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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 255 di martedì 11 dicembre 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 9,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 dicembre 2007.
I deputati in missione sono sessantadue.
Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge: S. 1817 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) (approvato dal Senato) (A.C. 3256-A); S. 1818 - Bilancio di previsione dello Stato per il 2008 e bilancio pluriennale 2008-2010 (approvato dal Senato) (A.C. 3257-A); Note di variazioni (A.C. 3257-bis e 3257-ter).
Nella seduta del 10 dicembre 2007 è iniziata la discussione congiunta sulle linee generali.
REMIGIO CERONI (FI). Nel lamentare l'incapacità del Governo di adottare misure idonee a conseguire il risanamento dei conti, rileva che l'extragettito è stato utilizzato per alimentare irresponsabilmente la spesa pubblica. Evidenzia, inoltre, che la manovra finanziaria in discussione determinerà un grave peggioramento dei conti pubblici e, tradendo gli impegni elettorali, aumenterà peraltro il divario già esistente tra cittadini e classe politica.
ERMANNO VICHI (PD-U). Evidenziate le difficoltà procedurali connesse allo strumento della legge finanziaria, divenuta ormai un provvedimento-omnibus, il cui esame parlamentare, in particolare da parte delle Commissioni in sede consultiva, è ininfluente, provocando così lo svuotamento sostanziale del ruolo del Parlamento, rileva che il disegno di legge finanziaria per il 2008 risponde alle esigenze dei ceti più deboli e affronta i nodi economici strutturali più significativi per il Paese. Auspica, infine, ulteriori ed adeguate misure a sostegno delle famiglie.
LUIGI FEDELE (FI). Stigmatizzate la superficialità e l'irresponsabilità della politica economica del Governo, che porterà il Paese ad un rovinoso declino, esprime un giudizio negativo sulla manovra finanziaria in discussione, che non persegue l'obiettivo del risanamento economico ma aumenta la spesa corrente. Lamentato, inoltre, il disinteresse mostrato dal Governo verso il potenziamento infrastrutturale del Mezzogiorno, preannunzia il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria.
STEFANO PEDICA (IdV). Evidenziato che il disegno di legge finanziaria risponde al lodevole intento di procedere alla redistribuzione delle risorse a favore delle categorie più deboli ed al ripristino delle condizioni di legalità e sicurezza nelle città, esprime netto dissenso in ordine al modo con cui viene disciplinata la class action, che ritiene non tuteli adeguatamente gli utenti; auspica, pertanto, l'approvazione degli emendamenti presentati in materia dal suo gruppo.
FRANCO CECCUZZI (PD-U). Nell'esprimere apprezzamento per il meticoloso lavoro svolto dalla Commissione di merito, sottolinea la coerenza della manovra finanziaria in discussione con le linee guida indicate nel DPEF, oltre che con la leggePag. VIfinanziaria per il 2007. Evidenziata, inoltre, l'efficace azione del Governo in materia di riduzione del debito pubblico e lotta all'evasione fiscale, giudica positivamente la nuova disciplina della fiscalità d'impresa prevista dal testo in discussione, che arrecherà grandi benefici al mondo delle imprese, anche grazie alle apprezzabili modifiche introdotte dalla V Commissione, con ciò portando il Paese al passo con i sistemi tributari più avanzati.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudicato un fatto positivo che la Commissione bilancio abbia approvato un testo definitivo della legge finanziaria, interrompendo così la catena di fallimenti degli anni precedenti e consentendo l'inserimento di diverse, pur se microsettoriali, proposte emendative, sottolinea le preoccupanti problematiche di carattere macroeconomico che l'impianto complessivo della manovra finanziaria per il 2008 determinerà, con particolare riferimento all'aleatorietà delle entrate, a fronte di spese rigide, soprattutto per quanto riguarda i lavori usuranti e quelli socialmente utili.
GIANCARLO LAURINI (FI). Nel ritenere quella in discussione una legge finanziaria prettamente elettoralistica, lamenta la totale assenza di misure che contribuiscano ad un reale sviluppo del Paese. Esprime, quindi, un giudizio negativo sull'istituto della class action, di difficile inserimento nell'ordinamento giuridico italiano, considerando complessivamente la manovra di finanza pubblica non rispondente alle esigenze della collettività.
MARIO BARBI (PD-U). Osserva che nell'ambito del disegno di legge finanziaria il settore dei trasporti è oggetto di un ampio complesso di disposizioni apprezzabili, in particolare per quanto riguarda la riforma del trasporto pubblico locale e gli impegni previsti per le infrastrutture e la mobilità sostenibile; auspica, pertanto, una sollecita conclusione dell'attuale protesta da parte degli autotrasportatori, che giudica assolutamente non condivisibile.
MANUELA GHIZZONI (PD-U). Esprime soddisfazione per le disposizioni del disegno di legge finanziaria in materia di scuola, università e cultura, settori che soffrono non solo della carenza di risorse ma anche di inefficienze sul piano gestionale. Nel ritenere, altresì, necessario l'elevamento del numero degli insegnanti di sostegno agli alunni diversamente abili e la previsione di appositi docenti per gli studenti alloglotti, giudica positivamente gli stanziamenti previsti per l'università e la ricerca ed i rilevanti provvedimenti in materia di beni culturali, esprimendo, più in generale, apprezzamento per l'intera manovra finanziaria.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Rilevato che l'esame del disegno di legge finanziaria non può essere disgiunto dalle valutazioni negative sulla portata del decreto-legge sul welfare, recentemente approvato, evidenzia il peggioramento dei saldi di bilancio derivante da una manovra economica per il 2008 la quale, peraltro, non risulta connotata dal dovuto rigore relativamente ai tagli dei costi della politica. Esprime, quindi, un giudizio critico sulle inconsistenti misure a sostegno delle fasce sociali più deboli, degli incapienti e delle famiglie; stigmatizza infine l'incapacità dell'Esecutivo di ottimizzare le risorse derivanti dal cosiddetto tesoretto, sollevando dubbi anche in ordine alla effettiva copertura finanziaria delle disposizioni previste.
GIAN LUIGI PEGOLO (RC-SE). Nel ritenere non condivisibili le numerose critiche avanzate dai gruppi di opposizione, manifesta un orientamento sostanzialmente favorevole alla manovra finanziaria in discussione, che tuttavia giudica connotata da un'eccessiva frammentazione e insufficiente con riferimento alle iniziative in materia sociale e di lavoro. Esprime, comunque, apprezzamento per le misure inerenti le politiche di sostegno al reddito, allo sviluppo e al sistema delle imprese, nonché per le disposizioni in materia ambientale e di razionalizzazione delle spese, segnatamente con riferimento alla riduzione dei costi della politica.
Pag. VIIFRANCO GRILLINI (Misto-SocpC). Nel rappresentare le istanze proprie delle associazioni di volontariato e dei cittadini omosessuali, auspica l'approvazione di alcune proposte emendative presentate dalla sua componente politica, in particolare quelle attinenti alla riduzione dell'IVA sui profilattici, alla salvaguardia delle compagnie di ballo in Italia e all'abrogazione della normativa riguardante i finanziamenti alla Chiesa cattolica.
RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD-U). Sottolineato che la manovra finanziaria per il 2008 costituisce il punto di svolta dell'azione di risanamento dei conti pubblici, mediante significativi interventi finalizzati alla tutela dei consumatori e delle famiglie, nonché alla realizzazione di una seria politica di lotta all'evasione fiscale che consenta una più equa redistribuzione del reddito, auspica una accelerazione del processo di riforma in materia di federalismo fiscale.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'auspicare profonde riforme legislative e regolamentari che modifichino l'impianto della sessione di bilancio, esprime il giudizio complessivamente positivo del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria per il 2008, che determina una buona redistribuzione delle risorse a favore dei ceti più deboli, prevede un positivo piano di investimenti infrastrutturali e dà avvio ad una seria politica abitativa. Preannunzia infine la presentazione da parte del suo gruppo di apposite proposte di legge di cui auspica l'approvazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
JOLE SANTELLI (FI). Rilevato come sul testo del disegno di legge finanziaria pesi la presumibile posizione della questione di fiducia da parte del Governo, che svilisce il ruolo del Parlamento, evidenzia il peggioramento dei saldi di bilancio derivante da un provvedimento che riflette le contraddizioni interne della maggioranza.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
JOLE SANTELLI (FI). Evidenziato quindi come la manovra economica in discussione non risponda ad alcuna delle istanze provenienti dal Paese, ritiene che il disegno di legge finanziaria sia carente prevalentemente dal punto di vista delle misure a favore della sicurezza, con ciò dimostrando il totale disinteresse dell'attuale Governo nei confronti del grido di allarme che più volte si è levato da parte degli operatori del settore.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Nel sottolineare il carattere dirigistico e centralistico di alcune disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria, che risponde unicamente alla logica di tenere salda una maggioranza ormai inesistente e sul quale presumibilmente sarà posta la questione di fiducia, svilendo ancora una volta il ruolo dell'istituzione parlamentare, stigmatizza il carattere clientelare della distribuzione delle risorse derivanti dall'extragettito.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Sul tragico incidente verificatosi nello stabilimento ThyssenKrupp di Torino.
PRESIDENTE
(Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Esprime, a nome della Camera dei deputati, profondo cordoglio ai familiari dei quattro operai che hanno perso la vita a seguito di un incendio sviluppatosi nello stabilimento dell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino e solidarietà agli altri lavoratori rimasti feriti nella medesima circostanza. Ritiene inoltre che l'angosciante sequenza di morti sul lavoro, su cui il Presidente della Repubblica ha richiamato l'attenzione delle istituzioni e della società civile, richieda una compiuta assunzione di responsabilità e l'affermarsiPag. VIIIdi una nuova cultura che veda nella dignità e nell'integrità fisica dei lavoratori un valore assoluto ed irrinunciabile.
Invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Generali applausi).
Si riprende la discussione.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Sottolineata la mancanza di un disegno politico unitario nella manovra finanziaria in discussione, che riflette le contraddizioni interne alla maggioranza e tradisce gli obiettivi della ripresa economica e dello sviluppo, rileva il venir meno dell'annunciato alleggerimento del carico fiscale, che subisce anzi un'ulteriore diversificazione per aree geografiche.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ERMINIA MAZZONI (UDC). Lamentata, quindi, l'assenza di stanziamenti per il settore della giustizia, per il quale non viene neanche effettuata una riqualificazione delle spese, giudica negativamente l'istituto della class action, difficilmente applicabile nell'ordinamento italiano.
FRANCESCO PIRO (PD-U). Nel ritenere che la manovra finanziaria in discussione segni una evidente discontinuità rispetto al passato, dovuta principalmente alla natura espansiva della stessa, sottolinea l'importante novità rappresentata dalla revisione del sistema di classificazione del bilancio. Richiama, quindi, gli aspetti più significativi dei provvedimenti in discussione, finalizzati alla redistribuzione del reddito ed al sostegno dell'economia, sottolineando, in particolare, la previsione di risorse aggiuntive per il comparto sicurezza e l'ordine pubblico.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Nel preannunziare l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria in discussione, ne giudica, tuttavia, non condivisibili taluni aspetti, quali la mancata riduzione della spesa corrente, l'assenza di maggiori liberalizzazioni e la non compiuta riorganizzazione della pubblica amministrazione secondo criteri di efficienza ed efficacia. Nel considerare, quindi, improcrastinabile la definizione di un cambio di strategia, al fine di raggiungere l'obiettivo della riduzione del debito pubblico, giudica necessaria una riforma del welfare che rechi la diminuzione della spesa pensionistica tramite l'accelerazione dell'entrata ed il rallentamento dell'uscita dal mondo del lavoro; sottolinea, a tale proposito, che il disegno di legge sul welfare rappresenta un compromesso al ribasso.
MAURIZIO LEO (AN). Sottolineato che, al di là degli annunci propagandistici del Governo e della maggioranza, la manovra finanziaria per il 2008 determinerà inevitabilmente un inasprimento del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, senza prevedere misure che garantiscano un incremento della produttività e della competitività del sistema economico e comportando ulteriori effetti penalizzanti per le piccole e medie imprese, manifesta perplessità in ordine alla riforma dell'IRES e dell'IRAP, che di fatto vanificherà gli effetti della riduzione del cuneo fiscale introdotta in occasione della precedente legge finanziaria. Nel lamentare, inoltre, la mancanza di chiarezza nel testo del disegno di legge finanziaria, segnatamente con riferimento alle norme concernenti gli studi di settore, paventa le deleterie conseguenze che potranno derivare dall'attuazione delle disposizioni in discussione, segnatamente in termini di elusione fiscale attraverso l'attivazione di meccanismi di aggiramento.
SALVATORE MAZZARACCHIO (FI). Manifesta un orientamento contrario all'impianto generale del disegno di legge finanziaria in discussione, esprimendo forti perplessità sulle disposizioni concernenti la copertura, segnatamente con riguardo all'abolizione del ticket sanitario ed al minor gettito derivante dalla riduzione dell'ICI.
Pag. IXROBERTO COTA (LNP). Osserva che la legge finanziaria per il 2008 appare connotata dai profili negativi propri dei provvedimenti della prima Repubblica, sia per quanto riguarda la forma, sia nella sostanza, determinando un altissimo costo per la collettività, atteso l'elevato aumento della spesa pubblica, in contrasto, peraltro, con la politica di rigore accreditata dal Presidente del Consiglio Prodi. Considerate inutili, inoltre, le spese previste per la compilazione delle statistiche di genere, ed assolutamente non condivisibili le risorse destinate alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, stigmatizza la penalizzazione delle regioni e dell'economia del nord del Paese, sottolineando, in particolare, la disattenzione nei confronti del Piemonte.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Nel sottolineare che il lungo e serio lavoro svolto nella V Commissione è stato caratterizzato da un confronto costruttivo tra maggioranza ed opposizione, rileva che l'obiettivo del risanamento è stato conseguito tramite un efficace contrasto del Governo all'evasione fiscale. Richiamate, quindi, le misure più significative previste dal disegno di legge finanziaria in discussione, quali la nuova disciplina della fiscalità d'impresa, la riduzione dell'ICI ed i tagli ai costi della politica, esprime apprezzamento per le ingenti risorse destinate al comparto sicurezza, ricordando l'importante contributo apportato dal suo gruppo con la presentazione di significative proposte emendative.
LUIGI FABBRI (FI). Sottolinea le deleterie conseguenze derivanti dalla manovra finanziaria per il 2008 sotto il profilo della crescita economica, lamentando l'assenza di risposte alle primarie esigenze della collettività e manifestando, altresì, preoccupazione per l'incertezza riguardante le disposizioni sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali.
ANTONIO RUGGHIA (PD-U). Nel sottolineare la coerenza della manovra finanziaria con la politica economica avviata con la precedente legge finanziaria, sottolinea l'importanza degli stanziamenti previsti per il Ministero della difesa, in particolare quelli per la professionalizzazione delle Forze armate, che consentiranno una più efficiente politica di difesa e sicurezza per il Paese, pur auspicando un incremento ulteriore delle risorse destinate a tale settore.
DOMENICO DI VIRGILIO (FI). Ritiene che la legge finanziaria per il 2008 rappresenti un'occasione mancata, data l'inconsistenza delle misure in essa contenute, in particolare di quelle concernenti il comparto sanità, che determineranno deleterie conseguenze per la crescita dell'economia del Paese.
ANTONIO PEPE (AN). Nell'esprimere un giudizio negativo sul disegno di legge finanziaria in discussione, che risente delle contraddizioni interne alla maggioranza, lamenta che le maggiori entrate sono state dissolte in spese clientelari senza attuare interventi strutturali ed a favore delle famiglie. Rilevata, quindi, la mancata realizzazione dell'annunciata riduzione della pressione fiscale, essenziale per lo sviluppo del Paese, e dell'abolizione totale dell'ICI sulla prima casa, promessa durante la campagna elettorale, esprime perplessità sulla nuova disciplina della fiscalità d'impresa e sull'istituto della class action.
MARIELLA BOCCIARDO (FI). Osserva che la manovra finanziaria per il 2008 denota la totale insensibilità del Governo ai bisogni primari delle famiglie e delle fasce più deboli della popolazione, manifestando rammarico per il mancato accoglimento delle proposte emendative di grande rilevanza sociale presentate dal suo gruppo e concernenti, in particolare, l'esenzione dal canone RAI ed il rimborso delle spese per talune categorie di medicinali.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Nel sottolineare che il disegno di legge finanziaria è stato arricchito e migliorato nel corso dell'iter presso la V Commissione, rilevaPag. Xche la manovra in discussione avvia un processo di redistribuzione sociale, seppure ancora non sufficiente. Osservato, quindi, che ogni misura di sostegno alle imprese deve essere vincolata al pieno rispetto delle norme recate dal testo unico sulla sicurezza sul lavoro, esprime apprezzamento per le disposizioni concernenti la lotta alla precarietà.
GIACOMO BAIAMONTE (FI). Lamenta la gravità delle disposizioni riguardanti le donazioni ed i trapianti di organi, nonché il carattere demagogico delle misure a favore dei giovani ricercatori.
SALVATORE TOMASELLI (PD-U). Rilevato che con la manovra finanziaria in discussione prosegue l'impegno del Governo per il risanamento, il rilancio e la modernizzazione del Paese già avviati con la legge finanziaria dello scorso anno, sottolinea l'importanza degli interventi a favore del sistema produttivo, segnatamente con riferimento alle piccole e medie imprese.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Constata la mancata definizione di un quadro complessivo di riferimento nell'impianto della legge finanziaria per il 2008, con la quale non si danno risposte adeguate ed efficaci ai problemi di fondo del Paese, con particolare riferimento alle problematiche connesse ai giovani, all'occupazione femminile, al Mezzogiorno ed alla ricerca. Lamenta altresì i rincari che subiranno le tariffe relative ai beni di prima necessità.
GAETANO FASOLINO (FI). Rileva che la manovra finanziaria per il 2008 palesa l'incapacità del Governo di affrontare e tutelare compiutamente le reali esigenze del Paese, risultando del tutto assenti disposizioni a favore del Mezzogiorno, dei giovani, dell'ambiente, delle forze dell'ordine e dell'intero sistema produttivo.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Pur riconoscendo lo sforzo compiuto dagli uffici della Camera e dai relatori nel corso dell'esame in sede referente della manovra finanziaria per il 2008, giudica indegno il comportamento di numerosi deputati della maggioranza. Nel ritenere, quindi, che le disposizioni di carattere fiscale rivelino l'intento persecutorio del Governo nei confronti dei lavoratori titolari di partite IVA, esprime un giudizio fortemente critico sulla capacità dell'Esecutivo e della maggioranza di definire una efficace strategia di politica economica.
La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15,30.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
GIORGIA MELONI
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantuno.
Sull'ordine dei lavori.
SIMONE BALDELLI (FI). Reitera la richiesta che il Governo riferisca alla Camera in merito allo sciopero degli autotrasportatori.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, ricordando che sono stati avviati contatti con il Governo, il quale potrebbe riferire sulla questione evocata presso la IX Commissione.
Si riprende la discussione.
ANGELO ALESSANDRI (LNP). Stigmatizzata l'inutilità delle misure contenute nel disegno di legge finanziaria in discussione, che ritiene finalizzate ad accontentare solo alcune categorie a scapito delle istanze provenienti dalla maggior parte della collettività, invita il Governo ad una riflessione sulla politica fiscale attuata da altri Paesi europei, come l'Irlanda. Lamenta inoltre la persistente distanza tra lo Stato ed i cittadini, in particolare sui problemi della sicurezza e della lotta all'evasione fiscale.
Pag. XIELETTRA DEIANA (RC-SE). Esprime il giudizio fortemente negativo del suo gruppo sulla parte del disegno di legge finanziaria riguardante le spese militari, in particolare quelle attinenti agli armamenti, che ritiene peraltro contraddicano gli impegni assunti in materia dal Governo; manifesta inoltre preoccupazione per le conseguenze derivanti dalle disposizioni sul personale civile della difesa.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Lamentata l'assenza nel disegno di legge finanziaria in discussione di indicazioni precise circa la riduzione della spesa pubblica, in particolare di quella relativa alla pubblica amministrazione, stigmatizza le finalità della politica economica e fiscale promossa dal Governo fin dall'inizio dell'attuale legislatura, auspicando che l'Esecutivo proceda ad un'approfondita riflessione finalizzata ad una riconsiderazione delle scelte compiute in tale ambito.
FABIO BARATELLA (Misto-SocpC). Espresso il giudizio complessivamente positivo della sua componente politica sulla manovra finanziaria per il 2008, manifesta tuttavia rammarico per il mancato accoglimento di utili proposte emendative presentate in tema di interventi sociali, economici e di tutela ambientale. Auspica comunque che l'Esecutivo rivolga particolare attenzione ad un suo emendamento concernente l'emergenza idrica del Po.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Nell'esprimere un giudizio negativo sulla manovra finanziaria in discussione, che ritiene non rispondente alle reali necessità del Paese, penalizzando in particolare le famiglie più disagiate, ed il cui unico fine appare quello di sperperare l'extragettito fiscale, sottolinea che il disegno di legge finanziaria disattende i principi fissati nel DPEF, volti prioritariamente a ridurre il debito pubblico. Evidenzia, infine, come ormai la manovra sia divenuta di fatto un mezzo di contrattazione per accontentare le diverse forze politiche che compongono l'attuale maggioranza.
KATIA ZANOTTI (SDpSE). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, un giudizio positivo sulla complessiva manovra di bilancio per il 2008, che rappresenta una decisa risposta a favore delle categorie maggiormente svantaggiate nel corso degli ultimi anni, manifesta apprezzamento per le misure inserite nel disegno di legge finanziaria in discussione relative agli incapienti, ai giovani e alle famiglie numerose. Nel rilevare la necessità di interventi più incisivi a favore delle donne lavoratrici, sollecita altresì un incremento delle risorse finanziarie destinate alle persone non autosufficienti, nei confronti delle quali auspica una maggiore attenzione da parte del Governo.
GIANFRANCO CONTE (FI). Sottolinea preliminarmente l'atteggiamento responsabile assunto dai gruppi di opposizione durante l'iter in V Commissione dei provvedimenti in discussione; rileva inoltre che il disegno di legge finanziaria per il 2008, che giudica di stampo elettoralistico, considerata la totale assenza di misure di contenimento della spesa, risulta improntato ad interventi di tipo microsettoriale e palesemente privo di copertura finanziaria, segnatamente con riferimento al finanziamento delle missioni internazionali.
GIORGIO CARTA (Misto). Esprime complessivamente soddisfazione per le disposizioni recate dal disegno di legge finanziaria per il 2008, che appaiono in perfetta coerenza con le linee guida indicate nel DPEF, segnatamente per quanto riguarda le misure inerenti al risanamento, allo sviluppo e all'equità sociale, pur rilevando la presenza di taluni elementi di criticità.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel ringraziare il presidente della Commissione, i relatori e gli uffici della Camera per il lavoro svolto nel corso dell'esame in sede referente, esprime un giudizio fortemente negativo sul disegno di legge finanziaria in discussione, sottolineando che le maggiori entrate tributarie, utilizzate per finanziare le maggiori spese, sono sostanzialmentePag. XIIdovute alla sottostima delle entrate, alla quale l'Esecutivo fa reiteratamente ricorso al fine di ascrivere al contrasto all'evasione fiscale risultati che sono invece da imputare all'inasprimento della pressione fiscale. In particolare, ritiene emblematiche di tale atteggiamento del Governo le disposizioni in tema di riduzione delle aliquote IRES e IRAP, con contestuale ampliamento delle basi imponibili, dalle quali deriverà un ulteriore aggravio per il sistema delle imprese.
CARMINE SANTO PATARINO (AN). Ricordate le critiche espresse sulla manovra economica del Governo dagli istituti di controllo nazionali ed internazionali, esprime un giudizio fortemente negativo sulle misure da essa recate, caratterizzate prevalentemente da interventi di stampo demagogico ed assistenziale, il cui unico obiettivo è quello di mantenere in vita un Esecutivo ormai inesistente, come dimostrano i recenti contrasti fra cariche istituzionali appartenenti alla stessa maggioranza. Nel rilevare, quindi, che gli interventi delineati non promuoveranno lo sviluppo e aggraveranno la situazione complessiva del Paese, segnatamente del Mezzogiorno, stigmatizza l'adozione di talune misure che rappresentano una vera e propria truffa nei confronti dei cittadini, come nel caso della riduzione dell'ICI sulla prima casa, che sarà compensata da una revisione degli estimi catastali.
LUANA ZANELLA (Verdi). Giudica buono il disegno di legge finanziaria in discussione, quantitativamente e qualitativamente caratterizzato, in un'ottica di sviluppo sostenibile, da importanti interventi redistributivi che si aggiungono a quelli già realizzati in tema di pensioni minime, incapienti, edilizia residenziale pubblica. Richiamate quindi le più significative misure recate dal provvedimento, il cui testo è stato migliorato nel corso dell'esame in sede referente, segnatamente sotto i profili della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale, ribadisce il pieno sostegno del suo gruppo alla scelta dell'Esecutivo di contemperare l'azione di risanamento dei conti pubblici con il necessario sostegno agli investimenti, ai redditi più bassi, nonché alle famiglie disagiate, manifestando apprezzamento, tra l'altro, per la destinazione dell'extragettito futuro alla riduzione della pressione fiscale sui redditi di lavoro dipendente.
GASPARE GIUDICE (FI). Nel dare atto al relatore e al presidente della V Commissione di aver tentato di avviare un serrato confronto fra maggioranza ed opposizione sul disegno di legge finanziaria per il 2008, evidenzia tuttavia le difficoltà procedurali connesse allo strumento della legge finanziaria, divenuta ormai un provvedimento-omnibus non adeguatamente coordinato con la restante legislazione, che, a suo avviso, ha prodotto risultati mortificanti. Nel rilevare lo stato di profonda crisi in cui versa l'attuale maggioranza, come dimostra l'enorme numero di proposte emendative presentate dalla stessa nella Commissione di merito, sottolinea la necessità di un Esecutivo in grado di svolgere il proprio ruolo di guida senza subire i ricatti delle forze politiche che sostengono il suo operato. Esprime, quindi, un giudizio fortemente negativo sulla manovra economica prospettata, sulla quale preannunzia il voto contrario del suo gruppo.
MARIA LEDDI MAIOLA (PD-U). Nel manifestare un orientamento favorevole al disegno di legge finanziaria in discussione, di cui richiama, tra l'altro, le condivisibili disposizioni in materia di semplificazione degli adempimenti fiscali per le imprese ed i segnali positivi in materia di riduzione dei costi della politica, sviluppo economico ed equità sociale, sottolinea la necessità di attuare più significativi interventi volti a garantire maggiore sostegno alle famiglie, nonché a dare risposte adeguate alle esigenze della classe media, del settore della ricerca e dell'innovazione, anche attraverso un'adeguata valutazione del merito; auspica altresì il completamento dell'iter del disegno di legge in materia di semplificazione della pubblica amministrazione.
Pag. XIIIMARIA TERESA ARMOSINO (FI). Nel dare atto alla V Commissione del proficuo lavoro svolto, respinge le accuse rivolte all'opposizione sulla presunta incapacità di indicare una politica economica alternativa.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
MARIA TERESA ARMOSINO (FI). Nel sottolineare, quindi, la mancanza di un atto di coraggio da parte del Governo relativamente alla cosiddetta class action, nonché rispetto alla politica per la casa e alla valorizzazione del patrimonio pubblico, giudica inutili, tra le altre, le misure concernenti le statistiche di genere, che non soddisfano le concrete esigenze delle donne. Lamenta, infine, la totale assenza di interventi strutturali che consentano alle imprese ed ai privati in generale di concorrere all'individuazione di soluzioni efficaci ai problemi del Paese.
SABINA SINISCALCHI (RC-SE). Pur esprimendo apprezzamento per l'azione svolta dall'Esecutivo in campo internazionale, dalla quale è derivato un indiscutibile rilancio del ruolo dell'Italia, manifesta perplessità in merito all'impostazione del disegno di legge finanziaria in discussione, che non reca misure idonee a sostenere lo sforzo che il Paese deve compiere nel settore della cooperazione allo sviluppo. Sottolinea quindi la necessità di rispettare gli impegni internazionali, nonché di potenziare gli strumenti della cooperazione e della diplomazia al fine di ridurre le disuguaglianze e di rendere il mondo più sicuro.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Nel manifestare soddisfazione, a nome del suo gruppo, per i risultati conseguiti dalla manovra economico-finanziaria dello scorso anno in materia di installazione di impianti fotovoltaici, sottolinea l'efficacia delle disposizioni recate dal disegno di legge finanziaria per il 2008 a favore delle politiche energetiche alternative. Esprime peraltro perplessità sulle misure concernenti gli italiani residenti all'estero e la rete consolare e diplomatica. Evidenziate inoltre le difficoltà procedurali connesse all'esame dei documenti di bilancio e la necessità di una riforma del loro iter di approvazione, che giudica inappropriato, lamenta il mancato accoglimento di taluni emendamenti presentati dal suo gruppo.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Pur dando atto all'Esecutivo di aver conseguito risultati positivi sotto il profilo del controllo dei conti pubblici, richiamati i giudizi negativi espressi sulla situazione economica del Paese da accreditate società di rating, ritiene che il disegno di legge finanziaria in discussione non rechi interventi strutturali idonei a perseguire l'obiettivo del risanamento. Giudicate quindi sbagliate e complessivamente contraddittorie, tra l'altro, le disposizioni in tema di aumento della base imponibile IRAP e IRES e di class action, stigmatizza la mancanza di un serio programma di razionalizzazione del sistema tariffario.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nell'evidenziare la particolare efficacia delle misure recate dal disegno di legge finanziaria per il 2008, introdotte anche grazie al fattivo contributo del suo gruppo, concernenti le politiche sociali ed abitative, la sicurezza, la riduzione dei costi della politica e l'eliminazione degli sprechi nella pubblica amministrazione, nonché di quelle a favore delle comunità montane, esprime un giudizio complessivamente positivo sulla manovra economico-finanziaria in discussione che avrà - tra gli altri - l'effetto di liberare risorse a favore dei consumi. Nell'enumerare altresì il complesso degli interventi previsti in materia fiscale e di stabilizzazione dei lavoratori precari, sottolinea la particolare importanza dell'introduzione della cosiddetta class action e preannunzia il voto favorevole del suo gruppo.
GABRIELE FRIGATO (PD-U). Nel richiamare le valutazioni positive espresse dai deputati del suo gruppo sul disegno diPag. XIVlegge finanziaria in discussione, manifesta apprezzamento per la relazione svolta dal deputato Ventura, sottolineando la necessità di destinare maggiori risorse finanziarie per garantire il rispetto della normativa in materia di sicurezza dei lavoratori, per salvaguardare il potere d'acquisto di salari e stipendi, segnatamente mediante efficaci politiche di controllo di prezzi e tariffe, nonché per prevenire e ridurre gli effetti negativi derivanti dai cambiamenti climatici.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Pur manifestando soddisfazione per le risorse destinate dalla legge finanziaria per il 2008 al comparto della scuola, esprime forte preoccupazione sul prospettato sistema di reclutamento del personale docente, che peraltro appare in contraddizione con le rassicurazioni fornite di recente dai rappresentanti del Governo competenti per materia, nonché sulle soluzioni individuate per l'università e la ricerca, che appaiono inidonee ad operare una razionalizzazione efficace.
PAOLO GAMBESCIA (PD-U). Esprime un giudizio complessivamente positivo sul disegno di legge finanziaria per il 2008, pur rilevandone alcune criticità, come peraltro evidenziato dalla stesso relatore Ventura. Sottolineata quindi la sostanziale inadeguatezza delle risorse concernenti il funzionamento della giustizia, evidenzia tuttavia un'inversione di tendenza rispetto al passato, segnatamente per quanto riguarda l'adeguamento delle strutture carcerarie e la valorizzazione del relativo personale. Giudica positivamente altresì la prospettata disciplina della class action, che introduce concrete misure a difesa dei cittadini e dei consumatori.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Nel sottolineare che la manovra economico-finanziaria per il 2008 peggiora i conti pubblici e denota l'incapacità del Governo di definire interventi strutturali che consentano di individuare soluzioni concrete ai reali problemi del Paese, esprime rammarico, in particolare, per il fatto che la preannunziata posizione della questione di fiducia non consentirà di discutere il merito delle proposte emendative di buonsenso presentate dal suo gruppo finalizzate, tra l'altro, a sostenere le famiglie e a garantire un migliore funzionamento del comparto della sicurezza e della scuola. Stigmatizza infine il contraddittorio comportamento del Governo, sostenuto da una maggioranza soltanto numerica e non politica, che ha predisposto un testo che offre una redistribuzione solo demagogica, dalla quale non deriveranno concreti miglioramenti per la vita dei cittadini.
ALBA SASSO (SDpSE). Nel ritenere che il disegno di legge finanziaria per il 2008 persegua condivisibili obiettivi di redistribuzione delle risorse, di risarcimento sociale e di recupero dell'efficienza amministrativa, sottolinea la necessità di puntare con maggiore decisione sui settori dell'università, dell'innovazione, della ricerca e delle cultura, che considera ancora non del tutto centrali nell'azione del Governo. Richiamati, quindi, gli aspetti maggiormente condivisibili della manovra in discussione, come l'aumento dell'organico degli insegnanti di sostegno, seppure ancora insufficiente, ritiene necessario promuovere una più adeguata distribuzione del personale docente ed il definitivo superamento del deprecabile fenomeno del precariato.
GUIDO CROSETTO (FI). Rileva che la manovra economico-finanziaria per il 2008, contraddicendo gli impegni assunti dal Governo, determinerà un incremento della spesa pubblica, peraltro in assenza di un'adeguata copertura dei conseguenti oneri. Rileva inoltre che il disegno di legge finanziaria in discussione appare ispirato da finalità elettoralistiche, pur riconoscendo la valenza positiva di talune disposizioni da esso recate.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
GUIDO CROSETTO (FI). Lamenta inoltre che l'Esecutivo non ha tenuto conto delPag. XVreale andamento dell'economia nazionale, che avrebbe richiesto una riduzione della spesa pubblica, anche perché le sue scelte sono state condizionate dall'esigenza di non creare malcontento nelle componenti più estreme della maggioranza.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Espresso un giudizio negativo sul disegno di legge finanziaria in discussione, che giudica inadeguato e privo di una reale prospettiva di sviluppo, ritiene che il Governo dimostri una grave sottovalutazione dei problemi strutturali del Paese. Ricordate altresì le critiche espresse dalla Banca d'Italia sulle misure delineate, ritiene che sarebbe stato necessario stanziare maggiori risorse per la scuola, la ricerca e la riduzione della pressione fiscale. Giudicata, infine, fallimentare la politica economica attuata dall'Esecutivo, stigmatizza la sostanziale assenza di provvedimenti a favore del rilancio del Mezzogiorno, sul quale la sua componente politica aveva presentato apposite proposte emendative nel corso dell'iter in Commissione.
GIOVANNI MARRAS (FI). Evidenziate le difficoltà procedurali connesse allo strumento della legge finanziaria, manifesta perplessità per il preannunziato ricorso alla questione di fiducia; esprime quindi un giudizio negativo sulla manovra in discussione, che mantiene elevato il livello della pressione fiscale, del debito pubblico e della spesa corrente. Lamenta inoltre il mancato inserimento nel testo di misure a favore delle aziende, anche sarde, malgrado gli impegni assunti in passato dal Governo con l'accettazione di un apposito ordine del giorno.
SALVATORE MARGIOTTA (PD-U). Espressa soddisfazione per il rifinanziamento della legge obiettivo, manifesta tuttavia alcune perplessità sull'adeguatezza delle risorse necessarie al completamento delle opere in via di realizzazione, segnatamente per quanto riguarda il Mezzogiorno. Richiama, quindi, le condivisibili disposizioni della manovra economico-finanziaria in materia di ambiente, sottolineando la particolare valenza di quelle relative all'incentivazione e alla promozione delle energie rinnovabili.
LAURA RAVETTO (FI). Richiamati i giudizi negativi espressi dalle competenti autorità nazionali ed internazionali in merito all'efficacia della politica economica attuata dall'Esecutivo, dimostratosi incapace di aggredire e di riqualificare la spesa, alimentata da interventi microsettoriali evidentemente rispondenti a finalità elettoralistiche, giudica incolore il disegno di legge finanziaria in discussione, che fa perdere al Paese l'occasione del risanamento dei conti pubblici e dello sviluppo e lo allontana da una moderna economia.
MAURO DEL BUE (DCA-NPSI). Evidenziata la complessità e l'incertezza dell'iter procedurale connesso allo strumento della legge finanziaria, sulla cui revisione strumentale ricorda di aver presentato un'apposita proposta di legge, lamenta che le forze politiche non hanno conoscenza del testo su cui presumibilmente il Governo porrà la questione di fiducia. Stigmatizzata, quindi, la precarietà dell'attuale quadro politico, sottolinea la necessità di approvare adeguate riforme in grado di permettere all'Esecutivo di decidere e al Parlamento di controllare. Nel ritenere che la vera emergenza nazionale sia costituita dalla precarietà delle giovani generazioni, auspica in tal senso un sostanziale riequilibrio della spesa sociale, abbinando la flessibilità ad una maggiore sicurezza sociale. Esprime, infine, soddisfazione per le misure relative alla riduzione dell'IRES e dell'IRAP.
MARIO RICCI (RC-SE). Pur ritenendo che il disegno di legge finanziaria in discussione non rappresenti la svolta di cui il Paese avrebbe bisogno, riconosce all'Esecutivo il merito di avere superato la tradizionale logica di implementazione della spesa, a vantaggio di una sua più razionale ristrutturazione e rivisitazione. Manifestato quindi apprezzamento per l'incremento delle risorse destinate al rilancio del trasporto pubblico locale collettivo,Pag. XVIauspica che lo strumento della legge finanziaria sia sottratto alle forzature alle quali si è ripetutamente assistito negli ultimi anni e restituito alle sue finalità originarie.
ROLANDO NANNICINI (PD-U). Ricorda il contributo offerto dal suo gruppo al proficuo lavoro svolto in Commissione, che ha consentito di apportare significativi miglioramenti al testo del disegno di legge finanziaria; manifesta apprezzamento, in particolare, per il comma 4 dell'articolo 1, relativo al Fondo a sostegno del reddito da lavoro dipendente, e per l'articolo 9-bis, in materia di accise sui combustibili ad uso domestico. Giudica infine pienamente condivisibili le disposizioni in materia fiscale.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Nel ribadire l'importanza dell'esame parlamentare della manovra di finanza pubblica, rivolge preliminarmente un ringraziamento al presidente della Commissione ed ai relatori per l'impegno profuso e per avere favorito un ampio dibattito. Rivendica quindi al Governo il merito di avere compiuto un notevole sforzo di risanamento dei conti pubblici dopo anni di finanza indulgente e creativa, che aveva azzerato l'avanzo primario ed accresciuto il deficit, ora riportato al di sotto della soglia fissata in sede europea senza fare ricorso a misure temporanee. Nel sottolineare altresì che l'Esecutivo intende portare a termine, con il coinvolgimento delle amministrazioni centrali e locali, il risanamento strutturale dei conti pubblici, in un contesto di riduzione delle disuguaglianze sociali, dà atto alla Commissione di avere apportato al testo del disegno di legge finanziaria qualificanti modifiche, segnatamente in materia di trasporto pubblico locale, che non alterano l'impianto complessivo della manovra. Preannunzia infine che il Governo si riserva di valutare la correttezza delle stime degli oneri e delle compensazioni concernenti disposizioni in relazione alle quali, nel corso dell'iter in Commissione, non vi è stato il tempo per il necessario approfondimento.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 12 dicembre 2007, alle 11.
(Vedi resoconto stenografico pag. 123).
La seduta termina alle 20,30.