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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 256 di mercoledì 12 dicembre 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 11,20.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono settantacinque.
Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1818 - Bilancio di previsione dello Stato per il 2008 e bilancio pluriennale 2008-2010 (approvato dal Senato) (A.C. 3257-A); Note di variazioni (A.C. 3257-bis e A.C. 3257-ter).
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Chiede che la seduta venga sospesa per circa un'ora per consentire al Comitato dei nove di procedere ad un approfondimento della manovra finanziaria.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del presidente della V Commissione, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 11,25, è ripresa alle 12,40.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Modifica nella costituzione di una Commissione permanente.
PRESIDENTE. Comunica che nella seduta odierna la XI Commissione permanente ha proceduto alla rielezione a presidente del deputato Gianni Pagliarini, già dimissionario.
Si riprende la discussione.
Nella seduta dell'11 dicembre 2007 si è conclusa la discussione congiunta sulle linee generali dei disegni di legge finanziaria e di bilancio.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
(Esame degli articoli)
La I Commissione ha espresso il prescritto parere.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Invita il Governo a non inserire il comma 3-quinquies dell'articolo 96 del disegno di legge finanziaria nel maxiemendamento sul quale intende porre la questione di fiducia.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 12,45, è ripresa alle 13,05.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamenta il disordinato andamento dei lavori dell'Assemblea, imputabile a responsabilità della maggioranza e del Governo. Riterrebbe, pertanto, opportuno sospendere la seduta e convocare la Conferenza dei presidenti di gruppo perPag. VIassumere le determinazioni conseguenti alla preannunziata posizione della questione di fiducia.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a garantire che si creino le condizioni per un adeguato dibattito sui documenti di bilancio.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza il ritardo con il quale stanno procedendo i lavori dell'Assemblea.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Ribadisce la richiesta precedentemente formulata.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, con l'annessa tabella 1, al quale non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato un ulteriore emendamento all'articolo 2; al fine di consentirne l'esame da parte del Comitato dei nove, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 13,35.
Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN), che chiede l'autorizzazione ad allegare il testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna, e LUCIANO D'ULIZIA (IdV).
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Villetti Tab. 2.2.
ANDREA RICCI (RC-SE), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti Tab. 2.101 e Tab. 2.100 della Commissione ed accetta gli emendamenti 2.200 e Tab. 2.200 del Governo; esprime parere contrario sull'emendamento D'Ulizia Tab. 2.1, nel testo corretto.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 2.200 del Governo e respinge l'emendamento D'Ulizia Tab. 2.1, nel testo corretto; approva quindi gli emendamenti Tab. 2.101 e Tab. 2.100 della Commissione, nonché l'emendamento Tab. 2.200 del Governo e l'articolo 2, con l'annessa tabella 2, nel testo emendato; approva altresì gli articoli da 3 a 19, con le tabelle rispettivamente annesse, ai quali non sono riferiti emendamenti; approva infine gli articoli 20 e 21, l'articolo 22, con le annesse tabelle A e B ed il relativo allegato, e l'articolo 23, ai quali non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Avverte che il seguito del dibattito sul disegno di legge di bilancio avrà luogo dopo la conclusione dell'esame del disegno di legge finanziaria.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Avverte che, al fine di armonizzare le varie esigenze riguardanti il seguito dei lavori, alla ripresa pomeridiana della seduta si procederà dapprima allo svolgimento dell'informativa urgente del Governo sul gravissimo incidente occorso presso l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino e, successivamente, al seguito dell'esame del disegno di legge finanziaria e quindi allo svolgimento dell'informativa urgente del Governo sulla protesta in atto da parte degli autotrasportatori.
La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15,10.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasette.
Pag. VIIInformativa urgente del Governo sul gravissimo incidente sul lavoro occorso presso l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino che ha causato la morte di quattro operai, oltre a diversi feriti.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 14).
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Espressi preliminarmente, anche a nome del Governo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari degli operai deceduti nell'incidente verificatosi presso le acciaierie ThyssenKrupp di Torino, manifesta sgomento per il fatto che il tragico episodio sia avvenuto presso una grande multinazionale e, comunque, assicura che la produzione dello stabilimento riprenderà solo quando sarà accertata la messa in sicurezza dell'impianto. Nel fornire, quindi, una dettagliata ricostruzione dei tragici fatti oggetto dell'informativa, le cui cause sono tuttora al vaglio della magistratura e della ASL competente, rileva che il Governo, recependo il richiamo formulato in merito dal Presidente della Repubblica, è fortemente impegnato nel contrasto e nella prevenzione del gravissimo fenomeno degli incidenti sul lavoro, auspicando al riguardo una fattiva collaborazione istituzionale e un cambiamento culturale sul concetto di sicurezza. Nel ricordare i dati statistici relativi all'intensità del fenomeno oggetto dell'informativa, richiama i meritevoli provvedimenti adottati dall'Esecutivo, concernenti, tra l'altro, il contrasto al lavoro nero e alla precarietà, l'aumento delle ispezioni nei luoghi di lavoro e la revisione delle disposizioni in materia di appalti, ritenendo peraltro opportuno applicare la vigente normativa in materia, che considera tra le più qualificanti in Europa.
PIETRO MARCENARO (PD-U). Nel ringraziare il Ministro Damiano per la precisa e dettagliata informativa resa, auspica il doveroso accertamento da parte della magistratura delle gravi responsabilità dei tragici fatti occorsi presso l'acciaieria di Torino. Concorda, inoltre, con quanto osservato dal Ministro circa la necessaria volontà politica di pervenire con rigore e serietà all'applicazione delle leggi in materia che, grazie proprio al Governo in carica, rappresentano un quadro legislativo tra i più avanzati in Europa. Ritiene infine che l'obiettivo da raggiungere sia l'azzeramento delle morti e la totale sicurezza nei luoghi di lavoro, manifestando i sentimenti di vicinanza del suo gruppo agli operai rimasti coinvolti nel gravissimo incidente ed ai loro familiari.
OSVALDO NAPOLI (FI). Nell'esprimere la solidarietà del suo gruppo ai familiari degli operai deceduti nell'incidente oggetto dell'informativa, nonché un augurio di pronta guarigione ai feriti, ritiene che nessuno possa ritenersi esente dalle relative responsabilità. Stigmatizzati i ritardi del Governo nell'adozione dei decreti delegati in materia, rileva che l'esposizione del Ministro, che giudica di stampo burocratico, ha fornito un quadro non esatto e settoriale delle condizioni del lavoro nel nostro Paese. Sottolinea, infine, la necessità di promuovere una concreta cultura della sicurezza ed una adeguata formazione del personale.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Espressa commossa e fraterna solidarietà, anche a nome del suo gruppo, ai familiari delle vittime del gravissimo incidente sul lavoro, giudica le dichiarazioni del Ministro non all'altezza della complessità della problematica, sottolineando, peraltro, l'evidente fallimento del sistema delle ASL e l'inadeguatezza della legislazione concorrente in materia. Ritiene, pertanto, indispensabile sanzionare le imprese che non garantiscano idonei standard di sicurezza, potenziando lo strumento delle ispezioni e favorendo l'effettuazione di investimenti finalizzati alla sicurezza.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Nel ritenere che le istituzioni debbano dimostrarePag. VIIIpartecipazione e solidarietà ai familiari dei lavoratori che hanno perso la vita presso lo stabilimento ThyssenKrupp adottando ogni iniziativa idonea ad evitare il ripetersi di simili incidenti, sottolinea la necessità di contrastare la cultura dominante che concepisce i diritti e le tutele dei lavoratori come limiti alla capacità competitiva delle imprese. Reputa altresì necessaria un'accelerazione dei tempi di approvazione dei decreti legislativi delegati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di prevedere l'esclusione dei precari dalle lavorazioni pericolose, nonché l'istituzione di un fondo nazionale per assicurare un sostegno ai familiari delle vittime di incidenti sul lavoro.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Espressi cordoglio ai familiari delle vittime e solidarietà agli operai in via di guarigione, auspica che le responsabilità penali dell'incidente oggetto dell'informativa vengano tempestivamente accertate. Nel giudicare incongruo il riferimento fatto dal Ministro al lavoro nero, posto che gli operai coinvolti nell'incidente di Torino erano lavoratori regolari, lamenta il comportamento inadeguato ed insensibile tenuto dalla società successivamente all'incidente occorso. Manifesta infine perplessità per una normativa concorrente regionale che, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di controlli, complica ulteriormente sotto il profilo burocratico la situazione già esistente.
STEFANO ALLASIA (LNP). Espresso il cordoglio del suo gruppo ai familiari degli operai deceduti, giudica sterile e di stampo propagandistico l'informativa resa dal Ministro. Nel paventare, quindi, che le indagini ed i conseguenti provvedimenti della magistratura possano essere vanificati dalle lungaggini procedimentali, ovvero da eventuali iniziative di clemenza, imputa l'aumento degli incidenti sul lavoro alle irresponsabili politiche del Governo, anche in materia di immigrazione, alle negligenze degli enti locali, nonché ai comportamenti dei sindacati. Ritiene infine che le risorse disponibili nel bilancio dell'INAIL debbano essere investite per la formazione dei lavoratori e per l'incremento degli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro.
GLORIA BUFFO (SDpSE). Giudicate atroci tutte le morti verificatesi sui luoghi di lavoro ed espressa solidarietà ai familiari delle vittime dell'incidente occorso a Torino, auspica l'adozione tempestiva dei decreti attuativi della legge n. 123 del 2007 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con ciò favorendo un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, segnatamente per quanto riguarda i turni e gli orari eccessivamente massacranti nel caso dell'industria di Torino, garantendo una qualità dell'attività produttiva che renda dignitosa la vita stessa dei lavoratori. Lamenta infine che il servizio pubblico televisivo abbia dato poco spazio alla notizia del gravissimo incidente occorso presso l'acciaieria di Torino.
STEFANO PEDICA (IdV). Nel ringraziare il Ministro per la tempestiva informativa resa, esprime il cordoglio del suo gruppo ai familiari degli operai deceduti. Sottolinea quindi la necessità che i rappresentanti delle istituzioni, al di là degli schieramenti politici, si impegnino affinché il nostro Paese recuperi il ritardo colpevolmente accumulato in materia di sicurezza sul lavoro, segnatamente garantendo una rigorosa applicazione della normativa vigente, che giudica buona, anche mediante un'opportuna intensificazione dei controlli presso le aziende.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Nell'associarsi al cordoglio per le vittime dell'incidente occorso presso l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino e alla solidarietà espressa ai lavoratori feriti, rileva come il calo storico registratosi in ordine alle morti sui luoghi di lavoro, che pure è segno di un progresso civile, sia ancora a livelli inaccettabili e da contenere ulteriormente. Manifestata quindi perplessità per un incidente avvenuto nella capitale storica dello sviluppo industriale e tecnologico avanzato e in una impresa assolutamente sindacalizzata, dove tutti i lavoratoriPag. IXsono regolarizzati, ribadisce la necessità di accertare le responsabilità imprenditoriali e dirigenziali relative alle inaccettabili inadempienze registratesi nell'industria di Torino.
ELIAS VACCA (Com.It). Osservato che la rabbia dei familiari degli operai deceduti, manifestata non soltanto nei confronti dell'azienda, segnala una lacerazione nel rapporto tra i lavoratori ed i loro rappresentanti politici e sindacali, ritiene necessario operare affinché non siano introdotte ovvero siano espunte dall'ordinamento norme inumane ed inique, ispirate ad una concezione, peraltro costantemente alimentata mediaticamente, che privilegia la crescita dei consumi rispetto alla tutela del lavoro. In particolare, nel giudicare inaccettabili le conseguenze derivanti dalla detassazione dello straordinario, ricorda l'impegno profuso dal suo gruppo per impedire che fosse approvata, in occasione dell'esame del cosiddetto decreto Bersani-bis, la disposizione che consentiva alle imprese di autocertificare la sicurezza degli impianti.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Espresso, a nome del suo gruppo, cordoglio ai familiari delle vittime del tragico incidente, in relazione al quale auspica il rapido accertamento delle responsabilità da parte della magistratura, e ringraziato il Ministro per l'informativa resa, giudica indispensabile avviare una profonda e seria riflessione in tema di sicurezza sul lavoro, concordando con il Ministro sulla necessità di una compiuta applicazione dell'apprezzabile normativa varata dall'attuale Governo in materia. Auspica, quindi, la realizzazione di concreti ed efficaci interventi, quali la rivisitazione delle modalità di espletamento dei controlli e l'incentivazione agli investimenti per assicurare, tra l'altro, strumenti idonei a contrastare il fenomeno del lavoro precario, garantendo a tutti i cittadini un diritto sancito dalla Costituzione.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio ed alla solidarietà espressi ai familiari delle vittime dell'incidente occorso a Torino, del quale sottolinea l'assurda dinamica, ringrazia il Governo per la puntuale informativa, invitandolo ad attuare una politica di recupero nella società italiana della cultura del lavoro e della prevenzione, anche al fine di superare la distanza esistente tra finanza e produzione.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Nell'associarsi al dolore dei familiari delle vittime, giudica insufficiente l'informativa resa dal Ministro Damiano, soprattutto rispetto all'individuazione di strumenti idonei a prevenire il tragico fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro, ritenendo indispensabile la diffusione di una vera e propria cultura della prevenzione.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Nell'associarsi, a nome della sua parte politica, al dolore dei familiari delle vittime dell'incidente occorso a Torino, esprime un giudizio negativo sull'informativa resa dal Ministro, atteso che il Governo dovrebbe operare prioritariamente per prevenire simili vergognose tragedie. Preannunzia altresì iniziative di sindacato ispettivo sulle modalità di espletamento dei controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
VALDO SPINI (Misto-SocpC). Giudica indispensabile, di fronte al tragico incidente occorso a Torino, che tutte le istituzioni si impegnino al fine di predisporre idonei ed efficaci strumenti che garantiscano la diffusione della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, auspicando, inoltre, la doverosa assunzione di responsabilità da parte delle autorità locali.
Sull'ordine dei lavori.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Chiede di differire di circa un'ora e mezzo il seguito dell'esame del disegno di legge finanziaria.
Sulla richiesta formulata dal presidente della V Commissione intervengono i deputati LUCA VOLONTÈ (UDC),Pag. X
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra), ALBERTO GIORGETTI (AN), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD-U), LUCIO BARANI (DCA-NPSI) e IGNAZIO LA RUSSA (AN), che prospetta l'opportunità di passare allo svolgimento dell'informativa urgente sullo sciopero degli autotrasportatori.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Precisa le ragioni della richiesta precedentemente formulata.
PRESIDENTE. Ritiene si possa accedere alla richiesta formulata dal presidente della V Commissione, avvertendo che, come proposto dal deputato La Russa, si procederà ora allo svolgimento dell'informativa urgente di cui al punto 4 dell'ordine del giorno.
Informativa urgente del Governo sulla protesta in atto da parte degli autotrasportatori e sui relativi effetti.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 49).
ANDREA ANNUNZIATA, Sottosegretario di Stato per i trasporti. Nel richiamare gli esiti degli incontri succedutisi tra il Governo e i rappresentanti delle associazioni degli autotrasportatori, a seguito dei protocolli siglati nell'ottobre 2006 e nel febbraio 2007, nonché le vicende che hanno portato al fermo degli ultimi giorni e le iniziative conseguentemente assunte dal Governo, soprattutto al fine di evitare disagi alla popolazione e problemi di ordine pubblico, sottolinea che l'Esecutivo è impegnato ad accertare le eventuali violazioni di legge e a valutare le conseguenti azioni da intraprendere.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ANDREA ANNUNZIATA, Sottosegretario di Stato per i trasporti. Illustra, quindi, le misure già previste nella legge finanziaria per il 2008 a sostegno del settore dell'autotrasporto, nonché gli ulteriori impegni che il Governo intende assumere, peraltro resi noti ai rappresentanti delle associazioni di categoria che prendono parte al tavolo di confronto tuttora in corso a Palazzo Chigi.
Fa presente, infine, che queste ultime hanno chiesto una pausa di riflessione al fine di valutare le iniziative assunte dal Governo e l'eventuale revoca del fermo.
PAOLO UGGÈ (FI). Nel rilevare che gli impegni elencati dal sottosegretario nel rendere l'informativa sono sostanzialmente corrispondenti a quelli contenuti negli accordi sottoscritti dal Governo con le associazioni di categoria nel febbraio del 2007 e nell'ottobre del 2006, peraltro già disattesi, esprime grande delusione per il disinteresse mostrato per le problematiche sollevate dagli autotrasportatori, che considera un'ulteriore manifestazione dell'incapacità dell'Esecutivo di governare i conflitti.
MARIO LOVELLI (PD-U). Nel ringraziare il sottosegretario per l'informativa resa, manifesta apprezzamento per l'attenzione rivolta dall'attuale Governo all'autotrasporto, sottolineando, altresì, l'entità delle risorse finanziarie impegnate nel settore. Richiama quindi le parti in causa, le cui problematiche sono ben note al Governo e alla maggioranza, a porre fine ad una situazione che sta creando un reale disagio alla collettività.
SILVANO MOFFA (AN). Evidenziato che la protesta degli autotrasportatori non è ispirata soltanto da rivendicazioni economiche, ma rappresenta una presa di posizione della categoria, pesantemente indebitata con il sistema bancario, contro la politica della grande committenza, ricorda la sensibilità dimostrata al riguardo dal Governo Berlusconi, ben consapevole dei disagi che avrebbero altrimenti sopportato i consumatori. Stigmatizzato quindi il comportamento inadempiente dell'Esecutivo, che non ha proceduto ad una verificaPag. XIdella cosiddetta liberalizzazione dell'autotrasporto, giudica inaccettabile un atteggiamento improntato ad eccessivo rigore, auspicando un intervento del Parlamento.
MARIO RICCI (RC-SE). Rilevato che la grave vicenda delle proteste in atto da parte degli autotrasportatori sta paralizzando realmente il Paese, sottolinea la necessità di attuare una politica dei trasporti alternativa, attraverso significativi investimenti. Invita, quindi, il Governo ad agire con fermezza nelle trattative in corso e ad accelerare innovativi processi di riforma del settore.
MARIO TASSONE (UDC). Espresse perplessità in ordine alle modalità di svolgimento delle informative urgenti del Governo, che rischiano di ridursi a mero rituale, sottolinea la necessità di valutare con la dovuta attenzione la protesta degli autotrasportatori, da non interpretare, in considerazione dei gravi disagi per i cittadini e dei danni per l'economia del Paese, come vicenda di ordinaria amministrazione. Nel richiamare le iniziative assunte dal Governo Berlusconi nel settore dell'autotrasporto, lamenta l'assenza nell'informativa di chiarimenti in merito alle ragioni che hanno determinato lo stallo delle trattative.
LORENZO BODEGA (LNP). Nel giudicare insoddisfacente l'informativa resa dal sottosegretario, che si è limitato ad una mera elencazione degli avvenimenti che hanno portato alla tragica paralisi del Paese, denunzia l'incapacità dell'Esecutivo di gestire una simile situazione e di affrontare le problematiche delle categorie interessate.
ANTONIO ATTILI (SDpSE). Ritenuta incomprensibile, anche se legittima, la protesta degli autotrasportatori in prossimità dell'approvazione della manovra di bilancio, che risponde, a livello finanziario e normativo, alle istanze di riforma del settore dell'autotrasporto, reputa opportuno che il Governo intervenga con la massima severità per porre fine a tale protesta, predisponendo strumenti, anche strutturali, atti ad incidere sulla strategia complessiva della politica del trasporto e a riportare la normalità nella vita dei cittadini.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Nel giudicare infondate le critiche rivolte al Governo dai deputati dell'opposizione, evidenzia la necessità di agire con determinazione per dare certezza ai cittadini in relazione al blocco attuato dagli autotrasportatori, alle cui legittime rivendicazioni va riservata un'adeguata valutazione.
Ritiene altresì indispensabile promuovere una politica in grado di riequilibrare il sistema dei trasporti, attualmente imperniato sul trasporto su gomma.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Rileva che il Governo dovrebbe agire con fermezza e senza sottostare ai ricatti per porre fine ad una situazione intollerabile che davvero ha messo in ginocchio il Paese, invitando peraltro l'Esecutivo a modulare i benefici concessi alle piccole imprese in modo da indurle a fondersi in entità di maggiori dimensioni, atteso che il loro numero è oggi eccessivamente elevato.
ANGELO BONELLI (Verdi). Nel condannare senza mezzi termini la protesta degli autotrasportatori, che ha messo sotto smacco l'intero Paese e l'apparato produttivo italiano, ritiene che il nodo fondamentale da risolvere sia la riconversione del trasporto delle merci dalla gomma alle rotaie, per evitare ai cittadini di subire nuovamente uno spettacolo indecoroso ed una penalizzazione immeritati.
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Giudica insostenibile ed inaccettabile la situazione di disagio che si è determinata nel Paese a seguito della protesta degli autotrasportatori. Pur riconoscendo la legittimità delle rivendicazioni degli operatori del settore, fa appello al senso di responsabilità che non deve scadere nell'abuso dell'esercizio del diritto di sciopero, condannando nettamente ogni attoPag. XIIdi intimidazione e di vandalismo nei confronti di quegli autotrasportatori che non hanno inteso aderire alla protesta.
Auspica infine che gli autotrasportatori si confrontino serenamente con il Governo, ricordando peraltro i contributi finanziari stanziati dall'Esecutivo a favore del settore.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Nell'evidenziare l'inadeguatezza dell'operato del Ministro Bianchi, osserva che l'attuale situazione, nella quale l'esercizio del diritto costituzionale di sciopero è degenerato in una protesta attuata con modalità da condannare e che creano gravi disagi ai cittadini, è da imputare all'assenza di una efficace politica del Governo nei settori dell'energia e delle infrastrutture.
ANDREA ANNUNZIATA, Sottosegretario di Stato per i trasporti. Comunica che è stato revocato il fermo degli autotrasportatori.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Atteso che la notizia della revoca del blocco dello sciopero degli autotrasportatori, testè comunicata dal sottosegretario, consente di proseguire il dibattito in un clima di maggiore serenità, invita il Governo, pur ritenendo inaccettabile il ricatto messo in atto dagli autotrasportatori, ad individuare la vera causa della situazione attuale nella mancanza di una strategia della politica dei trasporti che, ove esistente, avrebbe impedito al Paese di divenire ostaggio di un sistema dei trasporti legato ancora a modelli tradizionali.
Giudica infine il Governo inadempiente per non avere ascoltato le reali esigenze di un settore strategico per l'intera comunità nazionale.
DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (Misto-Destra). Stigmatizzata la criminalizzazione della protesta degli autotrasportatori, ascrive esclusivamente al Governo, dimostratosi incapace di dialogare con le associazioni di categoria, la responsabilità del blocco e dei disagi che sono derivati ai cittadini.
VALDO SPINI (Misto-SocpC). Nell'esprimere soddisfazione per il positivo esito della protesta degli autotrasportatori, poc'anzi annunciato dal sottosegretario, ritiene che la presenza in aula del Presidente del Consiglio o di un Ministro nel corso dell'informativa avrebbe dimostrato un rapporto istituzionale più solido ed autorevole.
La seduta, sospesa alle 19,20, è ripresa alle 19,40.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Sull'ordine dei lavori.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Rilevata l'esigenza di procedere ad ulteriori approfondimenti sul disegno di legge finanziaria, rimette alla Presidenza la valutazione circa la possibilità di rinviarne l'esame alla seduta di domani.
Sulla questione evocata dal presidente della V Commissione intervengono i deputati ANTONIO LEONE (FI), TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra), NICOLA BONO (AN) e PAOLO CIRINO POMICINO (DCA-NPSI).
PRESIDENTE. Premesso di aver fatto presente al Governo che non avrebbe considerato ammissibile la presentazione di un unico maxiemendamento che accorpasse l'intero testo del disegno di legge finanziaria, ritiene che, alla luce dell'esigenza prospettata dal presidente della V Commissione, il seguito dell'esame di tale provvedimento possa essere rinviato alla seduta di domani.
Approvazione in Commissione.
PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, la propostaPag. XIIIdi legge n. 3237, recante l'introduzione dell'uso del personal computer nello svolgimento della prova scritta di idoneità professionale per l'accesso alla professione di giornalista.
Modifica nella composizione dell'ufficio di presidenza di un gruppo parlamentare e affidamento dei poteri attribuiti dal Regolamento nell'ambito del medesimo gruppo parlamentare.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente del gruppo parlamentare DCA-Democrazia Cristiana per le autonomie-Parito Socialista-Nuovo PSI ha reso noto che il deputato Lucio Barani è stato nominato vicepresidente vicario del gruppo in sostituzione del deputato Giampiero Catone. Al vicepresidente Lucio Barani è stato inoltre affidato l'esercizio dei poteri attribuiti in caso di assenza o impedimento del presidente, secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 2, del Regolamento.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 13 dicembre 2007, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 71).
La seduta termina alle 20.