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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 56 di venerdì 20 ottobre 2006
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
La seduta comincia alle 10.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono cinquantasette.
Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 1838, di conversione del decreto-legge n. 259 del 2006, recante disposizioni urgenti per il riordino della normativa in tema di intercettazioni telefoniche.
Il disegno di legge è stato assegnato alla II Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
Su un lutto del deputato Michele Pisacane.
PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Michele Pisacane, colpito da un grave lutto: la perdita della moglie.
Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 262 del 2006: Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A. C. 1750).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LAURA FINCATO (Ulivo), Relatore per la VI Commissione. Osservato preliminarmente che la manovra economico-finanziaria varata dal Governo è volta a riequilibrare l'andamento dei conti pubblici, la cui criticità è imputabile alla responsabilità del precedente Esecutivo di centrodestra, rileva che le misure prospettate appaiono altresì idonee a contrastare il fenomeno dell'evasione e dell'elusione fiscale, a ridistribuire il carico tributario nel senso di una maggiore equità sociale, nonché a riqualificare la spesa pubblica. Evidenziata inoltre la serietà del lavoro svolto in Commissione, reso possibile dal clima costruttivo che lo ha connotato, giudica particolarmente condivisibili le modificazioni apportate al testo del provvedimento d'urgenza in discussione.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore per la V Commissione. Nel ringraziare i presidenti ed i deputati - segnatamente quelli di opposizione - delle Commissioni V e VI per il senso di responsabilità istituzionale mostrato, sottolinea che la manovra economico-finanziaria per il 2007 consentirà di ricondurre al 3 per cento il rapporto tra il deficit ed il prodotto interno lordo; ricordato inoltre l'intendimento del Governo di promuovere le riforme strutturali necessarie per incrementare la produttività e la competitività del Paese, osserva che la condivisibilePag. IVrimodulazione del carico tributario risponde esclusivamente all'esigenza di garantire maggiore equità sociale.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
MARINO ZORZATO (FI). Rilevato che la manovra economico-finanziaria per il 2007 ha fatto emergere le contraddizioni interne alla maggioranza, giudica errato penalizzare il ceto medio, politicamente più vicino al centrodestra, alimentando un'ingiustificata e anacronistica contrapposizione di classe. Osservato inoltre che l'indeterminatezza della manovra genera sfiducia nei confronti del Governo, paventa il rischio che l'incremento della pressione fiscale freni la ripresa economica in atto nel Paese; invita quindi l'Esecutivo a modificare significativamente la manovra, confrontandosi con il Parlamento.
SALVATORE IACOMINO (RC-SE). Richiamati gli effetti che deriveranno dall'attuazione del provvedimento d'urgenza in discussione, evidenzia in particolare l'incremento di entrate che si determinerà a seguito dell'attuazione delle misure di contrasto dell'evasione fiscale. Esprime quindi un giudizio complessivamente positivo sul decreto-legge, pur in presenza di taluni aspetti di criticità.
PIETRO ARMANI (AN). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in esame contiene diverse disposizioni finalizzate al contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscale che determineranno un appesantimento degli adempimenti a carico del contribuente, ritiene che tale obiettivo avrebbe dovuto essere invece perseguito con il ricorso al meccanismo del contrasto di interessi fiscale, attraverso il sistema della detraibilità delle spese sostenute. Espresso un giudizio critico, in particolare, sulle norme relative al regime di deducibilità delle spese per gli autoveicoli aziendali, alle imposte sulle successioni e donazioni, agli aggiornamenti tariffari nel settore autostradale ed ai poteri regolamentari dell'ANAS, manifesta assoluta contrarietà al provvedimento in esame.
FRANCESCO TOLOTTI (Ulivo). Nel sottolineare che la complessiva manovra di bilancio sconta la pesante eredità lasciata dal precedente Esecutivo, osserva che le disposizioni di carattere fiscale avviano un'operazione di redistribuzione del reddito in favore dei ceti medio-bassi, pur ritenendo opportuno scongiurare eventuali indesiderati effetti distorsivi. Giudicate, quindi, improntate a rigore e ragionevolezza le soluzioni individuate per la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, nonché rispondenti a criteri di trasparenza e rigore le disposizioni di cui all'articolo 12, in materia di infrastrutture, manifesta un orientamento favorevole al provvedimento d'urgenza in esame, che rappresenta il primo tassello di una manovra finanziaria che persegue l'obiettivo di coniugare risanamento, equità e sviluppo.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Paventato il rischio di un incremento dei tassi di interesse sui titoli del debito pubblico, giudica insufficienti a promuovere la crescita delle imprese italiane, se non controproducenti, le misure prospettate in tema di trattamento di fine rapporto e riduzione del cuneo fiscale; manifestate, inoltre, forti perplessità sulla prevista redistribuzione del carico tributario, che risulterebbe complessivamente incrementato in modo inaccettabile, lamenta la mancata adozione di interventi volti a contrastare il fenomeno dell'attività sommersa svolta dai lavoratori dipendenti e, soprattutto, a ridurre in maniera strutturale la spesa pubblica. Preannunzia, infine, che il suo gruppo condurrà una ferma battaglia di opposizione alla manovra economico-finanziaria varata dal Governo.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Ricordato l'impegno profuso dal Governo in direzione di un riequilibrio dei conti pubblici, richiama il proficuo lavoro svolto in sede referente dalle Commissioni riunite V e VI; rileva, inoltre, che l'impianto dellaPag. Vmanovra varata dal Governo - sulla quale esprime un giudizio sostanzialmente positivo - è ispirato a rigore finanziario, equità sociale e recupero di efficienza da parte della pubblica amministrazione.
MASSIMO MARIA BERRUTI (FI). Osservato che i dati economici disponibili non sembrano determinare la necessità di varare una manovra economico-finanziaria particolarmente penalizzante per i cittadini, pur condividendo l'opportunità di contrastare adeguatamente il fenomeno dell'evasione fiscale, giudica eccessivamente onerosi gli adempimenti posti a carico dei contribuenti. Esprime altresì perplessità sulle disposizioni concernenti le proprietà immobiliari delle società Poste italiane e Ferrovie dello Stato, nonché sulle misure relative all'ANAS ed agli aggiornamenti tariffari del settore autostradale.
GIANFRANCO CONTE (FI). Evidenziata preliminarmente la sussistenza di numerose contraddizioni fra le disposizioni del provvedimento d'urgenza in discussione e quelle del disegno di legge finanziaria per il 2007, sottolinea come le misure di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale siano incentrate essenzialmente su un rafforzamento del sistema dei controlli. Espresso quindi un giudizio critico, in particolare, sulle norme concernenti il riordino del Ministero dell'economia e delle finanze, il sistema della riscossione, la reintegrazione dell'imposta di successione e gli incarichi dirigenziali, ritiene complessivamente inaccettabile il decreto-legge in esame.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 14,30.
La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 14,30.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantasette.
Si riprende la discussione.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Nel giudicare condivisibili ed opportune le modifiche apportate al testo originario del provvedimento d'urgenza in discussione, in materia di imposta di successione, sottolinea la particolare importanza delle disposizioni recate dall'articolo 12, concernenti la delicata materia delle infrastrutture, sulla quale auspica una riflessione approfondita nell'ambito della quale valutare l'opportunità di istituire un' authority ad hoc. Preannunzia, quindi, che il suo gruppo si riserva la presentazione di proposte emendative al disegno di legge finanziaria, che giudica complessivamente non soddisfacente, atteso, in particolare, il carattere confuso delle sue disposizioni in materia tributaria, peraltro frutto di una lettura pauperistica della società italiana, nonché per l'assenza di misure di riforma strutturale della spesa pubblica.
LAURA RAVETTO (FI). Nel manifestare l'orientamento contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, che si configura quale strumento per aumentare la pressione tributaria, sottolinea che le sue disposizioni si caratterizzano per schizofrenia legislativa e scarsa chiarezza, oltre a rivelarsi inique ed incerte quanto ai loro effetti.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Ritiene che il declassamento deciso da agenzie di rating sia dovuto all'entità del debito pubblico accumulato dal precedente Esecutivo di centrodestra, ma anche all'inadeguatezza della manovra economico-finanziaria per il 2007, che dovrebbe contenere misure più incisive per raggiungere gli obiettivi di risanamento, equità e sviluppo. Rilevato, inoltre, che la prospettata rimodulazione di scaglioni ed aliquote fiscali non è improntata alla necessaria progressività, sottolinea l'opportunità di incrementare la pressione fiscale nei confrontiPag. VIdei percettori di redditi particolarmente elevati. Invita, infine, l'Esecutivo a recepire talune indicazioni al fine di migliorare i contenuti della manovra.
GASPARE GIUDICE (FI) e ALBERTO FILIPPI (LNP). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo dei rispettivi interventi.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI). Rilevato che l'incremento della pressione fiscale disposto con la manovra economica per il 2007 rischia di frenare la ripresa economica del Paese e contraddice gli impegni assunti durante la campagna elettorale dalla coalizione di centrosinistra, preannunzia il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in discussione.
MARIA LEDDI MAIOLA (Ulivo). Osservato che nel corso dell'iter in Commissione il provvedimento d'urgenza in discussione è stato sensibilmente migliorato, sottolinea la necessità di definire una manovra economico-finanziaria rigorosa e che persegua opportunamente fini di equità sociale.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Rilevato che il declassamento dell'Italia da parte delle agenzie internazionali di rating rischia di determinare deleterie conseguenze per l'economia del Paese, lamenta l'anacronistico carattere vetero-socialista della manovra economico-finanziaria varata dal Governo; preannunzia quindi una ferma opposizione ove l'Esecutivo decidesse di inserire nel decreto-legge in discussione disposizioni in tema di tassazione del risparmio.
IDA D'IPPOLITO VITALE (FI). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in discussione sia connotato da un'impostazione ideologica e rechi norme eterogenee e spesso in contraddizione rispetto agli obiettivi di equità e di sviluppo delineati nel DPEF per il periodo 2007-2011. Esprime, in particolare, un giudizio critico sugli effetti negativi della stretta fiscale prevista, sull'aleatorietà dei fattori cui sono legate le stime delle maggiori entrate e sulle norme relative al trattamento di fine rapporto. Pur condividendo, peraltro, molti degli obiettivi di fondo perseguiti con la manovra, ritiene inadeguati gli strumenti individuati per il loro raggiungimento.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il rappresentante del Governo a fornire, eventualmente in sede di replica, chiarimenti in merito all'ipotesi paventata dal deputato Della Vedova.
REMIGIO CERONI (FI). Lamenta che il Governo, contraddicendo gli impegni contenuti nel programma dell'Unione, ha varato una manovra che prevede un inasprimento della pressione fiscale, senza un adeguato intervento sul piano della riduzione della spesa.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Giudicata iniqua ed inefficace la manovra economico-finanziaria per il 2007, basata su misure persecutorie ed ideologiche e volta a perseguire unicamente il fine di aumentare la pressione fiscale, osserva che l'iter particolarmente difficoltoso del provvedimento d'urgenza in discussione denota il carattere contraddittorio dell'azione dell'Esecutivo, che ostacolerà inevitabilmente lo sviluppo economico del Paese.
MARIA TERESA ARMOSINO (FI). Nel sottolineare il carattere classista della manovra economico-finanziaria per il 2007, giudica contraddittoria ed inefficace l'azione dell'Esecutivo, che si caratterizza in ogni settore per la connotazione speculativa delle iniziative intraprese. Rilevate, altresì, le deleterie conseguenze che deriveranno dall'attuazione della politica industriale perseguita dal Governo; manifesta un orientamento nettamente contrario al preannunziato incremento della pressione fiscale sui risparmi, nonché allePag. VIIdisposizioni concernenti il TFR. Rileva infine che la disciplina dell'articolo 12 del decreto-legge in discussione, in tema di aggiornamenti tariffari nel settore autostradale, lede la credibilità internazionale del Paese.
DOMENICO DI VIRGILIO (FI). Ricordato l'ampio dissenso registratosi nel Paese sulla manovra economico-finanziaria per il 2007, fondata essenzialmente sull'inasprimento della pressione fiscale, paventa l'introduzione di eccessivi controlli burocratici e tributari; manifesta, quindi, l'orientamento nettamente contrario della forza politica alla quale appartiene ai provvedimenti nei quali si articola la predetta manovra.
SIMONE BALDELLI (FI). Nel ritenere che la manovra economico-finanziaria per il 2007 sia eccessivamente onerosa per i cittadini e fortemente caratterizzata sul piano ideologico da un'ottica interventista e redistributiva, osserva che l'inasprimento della pressione fiscale rischia di frenare la ripresa economica del Paese; lamenta quindi la riduzione degli stanziamenti a favore dell'istruzione e l'incremento del costo del lavoro cosiddetto atipico.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore per la V Commissione. Ricordato il reiterato ricorso alla questione di fiducia da parte del precedente Governo, la cui politica economica ha peraltro inciso negativamente sulla situazione dei conti pubblici, evidenzia le profonde contraddizioni ravvisabili negli interventi di deputati dell'opposizione, che invita ad assumere un atteggiamento più obiettivo.
LAURA FINCATO (Ulivo), Relatore per la VI Commissione. Rileva che il provvedimento d'urgenza in esame costituisce il primo atto di una manovra finalizzata al risanamento dei conti pubblici ed al rilancio dell'economia, che dovrebbe essere giudicata senza atteggiamenti demagogici. Sottolinea quindi che vi è stato adeguato spazio per il dibattito, che ha consentito alle Commissioni V e VI di apportare numerose modifiche al testo originario del decreto-legge.
NICOLA SARTOR, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Ricorda che la manovra economico-finanziaria varata dal Governo persegue, quali obiettivi prioritari, il risanamento permanente dei conti pubblici, la promozione della crescita del Paese ed una maggiore equità sociale, unitamente al reperimento delle risorse necessarie per il completamento delle opere pubbliche in corso di realizzazione. Sottolinea quindi, in particolare, che le misure finalizzate all'equità sociale si basano sulla lotta all'evasione fiscale, sul sostegno alle famiglie numerose, sulla tutela dei lavoratori precari e sull'avvio del federalismo fiscale. Evidenzia inoltre che le norme relative alle concessioni autostradali si inquadrano nel più generale obiettivo di garantire una corretta regolamentazione dei mercati, per evitare un possibile abuso di posizione dominante o altre pratiche non rispettose delle logiche di mercato. Smentisce infine la presunta intenzione di introdurre in una proposta emendativa la prospettata armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Annunzio della convocazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per le questioni regionali è convocata per mercoledì 25 ottobre 2006 per procedere alla sua costituzione.
Pag. VIIIAnnunzio della convocazione del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.
PRESIDENTE. Comunica che il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione è convocato per mercoledì 25 ottobre 2006 per procedere alla sua costituzione.
Annunzio della convocazione della Commissione parlamentare per l'infanzia.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per l'infanzia è convocata per mercoledì 25 ottobre 2006 per procedere alla sua costituzione.
Annunzio della convocazione della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria è convocata per mercoledì 25 ottobre 2006 per procedere alla sua costituzione.
Annunzio della convocazione della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale è convocata per mercoledì 25 ottobre 2006 per procedere alla sua costituzione.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Lunedì 23 ottobre 2006, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 83).
La seduta termina alle 18,20.