modifiche alle norme sull'ordinamento giudiziario (approvato dal Senato) (A.C. 2900).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo 1, ricordando che nella seduta di ieri sono stati da ultimo votati gli identici emendamenti Pecorella 1.66, Consolo 1.67 e Mazzoni 1.310.
Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
ANTONIO LEONE (FI). Ritiene che le dichiarazioni di voto sull'articolo 1 possano svolgersi dopo la sospensione della seduta per il decorso dei termini regolamentari di preavviso.
PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, ritiene di poter accedere all'ipotesi prospettata dal deputato Leone.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 9,47, è ripresa alle 10,05.
Sull'ordine dei lavori.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Lamenta che i due rami del Parlamento non hanno potuto procedere all'esame contestuale del documento di programmazione economico-finanziaria.
PRESIDENTE. Rilevato che non è stato possibile garantire la contestualità richiamata dal deputato Pedrizzi, ritiene tuttavia che l'esame del documento di programmazione economico-finanziaria da parte della Camera non sarà meramente rituale.
Si riprende la discussione.
GAETANO PECORELLA (FI). Evidenzia le ragioni per le quali manifesta un orientamento contrario all'articolo 1.
MANLIO CONTENTO (AN). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'articolo in esame, stigmatizza, in particolare, la soppressione dell'accertamento psico-attitudinale per l'accesso in magistratura.
MARIO PEPE (FI). Dichiara voto contrario sull'articolo 1, ispirato alla convinzione che la magistratura sia esente da responsabilità in ordine alla crisi della giustizia.
Pag. VILa Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Sottolineata la natura non ostruzionistica delle proposte emendative presentate dall'opposizione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Paventate le deleterie conseguenze derivanti dalle reiterate modifiche della disciplina dell'ordinamento giudiziario, invita il relatore per la maggioranza a valutare con più attenzione le proposte emendative presentate dall'opposizione.
NINO MORMINO (FI). Richiama la ratio sottesa agli identici emendamenti in esame, interamente soppressivi dell'articolo 2, sottolineando, in particolare, che la disciplina approvata nella scorsa legislatura garantiva una più efficace valutazione della professionalità dei magistrati.
ENRICO COSTA (FI). Condivide l'opportunità di sopprimere l'articolo 2 del provvedimento, come proposto con gli identici emendamenti in esame.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Ritiene che l'articolo 2, del quale si propone la soppressione, introduca un sistema di valutazione della professionalità dei magistrati sganciato da ogni criterio monocratico.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara di condividere la soppressione dell'articolo 2 del disegno di legge in esame, che scardina uno dei punti più innovativi della riforma Castelli, svincolando la valutazione professionale dei magistrati da criteri oggettivi e meritocratici.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo agli identici emendamenti in esame, volti a salvaguardare il criterio meritocratico nella valutazione della professionalità dei magistrati.
MARIO PEPE (FI). Esprime la sua assoluta contrarietà alle modalità di valutazione e di avanzamento nella carriera dei magistrati indicate nel provvedimento in esame.
LUIGI VITALI (FI). Manifesta disagio per la sostanziale impossibilità, per i deputati, di modificare un testo che non garantisce la qualità del sistema giudiziario.
PAOLA GOISIS (LNP). Rileva che l'impianto del provvedimento in esame accentua l'autoreferenzialità della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 2.1 e Mazzoni 2.302, nonché l'emendamento Vitali 2.115.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Vitali 2.116, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vitali 2.116 e Pecorella 2.5.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea che le norme recate dal comma 2 dell'articolo 2 del provvedimento in esame, in tema di valutazione della professionalità dei magistrati, si basano su criteri discrezionali e non meritocratici, che rischiano di subordinarne la progressione in carriera all'appartenenza alle correnti maggioritarie in seno alla magistratura.
Pag. VIIENRICO COSTA (FI). Lamenta il carattere non oggettivo dei criteri dettati dall'articolo 2 in materia di valutazione della professionalità dei magistrati.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 2.7, lamentando la discrezionalità e la genericità dei criteri previsti nel disegno di legge in esame per la valutazione della professionalità dei magistrati.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Evidenzia le ragioni sottese alla proposta di soppressione del comma 2 dell'articolo 2.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 2.7, soppressivo del comma 2 dell'articolo 2, manifestando assoluta contrarietà a modalità di valutazione della professionalità dei magistrati che prescindono da criteri meritocratici.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.7.
LUIGI VITALI (FI). Richiama il contenuto dell'emendamento Pecorella 2.8, sul quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Pecorella 2.8.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
ENRICO COSTA (FI). Stigmatizza l'indisponibilità della maggioranza a svolgere un confronto costruttivo sul disegno di legge in esame.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Pur dichiarando che, per ragioni di disciplina, assumerà un atteggiamento in linea con quello del suo gruppo, lamenta il fatto che la necessità di approvare il disegno di legge in esame in tempi brevi imponga al Parlamento l'obbligo di approvare un testo che dovrebbe essere migliorato.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Precisa che il Consiglio superiore della magistratura non può entrare nella sfera di autonoma decisione dei magistrati in relazione a singoli procedimenti.
MANLIO CONTENTO (AN). Giudica non convincenti le dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato Bianco, sulle quali invita l'Assemblea ad un'attenta riflessione.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Evidenzia palesi elementi di criticità sulla formulazione del comma 2 dell'articolo 2.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Bianco, invita l'opposizione a fare autocritica sul proprio atteggiamento.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Invita i deputati della maggioranza ad intervenire nel merito del provvedimento in esame.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Ricorda di aver presentato una proposta di legge costituzionale in materia di separazione delle carriere dei magistrati.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 2.8.
ELISABETTA GARDINI (FI). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Bianco, invitando la maggioranza ad un sussulto di dignità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.8.
Pag. VIIICAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.9, paventando i rischi connessi all'introduzione di un sistema di valutazione della professionalità dei magistrati fondato su criteri non oggettivi.
NINO MORMINO (FI). Giudica inadeguati i criteri per la valutazione della professionalità dei magistrati previsti al comma 2 dell'articolo 2.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
GABRIELE BOSCETTO (FI). Auspica il rinvio in Commissione del disegno di legge in esame e la contestuale proroga, mediante un provvedimento d'urgenza, dell'entrata in vigore della cosiddetta riforma Castelli.
ENRICO COSTA (FI). Condivide il contenuto dell'emendamento Lussana 2.9.
PAOLA GOISIS (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che il deputato Fiano ha tenuto un comportamento irriguardoso nei confronti della deputata Lussana.
PRESIDENTE. Invita tutti i deputati ad attenersi a comportamenti che non alimentino tensioni.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 2.9.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.10, sottolineando la necessità che errori particolarmente gravi eventualmente commessi incidano sulla valutazione di professionalità dei magistrati.
ENRICO COSTA (FI). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Pecorella, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento Pecorella 2.10.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Evidenzia che la legge vigente in tema di responsabilità dei magistrati, pur perfettibile, prevede già sanzioni a carico dei magistrati che nell'esercizio delle proprie funzioni incorrano in colpa grave.
NINO MORMINO (FI). Giudica contraddittorio il sistema di valutazione della professionalità dei magistrati previsto nel provvedimento in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.10 e Vitali 2.117.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea l'inopportunità della previsione di standard di rendimento, in ragione della non omogenea distribuzione di mezzi e strutture negli uffici giudiziari dislocati sul territorio.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza consentirà ai deputati appartenenti ai gruppi che hanno esaurito i tempi loro assegnati lo svolgimento di brevi dichiarazioni di voto, i cui tempi saranno computati nell'ambito di quelli previsti per gli interventi a titolo personale.
ANTONIO LEONE (FI). Chiede alla Presidenza di concedere tempi aggiuntivi ai gruppi che hanno esaurito quelli assegnati loro nell'ambito del contingentamento.
PRESIDENTE. Ritiene di poter concedere un ampliamento dei tempi assegnati ai gruppi pari ad un terzo di quelli originariamente previsti.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità degli identici emendamenti in esame, dei quali auspica l'approvazione, giudicando incongrua la fissazione di standard di rendimento uniformi su tutto il territorio nazionale.
Pag. IXERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, giudicando alquanto fumosi i criteri in base ai quali si effettuano le valutazioni di professionalità dei magistrati.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Sottolinea la necessità di ancorare la valutazione della professionalità dei magistrati a criteri oggettivi.
JOLE SANTELLI (FI). Manifesta assoluta contrarietà alla possibilità che sia il Consiglio superiore della magistratura a determinare gli standard di rendimento dei magistrati.
PAOLA GOISIS (LNP). Manifestato un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame, invita l'Assemblea ad approvarli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.12 e Consolo 2.13.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
PIERLUIGI CASTAGNETTI
CAROLINA LUSSANA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica improvvide e lesive delle prerogative parlamentari le dichiarazioni rese dal Ministro Chiti relativamente all'iter del disegno di legge in esame.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Esprime solidarietà al Ministro Chiti.
ENRICO COSTA (FI). Illustra le finalità dell'emendamento Pecorella 2.14.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Giudica equilibrato e ispirato a buon senso l'emendamento Pecorella 2.14.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritiene indispensabile approvare l'emendamento in esame, se il Parlamento non intende abdicare al proprio ruolo di garante della legalità.
LUIGI VITALI (FI). Ritiene che la disciplina degli elementi in base ai quali devono essere espresse le valutazioni dei consigli giudiziari debba essere dettata da provvedimenti legislativi.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Rileva che l'emendamento in esame è volto ad evitare un'ulteriore lesione delle prerogative del Parlamento.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Manifesta assoluta contrarietà al ruolo attribuito al CSM dal comma 3 dell'articolo 2 del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.14.
LUIGI VITALI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.118.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vitali 2.118 e Pecorella 2.18.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.20.
ENRICO COSTA (FI). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame.
LUIGI VITALI (FI). Giudica di assoluto buonsenso il contenuto degli identici emendamenti in esame.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 2.303.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Rileva che la corretta gestione delle risorse finanziarie a disposizione rientra nei doveri del magistrato.
Pag. XJOLE SANTELLI (FI). Riterrebbe opportuno verificare l'effettiva necessità del ricorso alle intercettazioni.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Condivide le finalità degli identici emendamenti in esame, che ritiene ispirati ad un principio di trasparenza.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Evidenzia il carattere strumentale degli identici emendamenti in esame.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Lamenta l'abuso del ricorso allo strumento delle intercettazioni da parte della magistratura.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.20 e Mazzoni 2.303, nonché l'emendamento Consolo 2.22.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.23, identico all'emendamento Mazzoni 2.304.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Consolo 2.23 e Mazzoni 2.304, nonché l'emendamento Pecorella 2.26.
GAETANO PECORELLA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Consolo 2.27.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Consolo 2.27.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Giudica inadeguata la formulazione del comma 2, capoverso, comma 9, del provvedimento in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.27.
MARIO PEPE (FI). Invita a riflettere sull'effettivo potere sanzionatorio del Consiglio superiore della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.27.
NINO MORMINO (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Consolo 2.319.
ENRICO COSTA (FI). Giudica farraginoso il sistema di valutazione della professionalità dei magistrati definito nel testo in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.319.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
PINO PISICCHIO (IdV), Presidente della II Commissione. Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a garantire le condizioni per un ordinato svolgimento del dibattito.
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta sconcerto per le dichiarazioni rese dal Ministro Chiti alle agenzie di stampa, invitando la Presidenza a concedere ulteriori tempi aggiuntivi per consentire un approfondito dibattito.
JOLE SANTELLI (FI). Nell'associarsi alla richiesta formulata dal deputato Gibelli, stigmatizza le dichiarazioni rese dal deputato Chiti.
PRESIDENTE. Ricorda di aver concesso tempi aggiuntivi ai gruppi che hanno esaurito quelli assegnati loro nell'ambito del contingentamento.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Consolo.
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.319.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.28.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.28 e 2.31.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.34.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.34.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.35.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Giudicate inconfutabili le argomentazioni svolte dal deputato Pecorella, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.35.
LUIGI VITALI (FI). Ritiene che l'emendamento Pecorella 2.36 renda più puntuale la disciplina relativa alla dispensa dal servizio dei magistrati.
NINO MORMINO (FI). Rilevato che la fattispecie della dispensa dal servizio è riconducibile ad ipotesi di mancanza di colpa, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritiene necessaria la puntualizzazione contenuta nel suo emendamento 2.36.
SIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Giudica non univoca la locuzione «dispensato dal servizio» contenuta sul comma 2, capoverso comma 13, dell'articolo 2.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.36.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.38.
ENRICO COSTA (FI). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame, del quale condivide le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.38.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea che il suo emendamento 2.313 recepisce un'istanza prospettata dal relatore per la maggioranza.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento in esame.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Pecorella 2.313 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Sottolineato che l'articolo 2 del disegno di legge esalta l'autoreferenzialità della magistratura, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento Pecorella 2.313, che giudica di stampo garantista.
LUIGI VITALI (FI). Rilevato che il provvedimento in esame attribuisce di fatto una delega in bianco al Consiglio superiore della magistratura in tema di valutazione della professionalità dei magistrati, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento in esame.
Pag. XIIMARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Ritiene che con un apposito ordine del giorno si possa impegnare il Ministro della giustizia a riferire periodicamente alle Camere sull'efficacia del metodo di valutazione dei magistrati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.313.
MANLIO CONTENTO (AN). Lamenta la scarsa chiarezza circa gli oneri che deriveranno dall'attuazione del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 2.315.
GAETANO PECORELLA (FI). Giudica opportuna la soppressione del comma 3 dell'articolo 2 del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.41 e Mazzoni 2.305.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Chiede che il Ministro competente riferisca alla Camera in merito alla sponsorizzazione, da parte della regione Val d'Aosta, di un'industria produttrice di birra, che ritiene costituisca un utilizzo delle risorse pubbliche incongruo ed assistenzialista.
ANTONIO LEONE (FI). Reitera la richiesta che il Governo riferisca alla Camera sulle problematiche relative alle eventuali carenze nei soccorsi in occasione degli incendi boschivi recentemente verificatisi in varie aree del Paese.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Nel sollecitare la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Leone, reiterando le richieste di informative urgenti precedentemente formulate.
DANIELE MARANTELLI (Ulivo). Sollecita il Governo ad intervenire con urgenza, predisponendo tutti i mezzi necessari, nonché a riferire alla Camera, in relazione alla gravissima esplosione avvenuta in mattinata presso uno stabilimento chimico di Fagnano Olona.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Governo le richieste dei deputati intervenuti, precisando al deputato Leone che presumibilmente nella giornata odierna il Governo renderà un'informativa urgente sul tema dei recenti incendi boschivi.
Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea predisposta a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico a pag. 52).
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15,05.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.
Si riprende la discussione.
ALESSANDRO MARAN (Ulivo). Nel condividere gli obiettivi del provvedimento in esame, auspica la piena collaborazione tra maggioranza ed opposizione nell'approvazione delle riforme necessarie a garantire l'efficienza del sistema giudiziario.
Pag. XIIIMARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Richiama le ragioni per le quali giudica positivamente la nuova disciplina relativa alla valutazione della professionalità dei magistrati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Pecorella 2.43, gli identici Pecorella 2.44, Consolo 2.45 e Mazzoni 2.101, nonchè l'emendamento Pecorella 2.46.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Condivide le finalità degli identici emendamenti Pecorella 2.48 e Consolo 2.49, non comprendendo le ragioni per cui una quota di magistrati, anche in assenza di una valutazione, possa accedere ai ruoli apicali.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.49, ritenendo vergognosa la riforma in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.48 e Consolo 2.49, nonché gli emendamenti Consolo 2.51 e 2.53.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.54, volto a ripristinare, per le funzioni di legittimità, l'accesso attraverso l'espletamento di un concorso per titoli ed esami.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Lussana, sottolinea la necessità di rendere il concorso per l'accesso alla magistratura più rigoroso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Lussana 2.54 e Pecorella 2.55, l'emendamento Pecorella 2.64, gli identici Pecorella 2.65 e Consolo 2.66 e l'emendamento Pecorella 2.56.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità degli identici emendamenti in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole sugli identici emendamenti Pecorella 2.57 e Mazzoni 2.100.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.57, Mazzoni 2.100 e Pecorella 2.58.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Pecorella 2.60.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.60 e 2.63 e Contento 2.316.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.308.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 2.308.
LUIGI VITALI (FI). Sottolinea la ragionevolezza del suo emendamento 2.112, del quale illustra le finalità.
NINO MORMINO (FI). Sottolinea la necessità di prevedere una netta separazione tra le carriere requirenti e giudicanti.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 2.112.
LUIGI VITALI (FI). Richiama le finalità del suo emendamento 2.221.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti Vitali 2.221 e 2.114 e Consolo 2.70.
NINO MORMINO (FI). Lamenta le deleterie conseguenze di una eccessiva rotazione nelle funzioni da parte dei magistrati.
LUIGI VITALI (FI). Sottolinea che gli identici emendamenti in esame sono ispirati alla logica della riduzione del danno.
Pag. XIVGIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.68.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità degli identici emendamenti in esame.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Ritiene essenziale che i magistrati acquisiscano la necessaria specializzazione.
ENRICO COSTA (FI). Sottolinea che la promiscuità delle funzioni giudicante e requirente si pone in contrasto con il principio costituzionale del giusto processo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Consolo 2.68 e Pecorella 2.69, nonché l'emendamento Gelmini 2.318.
NINO MORMINO (FI). Giudica del tutto ragionevole l'emendamento Mazzoni 2.102.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Sottolinea che il suo emendamento 2.102 è volto a rendere realmente più rigido il passaggio tra funzione giudicante e requirente.
GIANCARLO LAURINI (FI). Giudica condivisibile l'emendamento Mazzoni 2.102.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Condivide pienamente le finalità dell'emendamento Mazzoni 2.102.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzoni 2.102.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.73, ritenendo che la separazione delle funzioni sia un problema culturale e di specializzazione.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Richiama le finalità degli identici emendamenti in esame, volti a garantire l'efficienza nella separazione delle funzioni.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 2.74, volto a porre rimedio alla decisione del Governo di snaturare il principio della separazione delle funzioni.
MANLIO CONTENTO (AN). Manifesta un orientamento favorevole agli emendamenti in esame, ritenendo che la disciplina recata dal provvedimento sia lesiva dell'autonomia del Parlamento.
GIANCARLO LAURINI (FI). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti in esame, che ritiene ispirati ad un principio di ragionevolezza.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Ritiene che la disciplina recata dall'articolo in esame, nel consentire il passaggio della funzione requirente a quella giudicante, e viceversa, leda il principio di terzietà del giudice.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Invita il Governo a riflettere sull'opportunità di varare una riforma che non appare rispondente ai reali bisogni dei cittadini.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Invita i deputati del gruppo La Rosa nel Pugno ad un atteggiamento coerente.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Giudica condivisibile il contenuto degli identici emendamenti in esame, dei quali auspica l'approvazione.
JOLE SANTELLI (FI). Ritiene che l'articolo 2 del disegno di legge in esame non consenta una reale separazione delle funzioni giudicante e requirente.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Barani.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Ribadita la volontà dei deputati del suoPag. XVgruppo di sostenere le proposte emendative presentate, ne auspica l'approvazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.73, Lussana 2.74, Consolo 2.79 e Buemi 2.301.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.81.
NINO MORMINO (FI). Sottolinea il carattere strumentale delle scelte operate dal Governo.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Invita l'Assemblea ad esprimere un voto favorevole sull'emendamento Pecorella 2.81.
GIANCARLO LAURINI (FI). Ritiene inopportuno, in una democrazia avanzata, prevedere il passaggio dalla funzione giudicante a quella requirente.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.81.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.82, identico all'emendamento Buemi 2.300.
MANLIO CONTENTO (AN). Giudica irragionevole consentire il passaggio di funzioni anche presso la giurisdizione di legittimità.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Avrebbe ritenuto opportuno modificare il disegno di legge in esame nel senso indicato dal suo emendamento 2.300.
NINO MORMINO (FI). Manifesta un orientamento favorevole agli emendamenti in esame.
GIANCARLO LAURINI (FI). Ritiene che la disciplina in esame penalizzi l'esercizio della giurisdizione civile.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Esprime perplessità sulle motivazioni per le quali il Governo si interessa alle questioni della giustizia.
JOLE SANTELLI (FI). Adombra il dubbio che la disposizione in esame sia funzionale al superamento delle divergenze esistenti nella maggioranza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 2.82 e Buemi 2.300.
NINO MORMINO (FI). Ritiene che la disposizione che si propone di sopprimere con l'emendamento in esame non sia in grado di conseguire gli obiettivi che si prefigge.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta l'assenza di un dibattito costruttivo tra le diverse forze politiche su un argomento di grande rilevanza, quale quello in discussione.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.84, paventando i rischi connessi al passaggio di funzioni in sede di legittimità.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.84 e Vitali 2.200.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Reitera la richiesta di rinvio in Commissione del disegno di legge in esame, allo scopo di migliorarne il testo.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Ritiene che il tema della separazione delle funzioni dei magistrati dovesse essere affrontata con maggiore attenzione.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Ritiene che l'articolo in esame non attui una rigida separazione tra le funzioni requirente e giudicante, essendo consentito il passaggio da una funzione all'altra anche in assenza del prescritto requisito di anzianità.
Pag. XVIMARIO PEPE (FI). Invita il Governo a non recepire passivamente le richieste dell'Associazione nazionale magistrati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.85.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta l'indisponibilità del Ministro ad un serio confronto parlamentare.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 2.223.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta che non è stato possibile svolgere un serio dibattito sul disegno di legge in esame.
LUIGI VITALI (FI). Riterrebbe opportuno sospendere la seduta, lamentando il disinteresse dimostrato dal Presidente del Consiglio per il dibattito in corso.
JOLE SANTELLI (FI). Sottolinea il tono costruttivo degli interventi svolti dall'opposizione.
ENRICO COSTA (FI). Ritiene disarmante argomentare in merito alle proposte emendative presentate dall'opposizione senza ricevere alcun tipo di riscontro dal Governo e dal relatore per la maggioranza.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Vitali 2.210.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Ribadito il carattere non ostruzionistico degli interventi dei deputati dell'opposizione, giudica infondate le dichiarazioni rese dal Ministro Chiti in merito all'ampiezza del dibattito in corso.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolineata la rilevanza del provvedimento in esame, chiede la concessione di tempi ulteriori per consentire un più ampio dibattito.
PRESIDENTE. Precisato che il contingentamento relativo al disegno di legge in esame è stato definito in conformità ai precedenti, ritiene di poter concedere un ampliamento dei tempi nella misura di un terzo di quelli originariamente previsti.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Ritiene che la disciplina recata dal provvedimento in esame introduca una effettiva separazione tra funzioni requirente e giudicante, prevedendo rigorose limitazioni per il passaggio dall'una all'altra; reputa altresì che un eccesso di garantismo, dal quale il processo penale sembra connotato, possa compromettere l'efficacia della relativa funzione giurisdizionale.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Ritiene inaccettabile che la Camera sia chiamata a ratificare decisioni già assunte dall'altro ramo del Parlamento. Dichiara, inoltre, voto favorevole sull'emendamento Vitali 2.210.
PAOLA GOISIS (LNP). Sottolinea come il Governo abbia ceduto alle pressioni della magistratura associata.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Giudica indecente il comportamento della maggioranza, che ritiene non rispettoso del Parlamento.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 2.210.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Giudicato inaccettabile l'atteggiamento della maggioranza, chiede che il provvedimento sia rinviato in Commissione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lussana 2.88 e 2.89.
GAETANO PECORELLA (FI). Condivide le considerazioni svolte dal deputato Boscetto, invitando il Governo a risponderePag. XVII alle istanze dell'opposizione, prorogando l'entrata in vigore della riforma Castelli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.92.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Rileva l'ingiustificato ritardo dell'esame del provvedimento, che avrebbe richiesto un maggiore approfondimento.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.93 e Consolo 2.95.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Invita il Governo ad esplicitare le ragioni per cui non intende dare ascolto alle richieste dell'opposizione.
ENRICO COSTA (FI). Lamenta la blindatura dei provvedimenti in materia di giustizia nel loro iter alla Camera.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.96.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta il perdurante silenzio dei rappresentanti del Governo sul provvedimento in esame.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Lamenta l'espropriazione del ruolo del Parlamento ad opera della corporazione dei magistrati, cui deve ascriversi la stesura del testo in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Chiede al Governo di rendere esplicito l'impegno che si è assunto di approvare il provvedimento prima dell'entrata in vigore della cosiddetta riforma Castelli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 2.99.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamentata la totale assenza di chiarimenti da parte del Governo, ribadisce la necessità di un rinvio del provvedimento in Commissione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 2.104 e 2.105.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea la necessità di approvare il suo emendamento 2.108 al fine di correggere alcuni errori tecnici presenti nel testo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.108.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica lesivo della dignità della Camera il preannunciato svolgimento dell'informativa urgente sulla situazione drammatica provocata dagli incendi boschivi al termine delle votazioni.
PRESIDENTE. Fa presente che non può in alcun modo considerarsi lesivo della dignità del Parlamento lo svolgimento dell'informativa urgente richiamata dal deputato Vito al termine delle votazioni, in quanto tale collocazione non pregiudica il diritto di ciascun deputato a partecipare al relativo dibattito.
GAETANO PECORELLA (FI). Valuta non opportuno estendere le disposizioni in esame anche all'ordinamento giudiziario militare.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Ribadisce assoluta contrarietà alla blindatura del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 2.109.
MANLIO CONTENTO (AN). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2.
Pag. XVIIIGAETANO PECORELLA (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo in esame.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GIANCARLO LAURINI (FI). Richiama le finalità del testo alternativo del relatore di minoranza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Illustra le finalità del suo emendamento 3.300, sottolineando le contraddizioni che connotano le disposizioni del provvedimento in esame relativamente all'esigenza di ridurre i costi della pubblica amministrazione.
OSVALDO NAPOLI (FI). Invita il Presidente del Consiglio a seguire con maggiore attenzione il dibattito in corso.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Condivide le finalità dell'emendamento Buemi 3.300, volto a ridurre i costi della pubblica amministrazione.
MANLIO CONTENTO (AN). Stigmatizza la decisione del Governo di trasferire da Catanzaro a Benevento la sede della scuola di formazione.
JOLE SANTELLI (FI). Condivide le finalità dell'emendamento in esame, sottolineando l'importanza di confermare la presenza della scuola di formazione in un territorio connotato dalla rilevante presenza della criminalità organizzata.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Buemi 3.300 e Laurini 3.3.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.5.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.5.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.6.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Laurini 3.6, nonché gli identici Laurini 3.8 e Lussana 3.202.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.9.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.9, Consolo 3.11 e Laurini 3.14.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.15.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Laurini 3.15, gli identici Laurini 3.18 e Lussana 3.19, nonché gli emendamenti Pecorella 3.21, Laurini 3.20 e 3.27, Consolo 3.28 e Laurini 3.24.
Pag. XIXCAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 3.204.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 3.204.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.30.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Richiama le finalità dell'emendamento Laurini 3.30.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Laurini 3.30, di cui condivide le finalità.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Preannunzia la presentazione di un ordine del giorno di contenuto analogo all'emendamento Laurini 3.32.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.30.
GIANCARLO LAURINI (FI). Sottolinea la necessità di approvare l'emendamento in esame.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Laurini 3.32.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Laurini 3.32.
LUIGI VITALI (FI). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.32.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.33.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.33 e 3.34.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.38.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 3.38.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 3.40.
LUIGI VITALI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lussana 3.40.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lussana 3.40.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 3.40.
GIANCARLO LAURINI (FI). Richiama le ragioni per le quali riterrebbe opportuno sopprimere il comma 14 dell'articolo 3.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.43.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Laurini 3.44.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Laurini 3.44.
GIANCARLO LAURINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.47.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Giudica condivisibile l'emendamento Laurini 3.47 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.47 e 3.49.Pag. XX
GIANCARLO LAURINI (FI). Esprime le ragioni per le quali riterrebbe opportuno sopprimere il comma 17 dell'articolo 3.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laurini 3.55 e 3.56.
MARIO TASSONE (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3, che incide negativamente sulle funzioni della Scuola superiore della magistratura.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo sull'articolo 3 del disegno di legge in esame.
GIANCARLO LAURINI (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 3 del disegno di legge in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara voto contrario sull'articolo 3 del provvedimento in esame, che ridimensiona le funzioni della Scuola superiore della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 4.400.
GAETANO PECORELLA (FI). Precisa di aver chiesto per tempo la parola sul suo emendamento 4.400, testè respinto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 4.3.
LUIGI VITALI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 4.53 ed invita l'Assemblea ad approvarlo.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Giudica di assoluto buonsenso le finalità degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Lussana 4.4 e Vitali 4.53, nonché l'emendamento Mazzoni 4.5.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Giudica inopportuno che i consigli giudiziari siano formati da soli magistrati.
JOLE SANTELLI (FI). Rileva l'atteggiamento contraddittorio dell'attuale maggioranza.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Sottolinea l'importanza dell'emendamento Buemi 4.301.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Buemi 4.301.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 4.7.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Auspica l'approvazione dell'emendamento Mazzoni 4.7.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Mazzoni 4.7.
GAETANO PECORELLA (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Mazzoni 4.7.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzoni 4.7.Pag. XXI
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti Lussana 4.8 e Consolo 4.10.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Lussana 4.8 e Consolo 4.10, nonché gli emendamenti Pecorella 4.12, Consolo 4.14, 4.18 e 4.19, Pecorella 4.21, Consolo 4.23 e Pecorella 4.26 e 4.27.
GAETANO PECORELLA (FI). Lamenta l'esclusione dei rappresentanti degli avvocati all'interno dei consigli giudiziari.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Condivide le finalità degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 4.28 e Mazzoni 4.304, nonché l'emendamento Consolo 4.32.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Pecorella 4.33.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Pecorella 4.33.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Stigmatizzato il tentativo di marginalizzare la classe forense, dichiara voto favorevole sull'emendamento Pecorella 4.33.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Giudica ingeneroso il trattamento riservato dal provvedimento in esame alla classe forense.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a non comprimere la libertà dei deputati di prendere la parola per dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Ricorda che la Presidenza ha già concesso tempi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal contingentamento.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 4.33.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Ritiene che le disposizioni in esame siano lesive delle prerogative degli avvocati.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Sottolinea la necessità di realizzare una più equilibrata composizione dei consigli giudiziari.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiama le ragioni per le quali ritiene opportuna la soppressione della lettera a) del comma 8 dell'articolo 4.
GAETANO PECORELLA (FI). Ritiene che la normativa in esame sia emblematica di una impostazione penalizzante per le professioni liberali.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Riterrebbe opportuno un intervento chiarificatore del Governo sulle disposizioni in esame.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Invita il Governo a non sottrarsi al confronto parlamentare sulla normativa in esame.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Mellano.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Lamenta che il Governo non ha dato ascolto alle istanze provenienti dall'opposizione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Lussana 4.34, Mazzoni 4.35, Vitali 4.55 e Buemi 4.300.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Lamenta che il Presidente non gli ha dato laPag. XXIIparola prima della precedente votazione, nonostante ne avesse fatto richiesta con congruo anticipo.
PRESIDENTE. Precisa di non aver colto la richiesta di intervento del deputato Neri.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Invita la Presidenza a porre maggiore attenzione alle richieste di parola dei deputati.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Lamenta il fatto che il Governo non accetta l'interlocuzione con i deputati che intervengono.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Invita anch'egli il Governo a rispondere alle ripetute sollecitazioni provenienti dai deputati dell'opposizione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vitali 4.56.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Rileva che il Presidente non gli ha dato nuovamente la parola pur avendone fatto richiesta per tempo.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita i deputati segretari a segnalare le richieste di intervento.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Lamenta che il Governo non ha fornito alcuna risposta alle richieste di chiarimento formulate.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Ritiene anch'egli necessario un chiarimento da parte del Governo sulla materia oggetto dell'articolo 4.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede al Presidente di chiarire le precise modalità con le quali chiedere di intervenire per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Fa presente che in tali circostanze si fa riferimento alle modalità già ampiamente consolidatesi nella prassi e ben note a tutta l'Assemblea.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 4.44 e Mazzoni 4.302.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, constatato che il Governo non ha alcuna intenzione di rispondere alle istanze provenienti dall'opposizione, preannuncia che il suo gruppo, in segno di protesta, uscirà dall'aula. (I deputati del gruppo di Alleanza Nazionale escono dall'aula).
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime sconcerto per l'atteggiamento della maggioranza e del Governo, che si ostinano nel rifiutarsi di rispondere alle richieste formulate dall'opposizione, anche di fronte all'abbandono dell'aula da parte del gruppo di Alleanza Nazionale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzoni n. 4.303.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Reitera la richiesta formulata da varie parti dell'opposizione perché un rappresentante della maggioranza intervenga a sostegno del disegno di legge in esame.
JOLE SANTELLI (FI). Esprime sconcerto per l'atteggiamento della maggioranza su un tema così delicato, come quello dei consigli giudiziari.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 4, stigmatizza il comportamento della maggioranza rispetto alle richieste di chiarimento provenienti dall'opposizione.
GAETANO PECORELLA (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 4.
Pag. XXIIISEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sull'articolo 4, ritenendo irresponsabile escludere la classe forense dell'amministrazione della giustizia.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Precisa che il disegno di legge in esame garantisce la piena partecipazione della classe forense al circuito di autogoverno della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 5 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Nel contestare le affermazioni del deputato Tenaglia, ribadisce la gravità dell'esclusione della classe forense dai Consigli giudiziari.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea che il suo emendamento 5.300 è volto a porre rimedio ad un errore tecnico.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 5.300 e 5.1.
PRESIDENTE. Preso atto che il deputato Leone chiede il controllo delle tessere di votazione, dà disposizioni in tal senso. (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di tenere aperta la votazione più a lungo, per consentire di controllarne la regolarità.
GAETANO PECORELLA (FI). Sottolinea l'importanza del suo emendamento 5.301, del quale richiama le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 5.301.
ELIO VITO (FI). Constatato dalla votazione precedente che la maggioranza non è in grado di garantire la sussistenza del numero legale, invita la Presidenza a tenere conto della situazione accedendo alla richiesta dell'opposizione in merito alla ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Precisa che la Presidenza si sta attivando in tal senso ed attende di compiere alcune verifiche di carattere tecnico.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Contento 5.303 e 5.304; approva quindi l'articolo 5.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro delle proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo alternativo del relatore di minoranza.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza, nonché gli emendamenti Contento 6.301 e 6.302; approva quindi l'articolo 6.
MARIO PEPE (FI). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 6.01.
Pag. XXIVCAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.01.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Ricordato che il suo gruppo è favorevole alla separazione delle carriere, ritiene inopportuno che qualsiasi riforma venga varata a colpi di maggioranza.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Sottolinea la ragionevolezza dell'articolo aggiuntivo in esame.
ENZO RAISI (AN). Rileva che il Governo, in un anno di legislatura, ha già varato molte controriforme.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.01.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 6.0300.
MARIO PEPE (FI). Stigmatizza l'eccessivo numero di incarichi extragiudiziali affidati dal Consiglio superiore della magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Buemi 6.0300.
MARIO PEPE (FI). Raccomanda l'approvazione del suo articolo aggiuntivo 6.02.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mario Pepe 6.02.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro delle proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 7.1 e Mazzoni 7.300.
JOLE SANTELLI (FI). Esprime assoluta contrarietà sulla delega in bianco prevista dall'articolo 7 del provvedimento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 7.3.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Pecorella 7.3 ed approva l'articolo 7.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti.
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 8.400.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.1.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 8.1 e Mazzoni 8.300 ed approva l'articolo 8.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati, dando conto dei documenti di indirizzo dichiarati inammissibili (Vedi resoconto stenografico a pag. 136).
Pag. XXVSIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a consentire, ai deputati che ne facciano richiesta, di illustrare gli ordini del giorno presentati.
PRESIDENTE. Lo consente.
Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati LUIGI VITALI (FI), CESARE CAMPA (FI), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), JOLE SANTELLI (FI) e MARIO TASSONE (UDC).
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di rendere chiarimenti circa il prosieguo dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza si sta adoperando per consentire lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale in diretta televisiva.
Interviene ulteriormente per illustrare l'ordine del giorno da lui sottoscritto il deputato ENRICO LA LOGGIA (FI).
PRESIDENTE. Avverte che, esaurita la fase degli ordini del giorno, dopo una breve sospensione, avrà luogo lo svolgimento dell'informativa urgente del Governo sugli incendi boschivi e che le dichiarazioni di voto finale, in diretta televisiva, avranno inizio alle 23,35.
Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GAETANO FASOLINO (FI), MARCO BELTRANDI (RosanelPugno), MARIA TERESA ARMOSINO (FI), PAOLA BALDUCCI (Verdi) e FRANCESCO FORGIONE (RC-SE).
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accetta gli ordini del giorno Tenaglia n. 2, Zaccaria n. 4, Maran n. 5, Forgione n. 6, Suppa n. 7, Giachetti n. 8, Pellegrino n. 10, purché riformulato, Laurini n. 14, Crisci n. 15, Baldelli n. 17, purché riformulato, Leone n. 20, purché riformulato, Vitali n. 21, purché riformulato, Fontana n. 29, purché riformulato, Fasolino n. 33, purché riformulato, Di Cagno n. 36, purché riformulato, Goisis n. 38, Dozzo n. 41, Allasia n. 42, purché riformulato, Angelo Piazza n. 54, purché riformulato, Mellano n. 55, Milanato n. 57, purché riformulato e Nan n. 58, purché riformulato. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Balducci n. 11, Zanella n. 12, Boato n. 13, Dussin n. 39, Filippi n. 40, Grimoldi n. 43, Fava n. 45, Iannarilli n. 50, Marinello n. 51, purché riformulato, Buemi n. 53, Beltrandi n. 56, purché riformulato, Fratta Pasini n. 65 e Gioacchino Alfano n. 70. Invita al ritiro dell'ordine del giorno D'Ippolito n. 52. Non accetta, infine, i restanti ordini del giorno presentati.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Invita al ritiro dell'ordine del giorno Tassone n. 9, richiamando i criteri in base ai quali sono state individuate le città sedi di scuole superiori della magistratura.
Intervengono sugli ordini del giorno i deputati MARIO TASSONE (UDC), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 9, GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI) e IDA D'IPPOLITO VITALE (FI), che ritira il suo ordine del giorno n. 52; interviene, altresì, il Sottosegretario di Stato per la giustizia LUIGI SCOTTI, che, modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Marinello n. 51.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Barani n. 1, Tassone n. 9, Consolo n. 16, Paroli n. 18, Costa n. 19, Gelmini n. 22, Mormino n. 23, Bertolini n. 24, Santelli n. 25, Bruno n. 26, Verdini n. 27, Boscetto n. 28, Carfagna n. 30, Elio Vito n. 32, La Loggia n. 34, Mario Pepe n. 31, Campa n. 35, Lussana n. 37, Fugatti n. 44, Montani n. 46, Pecorella n. 48, Garagnani n. 49, Bernardo n. 59, Paniz n. 60, Casero n. 61, Ravetto n. 62, Della Vedova n. 63,Pag. XXVIFedele n. 64, Jannone n. 66, Fabbri n. 67, Biancofiore n. 68, Armosino n. 69, Aprea n. 71 e Crosetto n. 72.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
In morte di Giovanni Pesce.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Ricorda la figura di Giovanni Pesce, comandante partigiano ed eroe della Resistenza, scomparso oggi (Il Presidente si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo); invita quindi la Camera ad esprimere cordoglio ai suoi familiari.
PRESIDENTE. Invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Generali applausi).
Sospende la seduta fino alle 21,45.
La seduta, sospesa alle 20,50, è ripresa alle 21,45.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa della seduta sono settanta.
Informativa urgente del Governo sull'emergenza incendi.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico a pag. 154).
ETTORE ROSATO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Osservato preliminarmente che l'emergenza incendi, di cui sottolinea la drammaticità e la straordinarietà, può ormai considerarsi sotto controllo, sottolinea il forte impegno profuso da tutti i soggetti istituzionali interessati nelle attività di spegnimento delle fiamme e di assistenza agli sfollati, nonché per il ripristino di condizioni di normalità. Ricordato inoltre che è già stato decretato lo stato di emergenza, al quale seguiranno provvedimenti finalizzati al ristoro dei danneggiati, ritiene essenziale migliorare i rapporti di collaborazione con le regioni, nonché intensificare le attività di prevenzione, sorveglianza e repressione. Preannunzia infine l'assunzione di iniziative volte a stabilizzare i lavoratori precari operanti presso il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
MICHELE BORDO (Ulivo). Nel ringraziare il Sottosegretario Rosato per la puntualità dell'informativa resa, ricorda gli ingenti danni causati dagli incendi boschivi, a suo avviso non sottovalutati dal Governo ma da talune autorità locali. Invita, quindi, l'Esecutivo ad assumere iniziative idonee a prevenire tali calamità, segnatamente non depenalizzando i reati ambientali ed adottando provvedimenti di solidarietà fiscale.
ANTONIO LEONE (FI). Pur ringraziando il rappresentante del Governo per la disponibilità dimostrata, ritiene che l'informativa non abbia sufficientemente chiarito i fatti che hanno dato avvio alle polemiche seguite all'incendio verificatosi nel Gargano, invitando il Governo ad accertare le eventuali responsabilità.
DONATELLA DURANTI (RC-SE). Espressi sentimenti di sincero cordoglio per le vittime e di solidarietà alle popolazioni colpite dai drammatici eventi oggetto dell'informativa, ritiene che essi siano il frutto di azioni criminali legate ad interessi speculativi su aree di interesse turistico. Sottolineata la necessità di arginare la speculazione edilizia nelle aree colpite, come previsto dalla legge n. 353 del 2006, sollecita il Governo a provvedere al commissariamento dei comuni inadempienti.
MARIO TASSONE (UDC). Nell'esprimere apprezzamento per il generoso impegno dimostrato dal sottosegretario in occasione del grave incendio verificatosi nel Gargano, esprime cordoglio ai familiari delle vittime e solidarietà alle popolazioni colpite; sottolinea quindi la necessità diPag. XXVIIverificare l'efficacia della disciplina in materia di protezione civile, ritenendo opportuno intensificare l'attività di monitoraggio e di prevenzione.
STEFANO ALLASIA (LNP). Pur ringraziando il sottosegretario per l'informativa resa, stigmatizza la disparità della dislocazione nelle diverse zone del Paese degli operatori del settore ed invita il Governo a sostenere con mezzi adeguati i volontari della protezione civile; auspica infine che al pilota del Canadair deceduto nei giorni scorsi durante un servizio antincendio venga concesso un riconoscimento al valore civile.
VALDO SPINI (SDpSE). Nell'associarsi al cordoglio ai familiari delle vittime del pilota deceduto nell'adempimento del dovere, ringrazia il sottosegretario per l'informativa resa. Sottolineata la natura dolosa e criminale del fenomeno, ritiene opportuno riunire il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, auspicando, in termini generali, un maggiore coordinamento delle numerose strutture interessate alla prevenzione ed al contrasto degli incendi boschivi. Richiama infine la necessità di fare in modo che si rendano impossibili forme di speculazione sui territori colpiti dagli incendi.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nel ringraziare, a nome del suo gruppo, il sottosegretario per la puntualità e la tempestività dell'informativa resa, si associa ai sentimenti di sincero cordoglio per le vittime dei drammatici incendi. Sottolineata, inoltre, la necessità di intervenire sulle cause di carattere doloso che li originano, auspica un inasprimento delle pene previste per i delitti di natura ambientale, richiamando il Governo ad una maggiore attenzione al tema della prevenzione di eventi che sono ormai di natura ciclica, nonché alla necessità di rafforzare il volontariato e di verificare le strutture preposte all'attività di prevenzione e contrasto del fenomeno degli incendi boschivi.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Nell'esprimere solidarietà e cordoglio ai familiari delle vittime dei drammatici incendi boschivi, pur apprezzando l'impegno e la sensibilità mostrata dal sottosegretario, lamenta la scarsità delle informazioni rese nell'informativa, rilevando in particolare la necessità di una riorganizzazione del sistema d'intervento esistente nel Mezzogiorno d'Italia, al fine di garantire un intervento celere ed efficace nelle situazioni di emergenza.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Ringraziato il sottosegretario per le informazioni fornite, che confermano l'intendimento del Governo di contrastare efficacemente il fenomeno degli incendi, peraltro ampiamente alimentati dai cambiamenti climatici in atto, esprime sentimenti di sincero cordoglio alle vittime ed alle popolazioni colpite dai drammatici eventi. Sottolineata, quindi, la necessità di applicare rigidamente le pene previste per i reati di natura ambientale e di costringere i comuni, anche prevedendone il commissariamento, alla redazione del catasto dei terreni interessati al fenomeno, al fine di evitare possibili speculazioni, auspica un maggior impegno nell'attività di prevenzione, anche avvalendosi dell'intervento delle Forze armate.
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Nel manifestare l'apprezzamento per l'operato del Governo, ringrazia il sottosegretario per la puntualità della ricostruzione degli eventi resa nell'informativa ed esprime solidarietà ai familiari delle vittime. Ricordata la ciclicità con cui il problema degli incendi si ripresenta e la loro natura dolosa, invita il Governo ad attivarsi con urgenza per una efficace politica di prevenzione affinché i comuni si dotino di una catasto delle aree bruciate e di appositi piani di emergenza al fine di fare scattare più tempestivamente i soccorsi.
Pag. XXVIIIPRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 23,35.
La seduta, sospesa alle 23,15, è ripresa alle 23,35.
Si riprende la discussione del disegno di legge n. 2900.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Nel dichiarare il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge in esame, oggetto, a suo giudizio, di indebiti condizionamenti esterni, sottolinea la necessità e l'urgenza di riformare l'ordinamento giudiziario affinché la giustizia sia amministrata da una magistratura realmente terza ed indipendente, in armonia con i sistemi vigenti nei principali Paesi europei.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Nel ritenere che l'eccessiva contrazione dei tempi del dibattito parlamentare sia dovuta a divergenze interne al Governo ed all'intendimento di evitare lo sciopero dei magistrati e l'efficacia della cosiddetta riforma Castelli, invita l'Assemblea, a nome del suo gruppo, a respingere il disegno di legge in esame, recante disposizioni di cui sottolinea l'incongruità.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Rilevato che sul disegno di legge in esame si è svolto un lungo ed approfondito dibattito ed un corretto confronto tra maggioranza ed opposizione, sottolinea la necessità di una riforma attesa da anni, che risponde alle legittime aspettative dei cittadini. Nel ringraziare, quindi, il Governo e la Commissione per il proficuo lavoro svolto, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Osserva che la riforma dell'ordinamento giudiziario in esame consente la realizzazione di un sistema moderno, efficiente e compiutamente garantista, nonché rispondente alle reali esigenze dei cittadini. Nell'auspicare che si riesca a porre fine quanto prima al clima di ostilità nel settore della giustizia, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Osservato preliminarmente che impedire l'efficacia della cosiddetta riforma Castelli, caratterizzata da una sostanziale dissonanza con la Carta costituzionale e da un intento punitivo nei confronti della magistratura, costituisce un'ineludibile priorità per il Governo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che peraltro giudica perfettibile.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Nel confermare pieno sostegno al Governo, lamenta tuttavia la blindatura del disegno di legge in esame, sul quale dichiara l'astensione del suo gruppo; nel ritenere infatti che su riforme significative come quelle in discussione si dovrebbe ricercare un'ampia convergenza parlamentare, stigmatizza il mancato accoglimento delle proposte emendative presentate dalla sua parte politica, segnatamente con riferimento a quelle concernenti la separazione delle carriere, l'introduzione di verifiche psico-attitudinali e l'inclusione di rappresentanti dell'avvocatura nei consigli giudiziari.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, sottolinea la necessità di una riforma dell'ordinamento giudiziario volta a garantire maggiore funzionalità all'intero settore ed a tutelare l'indipendenza della magistratura, evidenziando l'inadeguatezza della cosiddetta riforma Castelli. Ritiene altresì infondate le considerazioni critiche svolte dall'opposizione circa le presunte interferenze esterne che avrebbero condizionato la stesura di un provvedimento che, sebbene perfettibile, reca disposizioni complessivamente condivisibili, segnatamente per quanto concerne i rigorosi meccanismi di valutazione della professionalità dei magistrati.
Pag. XXIXCARLO LEONI (SDpSE). Osserva che con il provvedimento in esame il centrosinistra onora l'impegno assunto con gli elettori di modificare la cosiddetta riforma Castelli, che si pone in contrasto con il principio costituzionale dell'autonomia della magistratura ed appare animata da una volontà punitiva nei confronti dei magistrati; sottolinea quindi l'efficacia delle disposizioni recate dal disegno di legge in esame, il cui testo è stato ulteriormente migliorato nel corso dell'iter al Senato; ne auspica pertanto l'approvazione.
GIANLUCA PINI (LNP). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo su un provvedimento assolutamente inaccettabile, in quanto volto unicamente a realizzare una controriforma che scardina gli aspetti più innovativi della cosiddetta riforma Castelli. Nel lamentare altresì il mancato rispetto, da parte della maggioranza, di un reale confronto con l'opposizione, ritiene che il disegno di legge in esame non recepisca le legittime aspettative dei cittadini e persegua l'obiettivo di tutelare i privilegi della magistratura.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame, che non tiene conto della necessità di garantire un corretto bilanciamento tra i poteri dello Stato e rappresenta un pericoloso arretramento rispetto alla positiva riforma varata dal precedente Governo, giudica non condivisibili, in particolare, i criteri previsti per la progressione di carriera dei magistrati.
LUIGI COGODI (RC-SE). Ritiene sostanzialmente condivisibile il disegno di legge in esame, volto al superamento della cosiddetta riforma Castelli, fortemente lesiva dei valori costituzionali di autonomia ed indipendenza della magistratura. Sottolineata altresì la necessità di avviare a soluzione i problemi della giustizia, segnatamente per quanto riguarda la certezza della durata dei processi, fortemente differenziata nelle diverse aree del Paese, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara che i deputati del suo gruppo non prenderanno parte alla votazione finale sul disegno di legge in esame, in segno di protesta, per la prevista esclusione degli avvocati dai Consigli giudiziari; giudica quindi negativamente un provvedimento che rappresenta una vera e propria controriforma, che lede il principio della certezza del diritto e si pone in contrasto con l'articolo 111 della Costituzione.
GAETANO PECORELLA (FI). Rilevato che la volontà della maggioranza di blindare il testo del provvedimento ha mortificato il ruolo della Camera dei deputati, esprime un giudizio fortemente critico sulle disposizioni recate da un disegno di legge scritto sotto la dettatura dell'Associazione nazionale magistrati, come evidenziato dall'eliminazione di ogni criterio meritocratico nella valutazione della professionalità, che espone la progressione in carriera al condizionamento delle correnti della magistratura associata, e dal mantenimento dell'unità, intesa come corpo politico, della stessa magistratura, ottenuto attraverso una blanda separazione delle funzioni, che non garantisce la terzietà del giudice. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo non parteciperà alla votazione finale.
ALESSANDRO MARAN (Ulivo). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che ritiene onori la volontà degli elettori rappresentando l'attuazione di uno dei punti fondamentali del programma dell'Unione. Sottolinea la necessità di conseguire l'efficienza del sistema giudiziario attraverso riforme, il più possibile condivise, che ne affrontino i problemi strutturali in termini di modernizzazione e di maggiore produttività, per garantire l'attuazione del principio della ragionevole durata dei processi. Ritiene invece sbagliato alimentare conflitti e lacerazioni tra potere politico e potere giudiziario ergendo steccatiPag. XXX ideologici sul tema della separazione delle carriere.
MARIO PEPE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2900.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Lunedì 30 luglio 2007, alle 11,30.
(Vedi resoconto stenografico a pag. 195).
La seduta termina alle 1,30 del 28 luglio 2007.