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XV LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 235 di lunedì 5 novembre 2007
Pag. 1PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 17,30.
MARCO BOATO, Segretario, legge il processo verbale della seduta del 30 ottobre 2007.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Albonetti, Amato, Bersani, Bindi, Bocchino, Boco, Bonino, Capodicasa, Cento, Chiti, Colucci, D'Alema, D'Antoni, Damiano, De Piccoli, Di Pietro, Di Salvo, Donadi, Duilio, Fioroni, Folena, Forgione, Franceschini, Frias, Galante, Gentiloni Silveri, Landolfi, Lanzillotta, Letta, Levi, Maroni, Melandri, Minniti, Morrone, Mosella, Leoluca Orlando, Parisi, Pecoraro Scanio, Pisicchio, Pollastrini, Prodi, Realacci, Rigoni, Rivolta, Rutelli, Santagata, Sgobio, Violante, Visco, Elio Vito e Zaccaria sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati in missione sono complessivamente cinquantadue, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.
Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.
Svolgimento di una interrogazione e di una interpellanza (ore 17,40).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di una interrogazione e di una interpellanza.
(Codice predisposto dal Ministero delle comunicazioni per la tutela dei minori in relazione ai servizi Internet - n. 3-01139)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Acerbo n. 3-01139, concernente il codice predisposto dal Ministero delle comunicazioni per la tutela dei minori in relazione ai servizi Internet (Vedi l'allegato A - Interrogazione ed interpellanza sezione 1).
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali.
Signor Presidente, in merito a quanto rappresentato dall'onorevole interrogante si ritiene opportuno precisare che già dal 2002 è operativo il Codice di autoregolamentazione TV e minori, mentre nel 2004 è stato adottato il Codice di autoregolamentazione Internet e minori.
In considerazione dello sviluppo delle nuove tecnologie e della convergenza dei settori delle telecomunicazioni, della televisione e della rete Internet che hanno superato la loro tradizionale distinzione, nonché del conseguente ampliamento delle possibilità di circolazione dei contenuti (programmi televisivi, immagini, audiovideo, chat, giochi e simili) accessibili a Pag. 2ragazzi e adolescenti minorenni, è sorta la necessità di unificare in un unico codice di autoregolamentazione i differenti codici già esistenti (TV e minori, Internet e minori, Codice di condotta per l'offerta dei servizi a sovrapprezzo e la tutela dei minori).
Con il decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 72, infatti, il comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione TV e minori, di cui agli articoli 9 e 35 del testo unico della radiotelevisione (decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177) è stato ridenominato «comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori».
In considerazione, inoltre, di quanto previsto dall'articolo 34, comma 3, del citato testo unico della radiotelevisione, è prevista, in una fase successiva, l'adozione del Codice di autoregolamentazione media e minori con decreto del Ministro delle comunicazioni, previo parere della Commissione parlamentare per l'infanzia di cui alla legge 23 dicembre 1997, n. 451.
Sulla base di tali disposizioni il nuovo schema di codice di autoregolamentazione amplia notevolmente le tipologie di operatori firmatari, che includono emittenti televisive, fornitori di contenuti, produttori di software per la comunicazione sulle reti telematiche, fornitori di servizi di comunicazione elettronica (tra cui gli Internet service provider), produttori ed editori di videogiochi, online ed offline.
In particolare, la parte del codice dedicata alla tutela dei minori prevede l'impegno degli Internet service provider che sottoscriveranno il codice stesso a rispettare specifici obblighi e ad implementare idonei strumenti per un accesso sicuro ad Internet da parte dei minori.
Il nuovo codice, in corso di approvazione, si basa sul principio che un sano, equilibrato e completo sviluppo mentale è un diritto del minore riconosciuto dall'ordinamento giuridico nazionale e internazionale, come sottolineato dall'articolo 31 della Costituzione italiana e dall'articolo 17 della Convenzione sui diritti del fanciullo.
Il documento, redatto in bozza, è attualmente all'esame degli operatori economici interessati e delle associazioni che operano a sostegno delle famiglie e a tutela dei minori e dei consumatori, che stanno facendo pervenire le proprie osservazioni.
Quanto alla natura giuridica del codice di autoregolamentazione ed alla necessità, evidenziata dall'interrogante, che esso sia predisposto nella totale autonomia dei soggetti interessati, si sottolinea che il Codice di autoregolamentazione media e minori rappresenta un impegno da parte dei firmatari a rispettare degli obblighi, ulteriori e complementari rispetto a quelli già previsti dalla normativa di settore, individuati liberamente dagli stessi, nell'interesse del minore.
La predisposizione dello schema di Codice di autoregolamentazione media e minori che, come già precisato, è in via di definizione, costituirà il risultato del lavoro dei rappresentanti delle diverse tipologie di operatori e delle associazioni degli utenti, mentre il ruolo svolto dal Ministero delle comunicazioni è stato esclusivamente quello di coordinamento e di indirizzo, in linea con le indicazioni comunitarie sulla materia.
L'Unione europea, infatti, riconoscendo nella protezione dei minori da contenuti nocivi per il loro sviluppo psichico o morale equilibrato un interesse pubblico fondamentale, ha richiesto l'impegno congiunto degli Stati membri e degli operatori dei diversi settori, affinché adottino azioni concrete che agevolino l'approccio dei minori alle nuove tecnologie e nel contempo prevengano eventuali rischi derivanti dal loro utilizzo.
In particolare, per quanto riguarda Internet e le tecnologie on line, la Commissione europea già nel 1999 ha lanciato il Safer Internet Action Plan i cui obiettivi principali riguardano la creazione di un ambiente Internet più sicuro, incoraggiando interventi di autoregolamentazione e la stesura di codici di condotta, lo sviluppo di sistemi di filtraggio e la sensibilizzazione dei genitori, degli insegnanti e dei bambini in merito alle potenzialità, Pag. 3anche negative, insite nella rete, nonché dei rischi collegati allo scambio di posta elettronica.
PRESIDENTE. Il deputato Acerbo ha facoltà di replicare.
MAURIZIO ACERBO. Signor Presidente, non posso dichiararmi soddisfatto per la risposta pur molto completa nella ricostruzione, perché il Governo pare non chiarire fino in fondo i limiti effettivi dell'intervento sulle imprese di telecomunicazioni. Soprattutto, non è stato chiarito il tema posto da questa mia interrogazione relativo alla questione se i codici di autoregolamentazione siano effettivamente tali o se siano redatti scavalcando il Parlamento, considerando che se il Governo vuole intervenire sulla materia può varare un decreto o predisporre un disegno di legge. Si dimentica che l'articolo 15 della Costituzione repubblicana stabilisce: «La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge». Troppo spesso, invece, l'adozione di codici di autoregolamentazione rispondono alla logica di sostituire procedure che assicurerebbero maggiore trasparenza e che soprattutto consentirebbero al Parlamento di dibattere e di intervenire sulla materia in tempi e modi adeguati.
Voglio sottolineare che il 20 giugno 2006 presentai un'interrogazione, che non ha avuto ancora risposta, al Ministro Rutelli sul cosiddetto «patto di Sanremo». Anche in quel caso il precedente Governo aveva compiuto un tentativo di imporre un'autoregolamentazione - autoregolamentazione sempre da intendersi tra virgolette - volta a reprimere il file sharing ovvero la condivisione dei contenuti sulla rete. Con affetto vorrei rivolgere, quindi, pochissime parole al Governo: auspico che questi codici siano davvero codici di autoregolamentazione e che il Ministero possa svolgere un ruolo di controllo di legalità a posteriori sul testo finale predisposto in piena autonomia dalle strutture rappresentative degli operatori e più in generale che il Governo abbandoni atteggiamenti che troppo spesso - lo dico con amarezza - hanno visto il Governo stesso entrare in conflitto con la moltitudine dei frequentatori di Internet.
Fortunatamente non siamo in Cina e la rete andrebbe vista come un grande spazio pubblico, un luogo di democrazia, di scambio e di creatività. Purtroppo, in questo campo, invece, abbiamo registrato molti episodi incresciosi come la sciagurata proposta liberticida di Levi sui blog, su cui si è fatta parzialmente marcia indietro o come il persistere - in uno strano Paese dove desta allarme sociale persino il ragazzino che scarica i film o la musica da Internet - della criminalizzazione del file sharing o come l'incredibile vicenda delle vicende Wi-Max su cui in rete è in atto una petizione polemica nei confronti del Ministro Gentiloni.
Tutto questo non fa onore a una politica che si riempie continuamente la bocca di parole come libertà e innovazione. Ripeto, tutto questo ovviamente non significa che non poniamo l'attenzione sulla tutela dei minori, tema oggetto del codice di autoregolamentazione di cui parlavamo, ma l'invito al Governo è quello di fare una riflessione affinché questi codici di autoregolamentazione e questi temi importanti non diventino strumenti per recintare uno spazio libero quale è oggi Internet.
(Interventi per la ripresa dei lavori di realizzazione della variante di Boretto (Reggio Emilia) alla ex strada statale 358 - n. 2-00685)
PRESIDENTE. Il deputato Barbieri ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00685, concernente interventi per la ripresa dei lavori di realizzazione della variante di Boretto (Reggio Emilia) alla ex strada statale 358 (Vedi l'allegato A - Interrogazione ed interpellanza sezione 2).
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, il dato politico di partenza che Pag. 4vorrei sottoporre all'attenzione del Governo è che l'interpellanza in esame è sottoscritta - come si vede - non solo da rappresentanti dei gruppi UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania, ma anche da due autorevolissimi - soprattutto uno - dirigenti del Partito Democratico. Infatti, l'interpellanza in esame è sottoscritta anche da un Vicepresidente della Camera - collega del Presidente di seduta Leoni - cioè dall'onorevole Castagnetti.
Quando era in carica il primo Governo Prodi - quindi, il ricordo affonda nella notte dei tempi - ebbero inizio i lavori per realizzare una variante nel comune di Boretto, un comune sul Po che ha una sua precisa dignità anche di carattere culturale. Sono due anni che i lavori risultano essere completamente bloccati.
È inutile sottolineare che questa situazione determina gravissimi disagi e rilevanti danni economici, non solo alla popolazione residente nel comune di Boretto e nei comuni circostanti, ma anche a tutta l'area e al Paese, trattandosi, tra l'altro, di un territorio molto vivace sotto il profilo economico.
Siccome vedo il viso del sottosegretario Naccarato perplesso, devo dire che intendo illustrare l'interpellanza in esame non perché il sottosegretario non l'abbia adeguatamente letta, ma perché, se non lo facessi e oggi in Italia vi fossero quattro persone all'ascolto del canale satellitare della Camera dei deputati, non avendo cose più serie da fare, le stesse persone farebbero fatica a capire la risposta del Governo. Ecco perché, sottosegretario Naccarato, le chiedo di esercitare quella virtù della pazienza che le deriva dalla sua provenienza democristiana.
I lavori per la realizzazione di questo asse viario sono stati finanziati con decreto del gennaio 1995, mentre le procedure di affidamento hanno avuto inizio nel 1997. Dopo diverse vicissitudini procedurali e vari ricorsi amministrativi, i lavori, completamente finanziati dall'ANAS, hanno avuto inizio e si sono protratti fino al marzo 2005. Perché fino al marzo 2005? Perché in quel mese la Asfalti Sintex Spa, società aggiudicataria dei lavori, ha abbandonato il cantiere senza portare a compimento l'opera. Fino a quella data infatti erano stati realizzati manufatti, ponti e sovrappassi, oltre ad essere delineate le opere a piano campagna comprendenti l'intero tracciato viario e i relativi svincoli.
Nel dicembre 2005 l'allora sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, onorevole Mauro Del Bue, ha organizzato un incontro alla presenza del sindaco di Boretto e del competente assessore provinciale di Reggio Emilia - stiamo discutendo di un comune in mano al centrosinistra e di una provincia in mano alla sinistra, quindi vi è una grande omogeneità di posizione politica - a cui presero parte anche i dirigenti nazionali dell'ANAS. In quella sede, l'ANAS si era impegnata a predisporre entro il febbraio 2006 apposita convenzione per il trasferimento dell'opera unitamente alle risorse residue, delegando al sistema delle autonomie locali il completamento dell'infrastruttura stessa.
Ancora nell'autunno dello scorso anno, cioè esattamente un anno fa, l'impegno assunto dall'ANAS era stato completamente disatteso e non vi erano notizie circa la predisposizione della convenzione di cui ho richiamato gli estremi in precedenza; pertanto, il comune di Boretto e la provincia chiesero ed ottennero un nuovo incontro con i dirigenti nazionali dell'ANAS.
L'incontro venne organizzato dal sottosegretario Capodicasa e dall'onorevole Maino Marchi - ovviamente senza che io ed il collega Alessandri fossimo stati neanche invitati: infatti, sottosegretario Naccarato, a lei non sfuggirà che la sinistra ha una concezione dello Stato molto proprietaria, secondo la quale si concorda un incontro, si invitano tra loro, in modo tale che tutto resti tra di loro - e ad esso era presente anche l'assessore provinciale Gobbi e il sindaco di Boretto. L'ANAS si è impegnata ancora una volta a predisporre entro marzo del corrente anno tutti gli atti necessari per il trasferimento dell'opera alla provincia e al comune.Pag. 5
Nell'aprile 2007, in occasione dell'inaugurazione dell'asse viario della Cispadana - infatti anche questo Governo è specialista nell'inaugurare opere -, i dirigenti regionali ANAS, a fronte delle vivaci proteste delle amministrazioni locali, dichiaravano che gli atti relativi al trasferimento dei lavori erano già in possesso della provincia. Tale dichiarazione è risultata falsa. Quando dirigenti autorevoli dell'ANAS rilasciano dichiarazioni false, sottosegretario Naccarato, bisognerebbe anche prendere qualche provvedimento.
Le garanzie fornite dall'ANAS in merito alla data di completamento dei lavori sono state puntualmente disattese e a tutt'oggi non ci sono indicazioni rispetto ai tempi necessari per il completamento dell'opera.
In data 12 giugno corrente anno, il consiglio comunale di Boretto all'unanimità approva una mozione che impegna il sindaco e l'intero consiglio comunale ad attivare e promuovere forti e variegate manifestazioni di protesta, prevedendo anche forme «simbolicamente plateali» - così è scritto nel testo - al fine di rimarcare ulteriormente presso tutte le sedi competenti, i gravi disagi che il paese di Boretto sopporta da troppo tempo. La stessa mozione afferma che tali manifestazioni dovranno essere intraprese subito.
Chiedo, dunque, al Governo quali misure e provvedimenti urgenti intenda adottare per consentire l'immediata ripresa e la conclusione in tempi rapidi dei lavori della variante di Boretto alla strada statale n. 358.
Inoltre chiedo se, alla luce dei fatti che mi sono permesso di esporle, il Governo non ritenga di dover intervenire urgentemente presso l'ANAS affinché, nel rispetto degli accordi presi nelle sedi che ho citato, venga predisposta urgentemente una serie di operazioni tendenti a fare in modo che vengano adempiuti gli atti per il trasferimento dell'opera e, quindi, delle relative somme residue al sistema delle autonomie locali.
A fronte delle suddette considerazioni, sottosegretario Naccarato, visto che l'ANAS è assolutamente inadempiente rispetto a tale questione, domando se il Governo non ritenga di dover procedere alla nomina di una specifica commissione di indagine ministeriale per accertare, per quanto di sua competenza, i motivi in ordine agli incomprensibili ritardi e alle eventuali responsabilità.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, ha facoltà di rispondere.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, gli uffici ci dicono che i lavori di costruzione della variante di Boretto insistono su un'arteria trasferita alla provincia in sede di attuazione del decentramento amministrativo.
L'appalto originario, con una percentuale di avanzamento pari all'80 per cento, è stato oggetto di contenzioso con l'impresa affidataria, risolto, da ultimo, con un lodo arbitrale, in forza del quale il contratto è stato rescisso consensualmente. Per il completamento dei lavori residui, a seguito di intese intercorse con l'amministrazione provinciale di Reggio Emilia, è stato attivato l'iter procedurale per addivenire, presumibilmente entro il corrente anno, alla sottoscrizione di un apposito accordo tra l'ANAS e la provincia. Con tale atto, la provincia di Reggio Emilia si impegnerà all'esecuzione dei residui lavori dietro la corresponsione da parte dell'ANAS di 4 milioni 320 mila euro, oltre le somme residue per il completamento delle pratiche espropriative.
L'accordo consentirà così il completamento delle opere relative ai lavori di costruzione delle varianti di Boretto e Gualtirolo - primo stralcio - oggetto, come già precisato, di appalto all'impresa Asfalti Sintex Spa, poi rescisso consensualmente. Il progetto di detti lavori è stato predisposto dall'ANAS nella forma di progetto esecutivo e, quindi, trasmesso all'amministrazione provinciale di Reggio Emilia in data 28 giugno scorso. L'ANAS ha proceduto a predisporre la contabilità finale che, alla luce del lodo arbitrale Pag. 6emesso, deve essere integrata con alcuni importi in via di definizione a breve.
Si deve, infine, evidenziare che sugli interventi di completamento su rete ANAS trasferita agli enti locali, sussiste l'obbligo di completamento ai sensi dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 febbraio 2000, modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 settembre 2001.
Al riguardo, il Ministero delle infrastrutture ha invitato l'ANAS ad assumere le opportune iniziative per il completamento dell'intervento in questione, comprese quelle di natura procedurale, al fine di assicurare una rapida definizione dei rapporti contrattuali con l'impresa Asfalti Sintex Spa e delle pratiche relative all'occupazione dei suoli.
PRESIDENTE. Il deputato Barbieri ha facoltà di replicare.
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, sono assolutamente insoddisfatto, ma non per l'impegno che il sottosegretario Naccarato ha profuso nel tentare di rispondermi. Con grande correttezza intellettuale, il sottosegretario Naccarato ha esordito affermando: «gli uffici dicono»; ritengo che ciò sia assolutamente corretto. La risposta, infatti, ripercorre nella sostanza l'interpellanza, ma con due gravissime omissioni. Il sottosegretario Naccarato ha testualmente affermato: «presumibilmente entro il corrente anno»; in altre parole, siamo ancora in presenza - mi rivolgo a lei che so essere persona seria - dell'ennesimo impegno che viene nella sostanza disatteso. Infatti, quando si afferma «presumibilmente entro il corrente anno», e siamo al giorno 5 novembre, credo sia ipotizzabile che entro il corrente anno si farà molto poco o quasi nulla, contravvenendo ad impegni assunti in sede di riunioni con i rappresentanti degli enti locali.
La seconda questione, sottosegretario Naccarato, attiene al fatto che dal momento che lei non ha risposto alla nostra richiesta di istituire la commissione di indagine ministeriale, il Governo non ha alcuna intenzione di appurare fino in fondo di chi siano le responsabilità. Non è possibile che in un Paese nel quale è sufficiente che un sindaco sbagli per rischiare di finire in galera, non siate in grado e non abbiate la volontà politica, sottosegretario Naccarato, di accertare con chiarezza chi siano i dirigenti dell'ANAS che devono essere indicati e additati per questa mancata assunzione di responsabilità nel rispetto degli impegni che l'ANAS ha assunto.
Per questo motivo, Presidente Leoni, non posso che dichiararmi assolutamente insoddisfatto, e credo che insoddisfatti possano e debbano essere anche gli altri tre firmatari di questa interpellanza.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento dell'interrogazione e dell'interpellanza all'ordine del giorno.
Su un lutto del deputato Angelo Santori.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Angelo Santori è stato colpito da un grave lutto: la perdita della madre.
Al collega la Presidenza della Camera ha già fatto pervenire le espressioni della più sentita partecipazione al suo dolore, che desidera ora rinnovare anche a nome dell'Assemblea.
Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente (ore 18,03).
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza, con lettera in data 31 ottobre 2007, il seguente disegno di legge, che è stato assegnato, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alla VIII Commissione (Ambiente):
«Conversione in legge del decreto-legge 30 ottobre 2007, n. 180, recante differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme Pag. 7transitorie» (3199) - Parere delle Commissioni I, V, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Il suddetto disegno di legge, ai fini dell'espressione del parere previsto dal comma 1 del predetto articolo 96-bis, è stato altresì assegnato al Comitato per la legislazione.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.
Martedì 6 novembre 2007, alle 14:
1. - Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge costituzionale:
SCOTTO; BIANCHI; BOATO; BIANCO; ZACCARIA ed altri; FRANCO RUSSO ed altri; LENZI ed altri; FRANCO RUSSO ed altri; D'ALIA; BOATO; BOATO; CASINI; SORO; DI SALVO ed altri; DILIBERTO ed altri: Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l'elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica (553-1524-2335-2382-2479-2572-2574-2576-2578-2586-2715-2865-3041-3139-3151-A).
- Relatori: Amici e Bocchino.
2. - Discussione del disegno di legge (per l'esame e la votazione delle questioni pregiudiziali presentate):
S. 1819 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1o ottobre 2007, n. 159, recante interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale (Approvato dal Senato) (3194).
La seduta termina alle 18,05.