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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 250 di martedì 27 novembre 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 10,20.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono settantadue.
Informativa urgente del Governo sul grave attentato in Afghanistan che ha causato la morte del maresciallo capo Daniele Paladini e di alcuni cittadini afgani nonché il ferimento di tre militari italiani.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).
MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Fornisce, su delega del Ministro Parisi, una dettagliata ricostruzione delle circostanze nelle quali si è verificato il tragico attentato che ha causato la morte del maresciallo capo Daniele Paladini e di alcuni civili, nonché il ferimento di altri militari, precisando che sulla vicenda sono in corso accertamenti da parte della magistratura ordinaria e di quella militare.
Rivolto quindi un doveroso omaggio al militare italiano caduto nell'adempimento del proprio dovere, esprime solidarietà ai suoi familiari e formula un augurio di pronta guarigione agli altri militari rimasti feriti nell'attentato.
ANTONIO RUGGHIA (PD-U). Espressi preliminarmente, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e ai civili afgani coinvolti nell'attentato, rivolge un augurio di pronta guarigione ai militari feriti. Manifesta, altresì, un convinto apprezzamento per la professionalità con la quale le Forze armate svolgono i loro compiti in uno scenario alquanto difficile e rischioso, sottolineando la necessità di garantire adeguate condizioni di sicurezza in Afghanistan, al fine di promuovere il progresso civile ed economico in quella regione. Invita, quindi, il Governo a proseguire nella missione di pace, auspicando, al riguardo, un allargamento del consenso internazionale.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Nell'associarsi al cordoglio espresso ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e dei civili che hanno perso la vita a causa dell'attentato occorso nei pressi di Kabul, riconosce la serietà e la chiarezza che hanno connotato l'atteggiamento del Ministro Parisi; invita inoltre il Governo, a fronte di una pressione terroristica volta a mettere in difficoltà il contingente italiano in Afghanistan, a superare le divergenze interne alla maggioranza e a fornire, nell'ambito della missione internazionale di pace, un forte supporto all'azione della NATO, in continuità con la politica del precedente Governo di centrodestra.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio espressi ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e ai civili afgani coinvolti nell'attentato, manifesta apprezzamento per l'operato delle Forze armate impegnate in Afghanistan, il cui sacrificio ha limitato i danni del tragico evento, ritenendo peraltro necessario riflettere sulle condizioni di sicurezza in Pag. IVcui esse svolgono la loro azione di pace e di ricostruzione della democrazia. Nell'invitare, quindi, il Governo a stanziare maggiori risorse a favore della predetta missione internazionale, stigmatizza le contraddizioni presenti all'interno dell'Esecutivo, fortemente penalizzanti per il morale e la complessiva sicurezza del contingente italiano.
ELETTRA DEIANA (RC-SE). Espressi, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di commossa partecipazione al dolore dei familiari del maresciallo capo Daniele Paladini, ritiene urgente, in considerazione del ripetersi di attentati terroristici finalizzati ad alimentare l'odio verso i militari stranieri, esposti a rischi sempre maggiori, ed a rendere impossibile il processo di pacificazione, avviare una seria riflessione circa il senso della presenza italiana in Afghanistan. Chiede, quindi, al Governo di adoperarsi, in sede internazionale, affinché sia elaborato un piano alternativo per garantire pace e stabilità alla popolazione afgana.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel ringraziare il rappresentante del Governo per l'informativa resa, esprime, anche a nome del suo gruppo, sentito cordoglio ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e delle vittime civili afgane, nonché gli auguri di pronta guarigione ai militari feriti. Nel sottolineare il ruolo di assistenza alla popolazione e di ricostruzione materiale ed istituzionale svolto dalle nostre Forze armate in Afghanistan, pone l'accento sul moltiplicarsi delle azioni terroristiche tese a scoraggiare il consenso della popolazione locale nella ricostruzione del Paese. Invita, quindi, il Governo a proseguire nella missione di pace, ritenendo peraltro necessario accentuarne il rilievo politico al fine di addivenire ad una definitiva soluzione della crisi di quella regione.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio espressi ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini, invita tutte le forze politiche ad evitare strumentalizzazioni che possano delegittimare l'operato dei militari italiani impegnati in missioni all'estero, ai quali devono invece essere garantite condizioni di maggiore sicurezza.
LUCIANO PETTINARI (SDpSE). Nel rivolgere preliminarmente, a nome del suo gruppo, un forte abbraccio alla famiglia del maresciallo capo Daniele Paladini, giudicati infondati gli attacchi mossi all'Esecutivo da parte di alcuni componenti dell'opposizione, invita il Governo a farsi promotore con urgenza, nelle opportune sedi internazionali, di adeguate iniziative che indichino una nuova strategia, stante il mutato contesto economico e sociale dell'Afghanistan, partendo dalla constatazione che l'intervento avviato ha prodotto solo evidenti ed irreparabili danni.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa, a nome del suo gruppo, solidarietà ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini ed agli altri militari rimasti feriti nell'attentato, ritiene necessaria un'approfondita riflessione sulle prospettive e sulle politiche d'ingaggio connesse alla presenza militare italiana all'estero. Ringrazia, quindi, il sottosegretario per la puntuale informativa resa, pur ritenendo che sarebbe stata più opportuna la presenza in aula del Ministro degli affari esteri.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Espressi, a nome del suo gruppo, vicinanza ed affetto ai familiari dello scomparso maresciallo capo Daniele Paladini e delle vittime civili, invita il Governo a rafforzare una strategia politica che favorisca in Afghanistan la costruzione di uno Stato democratico per ottenere una pace più duratura in quel Paese. Manifesta quindi contrarietà al coinvolgimento dei talebani in una futura conferenza internazionale di pace. Richiama, infine, il contenuto di una mozione presentata dal suo gruppo, che impegna il Governo a rafforzare l'attività di cooperazione giudiziaria tra Italia e Afghanistan.
Pag. VSEVERINO GALANTE (Com.It). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e delle vittime civili afgane, ritiene necessario avviare una strategia politica di lungo respiro che ponga fine a quella che viene considerata dalla popolazione locale una vera e propria occupazione militare, i cui esiti sono stati finora fallimentari. Invita, quindi, il Governo ad impegnarsi per un pieno coinvolgimento dell'ONU in Afghanistan e per la convocazione di una conferenza di pace.
MARCO BOATO (Verdi). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio ai familiari dello scomparso maresciallo capo Daniele Paladini e di vicinanza ai militari ed ai civili feriti, condivide la necessità di riflettere su una nuova strategia in Afghanistan, come evidenziato dal Presidente del Consiglio Prodi, dissentendo da posizioni che mettono in discussione la presenza italiana in quel Paese. Auspica, infine, che nelle sedi internazionali si rafforzi la consapevolezza della necessità di un maggiore sforzo per un rapporto più stretto tra la dimensione della sicurezza e quella politica.
PASQUALINO GIUDITTA (Pop-Udeur). Espressa, a nome del suo gruppo, solidarietà ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini ed a tutti i militari italiani impegnati in missioni all'estero, sottolinea la fondamentale rilevanza della presenza italiana in Afghanistan per contrastare l'affermarsi dell'integralismo talebano ed il prevalere delle logiche terroristiche, che tendono ad impedire la ripresa civile e democratica del Paese. Ritiene, quindi, necessario adottare tutte le misure e dotare il contingente italiano di tutti i mezzi atti ad impedire che simili tragedie possano ripetersi in futuro.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Espressi, a nome del suo gruppo, cordoglio e vicinanza ai familiari del maresciallo capo Daniele Paladini e dei militari e dei civili feriti, ritiene che il Governo dovrebbe mostrarsi all'altezza di gestire la drammatica situazione in Afghanistan, tutelando la sicurezza dei militari italiani, la cui presenza è essenziale per garantire che non prevalgano tendenze integraliste.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Ritiene che, a fronte degli accresciuti rischi ai quali è sottoposto il contingente italiano in Afghanistan, si dovrebbero modificare le regole di ingaggio. Lamenta, inoltre, che il rappresentante del Governo non ha svolto alcuna riflessione di carattere politico-strategico sulle missioni italiane all'estero.
FRANCESCO NUCARA (Misto-RLR). Esprime cordoglio e vicinanza, a nome della sua componente politica, ai familiari dello scomparso maresciallo capo Daniele Paladini, confermando la fiducia nell'operato del Ministro Parisi, che darà continuità agli impegni assunti dall'Italia in una delicata missione di pace a favore di un popolo estremamente martoriato, auspicando che la maggioranza e l'opposizione mostrino grande senso di responsabilità, evitando divisioni al loro interno.
VALDO SPINI (Misto-SocpC). Espresso, anche a nome della sua componente politica, cordoglio per la scomparsa del maresciallo capo Daniele Paladini, ritiene necessario assumere iniziative politiche finalizzate a garantire in Afghanistan, e più in generale nell'intera area mediorientale, condizioni di pace e di civile convivenza.
La seduta, sospesa alle 11,50, è ripresa alle 14,10.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantanove.
Comunicazioni del Presidente ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, e assegnazione di un disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica.
PRESIDENTE. Comunica, ai sensi del comma 1 dell'articolo 123-bis del Regolamento,Pag. VI la decisione in merito al seguente disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica: «Misure per la promozione della trasparenza» (3254).
Alla luce del parere espresso in data odierna dalla V Commissione ed esaminato il predetto disegno di legge, la Presidenza comunica che lo stesso non reca disposizioni estranee al suo oggetto, come definito dall'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento.
A norma del comma 1 degli articoli 72 e 123-bis del Regolamento, il disegno di legge è assegnato, in sede referente, alla I Commissione.
Sull'ordine dei lavori.
ANTONIO LEONE (FI). Ritiene che l'esame della questione pregiudiziale presentata in riferimento al disegno di legge n. 3178 risulterebbe svuotato di significato qualora il Governo decidesse di porre la questione di fiducia su un testo diverso da quello originariamente sottoposto all'esame della Camera.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Richiamate le considerazioni svolte nella precedente seduta in ordine all'inopportuno avvio della discussione del disegno di legge n. 3178 alla luce del preannunziato intendimento dell'Esecutivo di presentare un maxiemendamento sul quale porre la questione di fiducia, giudica fondati i rilievi formulati dal deputato Leone e chiede alla Presidenza di sospendere la seduta.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Ritiene che non si possa procedere all'esame della questione pregiudiziale presentata al disegno di legge n. 3178 senza conoscere il testo sul quale il Governo si accinge presumibilmente a porre la questione di fiducia; prospetta quindi l'opportunità di sospendere i lavori in attesa di acquisire i necessari chiarimenti al riguardo.
ANTONINO LO PRESTI (AN). Nel ritenere che si debba comunque procedere all'esame ed alla votazione della questione pregiudiziale presentata, lamenta che, alla luce degli intendimenti preannunziati dal Governo, l'Assemblea viene sostanzialmente ridotta a mero organo di ratifica di decisioni assunte all'esterno.
ROBERTO COTA (LNP). Giudicate condivisibili le considerazioni svolte dai deputati Leone, La Malfa e Buontempo, chiede, a nome del suo gruppo, di sospendere la seduta in attesa di conoscere il testo del maxiemendamento sul quale il Governo si accinge presumibilmente a porre la questione di fiducia.
ANGELO COMPAGNON (UDC). Si associa alla richiesta di sospendere la seduta affinché si possa prendere visione del nuovo testo predisposto dal Governo, sul quale sarà presumibilmente posta la questione di fiducia.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Invita il rappresentante del Governo a fornire chiarimenti in merito al presumibile intendimento di presentare un maxiemendamento sul quale porre la questione di fiducia.
PRESIDENTE. Ricordato che l'istituto della questione pregiudiziale deve intendersi riferito al provvedimento nel suo complesso, precisa che, ove fosse presentato un maxiemendamento del Governo, sul quale l'Esecutivo intenda porre la questione di fiducia, la Presidenza valuterà la possibilità di trasmettere il testo alla Commissione di merito, affinché essa proceda ad un'ulteriore istruttoria.
Seguito della discussione del disegno di legge: Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività (A.C. 3178-A).
Nella seduta del 26 novembre 2007 si è svolta la discussione sulle linee generali.
Pag. VII(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)
PRESIDENTE. Ricorda che è stata presentata la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità La Russa n. 1.
ANTONINO LO PRESTI (AN). Illustra la questione pregiudiziale La Russa n. 1, osservando preliminarmente che il dibattito svoltosi in merito all'attuazione del Protocollo sul welfare del 23 luglio scorso ha registrato una violenta contrapposizione tra le forze politiche che compongono la maggioranza ed ha prodotto, a maggior ragione in considerazione dell'imminente posizione della questione di fiducia sul maxiemendamento che l'Esecutivo si appresta a presentare, l'ennesima grave violazione delle prerogative parlamentari. Evidenziati, quindi, i profili di illegittimità costituzionale del disegno di legge in esame, segnatamente con riferimento alle disposizioni che utilizzano economie eventuali per la copertura finanziaria di spesa per oneri certi ed immediati, ovvero addirittura che non indicano i mezzi finanziari per fare fronte a nuove o maggiori spese, invita l'Assemblea ad approvare la questione pregiudiziale presentata.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
LORENZO BODEGA (LNP). Stigmatizzata la mancata copertura finanziaria delle disposizioni contenute nel provvedimento in esame, di fatto subordinata all'approvazione della legge finanziaria per il 2008, nonché il metodo seguito nella definizione del testo, che relega il ruolo del Parlamento ad una mera funzione notarile, paventa le deleterie conseguenze che potrebbero derivare dall'eventuale approvazione del predetto disegno di legge. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale La Russa n. 1.
ENRICO FARINONE (PD-U). Ribadita la rilevanza del disegno di legge in esame, tanto sotto il profilo del metodo, basato sulla concertazione con le parti sociali, quanto dal punto di vista della portata finanziaria degli interventi da esso recati, finalizzati ad una più equa redistribuzione delle risorse, nonché al rilancio della competitività del Paese, giudica infondati e comunque pretestuosi, alla luce dei comportamenti del precedente Governo di centrodestra, i rilievi formulati con riferimento alla presunta violazione delle norme costituzionali in materia di copertura finanziaria. Dichiara pertanto voto contrario sulla questione pregiudiziale presentata.
SIMONE BALDELLI (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, sottolineando gli elementi di criticità ed i profili di illegittimità costituzionale presenti nel disegno di legge in esame; stigmatizza, in particolare, la mancata copertura finanziaria delle norme da esso recate, nonché l'intendimento di utilizzare le eventuali economie derivanti dall'operazione di accorpamento degli enti previdenziali per la copertura finanziaria di nuove spese.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Stigmatizzata la gravissima violazione delle prerogative parlamentari determinata dalle modalità con le quali la Camera sta procedendo nell'esame del disegno di legge n. 3178, invita i deputati dell'opposizione a protestare energicamente contro la loro sostanziale estromissione dalla funzione legislativa e la Presidenza ad individuare un punto di sintesi tra le esigenze del Governo e quelle dei parlamentari.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Nel dichiarare l'assenso del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, lamenta l'impossibilità di avviare una compiuta discussione sui provvedimenti adottati dal Governo in materia di politiche economiche e sociali a causa del reiterato ricorso alla questione di fiducia, il quale svilisce il ruolo del Parlamento e denota un sostanziale disprezzo per le prerogative parlamentari.Pag. VIII Invita, quindi, la Presidenza ad attivarsi presso il Governo per affrontare adeguatamente la questione sollevata.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Pur esprimendo apprezzamento per le precisazioni del Presidente riferite alle perplessità manifestate dai deputati dell'opposizione ed alle conseguenti richieste di sospensione della seduta in attesa di conoscere le determinazioni del Governo, ritiene che alla Camera debba essere consentito di vagliare la legittimità costituzionale anche del maxiemendamento che l'Esecutivo si accinge presumibilmente a presentare.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, sottolineando che le disposizioni recate dal disegno di legge in esame non prevedono una adeguata copertura finanziaria, subordinando quest'ultima all'approvazione della legge finanziaria per il 2008.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità La Russa n. 1.
Si passa all'esame degli articoli e delle relative proposte emendative.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili le seguenti proposte emendative: Rocchi 1.8, Barani 1.9, Compagnon 1.23, Di Salvo 1.25, Compagnon 7.2, Di Salvo 9.21, Porcu 10.2, Turco 13.02, Rocchi 30.2 e 30.3 e Lo Presti 35.3.
Rileva inoltre che il testo alternativo presentato dal relatore di minoranza Barani non corrisponde ad emendamenti previamente presentati in Commissione e, pertanto, i suoi articoli non potranno essere posti in votazione.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Consegna alla Presidenza il testo di un emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 1 e soppressivo degli articoli da 2 a 37 e delle allegate tabelle del disegno di legge, sulla cui approvazione il Governo intende porre la questione di fiducia.
PRESIDENTE. Prende atto della presentazione, da parte del Governo, dell'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo 1 e soppressivo dei successivi articoli del disegno di legge, nonché del preannunziato intendimento di porre la questione di fiducia sulla sua approvazione. Ove l'emendamento risulti ammissibile, sarà cura della Presidenza trasmettere il testo alla Commissione competente, nonché alla V Commissione per l'espressione del parere.
ELIO VITO (FI). Manifestato apprezzamento per la possibilità concessa alla Commissione di merito di valutare, in tempi congrui, l'emendamento 1.100 del Governo, anche alla luce delle eventuali ulteriori condizioni che saranno poste dalla V Commissione, ritiene che il reiterato ricorso alla questione di fiducia da parte dell'Esecutivo non derivi da una volontà ostruzionistica dell'opposizione, bensì dalla necessità di superare le divergenze esistenti all'interno della maggioranza. Osserva, infine, che il continuo ricorso a tale strumento parlamentare, considerata anche l'indeterminatezza della maggioranza al Senato, svilisce il ruolo della Camera dei deputati.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel giudicare pienamente condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Elio Vito, chiede alla Presidenza di verificare, eventualmente sottoponendo la questione alla Giunta per il Regolamento, con quali modalità il gruppo di Alleanza Nazionale Pag. IXpossa riproporre la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità in relazione al testo del maxiemendamento testè presentato dal Governo.
PRESIDENTE. Ribadito che la questione pregiudiziale attiene all'intero provvedimento, rileva che, per il futuro, la problematica evocata dal deputato La Russa potrà essere esaminata dalla Giunta per il Regolamento.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Nel condividere la proposta avanzata dal deputato La Russa in ordine alla possibilità di presentare ulteriori questioni pregiudiziali sul nuovo testo predisposto dal Governo, ritiene opportuno abbandonare i lavori dell'Assemblea, poiché, a suo avviso, il comportamento dell'Esecutivo calpesta le più elementari regole della democrazia.
ANDREA GIBELLI (LNP). Chiede alla Presidenza di chiarire quali criteri saranno seguiti ai fini della declaratoria di ammissibilità del maxiemendamento presentato dal Governo, anche alla luce dell'articolo 123-bis del Regolamento.
PRESIDENTE. Nell'assicurare che la Presidenza si è attenuta alla rigorosa applicazione delle disposizioni regolamentari, ribadisce che le complesse questioni sollevate dai deputati intervenuti potranno essere oggetto di valutazione nelle sedi competenti, segnatamente nella Giunta per il Regolamento.
Per consentire il vaglio di ammissibilità dell'emendamento 1.100 del Governo, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,55.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ritiene ammissibile l'emendamento 1.100 del Governo, che sarà trasmesso alla Commissione competente, nonché alla V Commissione.
Per consentire un compiuto esame dell'emendamento, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 18,55.
La V Commissione ha espresso il prescritto parere.
PRESIDENTE. Segnala una correzione da apportare al testo dell'emendamento 1.100 del Governo.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 1.100 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 1 e soppressivo degli articoli da 2 a 37 e delle allegate tabelle del disegno di legge.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata alle 19.
In riferimento alle questioni precedentemente sollevate, premesso che, alla luce della prassi consolidata, il Governo può legittimamente porre la questione di fiducia in ogni fase del procedimento legislativo, individuandone l'oggetto, nonché accorpare a tal fine in un unico emendamento più articoli di un progetto di legge, rileva che tale procedura ripropone un'evidente difficoltà nel rapporto tra Parlamento ed Esecutivo. Ritiene quindi si ponga sul piano istituzionale l'esigenza di un'adeguata precisazione dei ruoli e delle prerogative di Parlamento e Governo, di cui tutti i gruppi parlamentari dovrebbero farsi carico nelle sedi proprie, a partire dall'auspicata revisione dei regolamenti, nel comune obiettivo di restituire agibilità al sistema costituzionale e di garantire la pienezza delle prerogative parlamentari.
GUIDO CROSETTO (FI). Giudicato umiliante che il contenuto del maxiemendamento stravolga il testo del provvedimento approvato dalla Commissione di merito, lamenta che, presso la V Commissione,Pag. X non è stata consentita la votazione nominale sul parere da esprimere né la verifica del numero legale.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Sottolinea l'assoluta correttezza della procedura seguita in occasione della votazione del parere espresso dalla V Commissione.
PRESIDENTE. In attesa delle determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 19,05, è ripresa alle 19,30.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia avranno luogo nella seduta di domani, a partire dalle 16,10, con ripresa televisiva diretta degli interventi dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto. La votazione per appello nominale avrà luogo dalle 19. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato per domani alle 11.
Avverte, altresì, che nella seduta di domani non avrà luogo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e che nella seduta di giovedì 29 novembre, oltre al seguito dell'esame del disegno di legge relativo al Protocollo welfare, sono previsti: la votazione per l'elezione di un Segretario di Presidenza, il seguito dell'esame del decreto-legge recante differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale, il seguito dell'esame della mozione relativa ai negoziati sullo status del Kosovo, lo svolgimento di interpellanze urgenti.
Comunicazione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
PRESIDENTE. Dà lettura di una lettera inviatagli dal Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, nella quale si informa che il Comitato ha ritenuto non infondata l'opposizione del segreto di Stato nell'ambito del procedimento penale relativo al sequestro in Iraq della giornalista italiana Giuliana Sgrena, la cui conferma è stata comunicata dal Presidente del Consiglio dei ministri al Comitato medesimo ed ai Presidenti delle Camere.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 28 novembre 2007, alle 16.
(Vedi resoconto stenografico pag. 41).
La seduta termina alle 19,35.