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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 70 di lunedì 13 novembre 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 9,40.
La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 novembre 2006.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono sessantasette.
Seguito della discussione del disegno di legge: Legge finanziaria 2007 (A.C. 1746-bis).
PRESIDENTE. Ricorda che il Governo ha presentato una nuova formulazione dell'emendamento 105.500 e l'emendamento 85.501: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 12 di domani.
Avverte che la I Commissione ha espresso un ulteriore parere.
Riprende l'esame dell'articolo 7 del disegno di legge e delle proposte emendative ad esso riferite.
In attesa che giunga in aula il relatore, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 9,45, è ripresa alle 9,55.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Ritiene che non si possa accedere alla proposta di stralcio dell'articolo 7 formulata nella seduta di ieri dal deputato Nespoli.
PRESIDENTE. Rilevato che l'espunzione dell'articolo 7 dal testo del disegno di legge, non adeguatamente compensata, altererebbe l'equilibrio finanziario della manovra, precisa che la Presidenza ritiene di non poter dare corso alla richiesta di stralcio.
VINCENZO NESPOLI (AN). Ribadisce la gravità del fatto che con l'articolo 7 si introduce una nuova forma di tassazione.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Giudica infondate le considerazioni svolte dal deputato Nespoli.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Giudica opportuno quantomeno accantonare l'esame dell'articolo 7, atteso che la materia sarà oggetto di un provvedimento ad hoc.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato una nuova formulazione dell'emendamento 17.500: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti resta fissato per le 20.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.Pag. VI
Per consentire il decorso del regolamentare termine di preavviso, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 10,05, è ripresa alle 10,30.
Sull'ordine dei lavori.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Chiede che il ministro della giustizia riferisca sollecitamente alla Camera sulle misure che intende adottare per contrastare la commercializzazione di videogiochi che incitano i giovani alla violenza, come si evince da recenti notizie di stampa.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza, informata per le vie brevi della richiesta formulata dal deputato Volontè, ha già interessato il Governo affinché riferisca con sollecitudine alla Camera sulla questione evocata.
Si riprende la discussione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Valducci 7.1 e Zorzato 7.2.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Osserva che le disposizioni recate dall'articolo 7, oltre a risultare incoerenti con il principio di federalismo fiscale, potranno determinare un consistente incremento dell'addizionale comunale all'IRPEF.
MARINO ZORZATO (FI). Paventa le deleterie conseguenze che potranno derivare dall'attuazione dell'articolo 7, che consente ai comuni di incrementare l'aliquota di compartecipazione dell'addizionale comunale IRPEF.
PAOLO GRIMOLDI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che ai rappresentanti delle strutture sanitarie private che operano in regime di convenzione, i quali stanno inscenando una manifestazione di protesta contro la riduzione delle risorse destinate al settore, non è stato consentito di accedere a piazza Montecitorio.
PRESIDENTE. Rileva che la Presidenza si riserva di acquisire informazioni in merito a determinazioni peraltro spettanti alle competenti autorità di pubblica sicurezza.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Rileva che l'ipotesi di organizzazione dello Stato in senso federale sostenuta dalla sua parte politica non implica l'aumento della pressione fiscale, che conseguirà invece dall'attuazione dell'articolo 7 del disegno di legge finanziaria; dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bartolini 7.3.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, chiede alla Presidenza di acquisire informazioni dalle competenti autorità di pubblica sicurezza circa i motivi per cui non è stato consentito che l'iniziativa di protesta richiamata dal deputato Grimoldi si svolgesse nell'area antistante Palazzo Montecitorio nella quale, secondo quanto concordato con la Questura di Roma, è generalmente possibile lo svolgimento di analoghe manifestazioni.
PRESIDENTE. Conferma che la Presidenza interverrà presso le competenti autorità di pubblica sicurezza per acquisire le informazioni richieste.
OSVALDO NAPOLI (FI). Paventa le deleterie conseguenza derivanti, per i cittadini, dall'attuazione delle disposizioni recate dall'articolo 7.
LUCIO BARANI (DC-PS). Stigmatizza l'eccessivo incremento dell'addizionale comunale all'IRPEF che deriverà dall'attuazione dell'articolo in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bertolini 7.3.
Pag. VIIMASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 7.4, soppressivo del comma 1 dell'articolo 7.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Lamentato il carattere iniquo delle disposizioni recate dall'articolo 7, riterrebbe opportuno accantonarne l'esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 7.4.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 7.5, ritenendo anch'egli opportuno accantonare l'esame dell'articolo 7.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gioacchino Alfano 7.5.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 7.6.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Gioacchino Alfano 7.6, Osvaldo Napoli 7.8, Gioacchino Alfano 7.9 e Garavaglia 7.10.
VINCENZO NESPOLI (AN). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 7, ritenendo che il tema della fiscalità locale debba essere inserito all'interno della riforma del sistema delle autonomie.
MARINO ZORZATO (FI). Sottolinea l'aumento della pressione fiscale che deriverà dall'attuazione delle disposizioni recate dall'articolo 7.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Esprime un orientamento contrario all'articolo 7 del provvedimento, che non ha nulla a che vedere con il federalismo fiscale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7.
MARINO ZORZATO (FI). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 7.01, volto a sopprimere l'ICI sulla prima casa.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara di condividere il contenuto dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, volto a ridurre l'iniquità delle misure previste nel disegno di legge finanziaria in tema di amministrazioni locali.
GIANCARLO LAURINI (FI) e IDA D'IPPOLITO VITALE (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
PIETRO ARMANI (AN). A nome del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Giudica condivisibili le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, volto a tutelare le classi meno abbienti.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
ETTORE PERETTI (UDC). A nome del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
OSVALDO NAPOLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI). Invita il sottosegretario per l'economia e le finanze ad esplicitare le ragioni di contrarietà all'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
GIUSEPPE ROMELE (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
Pag. VIIIMARIO TASSONE (UDC). Nel dichiarare di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, lamenta che il Governo non ha inteso fornire alcuno dei chiarimenti richiesti.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). A nome del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica opportuna una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, nel senso di inserire un meccanismo di gradualità nella esenzione dall'imposta comunale sugli immobili.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Ricordato che l'imposta comunale sugli immobili rappresenta una parte rilevante delle entrate proprie dei comuni, evidenzia che sono già previsti strumenti attraverso i quali gli enti locali possono agire al fine di prevedere esenzioni per i ceti meno abbienti. Ritiene quindi di non accedere alla richiesta di riformulazione del deputato Buontempo.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Ricorda che l'unica misura di esenzione ai fini IRPEF del reddito derivante dall'abitazione principale è stato introdotto da un Governo di centrosinistra.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Sottolinea i deleteri effetti prodotti sul territorio dall'introduzione dell'ICI, il cui meccanismo dovrebbe essere modificato.
DANIELE GALLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, riterrebbe opportuno accantonare l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
PRESIDENTE. Prende atto che il relatore non ritiene di accedere alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Dichiara che esprimerà un voto in dissenso rispetto all'orientamento del suo gruppo.
GUIDO DUSSIN (LNP). Ricorda che in gran parte dei comuni amministrati dalla sua parte politica viene già applicata l'esenzione ai fini ICI per l'abitazione principale.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Lamenta l'indisponibilità del Governo e della maggioranza ad andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Riterrebbe opportuna una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01 che ne consenta l'approvazione.
ANDREA RONCHI (AN). Lamenta l'indisponibilità della maggioranza a recepire le istanze prospettate dall'opposizione in tema di ICI.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Invita la maggioranza a valutare la possibilità di accantonamento dell'articolo aggiuntivo in esame.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sottolineata la rilevanza e la complessità della materia oggetto dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, che sarà affrontata in modo organico nel disegno di legge collegato in materia fiscale, giudica di stampo demagogico le considerazioni svolte da deputati dell'opposizione.
Pag. IXDopo un intervento favorevole del deputato ELIO VITO (FI) ed uno contrario del deputato ORIANO GIOVANELLI (Ulivo), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
MARINO ZORZATO (FI). Invita il relatore a proporre una riformulazione del suo articolo aggiuntivo 7.01, atteso che il rappresentante del Governo ha evidenziato problemi relativi alla copertura dei relativi oneri finanziari.
TOMMASO FOTI (AN). Giudica particolarmente serio e condivisibile l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
MAURIZIO LEO (AN). Rileva che la reintroduzione dell'imposta di successione incrementa gli oneri fiscali relativi alla prima casa.
FABIO GARAGNANI (FI). Giudica risibili ed ingiustificabili le argomentazioni addotte dal relatore a sostegno dell'orientamento contrario espresso sull'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, che dichiara di voler sottoscrivere.
OSVALDO NAPOLI (FI). Ricorda che il comune di Roma, dopo la proposta avanzata dal centrodestra in campagna elettorale di sopprimere l'imposta comunale sugli immobili, l'ha ridotta a partire dall'anno 2007.
VINCENZO NESPOLI (AN). Paventa i rischi connessi all'incremento del carico tributario imposto dalle amministrazioni comunali.
PIETRO ARMANI (AN). Ritiene che l'indisponibilità della maggioranza a prevedere l'abolizione dell'imposta comunale sugli immobili determinerà negative conseguenze per i sindaci.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Ricorda che il precedente Esecutivo di centrodestra aveva cercato di indurre gli enti locali ad evitare inutili sprechi.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Paventa il rischio di un incremento dell'imposta comunale sugli immobili.
UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI (FI). Rileva che le misure prospettate dall'Esecutivo deludono anche le aspettative degli elettori di centrosinistra.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Invita la maggioranza ed il Governo a dare seguito agli impegni assunti nel corso della campagna elettorale procedendo all'abolizione dell'imposta comunale sugli immobili.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Lamenta l'atteggiamento pregiudiziale assunto dal Governo anche in tema di imposta comunale sugli immobili per la prima casa.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Paventa il rischio di un incremento dell'imposizione fiscale da parte degli enti locali.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Giudica inaccettabili le considerazioni svolte dal sottosegretario Grandi circa il carattere demagogico della richiesta al Governo di riflettere sull'abolizione dell'ICI sulla prima casa.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Lamenta l'indisponibilità del Governo e della maggioranza a confrontarsi sulle questioni concernenti l'imposizione fiscale sulla prima casa.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Lamenta la contraddittorietà che connota l'atteggiamento della maggioranza sul tema evocato nell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Ritiene che l'imposizione fiscale gravante sulla prima casa sia coerente con la logica che ispira l'ideologia della sinistra.
GIUSEPPE PALUMBO (FI). Sottolinea i positivi effetti che deriverebbero dall'eventuale approvazione dell'articolo aggiuntivoPag. XZorzato 7.01, segnatamente per le fasce sociali più deboli della popolazione residente nel Mezzogiorno.
ELISABETTA GARDINI (FI). Ritiene che le misure proposte dal Governo e dalla maggioranza denotino il carattere non veritiero e truffaldino delle promesse fatte nel corso della campagna elettorale (Proteste dei deputati dei gruppi di maggioranza).
PRESIDENTE. Invita il deputato Gardini ad usare un linguaggio più rispettoso della dignità dei parlamentari (Proteste dei deputati dei gruppi di maggioranza).
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene inaccettabili le espressioni ingiuriose pronunziate dal deputato Gardini, che invita la Presidenza a richiamare con maggiore determinazione.
PRESIDENTE. Ricorda di aver già richiamato il deputato Gardini ad usare un linguaggio più consono alla dignità dell'istituzione parlamentare.
ANDREA RONCHI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza le proteste rivolte dalla maggioranza al Presidente di turno.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, manifestato sconcerto per le considerazioni svolte dal deputato Franceschini, ricorda le espressioni ingiuriose sovente rivolte ai deputati del centrodestra, nella scorsa legislatura, da parlamentari del centrosinistra.
ELISABETTA GARDINI (FI). Si scusa per le espressioni precedentemente usate, precisando di aver voluto rappresentare il disagio dei cittadini di fronte alle promesse disattese dalla maggioranza di centrosinistra.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Giudica incomprensibile la pregiudiziale contrarietà del Governo e della maggioranza all'individuazione di un'adeguata soluzione al problema dell'ICI sulla prima casa.
SILVANO MOFFA (AN). Ricorda che l'associazione nazionale dei comuni italiani ha sempre considerato iniqua l'imposta comunale sugli immobili, della quale auspica l'abolizione.
SIMONE BALDELLI (FI). Ricordato il «vizio di origine» dell'imposta comunale sugli immobili, ne ritiene incomprensibile il mantenimento relativamente alle unità adibite ad abitazione principale.
JOLE SANTELLI (FI). Richiama il carattere demagogico delle promesse fatte dal Governo in campagna elettorale.
ROBERTO MENIA (AN). Ricorda l'impegno assunto dalle forze politiche di centrosinistra nel corso della campagna elettorale nel senso dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa.
GIUSEPPE ROMELE (FI). Invita i deputati della maggioranza ad occuparsi dei problemi reali, nell'interesse dei cittadini.
MARIO PESCANTE (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, ricordando il carattere odioso dell'imposta comunale sugli immobili.
SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA (FI). Giudica incoerente consentire agli enti locali di prevedere incrementi della tassazione locale.
MARIO PEPE (FI). Rileva che l'eventuale reiezione dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01 penalizzerebbe le fasce sociali più deboli e laboriose della popolazione.
ROLANDO NANNICINI (Ulivo). Ricorda che, nella scorsa legislature, il Governo aveva previsto un incremento dell'impostaPag. XIcomunale sugli immobili, giudicando demagogici gli interventi dei deputati dell'opposizione.
PAOLA PELINO (FI). Ricorda i demagogici impegni, disattesi nel disegno di legge finanziaria in esame, assunti dalle forze politiche di centrosinistra nel corso della campagna elettorale.
ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI). Giudica corretta la copertura finanziaria prevista dall'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
MAURIZIO ENZO LUPI (FI). Ricorda l'espressione ingiuriosa recentemente rivolta ai cittadini italiani dal Presidente del Consiglio dei ministri.
NICOLA BONO (AN). Giudica errate le osservazione del sottosegretario Grandi relativamente alla copertura finanziaria prevista dall'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
GAETANO FASOLINO (FI). Giudica grave e superficiale l'atteggiamento assunto dalla maggioranza, che invita a sostenere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
CESARE CAMPA (FI). Propone l'accantonamento dell'esame dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
PAOLO UGGÈ (FI). Esprime amarezza per l'atteggiamento assunto dalle forze politiche della maggioranza relativamente alla proposta di abolire l'ICI sulla prima casa.
PIERO TESTONI (FI). Ritiene si possa cercare adeguata e condivisa soluzione alla questione evocata nell'articolo aggiuntivo in esame.
SERGIO PIZZOLANTE (FI). Dichiara di condividere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, del quale richiama le finalità.
GIACOMO BAIAMONTE (FI). Prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01 per ricercare una soluzione condivisa.
ROBERTO COTA (LNP). Rileva che l'Esecutivo continua a disattendere impegni assunti in campagna elettorale.
LUCA BELLOTTI (AN). Ritiene che l'imposizione fiscale sulla prima casa leda il diritto naturale di ogni famiglia all'abitazione.
CARLA CASTELLANI (AN). Lamenta il «doppiopesismo» che connota le posizioni assunte dalla maggioranza.
REMIGIO CERONI (FI). Auspica che il Governo colga l'occasione del disegno di legge finanziaria per procedere ad una rivisitazione della disciplina relativa all'ICI.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Giudica vergognose le forme individuate a copertura delle spese recate dalle proposte emendative presentate dal Governo, particolarmente penalizzanti per le aree svantaggiate del Paese.
MANLIO CONTENTO (AN). Rileva che gli interventi predisposti dal precedente Governo in materia di ICI erano volti a ristabilire equità fra i contribuenti.
ROBERTO SALERNO (AN). Giudica superficiali e non veritiere le considerazioni precedentemente svolte dal sottosegretario Grandi.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Giudica condivisibili le osservazioni del sottosegretario Grandi relativamente alla copertura finanziaria proposta dall'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, che è peraltro la stessa di numerose proposte emendative presentate dall'opposizione.
LUIGI FEDELE (FI). Sottolinea l'opportunità di eliminare l'ICI sulla prima casa, giudicata un'imposta odiosa.
Pag. XIIMARIA ROSARIA CARFAGNA (FI). Rileva che l'imposta comunale sugli immobili colpisce indistintamente tutti i cittadini.
MICHAELA BIANCOFIORE (FI). Stigmatizza l'inaccettabile incremento della pressione fiscale disposto dal Governo.
FILIPPO MISURACA (FI). Evidenzia il carattere politico che riveste la questione concernente l'ICI.
MAURO PILI (FI). Osserva che l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01 rappresenterebbe un'importante risposta alle esigenze della famiglia italiana.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
GABRIELLA MONDELLO (FI). Ritiene assolutamente iniqua l'ICI sulla prima casa: ne auspica pertanto la soppressione.
ENRICO COSTA (FI). Giudica condivisibile prevedere una riduzione degli stanziamenti a favore dei singoli Dicasteri al fine di pervenire all'abolizione dell'ICI sulla prima casa.
GABRIELLA CARLUCCI (FI). Sottolinea il carattere demagogico e propagandistico degli impegni assunti dalle forze politiche di centrosinistra nel corso della campagna elettorale.
GIUSEPPE FINI (FI). Auspica l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Condivide l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Osserva che la manovra economico-finanziaria per il 2007 non favorirà lo sviluppo e l'occupazione.
MARCO AIRAGHI (AN). Si associa alla richiesta di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, che giudica di buon senso.
GAETANO PECORELLA (FI). Nel ritenere inaccettabile tassare un bene primario come la prima casa, prospetta l'opportunità di accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
LUIGI VITALI (FI). Stigmatizza l'assoluta indisponibilità mostrata dal Governo e dalla maggioranza nei confronti dell'istanza rappresentata nell'articolo aggiuntivo in esame.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Lamenta l'indisponibilità della maggioranza e del Governo al confronto su temi di rilevante interesse per i cittadini.
MAURIZIO PANIZ (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
STEFANO SAGLIA (AN). Ricorda che il Governo di centrodestra, contrariamente all'attuale Esecutivo, ha sempre ottemperato agli impegni assunti nel corso della campagna elettorale.
EUGENIO MINASSO (AN). Sottolinea la particolare iniquità dell'ICI sugli immobili adibiti ad abitazione principale.
BASILIO CATANOSO (AN). Lamenta l'indisponibilità della maggioranza ad instaurare un proficuo dibattito sulle imposte gravanti sulla prima casa.
CARMINE SANTO PATARINO (AN). Stigmatizza l'assoluta insensibilità del Governo e della maggioranza - all'interno della quale prevalgono le componenti della sinistra più radicale - nei confronti delle istanze rappresentate nelle proposte emendative presentate dai deputati di opposizione.
Pag. XIIIMARIO LANDOLFI (AN). Rilevato che il Governo ha ampiamente disatteso le promesse fatte nel corso della campagna elettorale, auspica l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15,35.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.
Si riprende la discussione.
GUGLIELMO PICCHI (FI) e CLAUDIO AZZOLINI (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
SALVATORE MAZZARACCHIO (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, evidenziando il carattere punitivo dell'imposta comunale sugli immobili.
PIETRO FRANZOSO (FI). Manifesta stupore per l'insensibilità dimostrata dalla maggioranza e dal Governo verso un problema di grande rilievo per i cittadini.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Preannunzia l'astensione sull'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01, ove non si individui una soluzione condivisa che consenta di esentare dal pagamento dell'ICI le fasce più deboli di cittadini.
MARIO LOVELLI (Ulivo). Sottolinea che con il disegno di legge finanziaria è stata posta particolare attenzione al problema della finanza locale.
IVANO STRIZZOLO (Ulivo). Giudica di stampo demagogico le considerazioni svolte dai deputati del centrodestra.
LAURA FRONER (Misto). Sottolinea che rientra nell'autonomia dei singoli enti locali la possibilità di prevedere forme di esenzione dall'ICI per le fasce più deboli.
NICOLA CRISCI (Ulivo). Giudica irresponsabile e demagogica la proposta di abolizione dell'ICI sulla prima casa.
GUIDO CROSETTO (FI). Evidenzia che l'entità della manovra economico-finanziaria consentirebbe di reperire le risorse necessarie per la copertura degli oneri recati dall'articolo aggiuntivo in esame.
RAFFAELLO DE BRASI (Ulivo). Sottolinea il carattere demagogico e populista della proposta di abolizione dell'ICI di cui all'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Zorzato 7.01.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone di riprendere l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5, precedentemente accantonati.
PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, riprende l'esame degli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Accetta l'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Richiamate le finalità del suo articolo aggiuntivo 5.05, giudica inidonea la soluzione individuata dal Governo, che si limita a modificare l'aspetto delle decorrenze dei tempi per l'applicazione delle disposizioni recate dall'articolo 5.
MAURIZIO LEO (AN). Ritiene inefficace, ai fini della lotta all'evasione fiscale,Pag. XIVla disposizione relativa al pagamento dei compensi in denaro delle prestazioni professionali, della quale si propone la modifica.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Ricorda che non tutti i cittadini hanno la possibilità di effettuare i pagamenti attraverso i mezzi indicati dalle inique, vessatorie ed inutili disposizioni in esame, delle quali auspica l'abrogazione.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05 e ROBERTO MENIA (AN).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Ritiene che le disposizioni in esame possono determinare deleterie conseguenze, in particolare, per le persone anziane.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati EUGENIO MINASSO (AN), GIAN LUCA GALLETTI (UDC) e FILIPPO MISURACA (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
FRANCESCO TOLOTTI (Ulivo). Giudica strumentali le critiche rivolte dall'opposizione alle norme sulla tracciabilità dei pagamenti, per le quali è prevista peraltro un'adeguata scansione temporale.
Intervengono, altresì, per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05, GIUSEPPE ROMELE (FI), BRUNO TABACCI (UDC) e CARMELO PORCU (AN).
LUCIO BARANI (DC-PS). Osserva che la pur condivisibile necessità di condurre una ferma lotta all'evasione fiscale non può non tenere conto della situazione dei cittadini, segnatamente anziani, che non sono titolari di un conto corrente bancario.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Giudica inutilmente vessatoria la norma relativa al pagamento dei compensi professionali che l'opposizione propone di modificare.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI), PAOLA FRASSINETTI (AN) e UGO MARIA GIANFRANCO GRIMALDI (FI), che dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05, GIOVANNI MARRAS (FI), PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI), MARCO ZACCHERA (AN) e MANLIO CONTENTO (AN), nonché i deputati CARMINE SANTO PATARINO (AN) e GUGLIELMO PICCHI (FI), che dichiarano di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05, LAURA RAVETTO (FI), ANTONELLO IANNARILLI (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'articolo aggiuntivo in esame, DANIELE GALLI (FI) e GUIDO CROSETTO (FI).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Osservato che in sede di Comitato dei nove sono state recepite talune indicazioni dell'opposizione sulla formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, chiede all'Esecutivo se ritenga praticabile l'individuazione di una soluzione che consenta di pervenire ad una più ampia convergenza tra le forze politiche.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sottolinea che, in risposta alle sollecitazioni avanzate, si è previsto un termine temporale più ampio per l'applicazione della disposizione relativa alle modalità di pagamento dei compensi professionali, nonché una verifica dell'applicazione della norma stessa attraverso una relazione del Governo al Parlamento.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Sottolinea il carattere vessatorioPag. XVdelle misure introdotte relativamente alle modalità di versamento dei corrispettivi per le prestazioni professionali.
GUIDO CROSETTO (FI). Manifestato un orientamento contrario all'introduzione del principio secondo il quale sarebbe vietato il pagamento in contanti di taluni compensi, invita l'Esecutivo a modificare il precedente avviso e a rimettersi all'Assemblea sull'articolo aggiuntivo Marinello 5.05.
PIETRO ARMANI (AN). Giudica assurdo ed illegittimo vietare pagamenti in contanti con una disposizione di legge.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato JOLE SANTELLI (FI).
CARLO GIOVANARDI (UDC). Sottolinea l'allarme sociale destato dalle improvvide dichiarazioni rese dal viceministro Visco in tema di tracciabilità di taluni pagamenti.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Paventato il rischio che le disposizioni recate dall'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo possano incentivare anziché contrastare l'evasione fiscale, giudica opportuna un'ulteriore riflessione, anche attraverso un accantonamento delle proposte emendative in materia.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Propone una riformulazione dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, di cui dà lettura.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Ritiene che la riformulazione proposta dal relatore dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo recepisca in modo equilibrato le istanze rappresentate dall'opposizione, per altro sulla linea tracciata in sede di Comitato dei nove.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di riunirsi.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,20, è ripresa alle 17,45.
PRESIDENTE. Avverte che, essendo ancora in corso la riunione del Comitato dei nove, la seduta è sospesa fino alle 18.
La seduta, sospesa alle 17,45, è ripresa alle 18,10.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a censurare l'iniziativa - che giudica una prova di arroganza - assunta da due deputati del maggior gruppo di maggioranza che, prima che la Conferenza dei presidenti di gruppo abbia deciso alcunché, hanno trasmesso agli altri deputati del gruppo un sms per comunicare l'organizzazione dei lavori della settimana.
PRESIDENTE. Assicura che le determinazioni in ordine alla organizzazione dei lavori dell'Assemblea saranno assunte nella sede propria della Conferenza dei presidenti di gruppo.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Non essendo emersa nel corso della riunione del Comitato dei nove un'effettiva volontà da parte dell'opposizione di collaborare al miglioramento del testo, ritira la proposta di riformulazione precedentemente prospettata ed invita la maggioranza ad approvare il testo predisposto dal Governo.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa che anche nella precedente riunione del Comitato dei nove non era stato raggiunto alcun accordo su un testo da sottoporre all'Assemblea.
GIORGIO JANNONE (FI). Stigmatizza il modo confuso con cui si procede nell'esamePag. XVIdel disegno di legge finanziaria, che rischia di ingenerare incertezza nel Paese.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Precisa che la maggioranza ed il Governo non hanno mostrato una effettiva volontà di dialogo con l'opposizione.
LUCIO BARANI (DC-PS). Giudicato errato vanificare il dibattito svoltosi sulla materia in esame, invita il relatore a recedere dal suo intendimento di non proporre una riformulazione condivisa dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
ETTORE PERETTI (UDC). Nel ringraziare il relatore e il Governo per la disponibilità manifestata, esprime rammarico per l'impossibilità di pervenire, in sede di Comitato dei nove, ad una proposta condivisa.
SALVATORE RAITI (IdV). Esprime rammarico per il fatto che non si sia riusciti a pervenire ad una riformulazione condivisa dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, sul quale preannunzia comunque voto favorevole.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati BASILIO GERMANÀ (FI) e LELLO DI GIOIA (RosanelPugno).
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Preannunzia voto favorevole sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, pur ritenendo non pienamente soddisfacente la soluzione in esso individuata.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato LUIGI D'AGRÒ (UDC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Marinello 5.05.
GIANFRANCO CONTE (FI). Segnalato preliminarmente un errore materiale nel testo dell'articolo aggiuntivo Marinello 5.06, evidenzia le deleterie conseguenze che deriveranno dall'attuazione delle norme relative al pagamento dei compensi professionali.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Ritira il suo articolo aggiuntivo 5.06.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le finalità del subemendamento Filippi 0.5.0500.1.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALBERTO FILIPPI (LNP), e MASSIMO GARAVAGLIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Filippi 0.5.0500.1.
PIETRO ARMANI (AN). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.5.0500.8.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Armani 0.5.0500.8 e Fugatti 0.5.0500.9.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.5.0500.4 e ne raccomanda l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Marinello 0.5.0500.4 e 0.5.0500.6, Fugatti 0.5.0500.2, Marinello 0.5.0500.5, Filippi 0.5.0500.3 e Armani 0.5.0500.7.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Dichiara il voto contrario sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
Pag. XVIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
CARLO GIOVANARDI (UDC). Paventa le deleterie conseguenze che deriveranno dall'impossibilità di pagare in contanti il corrispettivo delle prestazioni professionali.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, prospettando l'opportunità che esso sia posto in votazione a scrutinio segreto.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter accedere all'ipotesi di voto segreto prospettata dal deputato Barani.
GIOVANNI MARRAS (FI). Giudica non risolutiva la formulazione dell'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo, sottolineando il carattere iniquo e vessatorio delle misure da esso previste.
CESARE CAMPA (FI). Manifesta un orientamento contrario all'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
PRESIDENTE. Precisa ulteriormente, in riferimento alla questione precedentemente sollevata dal deputato Barani, che l'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo non incide su alcuno dei principi richiamati dall'articolo 49 del regolamento, il quale peraltro esclude la possibilità di scrutinio segreto nelle votazioni relative al disegno di legge finanziaria.
Avverte altresì che la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata dopo la prossima votazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo aggiuntivo 5.0500 del Governo.
LORENZO CESA (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, nel ritenere che il Governo e la maggioranza stiano vanificando ogni tentativo di dialogo da parte dell'opposizione, giudica inaccettabile, in particolare, l'atteggiamento assunto dal Presidente della Camera, che ritiene non sia connotato della necessaria imparzialità.
PRESIDENTE. Ritiene di dover respingere, anche a nome degli altri Vicepresidenti, i rilievi mossi all'operato del Presidente della Camera, rilevando che nel corso dell'iter del disegno di legge finanziaria è stato garantito il pieno rispetto delle prerogative dei parlamentari.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Manifesta stupore per il fatto che il Presidente della Camera, al quale esprime, a nome dell'Unione, solidarietà, venga coinvolto in una vicenda che riguarda esclusivamente il rapporto tra maggioranza e opposizione.
ELIO VITO (FI). Rilevato che il ritardo accumulato nell'iter del disegno di legge finanziaria è imputabile alla responsabilità del Governo, che ha reiteratamente presentato nuove proposte emendative, giudica conseguentemente incongruo il termine del 19 novembre previsto per la sua conclusione, che pertanto - a suo avviso - dovrà essere differito; prospetta pertanto l'opportunità di un'immediata sospensione della seduta, in attesa delle determinazioni che dovranno essere assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, in corso di svolgimento.
PRESIDENTE. Ricorda che la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, sede idonea per affrontare le questioni testé evocate, fissata dal Presidente della Camera per le 17 di oggi, è stata posticipata su richiesta di alcuni gruppi parlamentari.
ROBERTO COTA (LNP). Sottolinea la trasparenza che ha connotato l'atteggiamento del suo gruppo, che continuerà aPag. XVIIIsvolgere un'azione di ferma opposizione al disegno di legge finanziaria in esame.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'imputare alla maggioranza e al Governo la responsabilità di aver messo in difficoltà la Presidenza in relazione alla organizzazione dei lavori, invita l'Esecutivo a non presentare ulteriori proposte emendative che, stravolgendo il testo del disegno di legge finanziaria, non consentono lo svolgimento di un proficuo e compiuto esame.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara di non condividere, a nome del suo gruppo, le critiche rivolte al Presidente della Camera.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Leone 5.07.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 8 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 8 i deputati PIETRO ARMANI (AN), MARINO ZORZATO (FI) e LAURA RAVETTO (FI).
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Colasio 8.22 e D'Elpidio 8.23, nonché sull'emendamento Alberto Giorgetti 8.25, purché riformulato; esprime inoltre parere contrario sui restanti emendamenti.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Concorda.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori non accettano la riformulazione dell'emendamento Alberto Giorgetti 8.25 proposta dal relatore.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Ritiene che l'imposta di scopo, improvvidamente prevista dall'articolo 8, rappresenti un'addizionale riferita all'ICI.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Invita l'Assemblea a valutare con attenzione la portata normativa dell'articolo 8.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zorzato 8.1.
GUIDO CROSETTO (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Zorzato 8.2.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Ritiene che il comma 5 dell'articolo 8 sia sufficientemente chiaro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zorzato 8.2.
VALTER ZANETTA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 8.3 e ne raccomanda l'approvazione.
CESARE CAMPA (FI). Auspica l'approvazione dell'emendamento Zanetta 8.3.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zanetta 8.3.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 8.6
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Nel paventare il rischio che un incremento dell'imposta comunale sugli immobili possa favorire ulteriormente l'evasione fiscale, auspica la soppressione dell'articolo 8.
ETTORE PERETTI (UDC). Chiede chiarimenti sugli effetti derivati dall'articolo 8 del disegno di legge in esame.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Richiama le ragioni che la inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere l'articolo 8.
Pag. XIXALESSANDRO FORLANI (UDC). Esprime un orientamento favorevole agli emendamenti soppressivi dell'articolo 8.
ALFIERO GRANDI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Osserva che il conferimento di maggiore autonomia agli enti locali che consenta loro di realizzare investimenti sul territorio presuppone la necessità di reperire adeguate risorse finanziarie; auspica pertanto l'approvazione dell'articolo 8.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Garavaglia 8.6.
GIOVANNI MARRAS (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Bertolini 8.5.
ROBERTO MENIA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza quali iniziative intenda assumere nei confronti del deputato Caruso, che, secondo quanto si apprende da notizie di agenzia, si sarebbe vantato di aver palesemente violato, nella sede della Camera, la normativa sull'uso e la detenzione di sostanze stupefacenti.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, fa presente che un telegiornale dell'emittente radiotelevisiva pubblica ha diffuso notizie infondate circa l'esame del disegno di legge finanziaria in corso alla Camera.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni dei deputati Menia e Giovanardi.
SILVANO MOFFA (AN). Sottolinea che l'articolo 8 del provvedimento in esame non avvia il federalismo fiscale ma si limita ad aumentare la pressione fiscale.
ELIO VITO (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a valutare l'opportunità di applicare l'articolo 60, comma 4, del regolamento nei confronti del deputato Caruso.
PRESIDENTE. Ribadisce che informerà immediatamente il Presidente della Camera, al quale spetterà chiedere eventualmente ai deputati Questori di svolgere una indagine sull'accaduto.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel sottolineare che si è in presenza di un'ipotesi di reato commesso all'interno della sede della Camera, chiede che l'Ufficio di Presidenza sia convocato con urgenza per assumere le conseguenti determinazioni.
PRESIDENTE. Ricorda che la convocazione dell'Ufficio di Presidenza è una competenza esclusiva del Presidente della Camera.
ROBERTO COTA (LNP). Lamenta che il Presidente di turno non ha stigmatizzato l'episodio denunziato dal deputato Menia.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter esprimere valutazioni su fatti non ancora accertati.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). A nome del suo gruppo, precisa che le dichiarazioni rese dal deputato Caruso, oltre a non corrispondere ad alcuna ipotesi di reato, sono state prontamente smentite.
PRESIDENTE. Ritiene che l'intervento del presidente del gruppo di appartenenza del deputato che avrebbe rilasciato le dichiarazioni richiamate possa contribuire a rasserenare il clima, in attesa che vengano assunte le iniziative necessarie per accertare i fatti.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a valutare l'opportunità di applicare quanto previsto dall'articolo 62, comma 3, del regolamento.
LUCIO BARANI (DC-PS). Riterrebbe opportuno procedere ad una verifica di quanto dichiarato e poi smentito dal deputato Caruso.
Pag. XXLUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Esprime sdegno per il tentativo di minimizzare un episodio che ritiene particolarmente grave e che reca offesa all'Istituzione parlamentare (All'ingresso in aula del deputato Caruso, deputati dei gruppi di opposizione scandiscono reiteratamente: «Fuori!» - Richiami del Presidente).
PRESIDENTE. Ritiene di essersi attenuto al più rigoroso rispetto delle prerogative del Parlamento e delle prescrizioni regolamentari.
PIETRO RAO (Misto-MpA). Nell'invitare il Presidente a riferire quali provvedimenti intenda assumere, giudica provocatorio l'atteggiamento assunto in aula dal deputato Caruso.
PRESIDENTE. Rileva che le agenzie di stampa hanno già diffuso la smentita delle dichiarazioni attribuite al deputato Caruso.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che, alla luce di quanto verificatosi, non sia possibile garantire un ordinato svolgimento della seduta; chiede pertanto alla Presidenza di sospendere i lavori.
LINO DUILIO (Ulivo), Presidente della V Commissione. Fa presente che si è giunti ad un orario assai prossimo a quello fissato per il termine della seduta.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
(Vivi, reiterati commenti dei deputati dei gruppi di opposizione - Reiterate proteste dei gruppi della maggioranza - Scambio di apostrofi tra deputati dei gruppi di opposizione e di maggioranza, trattenuti dai commessi - Richiami del Presidente).
PRESIDENTE. Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 21,15, è ripresa alle 21,30.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Pur rilevando che può essere sempre esercitato il diritto alla critica, giudica del tutto gratuito e privo di fondamento l'attacco rivolto alla Presidenza, nel corso della seduta odierna, dal deputato Cesa; ricorda inoltre che nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo testé conclusasi la Presidenza si è impegnata per individuare un percorso condiviso per il prosieguo della sessione di bilancio.
Comunica quindi le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 121).
ELIO VITO (FI). Considera un elemento di novità, che compromette il tentativo di ricerca di una soluzione condivisa, la previsione dell'esame, nella settimana in corso, del disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in materia di intercettazioni telefoniche.
PRESIDENTE. Precisa che nella settimana in corso è previsto soltanto lo svolgimento della discussione sulle linee generali.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Ritiene che il Presidente dovrebbe esprimere la propria opinione sul comportamento del deputato Caruso, lesivo della dignità del Parlamento.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Chiede la convocazione dell'Ufficio di Presidenza per valutare il comportamento del deputato Caruso e per adottare eventuali sanzioni nei suoi confronti.
ROBERTO COTA (LNP). A nome del suo gruppo, chiede l'immediata convocazione dell'Ufficio di Presidenza ed invita il Presidente a stigmatizzare il comportamento del deputato Caruso.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Ritiene che comportamenti come quello tenuto dal deputato Caruso rischino diPag. XXIcompromettere le battaglie volte a mettere in discussione le politiche proibizionistiche relative all'uso di sostanze stupefacenti.
PRESIDENTE. Nel giudicare pienamente condivisibile l'atteggiamento assunto, in precedenza, dal Vicepresidente Castagnetti, ritiene sia doveroso per la Camera dei deputati attenersi ad un atteggiamento garantista. Avverte quindi di aver incaricato il Collegio dei deputati questori di svolgere le opportune verifiche, riservandosi di investire della questione l'Ufficio di Presidenza.
ANTONIO LEONE (FI). Stigmatizza l'atteggiamento assunto dal ministro per i rapporti con il Parlamento nei confronti del presidente della V Commissione nel momento in cui quest'ultimo si accingeva a chiedere la sospensione dei lavori.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel ritenere che il Presidente avrebbe dovuto sospendere la seduta per riprenderla soltanto una volta accertati i fatti, annunzia che i deputati del suo gruppo abbandoneranno l'aula.
Si riprende la discussione.
GUIDO CROSETTO (FI), GIAN LUCA GALLETTI (UDC), BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI) e CARLO GIOVANARDI (UDC). Rinunciano ad intervenire per dichiarazione di voto.
OSVALDO NAPOLI (FI). In segno di indignazione, rinunzia ad intervenire per dichiarazione di voto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mereu 8.4, Bertolini 8.5 e Garavaglia 8.6.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Annunzio della nomina dei componenti della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare e della sua convocazione.
PRESIDENTE. Comunica i nominativi dei deputati e dei senatori chiamati a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare (vedi resoconto stenografico pag. 126).
Comunica altresì, d'intesa con il Presidente del Senato, che la Commissione è convocata per mercoledì 15 novembre 2006, alle 14,15, per procedere alla propria costituzione.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 14 novembre 2006, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 126).
La seduta termina alle 21,55.